All'estero per il randagismo c'è la fucilazione (del cane, non del proprietario). In Italia la pena non é prevista neppure per genocidio.
 
I cani lasciati allo sbando e che si riuniscono in gruppi tornano alle origini, ridiventano in tutto e per tutto lupi, i predatori dai quali si sono evoluti...con la differenza che il lupo uccide per fame mentre i cani uccidono anche per il semplice gusto di uccidere, e con una marcia in più rispetto al lupo, perché il lupo teme teme l'uomo mentre il cane lo conosce e ne ha memorizzato i modi di vivere , per cui non ha nessun problema ad avvicinarsi alle case o ai cortili facendo danni enormi...dalle mie parti per fortuna il fenomeno del randagismo non è così grave come anni addietro e limitato a qualche caso isolato...
se il numero di caprioli sbranati dai randagi adesso sembra alto nel giro di un mese e' destinato perlomeno a raddoppiare, considerando le nascite di piccoli di capriolo, daino e cervo...
ovviamente il problema non è di semplice soluzione, e la soluzione e' comunque quella piu drastica, anche se sul fatto se sia piu giusto fucilare i cani o chi li abbandona permettendo tale fenomeno si potrebbe discutere a lungo...
 

prete

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[h=1]Cani randagi, scatta l'allarme
In valle fanno stragi di caprioli[/h]
  • 29 maggio 2013


http://www.migratoria.it/forum/#commenti


[h=3]I cani randagi ripresi in Valle Brembana (Foto by *)[/h]

[h=3]Quel che resta di una capriolo decimato da cani randagi in Valle Brembana (Foto by *)[/h]

Dal 2010 al 2012 circa 60 carcasse di caprioli sono state trovate divorate in bassa Valle Brembana. Quaranta, in particolare, nella valle che divide Endenna e Poscante di Zogno. Già una decina le carcasse di altrettanti caprioli ritrovate dall'inizio del 2013 sempre nella bassa Valle Brembana, in particolare a Zogno, San Pellegrino, Sedrina, Ubiale e Brembilla. La causa è nota ai cacciatori e alla Polizia provinciale: cani randagi e cani padronali lasciati liberi nelle ore notturne che aggrediscono i caprioli.

«Un fenomeno in crescita – spiega Silvano Sonzogni, segretario dell'Ambito di caccia prealpino –. Se prendiamo i dati forniti dalla Polizia provinciale per il Comune di Zogno troviamo nell'ultimo triennio un incremento del 150%, ovvero 41 caprioli deceduti contro i 16 caprioli dal 2007 al 2009. Parliamo di numeri ufficiali, chissà, però, quante altre carcasse ci sono non rinvenute o non segnalate. A uccidere gli animali sono quasi sempre cani di grossa taglia lasciati liberi di girovagare la notte».

L'ultimo ritrovamento è avvenuto il 21 maggio, di mattina, nella valle di Endenna. Il fenomeno del randagismo sta assumendo dimensioni notevoli.



 
Ottima interpretazione Jack, ho postato l'articolo perche' riguarda le zone in cui vivo e questo fatto mi era stato accennato un mesetto fa da un amico cacciatore il quale mi diceva che spesso i cani vengono lasciati liberi dal proprietario solo la notte e avevano notato diverse carcasse di capriolo e da controlli avevano capito che venivano uccisi dagli stessi, all' inizio non pensavo fosse possibile e invece stamattina ne ho avuto la conferma.
 
Ottima interpretazione Jack, ho postato l'articolo perche' riguarda le zone in cui vivo e questo fatto mi era stato accennato un mesetto fa da un amico cacciatore il quale mi diceva che spesso i cani vengono lasciati liberi dal proprietario solo la notte e avevano notato diverse carcasse di capriolo e da controlli avevano capito che venivano uccisi dagli stessi, all' inizio non pensavo fosse possibile e invece stamattina ne ho avuto la conferma.
Se sono i proprietari stessi a lasciare i cani in giro la notte e' ancora peggio...comunque basterebbe catturare qualcuno di questi cani e leggere il microchip....ammesso che lo abbiano, ovviamente...
 
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