Padova – Codiretti: Raccolti decimati per i cinghiali

Da una parte mi dispiace molto per i danni subiti dagli agricoltori, ma dall'altra godo come un riccio vedere i danni prodotti dai cinghiali ( specie assolutamente non autoctona per le zone dei colli euganei), già parecchi anni fà gli abbattimenti erano l'unica soluzione possibile, ma grazie ai soliti idioti non si è potuto fare nulla e i tentativi di ariginare la presenza dei cinghiali erano stati sabotati ( chiusini messi dalla provincia ecc ecc) ora che il problema lo risolva chi l'ha creato, WWF ENPA e tutti gli altri animalati!!!!

I residenti dei colli si stanno già dando da fare, rischiando non poco, spero che nessuno mai vada a mettergli i bastoni tra le ruote........

Ciao,Marco.
 
Da una parte mi dispiace molto per i danni subiti dagli agricoltori, ma dall'altra godo come un riccio vedere i danni prodotti dai cinghiali ( specie assolutamente non autoctona per le zone dei colli euganei), già parecchi anni fà gli abbattimenti erano l'unica soluzione possibile, ma grazie ai soliti idioti non si è potuto fare nulla e i tentativi di ariginare la presenza dei cinghiali erano stati sabotati ( chiusini messi dalla provincia ecc ecc) ora che il problema lo risolva chi l'ha creato, WWF ENPA e tutti gli altri animalati!!!!

I residenti dei colli si stanno già dando da fare, rischiando non poco, spero che nessuno mai vada a mettergli i bastoni tra le ruote........

Ciao,Marco.

Concordo !!! queste sono le conseguenze dell'ottusità di certe organizzazioni "animalate"....ora pagassero loro i danni.
Saluti
 
Prima o poi si doveva arrivare a un punto di rottura, come avete detto voi i danni dovrebbero essere pagati da WWF, ENPA, LAC........etc. Dispiace molto anche a me che per l'ignoranza crassa di certe associazioni ci deve rimettere chi con la terra vive.
 

Alberto 69

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Danni ai campi in agricoltura sui colli Euganei: la denuncia di Coldiretti
Padova – Cinghiali, Coldiretti: “Sui campi non cresce nulla, abbattimenti subito”

L’associazione di categoria denuncia la devastazione in tutta l’area dei colli Euganei: da Este a Torreglia, da Monselice a Vo’, ma anche Galzignano, Lozzo, Arquà Petrarca. Chiesto l’intervento immediato del prefetto
“Dove passano i cinghiali non cresce nulla”. Sintetizza così, Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, parafrasando un vecchio detto che ha per protagonista il barbaro più famoso della storia, Attila, la situazione di emergenza in cui si trovano gli agricoltori dei colli Euganei. Secondo un monitoraggio dell’associazione di categoria, le razzie dei cinghiali riguardano l’intera area Parco, da Este a Torreglia, da Monselice a Vo’, ma anche Galzignano, Lozzo, Arquà Petrarca. La devastazione interesserebbe dai vigneti al mais, dagli uliveti ai frutteti.
RACCOLTI DECIMATI. Coldiretti denuncia “l’indifferenza generale e la sostanziale latitanza degli enti preposti” e mostra l’immagine del campo di un agricoltore associato a Teolo (nella foto in alto), più volte “visitato” dagli ungulati selvatici, con poche e sparute piantine di mais. Si tratterebbe degli effetti delle ripetute scorribande notturne dei cinghiali. “Oltre l’80 per cento del raccolto andrà perso – commenta Miotto – tutto questo per colpa di un problema che, nonostante la sua gravità, nessuno vuole risolvere. E non parliamo di risarcimenti, per favore, perché rischiamo di aprire una vicenda a dir poco ridicola e scandalosa”.
CHIESTO INTERVENTO PREFETTO. “A questo punto non restano che le soluzioni estreme, visto che chi è chiamato a risolvere il problema ha dimostrato tutta la sua impotenza – aggiunge il presidente dell’associazione di categoria – Coldiretti Padova, assieme alle altre organizzazioni agricole, intende chiedere al Prefetto di dare immediato avvio ad un radicale piano di abbattimento, coordinato dalla stessa prefettura. È in gioco la sopravvivenza dell’agricoltura in vaste zone della nostra provincia, è in gioco il futuro di tante aziende ma anche di un intero ecosistema che rischia di collassare”.

 
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