Approvata la Guida Pratica per la Misurazione e la Valutazione dei Trofei di Caccia

I criteri del CIC per la valutazione dei trofei sono estremamente complicati e, per di più, anche soggettivi.
Il concetto sarebbe quello di premiare con punteggio elevato il trofeo (corna, palchi, zanne o pelle) più sviluppato ma con criteri discutibili. Un esempio è la valutazione del trofeo di camoscio, una delle più semplici perché non richiede pesatura né misura del volume.
Per valutare il camoscio occorre misurare
-sviluppo in lunghezza (sulla curva)
-altezza (in linea retta)
-circonferenza delle corna alla base. Si tratta di una complicazione inutile perché con lunghezza e circonferenza di base si dà un'idea dello sviluppo.
Ma ai burocrati del CIC non basta: occorre anche la misura della divaricazione delle corna ma per valore non superiore all'altezza delle corna. Si tratta di un criterio puramente estetico e soggettivo, che penalizza il capo con trofeo molto sviluppato (segno di salute ed età) ma danneggiato, ad esempio, da una frana.

Il CIC ha sede a Budapest, in Ungheria, Paese di antiche e solide tradizioni venatorie.
In Ungheria la valutazione dei trofei (ai fini del pagamento da parte di cacciatore ospite) viene fatto in base a criteri semplici e chiari:
-peso del cranio con palchi nel caso dei cervidi
-lunghezza media delle zanne per i cinghiali
-lunghezza media delle corna per i mufloni.
La valutazione può essere ripetuta sotto gli occhi del cacciatore, senza ricorrere a "misuratori" abilitati dopo aver seguito un corso apposito.

Non commento l'esistenza e il costo della struttura del CIC ma lascio l'argomento alla riflessione dei forumisti.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto