Dove caccio io (prov. di FI) si paga 25 euro per il capriolo (da due a quattro capi secondo l'annata), altri 25 euro per il daino (normalmente un capo). Per il cervo invece sto facendo il praticantato ma le cifre sono 150 euro per un capo (piccoli, femmine e fusoni), mentre se ti viene aggegnato un maschio (subadulto o adulto) paghi i 150 euro più paghi il peso del trofeo (mi pare 150 euro al kg.). Ovviamente se non prendi i capi assegnati le quote base vanno comunque pagate.
 

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Mi piacerebbe sapere com'è svolta dalle vostre parti la caccia di selezione, mi spiego meglio: in media, quanti caprioli o cinghiali o daini o cervi avete da abbattere per ogni stagione venetoria? e quali sono i costi che dovete sostenere per questo tipo di caccia?; io attualmente caccio solo il capriolo, mediamente ho 3 capi fra maschi, femmine e cuccioli da abbattere nell'arco dell'anno e fino all'anno scorso la spesa per la quota di partecipazione (sia che si abbattano come che non si abbattano gli animali assegnati) era di 130 Euro.
Un saluo a tutti, Ste.
 
In effetti la nostra e' una bella realta, non solo a livello di costi ma anche di quantita' di ungulati...c'e' da un po' di anni una certa sofferenza del capriolo, le cause sono diverse, predazione da lupo, competizione col daino, almeno per il mio distretto, abbandono di prati e pascoli e prevalenza della macchia, tanto e' vero che dalle zone di alta collina e montagna i caprioli si sono fortemente spostati verso la pianura...non so se sia possibile e come, ma perche non vieni a caccia in provincia di arezzo ? io la scorsa estate ho cacciato a badia tedalda, da rimini ci metti meno che da arezzo...caprioli ce ne sono tanti, e pure qualche daino, nonostante la nevicata di febbraio 2012 abbia fatto un bel po di vittime....

Da me la presenza di caprioli è ottima e l'ambiante dove cacciarli bellissimo a mio avviso e poi non da meno posso fare le uscite senza nemmeno prendere la macchina, casa mia confina con la mia zona di caccia.....è solo che non riesco a capire perchè la gestione da voi dovrebbe essere così diversa dalla nostra per giustificare delle spese così differenti, potrei capire una differenza fra noi e le alpi ma tra forlì ed arezzo....ciao e grazie per l'invito.

