Caccia di selezione: Come comportarsi in caso di ferimento

Chiami e vengono stop. Non c'è molto da spiegare.

Intendevo dire come sono organizzati coloro che fanno recupero. E' quantomeno singolare che una associazione abbia, a quanto sembra, l'esclusiva e la gestione dei recuperi.

Quella del farsi pagare e' una moda che sta nascendo in centro Italia. In tutta Europa da sempre il recupero e' gratuito. Cio' non toglie che a fine anno i cacciatori possano fare un regalo (puo' essere un capo assegnato in piu').
 
Intendevo dire come sono organizzati coloro che fanno recupero. E' quantomeno singolare che una associazione abbia, a quanto sembra, l'eslusiva e la gestione dei recuiperi.

Quella del farsi pagare e' una moda che sta nascendo in centro Italia. In tutta Europa da sempre il recupero e' gratuito. Cio' non toglie che a fine anno i cacciatori possano fare un regalo (puo' essere un capo assegnato in piu').


ti quoto al 100%. il recupero e' vocazione...
weidmannsheil, paolo
 
6) Chiamare il responsabile della stazione di recupero affinchè possa mettere a disposizione un binomio preparato per la ricerca.
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10) L’attività di recupero è sempre e comunque un’attività di volontariato e gratuita che vede impegnate persone che mettono a disposizione tempo e soldi per un servizio comune. Vale sempre la pena di ricordarsi di ringraziare e gratificare quantomeno con un sorriso e una stretta di mano chi ha messo a disposizione il proprio tempo.



Non credo che l'attività sia sempre gratuita. In provincia di PE è a pagamento!
Concordo con te che è fatta di persone che mettono risorse, tempo e soldi a disposizione della comunità.
saluti
 

Alberto 69

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L’attività di recupero può essere considerata oggi come parte integrante e fondamentale della caccia. Senza una stazione di recupero organizzata e supportata da binomi preparati e disponibili ad intervenire in caso di ferimenti o mancati ritrovamenti di selvatici non può essere concepita la moderna caccia di selezione.
Alla maggior parte dei cacciatori sfugge però ancora l’importanza di un tale servizio a tal punto da minimizzare le chiamate battezzando come sbagliati i tiri in cui il selvatico non cade sul posto oppure comportandosi in modo scorretto sull’anschuss qualora si affidino all’intervento di un cane da traccia.
Ecco allora che vogliamo porre all’attenzione di tutti i cacciatori di selezione alcune regole comportamentali al fine di agevolare l’intervento del recuperatore e del suo ausiliare riducendo al minimo le possibilità di insuccesso in un azione di recupero.
1) All’atto dello sparo verificare per quanto possibile (o personalmente o a mezzo dell’accompagnatore) la reazione al colpo del selvatico e l’eventuale via di fuga.
2) Memorizzare con dei punti di riferimento precisi l’anschuss in cui si trovava l’animale al momento della fucilata.
3) Attendere qualche decina di minuti prima di recarsi sull’anschuss per l’ispezione. Il selvatico potrebbe essere stato colpito mortalmente ma spegnersi dopo diversi minuti sul posto, quindi evitare di muoverlo immediatamente dopo lo sparo.
4)- Segnare l’anschuss con del nastro o carta igienica in modo da risultare ben identificabile in caso di verifica successiva col cane. Lo stesso potrebbe essere spostato di qualche metro dal punto d’impatto per effetto del potere della palla che trasporta pelo e sangue oltre la linea del selvatico.
5)- Ispezionare i dintorni dell’anschuss verso la via di fuga del selvatico per poche decine di metri onde verificare che l’animale non sia crollato dopo brevissima fuga. Il tragitto di andata e ritorno in quest’ispezione deve combaciare, evitare quindi di pestare ovunque portando dappertutto tracce ematiche e reperti odorosi.
6) Chiamare il responsabile della stazione di recupero affinchè possa mettere a disposizione un binomio preparato per la ricerca.
7) Descrivere minuziosamente al recuperatore le caratteristiche del selvatico (palchi, anomalie, sesso ecc.) e la sua reazione al colpo e via di fuga, facendo partire l’intervento dall’anschuss.
Lasciare lavorare il cane senza disturbarlo in modo alcuno, tenendosi ampiamente dietro al binomio in rigoroso silenzio e seguendo le indicazioni del conduttore su strategie da adottare (appostamenti ecc.), è il conduttore che organizza il recupero a questo punto e ne è responsabile.
9) Lasciare che il cane si avvicini alla spoglia ritrovata senza infastidirlo fino a quando il conduttore consentirà al cacciatore di avvicinarsi al capo. In caso di animale ritrovato ancora vivo, la fucilata o comunque il colpo di grazia spetta al conduttore vista l’elevata responsabilità di un tiro con il cane in traiettoria o comunque vicino.
10) L’attività di recupero è sempre e comunque un’attività di volontariato e gratuita che vede impegnate persone che mettono a disposizione tempo e soldi per un servizio comune. Vale sempre la pena di ricordarsi di ringraziare e gratificare quantomeno con un sorriso e una stretta di mano chi ha messo a disposizione il proprio tempo.


 
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