Binocoli, cannocchiali e carabina per la caccia di selezione

germano, con le ottiche asiatiche può succedere di tutto. Due esempi:
-nel lontano1972 ho comprato un binocolo 8x30 Yashica (marca scomparsa da tempo). E' efficiente e limpido ancora oggi.
-nel 1975 ho comprato un cannocchiale Redfield 6x42 con reticolo finissimo. Buoni risultati su un Tikka .222 Rem. a tiro (anche garette locali) e caccia alla marmotta; per impegni di lavoro ho sospeso sedute di tiro e uscite di caccia; anni dopo, ripreso in mano il Tikka, ho scoperto che il cannocchiale era quasi completamente oscurato, come se le lenti fossero fortemente affumicate.

Conclusione: dipende dal tipo di caccia che vuoi e che puoi (legalmente fare). Se ti basta distinguere una chiazza di erba secca da un capriolo, tutto va bene, ma se vuoi capire se un piccolo di capriolo è maschio o femmina (come devo fare io) ci vuole un'ottica di un certo livello.

IBAL
 
Non abbiamo obblighi in riguardo al trofeo, mi sembra anche giusto, a decidere è chi sta selezionando. Nel piano di abbattimento è scritto il numero di capi da abbattere, il sesso e la classe. La selezione si basa sul prelievo di animali deboli e in regressione, logicamente qualche bel trofeo se lo merita chi ha selezionato bene nell'anno precedente. Questo riguarda la caccia dinselezione al capriolo.

Il capriolo ai tempi miei in Italia era comune come gli unicorni... Li vidi per la prima volta nel 2000, in Germania, dall'autobahn. Poi, tornato in Italia nel 2007 per una vacanza estiva ed un grande raduno di un forum (oggi estinto) in quel di Siena, li vidi vicino ad un'agrituristica dove mia figlia ed io eravamo alloggiati, in cima a un colle che, credo, era non lontano da Monteriggioni. Me ne ricordo uno, un maschio, che correva dentro e fuori da un boschetto sottostante come se fosse matto. Non aveva pace. Comportamento molto diverso da quello di tre degli ungulati americani dei quali avevo fatto molta esperienza, i cervi-mulo, quelli a coda bianca, ed i Sitka a coda nera, molto piu' calmi e posati del loro piccolo cugino europeo. Mi ricordo di come mi sembro' enorme un capriolo che vidi appeso nella cella frigorifera del ristorante "La Bazzica" di Grottaferrata, abbattuto dal proprietario nell'est Europa insieme a starne e fagiani, che poi serviva ai clienti a prezzi siderali. E l'invidia che provai quando un mio caro amico mi racconto' del Capriolo che gli era schizzato sotto i piedi mentre cacciava fagiani in Yugoslavia e che lui aveva abbattuto a fatica con diverse fucilate a pallini del 5 col suo Cosmi. Per me a quei tempi la lepre era "caccia grossa," ma per lo piu' ero "pezzettaro" e "pistamentuccia," cioe' cacciatore senza cane di uccelletti vari (tordi, lodole e storni, nonche' merli, fringuelli, frosoni, verdoni, e qualche raro beccaccino).
Certo mi piacerebbe che ci fossero caprioli anche qui, soprattutto per via della loro taglia e pesi ridotti, che ne rende facile il trasporto sulle spalle.
C'e' un piccolo cervide orientale, importato in Inghilterra, dove e' divenuto invasivo, che e' ancora piu' piccolo del capriolo. Data la mia eta' e stato di conservazione scadente, questi sarebbero perfetti per me come preda. "leggier' e maniarielli."

Adesso ce li hanno anche nel Texas, ed eccone una foto. Si chiamano munkjac

muntjac-hunting-570x300.jpg
 
Si può fare un viaggio con una panda o con una ferrari ed in entrambi i casi si arriverà a destinazione, ma non si può dire che sia la stessa cosa.
Poi ognuno farà il viaggio con la macchina che si può permettere, ma affermare che sia uguale ........

Claudio - siena
 
Ciao Germano, il Vortex 3-12x56 che hai utilizzato e' per caso questo?


https://www.trischitti.it/ottiche-c...i-3-12x56-hog-hunter-illum-0637813603021.html


Te lo chiedo per curiosita'. Un paio di anni fa', ebbi modo di provare questa ottica di un mio amico e riscontrai quanto detto da te.....buona luminosita', ma l'intensita' del punto luminoso era troppo forte anche al minimo creando, in condizioni di scarsa luce, fastidiosi riflessi rossi ai bordi delle lenti che impedivano una visione ottimale......

