Grazie, fatta anche per un discorso di maggior reperimento di munizioni e soprattutto anche per il costo più contenuto per le varie volte che uno vuole divertirsi al poligono.... il 270 mi interessava per via delle no toxic, ma un amicvo mi ha fatto vedere dei buoni risultati anche con il calibro 308, e comunque ho sempre la Tikka in 7 rem
 
I figuranti si stanno rimboccando le maniche... che noia! [9]

Lasciamoli fare, tanto sono abituati a riempire il forum con i loro post, scritti utilizzando diversi account.
Sono ancora convinti di essere furbi [Trilly-77-24.gif]

Buon proseguimento figuranti.

Un saluto ai pochi utenti veri del forum.





Non so su quale forum navigavi fino a ieri e francamente non mi interessa neanche saperlo, desumo dai tuoi scritti che non dev essere stata una esperienza edificante per te, fortuna ha voluto che sei capitato su Migra, qui di fighetti e figuranti non ce ne sono nè tra gli utenti nè tantomeno tra i moderatori, gente semplice che si confronta garbatamente e civilmente, chi non lo fa prende altre strade o da solo o con un aiutino....
Vero è che abbiamo una certa allergia verso coloro che arrivano qui credendo di averlo più lungo dei residenti ,non considerando che “piccolo ma sincero” sia abbastanza per godersi la vita , per cui ti auguro una buona permanenza , goditi il Forum senza pregiudizi .
🙋‍♂️
 
Io non riesco a distinguere i figuranti dagli utenti veri, come devo fare per distinguerli?
Il figurante è sostanzialmente un imbecille.
E' il tipico bullo da bar di provincia cha ama passare il suo tempo a sfottere e provocare gli altri con delle idiozie, perchè non sa fare di meglio.
Ha un quoziente intellettivo paragonabile a quello di una gallina.
D'altra parte se fosse una persona intelligente si dedicherebbe ad altro, ma non ne ha le capacità e allora cerca di ricavane soddisfazioni da queste idiozie.
Insomma, fondamentalmente è un i d i o t a, lo è innanzitutto nella realtà, per questo si trova bene in questo ruolo.

Quasi sempre ricopre anche un ruolo di admin o moderatore.

Raramente è un admin-tecnico, ovvero un programmatore e/o sistemista che sa come gestire il server e la piattaforma software del forum, il figurante non ha abbastanza materia grigia per queste cose.
 
Scrivono molto spesso su qualsiasi soggetto. Molto spesso si tratta di qualche moderatore o amministratore del forum, che vedendolo languire butta i sassi in acqua per fare onde e trascinare altri nella discussione. Io per esempio sospetto che Rinculo sia parte di questa categoria. Ma, Rinculo, se mi leggi non offenderti. Se veramente sei un figurante per tirare su questo forum che ultimamente e' diventato anemico, quasi leukemico, questo ti fa onore, e ammiro la tua persistenza a salvare Migra dalla tomba che i socials hanno scavato per tanti fora. Ma temo che prima o poi anche questo forum fara' la fine del telefono a disco ruotante, che se i giovani d'oggi vedessero, non solo non saprebbero usarlo, ma neanche saprebbero che cos'e'... La carta assorbente si vende ancora? E il nastro per macchine da scrivere, quello molto bello meta' nero e meta' rosso? E i giocattoli a carica?

https://www.youtube.com/watch?v=aW58x_V1rWQ

Giovanniit, ti sbagli, quello che hai descritto tu è un animatore del forum, potresti esserlo tu, io, Germano56, ecc. animiamo la vita del forum partecipando a discussioni esistenti ed avviandone di nuove che potrebbero interessare alla community. Insomma è un ruolo positivo ed utile per la community.

Il profilo del "figurante" invece è tutt'altra cosa, lo ho appena descritto nel post precedente.
Lo ho battezzato "figurante" perchè il suo ruolo assomiglia a quello del figurante nelle prove di lavoro dei cani da guardia/difesa.
 