- - - Aggiornato - - -

Ti spiego la situazione in AltoAdige. Qui i CA (comprensori alpini) si chiamano “riserve di diritto” perchéhanno automaticamente diritto alla caccia i residenti da almeno 5 anni oppure iproprietari terrieri (la legge stabilisce le superfici minime). Il territoriodella riserva corrisponde all’incirca a quello del comune. La caccia è abbastanzacara perché, per legge, occorre avere un guardiacaccia (pagato dalla riserva)ogni 10.000 ettari. Quindi in riserve con poca superficie e molti cacciatori(es.: città di Bolzano circa 2000 ettari e un centinaio abbondante dicacciatori) si paga meno (Bolzano circa €300 comprensivi di assicurazione). Inriserve più grandi e con pochi cacciatori (es.: riserva di montagna di 4000ettari con una trentina di cacciatori) si paga di più (€500 compresaassicurazione). Si può essere soci di una sola riserva, salvo essere proprietari(anche non residenti) di terreni agricoli, oppure essere accettati come “ospitiannuali” da voto favorevole della maggioranza assoluta (min.:50%) dei soci (attenzione!Maggioranza dei soci, non solo dei votanti in assemblea.). Va aggiunto che ilneo-socio deve pagare il primo anno una quota di entrata non superiore a tre volte la quota annuale, nel limite di €1.200.Premesso che il piano diabbattimento viene fatto a livello di “distretto”, cioè un insieme di piùriserve, in ogni riserva l’assemblea dei soci vota come ripartire gliabbattimenti fra i soci e se gli abbattimenti vanno pagati. Dove caccio io ognisocio può abbattere 1 capriolo maschio di 1 anno, 1 capriolo maschio di piùanni e femmine e piccoli nei limiti del piano. A partire dal terzo capo sipagano €2 al kilo riferito a capo sventrato, con testa e zampe. Sempre qui,ogni socio può abbattere un camoscio (a turno, un anno maschio adulto e un announ giovane di un anno, o maschio o femmina). Ogni socio ha diritto a cacciareuna femmina di camoscio, ma nei limiti del piano (non ce ne sono per tutti).Per cacciare il camoscio è obbligatorio un accompagnatore: se questi è un altrosocio lo si può ringraziare con una bottiglia, ma se si tratta di un professionista(guardiacaccia in ferie) occorre unamancia.Abbiamo pochi cervi: 1-2 maschi e3-4 femmine, aperte a tutti ma nei limiti del piano. Si paga da €2 (femmina opiccolo) a €6 (maschio) al kilo.Il piano è vincolante: se non siabbatte almeno l’80% del pianificato la riserva paga agli agricoltori glieventuali danni. Vantaggio importante: gli ungulati si cacciano, naturalmentein stagione, ogni giorno senza silenzio venatorio. Il numero dei capiabbattibile è limitato dal piano, e dalla voglia dei cacciatori di uscire conmeteo sfavorevole. Si caccia (se si vuole) anche con la neve.Sembra un sistema draconiano, ma funzionaabbastanza bene: ogni socio si sente “gestore” della selvaggina e ilbracconaggio, molto contenuto, è praticato principalmente da persone sprovvistedi licenza. Uno sconfinamento nella riserva adiacente comporta sanzioni, comela mancata presentazione del capo abbattuto al controllo/registrazione, oppuredel trofeo in occasione della mostra annuale e obbligatoria. Non occorre scegliere il tipo dicaccia e ogni socio può cacciare di tutto, sia ungulati (nei limiti del piano)sia lepri e volpi, sia uccelli (poche specie, con carnieri modesti). Per lepre,volpe e uccelli il silenzio venatorio è in giorni a scelta del cacciatore.Il lancio di selvatici “prontacaccia” è vietato. E’ possibile (con l’autorizzazione dell’ufficio provincialecaccia e pesca) ripopolare, ma solo a caccia chiusa e almeno 3 mesi prima dell’apertura(le volpi ringraziano).Il sistema vi attira? Allorapreparatevi per l’esame “suppletivo” (legislazione locale e biologia/gestionedi ungulati, galli forcelli e pernici bianche), poi prendete la residenza (ilcomune vi farà vedere i sorci verdi) e aspettate 5 anni. In conclusione:C’è una discreta presenza dicaprioli, buona di camosci, varia (dove troppi dove pochi) di cervi.Gli ungulati si cacciano tuttigiorni.La stagione di caccia iniziapresto: al capriolo di un anno inizia il 1° maggio, al capriolo di più anniinizia il 1° agosto insieme con camoscio e cervo maschio. In compenso ilcapriolo maschio chiude il 20 ottobre e tutto il resto il 15 dicembre.La caccia mi sembra ben più carache sull’Appennino o in altre province alpine.Lo scenario di queste montagne èstupendo, con l’inconveniente di numerosi turisti d’estate durante gli amori delcapriolo e l’inizio della caccia al camoscio.Il patito dell’ungulato che nonha un lavoro qui spende meno facendo una trasferta all’estero.Spero di non averti annoiato

Non mi hai assolutamente annoiato, anzi, adesso capisco perche quest'estate mentre ero a funghi mi sono trovato un signore con la carabina in spalla ed era di martedì......fra me e me ho pensato: ma dove va sto matto oggi? e invece tu mi dici che non c'è silenzio venatorio.
Non credo che la caccia da voi sia più cara che dalle mie parti, perchè tu paghi quei soldi che hai indicato sopra e basta, invece noi abbiamo da pagare l'ATC, la tassa governativa/regionale, l'assicurazione, le quote di gestione al capriolo, daino, cervo, cinghiale....
....mica male però l'idea di trasferirmi lassù (la mia ragazza ci metterebbe la firma anche adesso), già adesso tutte le estati passo un paio di settimane a Dobbiaco, tu di che zona sei di preciso?
Ciao e grazie per l'esauriente spiegazione che mi hai dato.
 
