Ti spiego la situazione in AltoAdige. Qui i CA (comprensori alpini) si chiamano “riserve di diritto” perchéhanno automaticamente diritto alla caccia i residenti da almeno 5 anni oppure iproprietari terrieri (la legge stabilisce le superfici minime). Il territoriodella riserva corrisponde all’incirca a quello del comune. La caccia è abbastanzacara perché, per legge, occorre avere un guardiacaccia (pagato dalla riserva)ogni 10.000 ettari. Quindi in riserve con poca superficie e molti cacciatori(es.: città di Bolzano circa 2000 ettari e un centinaio abbondante dicacciatori) si paga meno (Bolzano circa €300 comprensivi di assicurazione). Inriserve più grandi e con pochi cacciatori (es.: riserva di montagna di 4000ettari con una trentina di cacciatori) si paga di più (€500 compresaassicurazione). Si può essere soci di una sola riserva, salvo essere proprietari(anche non residenti) di terreni agricoli, oppure essere accettati come “ospitiannuali” da voto favorevole della maggioranza assoluta (min.:50%) dei soci (attenzione!Maggioranza dei soci, non solo dei votanti in assemblea.). Va aggiunto che ilneo-socio deve pagare il primo anno una quota di entrata non superiore a tre volte la quota annuale, nel limite di €1.200.Premesso che il piano diabbattimento viene fatto a livello di “distretto”, cioè un insieme di piùriserve, in ogni riserva l’assemblea dei soci vota come ripartire gliabbattimenti fra i soci e se gli abbattimenti vanno pagati. Dove caccio io ognisocio può abbattere 1 capriolo maschio di 1 anno, 1 capriolo maschio di piùanni e femmine e piccoli nei limiti del piano. A partire dal terzo capo sipagano €2 al kilo riferito a capo sventrato, con testa e zampe. Sempre qui,ogni socio può abbattere un camoscio (a turno, un anno maschio adulto e un announ giovane di un anno, o maschio o femmina). Ogni socio ha diritto a cacciareuna femmina di camoscio, ma nei limiti del piano (non ce ne sono per tutti).Per cacciare il camoscio è obbligatorio un accompagnatore: se questi è un altrosocio lo si può ringraziare con una bottiglia, ma se si tratta di un professionista(guardiacaccia in ferie) occorre unamancia.Abbiamo pochi cervi: 1-2 maschi e3-4 femmine, aperte a tutti ma nei limiti del piano. Si paga da €2 (femmina opiccolo) a €6 (maschio) al kilo.Il piano è vincolante: se non siabbatte almeno l’80% del pianificato la riserva paga agli agricoltori glieventuali danni. Vantaggio importante: gli ungulati si cacciano, naturalmentein stagione, ogni giorno senza silenzio venatorio. Il numero dei capiabbattibile è limitato dal piano, e dalla voglia dei cacciatori di uscire conmeteo sfavorevole. Si caccia (se si vuole) anche con la neve.Sembra un sistema draconiano, ma funzionaabbastanza bene: ogni socio si sente “gestore” della selvaggina e ilbracconaggio, molto contenuto, è praticato principalmente da persone sprovvistedi licenza. Uno sconfinamento nella riserva adiacente comporta sanzioni, comela mancata presentazione del capo abbattuto al controllo/registrazione, oppuredel trofeo in occasione della mostra annuale e obbligatoria. Non occorre scegliere il tipo dicaccia e ogni socio può cacciare di tutto, sia ungulati (nei limiti del piano)sia lepri e volpi, sia uccelli (poche specie, con carnieri modesti). Per lepre,volpe e uccelli il silenzio venatorio è in giorni a scelta del cacciatore.Il lancio di selvatici “prontacaccia” è vietato. E’ possibile (con l’autorizzazione dell’ufficio provincialecaccia e pesca) ripopolare, ma solo a caccia chiusa e almeno 3 mesi prima dell’apertura(le volpi ringraziano).Il sistema vi attira? Allorapreparatevi per l’esame “suppletivo” (legislazione locale e biologia/gestionedi ungulati, galli forcelli e pernici bianche), poi prendete la residenza (ilcomune vi farà vedere i sorci verdi) e aspettate 5 anni. In conclusione:C’è una discreta presenza dicaprioli, buona di camosci, varia (dove troppi dove pochi) di cervi.Gli ungulati si cacciano tuttigiorni.La stagione di caccia iniziapresto: al capriolo di un anno inizia il 1° maggio, al capriolo di più anniinizia il 1° agosto insieme con camoscio e cervo maschio. In compenso ilcapriolo maschio chiude il 20 ottobre e tutto il resto il 15 dicembre.La caccia mi sembra ben più carache sull’Appennino o in altre province alpine.Lo scenario di queste montagne èstupendo, con l’inconveniente di numerosi turisti d’estate durante gli amori delcapriolo e l’inizio della caccia al camoscio.Il patito dell’ungulato che nonha un lavoro qui spende meno facendo una trasferta all’estero.Spero di non averti annoiato