Ribadisco. Chiedo venia per aver suggerito, a causa della mia poca dimestichezza con l'italiano contemporaneo, che Rinculo e' un "figurante." Visto che per qualche arcana ragione il mio post e' stato censurato, benche' innocente e privo di ogni malizia o insulto a chicchessia, ripeto che volevo dire che Rinculo e' un "influencer." Questa e' una parola dall'aspetto e connotazione positivi, un po' simile a "trendsetter." Spero che questo mio post rimanga, ma se venisse censurato vorrei una spiegazione.
 
Ciao Jagher, vedrai che in poligono il 308 ti regalerà grandi soddisfazioni. Io, dopo averlo preso al posto di un 270 winc (avendo anche un 7 remington pensavo di avere un doppione) e averlo usato per 3 anni......son tornato al 270:(.

Molto probabilmente la colpa non è del calibro, ma mia che lo volevo utilizzare in maniera non adeguata.

Avevo una ruger predator, che sparava veramente bene (c' è un 3d anche qua relativo alle mie esperienze con quest' arma) ma, la traiettoria fiondesca del calibro non era adatta alla mia caccia.

Mi spiego meglio: caccio in zone molto aperte dove il tiro può presentarsi a 100 (sotto è molto difficile) come a 300 mt.....se si tratta di cacciare caprioli, che escono tranquilli e ti danno tutto il tempo di telemetrare e fare le dovute considerazione, il problema non c è (inoltre il capriolo anche non preso benissimo grandi problemi non ne crea....chiaro un colpo in una zampa non lo ferma certo), ma sul cinghiale le cose sono molto più complicate.

Coi cinghiali in pastura, magari riesci ad aver il tempo, di fare tutte le considerazioni del caso ma il colpo (soprattutto se a distanza di oltre 180 200 mt) deve essere molto preciso perché il 308 perdona veramente poco sul suide. Con colpi al limite dell' area vitale consente agli animali di fare fughe mediamente più lunghe di quanto permettono calibri più veloci, e questo sul cinghiale è un problema.
Per non parlare del cinghiale che tiri la mattina al rientro quando......lo vedi che rientra, ti prepari velocemente, lo metti nell' ottica, fai un urlo, lui si ferma, stabilizzi e spari.......con calibri veloci, non devi preoccuparti più di tanto della distanza (un 270 tarato a 200 mt consente di sparare da 0 a 230 senza pensare alle compensazioni e a 300 mirando a filo schiena sei comunque nel giusto)....col 308 è un casino.

Se lo usi nei 200 mt.....tira dritto (ma dritto dritto) e ti piacerà.
 
Se hai consapevolezza delle tue prestazioni e di quelle che dispone l'arma, non c'è caccia che non puoi fare con la tua carabina in cal.308 I caprioli e i cinghiali cadono anche con l'arco e frecce. Senza esagerare nelle aggiunte di modifiche (anche perchè la carabina non ha nessun bisogno) prenderei dopo attenta valutazioni di dotare l'arma di un poggia guancia. Se non migliora il rendimento, neanche lo peggiora, parlo del tuo rendimento, sei sempre tu che devi realizzare un eccellente abbattimento o un eccellente punteggio. Se l'arma fa una bella rosata, ha un ottimo scatto, ed è adatta sia fisicamente che psicologicamente a te, tutto quello che potrai sentire di negativo sul calibro e sull'arma, sono baggianate.
 
Buongiorno a tutti, mi piace la Lupo, stavo pensando di acquistarla, un consiglio dei calibri in cui viene prodotta, quale consiglieresti, considerando che il punto a me dato il massimo del tiro lungo sia di 180 metri, e ci sia la sola presenza di c caprioli e cinghiali?

questi i calibri:

.243 WIN, 6.5 CREED, .270 WIN, .308 WIN, .30-06 SPRG, .300 WIN MAG

lunghezza canna:

Canna (cm/") 56/22, lunghezza totale (mm) 1082 (.243 WIN, .270 WIN, .308 WIN, .30-06 SPRG); canna (cm/") 61/24, lunghezza totale (mm) 1133 (6.5 CREED, .300 WIN MAG).