In umbria paghi:

ATC 1 il blocchetto delle uscite e le fascette che ti vengono assegnate in base ai capi, mi pare 5/10€ il quaderno e 5€ ogni fascetta (che mi diceva il presidente dell' ATC sono leggermente diverse, per evitare contraffazioni da eventuali furbetti).

ATC2 non si paga niente se non solo il quaderno (ma non sono sicuro che manco quello si paghi).

ATC ternano non saprei.

Poi facoltativo c'è l' iscrizione al gruppo dei recuperatori per avere uno sconto in caso di chiamata per recupero del capo.
 
In provincia di Arezzo funziona così, per il capriolo generalmente 3 capi assegnati a punteggio, più eventuali capi a contributo o incentivo per i più meritevoli, ovviamente in base alle stime dei censimenti in battuta ...per i capi assegnati a punteggio o incentivo nessun costo, per quelli a contributo 30 euro...i punteggi degli abbattimenti valgono per la graduatoria in base alla quale poi si scelgono le sotto zone di caccia all'interno dei distretti...per il daino , che in provincia di Arezzo e' considerata specie da eradicare, fino all'anno scorso si sparava a vista a qualsiasi classe , dal 2012 con le nuove disposizioni ci sono stati dei cambiamenti, comunque ogni capo abbattuto 60 euro...unica eccezione il distretto dove caccio io , Sansepolcro - alpe della luna , unica area considerata vocata per il daino dove abbiamo una graduatoria anche per quello e quindi un capo assegnato a punteggio a zero euro, e uno a contributo più eventuali altri capi a contributo, io quest'anno ne avevo tre, più sei caprioli ma ho rinunciato a sparare a femmine di capriolo e daino per cui Ho restituito due bollini per capriolo e uno per daino...nessun pagamento dovuto per il trofeo, tessera U.R.C.A. ( non obbligatoria ) 20 euro, intervento del recuperatore con cane 15 euro...per il cervo non so perché non la pratico, ma più o meno la stessa cosa, per il cinghiale solo interventi di contenimento causa danni con articolo 37, nessun pagamento dovuto...ma per il cinghiale gli abbattimenti li fanno i soliti 5 leccaculo , mentre gli altri 50 ( tra cui io ) se ne stanno a guardare la tv...

Io e te alla fine non siamo nemmeno tanti distanti come zone di caccia, (quando cacciavo il daino lo facevo nella zona di San Piero in Bagno-Santa Sofia-diga di Ridracoli) ma come prezzi stiamo ad anni luce......aveva ragione un nostro collega cacciatore che la scorsa settimana ad una riunione dell'U.R.C.A. ha fatto la seguente domanda: "....perchè da noi i caprioli hanno il pelo d'oro e quando scollinano verso Arezzo ritornano normali?....". Siamo proprio i più cog***ni noi che cacciamo nella provincia di Forlì?
Beati voi e bravi a chi vi gestisce il tutto, sembrano molto più onesti di quelli che ci sono qua, a questo punto mi vien da dire così. [Trilly-11-11.gif] [Trilly-11-11.gif] [Trilly-11-11.gif]
 