senza dubbio 30-06 a 180 mt è più sostanzioso
 
Ci sarà sempre un calibro più sostanzioso, 180 m. di distanza è un tiro impegnativo per qualsiasi calibro. Penso che la grossa differenza la farà il cacciatore. Questa differenza dipenderà dall'abilità al tiro del cacciatore, a 180 m abbatte sia il 30.06 che il 308 se la palla non fosse piazzata del punto giusto il selvatico andrebbe via sia con un calibro che con l'altro. Questo accade anche a corta e cortissima distanza, lo dicono i fatti. Come ho già avuto modo di dire i cinghiali feriti con calibri "sostanziosi" non sono stati più recuperati, perchè non sono stati colpiti in punti vitali. Senza volermi incensare, in caccia di selezione sbaglio pochissimo, quasi niente, perchè a 180 m non tiro ne con il 223 e neanche con il 7 rm mag.:):)
 
non so se ho già risposto in passato, ma la horizon è TERRIBILE.
Non c'è storia con la Lupo.
Sono benellaro, ma mi trovo benissimo con un Affinity base da 650e, non vado per partito preso.

Ho provato e ho numerosi conoscenti che l'hanno abbandonata, ma materiali, prestazioni, usura della H. sono molto...cheap.
 
la Lupo è una carabina eccezionale io ne ho due in 308 w e 30-06, sulla 308 w ho il kite K6 1-6x24 sul 30-06 il Kite K6 2-12x50 anelli fissi Contessa su entrambe carabine.
 
Non sono un esperto di carabine italiane--perche' non ne ho mai avute, se non una Beretta Super Sport .22 LR quando ero un ragazzotto in Italia. Pero' qualcosina sulle pistole U.S. la so. Perche' una 1911 .45 ACP della ditta X costa 6-700 dollari, mentre un'altra simile della ditta Y ne costa due o tremila? Marketing? Neanche per sogno. Tutte e due sparano, ma le differenze ci sono. Il grilletto, l'estrattore, i caricatori, il bushing fra canna e carrello, la qualita' del blueing, rifinitura, e tanti altri dettagli influiscono sulla superiorita' di precisione, durata, affidabilita', ecc. Perche' la Colt Gold Cup di mia moglie (con la quale faceva le gare di tiro) era piu' precisa della mia Colt Combat Elite da difesa, che ebbe bisogno di alcuni ritocchi da parte del mio armaiolo di fiducia (specialmente al grilletto) e che costava di meno (non di molto) della Gold Cup? E perche' i caricatori della Wilson--che costano parecchio di piu'--sono piu' affidabili e duraturi di quelli di altre marche? Perche' la mia Kimber 1911 Royal II costa molto di piu' sia della Combat Elite che della Gold Cup? No, non e' marketing. Perche' la S&W Mod. 41 .22 LR e' costosissima mentre una Ruger Mark IV dello stesso calibro e' molto piu' conveniente? Per capire la differenza fra una marca ed un modello costoso ed uno meno costoso (e non slo di armi) bisogna vedere chi dell'uso di questi prodotti ne fa una professione. Si', un buon sovrapposto Beretta di medio prezzo va bene per tutti e per tutte le cacce. Ma i grossi campioni di pedana comprano Perazzi. Marketing? No. Qualita', attendibilita', durata, precisione, rosate... Il