Ti spiego la situazione in AltoAdige. Qui i CA (comprensori alpini) si chiamano “riserve di diritto” perchéhanno automaticamente diritto alla caccia i residenti da almeno 5 anni oppure iproprietari terrieri (la legge stabilisce le superfici minime). Il territoriodella riserva corrisponde all’incirca a quello del comune. La caccia è abbastanzacara perché, per legge, occorre avere un guardiacaccia (pagato dalla riserva)ogni 10.000 ettari. Quindi in riserve con poca superficie e molti cacciatori(es.: città di Bolzano circa 2000 ettari e un centinaio abbondante dicacciatori) si paga meno (Bolzano circa €300 comprensivi di assicurazione). Inriserve più grandi e con pochi cacciatori (es.: riserva di montagna di 4000ettari con una trentina di cacciatori) si paga di più (€500 compresaassicurazione). Si può essere soci di una sola riserva, salvo essere proprietari(anche non residenti) di terreni agricoli, oppure essere accettati come “ospitiannuali” da voto favorevole della maggioranza assoluta (min.:50%) dei soci (attenzione!Maggioranza dei soci, non solo dei votanti in assemblea.). Va aggiunto che ilneo-socio deve pagare il primo anno una quota di entrata non superiore a tre volte la quota annuale, nel limite di €1.200.Premesso che il piano diabbattimento viene fatto a livello di “distretto”, cioè un insieme di piùriserve, in ogni riserva l’assemblea dei soci vota come ripartire gliabbattimenti fra i soci e se gli abbattimenti vanno pagati. Dove caccio io ognisocio può abbattere 1 capriolo maschio di 1 anno, 1 capriolo maschio di piùanni e femmine e piccoli nei limiti del piano. A partire dal terzo capo sipagano €2 al kilo riferito a capo sventrato, con testa e zampe. Sempre qui,ogni socio può abbattere un camoscio (a turno, un anno maschio adulto e un announ giovane di un anno, o maschio o femmina). Ogni socio ha diritto a cacciareuna femmina di camoscio, ma nei limiti del piano (non ce ne sono per tutti).Per cacciare il camoscio è obbligatorio un accompagnatore: se questi è un altrosocio lo si può ringraziare con una bottiglia, ma se si tratta di un professionista(guardiacaccia in ferie) occorre unamancia.Abbiamo pochi cervi: 1-2 maschi e3-4 femmine, aperte a tutti ma nei limiti del piano. Si paga da €2 (femmina opiccolo) a €6 (maschio) al kilo.Il piano è vincolante: se non siabbatte almeno l’80% del pianificato la riserva paga agli agricoltori glieventuali danni. Vantaggio importante: gli ungulati si cacciano, naturalmentein stagione, ogni giorno senza silenzio venatorio. Il numero dei capiabbattibile è limitato dal piano, e dalla voglia dei cacciatori di uscire conmeteo sfavorevole. Si caccia (se si vuole) anche con la neve.Sembra un sistema draconiano, ma funzionaabbastanza bene: ogni socio si sente “gestore” della selvaggina e ilbracconaggio, molto contenuto, è praticato principalmente da persone sprovvistedi licenza. Uno sconfinamento nella riserva adiacente comporta sanzioni, comela mancata presentazione del capo abbattuto al controllo/registrazione, oppuredel trofeo in occasione della mostra annuale e obbligatoria. Non occorre scegliere il tipo dicaccia e ogni socio può cacciare di tutto, sia ungulati (nei limiti del piano)sia lepri e volpi, sia uccelli (poche specie, con carnieri modesti). Per lepre,volpe e uccelli il silenzio venatorio è in giorni a scelta del cacciatore.Il lancio di selvatici “prontacaccia” è vietato. E’ possibile (con l’autorizzazione dell’ufficio provincialecaccia e pesca) ripopolare, ma solo a caccia chiusa e almeno 3 mesi prima dell’apertura(le volpi ringraziano).Il sistema vi attira? Allorapreparatevi per l’esame “suppletivo” (legislazione locale e biologia/gestionedi ungulati, galli forcelli e pernici bianche), poi prendete la residenza (ilcomune vi farà vedere i sorci verdi) e aspettate 5 anni. In conclusione:C’è una discreta presenza dicaprioli, buona di camosci, varia (dove troppi dove pochi) di cervi.Gli ungulati si cacciano tuttigiorni.La stagione di caccia iniziapresto: al capriolo di un anno inizia il 1° maggio, al capriolo di più anniinizia il 1° agosto insieme con camoscio e cervo maschio. In compenso ilcapriolo maschio chiude il 20 ottobre e tutto il resto il 15 dicembre.La caccia mi sembra ben più carache sull’Appennino o in altre province alpine.Lo scenario di queste montagne èstupendo, con l’inconveniente di numerosi turisti d’estate durante gli amori delcapriolo e l’inizio della caccia al camoscio.Il patito dell’ungulato che nonha un lavoro qui spende meno facendo una trasferta all’estero.Spero di non averti annoiato
 