cacciatore di professione africano che accompagna i suoi clienti e che a volte deve salvare la loro e sua vita da animali pericolosi, comprera' un Express della Sabatti, o uno della Holland and Holland? Quello della H&H costa quanto una villa a causa del marketing? Il primo e' di serie, prodotto in poco tempo. Il secondo e' fatto a mano, pezzo per pezzo, e richiede centinaia di ore di mano d'opera, e una lunghissima procedura (e tantissime cartucce che costano anche una decina di sterline o piu' l'una per far si' che ambedue le canne colpiscano pressoche' lo stesso punto a 50 yarde).
Incuriosito dalla discussione mi son visto alcuni videos sul Lupo "Wood" e ho letto diversi articoli critici (imparziali) su di esso. La qualita', il costo, e la performance sono eccezionali, non una montatura del marketing. Da cio' che ho visto e letto, se avessi tanti soldi da spendere per una nuova carabina (no, grazie, ne ho gia' anche troppe) e dovessi scegliere fra il Franchi Horizon e il Lupo, quale sceglierei? Dipende. Se fossi un cacciatore "globetrotter" che fa viaggi venatori dall'Africa alla Mongolia, dall'Alaska all'Australia, dalla Svezia a lla Turchia, ecc. ecc., e sparassi centinaia di cartucce all'anno a dozzine di animali diversi in climi e circostanze diversi, da paludi a montagne, da deserti a foreste tropicali, opterei per il Lupo, o anche qualche marca ancora piu' costosa. Ma io sparo una dozzina di cartucce all'anno sia per azzerare che per cacciare da un capanno vicino casa. Uso una Ruger M77. Per me l'Horizon andrebbe benissimo. Ripeto cio' che ho detto prima: meglio lesinare sulla carabina (entro certi limiti) e svuotare il portafogli sulla migliore ottica della quale ci possiamo permettere. Ma non credo proprio che come qualita' l'Horizon sia pari al Lupo, e che prezzo e presunta qualita' del Lupo siano effetto del marketing. Chi vuole vendere tanto abbassa i prezzi e costruisce cose piu' "andanti." Chi deve fare un prodotto molto migliore e' costretto a fare prezzi alti che proibiscono a molti di acquistare il prodotto. E non e' soltanto la ditta X contro la ditta Y... Quasi tutte le ditte sfornano diversi modelli dello stesso prodotto. Ma certi modelli costano molto piu' di quelli "economici" anche se sembrano uguali. Chi piu' spende meno spende perche' cio'che compra e' di qualita' superiore a quello che costa di meno, e funzionera' meglio e durera' di piu'. Se fosse solo una questione di marketing, allora sarei felicissimo di comprare soltanto cose non fatte in Cina credendo che quelle fatte in Germania o in Italia, o negli U.S. costano di piu' soltanto a causa del marketing. L'esempio delle borsette o dei vestiti non conta troppo. Quelle sono cose legate alla moda, non alla funzione. Paghi per il nome, non per la qualita', che forse e' anche inferiore di quella di un oggetto simile comprato ai grandi magazzini.