Io e te alla fine non siamo nemmeno tanti distanti come zone di caccia, (quando cacciavo il daino lo facevo nella zona di San Piero in Bagno-Santa Sofia-diga di Ridracoli) ma come prezzi stiamo ad anni luce......aveva ragione un nostro collega cacciatore che la scorsa settimana ad una riunione dell'U.R.C.A. ha fatto la seguente domanda: "....perchè da noi i caprioli hanno il pelo d'oro e quando scollinano verso Arezzo ritornano normali?....". Siamo proprio i più cog***ni noi che cacciamo nella provincia di Forlì?
Beati voi e bravi a chi vi gestisce il tutto, sembrano molto più onesti di quelli che ci sono qua, a questo punto mi vien da dire così. [Trilly-11-11.gif] [Trilly-11-11.gif] [Trilly-11-11.gif]
In effetti la nostra e' una bella realta, non solo a livello di costi ma anche di quantita' di ungulati...c'e' da un po' di anni una certa sofferenza del capriolo, le cause sono diverse, predazione da lupo, competizione col daino, almeno per il mio distretto, abbandono di prati e pascoli e prevalenza della macchia, tanto e' vero che dalle zone di alta collina e montagna i caprioli si sono fortemente spostati verso la pianura...non so se sia possibile e come, ma perche non vieni a caccia in provincia di arezzo ? io la scorsa estate ho cacciato a badia tedalda, da rimini ci metti meno che da arezzo...caprioli ce ne sono tanti, e pure qualche daino, nonostante la nevicata di febbraio 2012 abbia fatto un bel po di vittime....
 
In provincia di Arezzo funziona così, per il capriolo generalmente 3 capi assegnati a punteggio, più eventuali capi a contributo o incentivo per i più meritevoli, ovviamente in base alle stime dei censimenti in battuta ...per i capi assegnati a punteggio o incentivo nessun costo, per quelli a contributo 30 euro...i punteggi degli abbattimenti valgono per la graduatoria in base alla quale poi si scelgono le sotto zone di caccia all'interno dei distretti...per il daino , che in provincia di Arezzo e' considerata specie da eradicare, fino all'anno scorso si sparava a vista a qualsiasi classe , dal 2012 con le nuove disposizioni ci sono stati dei cambiamenti, comunque ogni capo abbattuto 60 euro...unica eccezione il distretto dove caccio io , Sansepolcro - alpe della luna , unica area considerata vocata per il daino dove abbiamo una graduatoria anche per quello e quindi un capo assegnato a punteggio a zero euro, e uno a contributo più eventuali altri capi a contributo, io quest'anno ne avevo tre, più sei caprioli ma ho rinunciato a sparare a femmine di capriolo e daino per cui Ho restituito due bollini per capriolo e uno per daino...nessun pagamento dovuto per il trofeo, tessera U.R.C.A. ( non obbligatoria ) 20 euro, intervento del recuperatore con cane 15 euro...per il cervo non so perché non la pratico, ma più o meno la stessa cosa, per il cinghiale solo interventi di contenimento causa danni con articolo 37, nessun pagamento dovuto...ma per il cinghiale gli abbattimenti li fanno i soliti 5 leccaculo , mentre gli altri 50 ( tra cui io ) se ne stanno a guardare la tv...
 
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