Mah! Ho scritto tutto, anche troppo (e sempre IMHO), su questo soggetto... Basta.
 
Non sono un esperto di carabine italiane--perche' non ne ho mai avute, se non una Beretta Super Sport .22 LR quando ero un ragazzotto in Italia. Pero' qualcosina sulle pistole U.S. la so. Perche' una 1911 .45 ACP della ditta X costa 6-700 dollari, mentre un'altra simile della ditta Y ne costa due o tremila? Marketing? Neanche per sogno. Tutte e due sparano, ma le differenze ci sono. Il grilletto, l'estrattore, i caricatori, il bushing fra canna e carrello, la qualita' del blueing, rifinitura, e tanti altri dettagli influiscono sulla superiorita' di precisione, durata, affidabilita', ecc. Perche' la Colt Gold Cup di mia moglie (con la quale faceva le gare di tiro) era piu' precisa della mia Colt Combat Elite da difesa, che ebbe bisogno di alcuni ritocchi da parte del mio armaiolo di fiducia (specialmente al grilletto) e che costava di meno (non di molto) della Gold Cup? E perche' i caricatori della Wilson--che costano parecchio di piu'--sono piu' affidabili e duraturi di quelli di altre marche? Perche' la mia Kimber 1911 Royal II costa molto di piu' sia della Combat Elite che della Gold Cup? No, non e' marketing. Perche' la S&W Mod. 41 .22 LR e' costosissima mentre una Ruger Mark IV dello stesso calibro e' molto piu' conveniente? Per capire la differenza fra una marca ed un modello costoso ed uno meno costoso (e non slo di armi) bisogna vedere chi dell'uso di questi prodotti ne fa una professione. Si', un buon sovrapposto Beretta di medio prezzo va bene per tutti e per tutte le cacce. Ma i grossi campioni di pedana comprano Perazzi. Marketing? No. Qualita', attendibilita', durata, precisione, rosate... Il cacciatore di professione africano che accompagna i suoi clienti e che a volte deve salvare la loro e sua vita da animali pericolosi, comprera' un Express della Sabatti, o uno della Holland and Holland? Quello della H&H costa quanto una villa a causa del marketing? Il primo e' di serie, prodotto in poco tempo. Il secondo e' fatto a mano, pezzo per pezzo, e richiede centinaia di ore di mano d'opera, e una lunghissima procedura (e tantissime cartucce che costano anche una decina di sterline o piu' l'una per far si' che ambedue le canne colpiscano pressoche' lo stesso punto a 50 yarde).
Incuriosito dalla discussione mi son visto alcuni videos sul Lupo "Wood" e ho letto diversi articoli critici (imparziali) su di esso. La qualita', il costo, e la performance sono eccezionali, non una montatura del marketing. Da cio' che ho visto e letto, se avessi tanti soldi da spendere per una nuova carabina (no, grazie, ne ho gia' anche troppe) e dovessi scegliere fra il Franchi Horizon e il Lupo, quale sceglierei? Dipende. Se fossi un cacciatore "globetrotter" che fa viaggi venatori dall'Africa alla Mongolia, dall'Alaska all'Australia, dalla Svezia a lla Turchia, ecc. ecc., e sparassi centinaia di cartucce all'anno a dozzine di animali diversi in climi e circostanze diversi, da paludi a montagne, da deserti a foreste tropicali, opterei per il Lupo, o anche qualche marca ancora piu' costosa. Ma io sparo una dozzina di cartucce all'anno sia per azzerare che per cacciare da un capanno vicino casa. Uso una Ruger M77. Per me l'Horizon andrebbe benissimo. Ripeto cio' che ho detto prima: meglio lesinare sulla carabina (entro certi limiti) e svuotare il portafogli sulla migliore ottica della quale ci possiamo permettere. Ma non credo proprio che come qualita' l'Horizon sia pari al Lupo, e che prezzo e presunta qualita' del Lupo siano effetto del marketing. Chi vuole vendere tanto abbassa i prezzi e costruisce cose piu' "andanti." Chi deve fare un prodotto molto migliore e' costretto a fare prezzi alti che proibiscono a molti di acquistare il prodotto. E non e' soltanto la ditta X contro la ditta Y... Quasi tutte le ditte sfornano diversi modelli dello stesso prodotto. Ma certi modelli costano molto piu' di quelli "economici" anche se sembrano uguali. Chi piu' spende meno spende perche' cio'che compra e' di qualita' superiore a quello che costa di meno, e funzionera' meglio e durera' di piu'. Se fosse solo una questione di marketing, allora sarei felicissimo di comprare soltanto cose non fatte in Cina credendo che quelle fatte in Germania o in Italia, o negli U.S. costano di piu' soltanto a causa del marketing. L'esempio delle borsette o dei vestiti non conta troppo. Quelle sono cose legate alla moda, non alla funzione. Paghi per il nome, non per la qualita', che forse e' anche inferiore di quella di un oggetto simile comprato ai grandi magazzini.

Mah! Ho scritto tutto, anche troppo (e sempre IMHO), su questo soggetto... Basta.
È vero che la qualità e la resa di una carabina possono influenzare il suo prezzo, e le marche più costose spesso offrono caratteristiche e prestazioni superiori. Tuttavia, come hai detto, la scelta di una carabina dipende anche dalla situazione e dalle esigenze del cacciatore. Per chi pratica la caccia occasionalmente o in condizioni meno impegnative, un'opzione più economica come l'Horizon potrebbe andare bene. Invece, per chi caccia più assiduamente o in situazioni più complicate, investire in una carabina di alta qualità come la Lupo potrebbe essere la scelta migliore. Per cui è importante fare una valutazione accurata delle proprie esigenze, preferenze e budget prima di prendere una decisione.
Ciao Frank
 
A proposito (senza continuare la discussione di cui sopra), io comprai la Ruger M77 in .338 (un modello relativamente economico) appena prima di andare dal Montana all'Alaska, e una volta arrivato a Kodiak dopo un po' la provai al poligono. Era un disastro, dal punto di vista della precisione. Il bedding--ovviamente fatto in fretta e senza troppa attenzione ai dettagli--faceva schifo, e a 100 yarde il primo colpo andava a segno, mentre i successivi si spostavano progressivamente verso la destra dal punto mirato fino ad uscire completamente dal bersaglio. La diedi ad un amico oplofilo ed esperto di bedding che trovo' il problema: la vitona obliqua che stringe la parte metallica contro il legno del calcio toccava il legno, ci premeva contro nela parte posteriore, e l'intera parte metallica ci faceva perno sopra allo sparo. Pochi colpi di lima "a coda di topo" per allargare il foro, piu' una raspatura del canale del calcio per rendere la canna libera di flottare, ed il problema spari'. Ecco la differenza fra lo spendere poco e lo spendere tanto: i fucili economici di serie vengono sfornati in fretta, senza troppi controlli e tempo passtao da operai specializzati (che vengono pagati profumatamente). Anche le grandi e famose case a volte ti ammollano un'arma difettosa. Una Colt 1911 aveva il mirino che parti' per terre ignote dopo qualche colpo. Una Marlin M.95 in .450 Marlin per qualche ragione non estraeva i bossoli senza quasi dover prendere la leva a martellate. Una Beretta Tomcat in 7,65 non sparava in doppia azione perche' il grilletto non riusciva ad arretrare abbastanza da liberare il percussore interno, e il percussore si spezzo' dopo pochi colpi. Una Ruger Redhawk in .44 Magnum aveva un profondo graffio parallelo ad uno dei pieni di rigatura. Una Ruger Security-Six in .357 Magnum raggruppava bene 5 colpi, ma il sesto colpiva parecchio lontano dagli altri. Quel problema fu facile da risolvere: aveva una sbavatura di metallo alla bocca di una delle sei camere del cilindro che io pulii con "emery cloth" (una specie di carta vetrata), riportando il sesto colpo insieme ai suoi fratelli. Una Dan Wesson in .44 Magnum aveva l'albero del cilindro non perfettamente parallelo con l'asse della canna, ed il "gap" (la fessura) fra cilindro e canna variava col girare del cilindro. Quindi alcune camere "sfiatavano" piu' delle altre e velocita' e precisione non erano costanti. L'avevo comprata usata, e non potei rimandarla alla fabbrica come feci invece con tutte le altre di cui sopra che vennero o riparate o cambiate.
Queste erano tutte armi abbastanza economiche, eccettuata la Colt che era non costosissima ma abbastanza costosa.
Tantissimi anni fa (nel 1964--quando la maggior parte di voi non solo non eravate ancora nati, ma i vostri genitori ancora non si erano conosciuti) Papa' mi compro' un Beretta S55B nuovo di zecca. Dopo qualche anno una delle bindelle laterali si stacco' e non ci fu verso di riattaccarla con una saldatura a stagno. Dovetti andare da un armaiolo, che stacco' anche l'altra, che gia' dava segni di volersi staccare, e le risaldo' a ottone. Questo era stato un problema comune a molti fucili "andanti" della Beretta, i "fucili del Venerdi'." Quando suonava la sirena della fine della giornata lavorativa del Venerdi', le canne che erano state sgrassate e pulite per la saldatura delle bindelle venivano lasciate a dormire in fabbrica per due giorni, ed un sottile strato d'ossido si formava sulle canne che impediva la perfetta aderenza delle bindelle. Non credo proprio che un Rizzini o un Perazzi avrebbe avuto tale problema. Ma poi, chissa'... Ho letto che un Perazzi dopo centomila cartucce ancora richiede un po' di sforzo per aprirlo. Le canne del mio S55B dopo dieci anni d'uso, e di certo non centomila cartucce, cominciarono a "ciurlare nel manico," o come si dice a Roma e a Napoli. a "scatenarsi." Dovetti farlo riparare dallo stesso armaiolo, a Ciampino. Vero che di cartucce sode ne avevo sparate tante, alcune--caricate da me--troppo forti a causa di un armiere fallocefalo che forse per scherzo (scherzo del ca220!) mi aveva consigliato una dose veramente eccessiva di polvere vivace quando ero alle prime armi della ricarica. Ma quella e' un'altra storia per la quale non posso veramente dare la colpa al sovrapposto.
In California, appena arrivato dall'Italia, comprai un fucile veramente economico, il Mossberg M. 500. Non riuscivo a coglerci una mazza. Mentre pulivo la canna mi resi conto che quei circoli concentrici di luce che si vedono in una canna di liscio non erano affatto concentrici. La canna era storta, piegata all'insu', piegata abbastanza da mandare il centro della rosata un piede o piu' del punto mirato a 25 metri. Lo misi da parte e comprai invece un Remington 870 Wingmaster. La canna del Mossberg in seguito la feci tagliare fino alla misura minima legale. Poi tolsi il calcio e ci misi un'impugnatura a pistola ed e' l'arma che portavo con me in campeggio, se non portavo la Ruger Super Blackhawk in .44Magnum, in zone remote del Montana, caricato con 5 slugs come difesa antiorso. Il Remington 870, fucile perfetto, mi accompagno' fino al 1987, quando i pallini no-tox divenero obblligatori anche in Aaska, e comprai un Remington 11-87 che uso tuttora e che funziona come un orologio svizzero, sebbene anche questo un automatico economico, spartano.
Purtroppo la Remington e' decaduta ed ha sfornato una gran quantita' di schifezze difettose, spesso ritirate dal mercato dopo essersi mostrate ferracci. Forse adesso, dopo il fallimento e l'acquisto da parte di qualche altra ditta del nome Remington la qualita' e' migliorata. Lo spero.
 
Io non credo che la storica dizione "non lesinare sull'ottica" abbia più senso.

A meno di praticare cacce d'èlite con tiri eccezionalmente lunghi e soprattutto in contesti di massima sicurezza (da cadute su rocce e simili) una buona ottica entro i 600-700euro è più che sufficiente al tiro venatorio, in qualsiasi condizioni, entro i 200-250m.
Magari l'accortezza che se si tira in condizioni di scarsa luce, non ha senso cercare ingrandimenti alti quanto campane maggiori e lenti migliori. 2/3-12x56.

Oltre i 200 per me è tiro a segno / longrange e ci sono armi, proiettili, appoggi e ovviamente ottiche differenti.
Gli animali meritano certezze di piazzamento...e se già a 200 intervengono tante variabili, figurarsi oltre o in condizioni non ottimali.
 
Io non credo che la storica dizione "non lesinare sull'ottica" abbia più senso.

A meno di praticare cacce d'èlite con tiri eccezionalmente lunghi e soprattutto in contesti di massima sicurezza (da cadute su rocce e simili) una buona ottica entro i 600-700euro è più che sufficiente al tiro venatorio, in qualsiasi condizioni, entro i 200-250m.
Magari l'accortezza che se si tira in condizioni di scarsa luce, non ha senso cercare ingrandimenti alti quanto campane maggiori e lenti migliori. 2/3-12x56.

Oltre i 200 per me è tiro a segno / longrange e ci sono armi, proiettili, appoggi e ovviamente ottiche differenti.
Gli animali meritano certezze di piazzamento...e se già a 200 intervengono tante variabili, figurarsi oltre o in condizioni non ottimali.
Quello che per me conta (anch'io non faccio tiri lunghi) sono la luminosita' e la nitidezza, necessarie al tramonto e all'alba o comunque in cattive condizioni di luce. E le ottiche di basso costo non fungono troppo bene in tali condizioni. Come ingrandimenti, sebbene l'ottica che uso quasi sempre sulla mia Ruger M77 in .338 WM (una Leupold) puo' arrivare a 10x, io difficilmente vado oltre i 4x perche' aumentando l'ingrandimento si diminuisce la luminosita'. Ma le ottiche di costo piu' alto hanno anche altri pregi, fra i quali la resistenza al rinculo e la certezza e ripetibilita' dell'azzeramento.
 
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