Un salutone
Alberto

Si è quella che hai provato. A conti fatti la qualità (anche se col punto luminoso fastidioso) è sicuramente superiore al costo. In ogni caso è meglio averlo fastidioso che non averlo. :):) Per chi non vuole spendere troppo, e non fa tiri impegnativi con scarsa visibilità lo consiglio. Però bisogna anche dire che con 70/80 euro in più si può comprare usato un Meopta Artemis variabile con punto luminoso.
 
Si è quella che hai provato. A conti fatti la qualità (anche se col punto luminoso fastidioso) è sicuramente superiore al costo. In ogni caso è meglio averlo fastidioso che non averlo. :):) Per chi non vuole spendere troppo, e non fa tiri impegnativi con scarsa visibilità lo consiglio. Però bisogna anche dire che con 70/80 euro in più si può comprare usato un Meopta Artemis variabile con punto luminoso.


Concordo con te....per chi non puo' o non vuole spendere troppo e' un'ottica dall'ottimo rapporto qualita'/prezzo (online si trova intorno ai 270 euri...).....per questa fascia di prezzo, non e' da sottovalutare anche la garanzia che, se ricordo bene, e' a vita.
Trovo giusta e valida anche la tua considerazione su' di una ottima Meopta usata.....considerando che molti le hanno sostituite con l'ultima serie Optika 6.

Un salutone
Alberto
 
Tutte le cacce sono belle e appassionano, fra le due di selezione che pratico, quella al capriolo mi piace di più. Non si è mai sicuri di niente, il tiro anche quando si presenta non è ma certo di poter essere effettuato, anche con il cinghiale, però molto dimeno. In ogni caso una buona attrezzature aiuta, specialmente per quelli che non hanno molta esperienza.
 
Non dimentichiamoci che ci sono i mercatini dell' usato. A quei prezzi si trovano ottiche di gran marchio, che sono sotto tutti gli aspetti di un altro pianeta rispetto a qualsiasi prodotto dell' estremo oriente.
 
Si può fare un viaggio con una panda o con una ferrari ed in entrambi i casi si arriverà a destinazione, ma non si può dire che sia la stessa cosa.
Poi ognuno farà il viaggio con la macchina che si può permettere, ma affermare che sia uguale ........

Claudio - siena

Un viaggio con la Ferrari non potra' mai essere comodo come un viaggio con un Ford F150, che non solo costa molto meno della Ferrari, ma e' anche molto piu' robusto e puo' andare anche su strade dissestate, neve profonda e fango senza impantanarsi o scassarsi come farebbe la Ferrari.[lol2.gif][lol2.gif][lol2.gif]
 
L'usato è meglio acquistarlo da persone conosciute. Io sono all'antica, voglio vedere, toccare, pattuire il prezzo e provare l'attrezzo. Quelli di gran marca "sono un altro pianeta" se tenuti perfettamente in ordine, altrimenti una cineseria nuova potrebbe risultare superiore a un binocolo di gran marca usato.
 
Non so se siano ancora importati, ma a quei prezzi anni fa presi un Redfield nuovo, che per quello che costava era ed è ancora molto meglio di tanti prodotti a basso costo, e con una meccanica e un vetro di gran lunga migliore.
 
Non so se siano ancora importati, ma a quei prezzi anni fa presi un Redfield nuovo, che per quello che costava era ed è ancora molto meglio di tanti prodotti a basso costo, e con una meccanica e un vetro di gran lunga migliore.

Il problema (per voi) dell'importare e' che dopo essere passati per le mani dell'importatore ed essere soggetti a tutte le tasse e le gabelle imposte dal vostro governo, un prodotto estero di fascia media da voi costera' come uno di fascia alta. Ma non esistono da voi leggi che proibiscono a societa' o persone individuali di accaparrarsi l'intero mercato di certi prodotti? Io, per esperienza personale consiglierei un Leupold di fascia media che basta ed avanza per tutte le cacce, con obiettivo da 50 mm e reticolo duplex, variabile da 1,5X o 2X fino a 10X. Sono robustissimi, e la loro garanzie e' eccezionale, a vita. Qui costerebbero da 500 a 700 dollari, ma una volta che son passati per l'importatore italiano vi costerebbero quanto un'ottica europea di fascia alta. Figurati poi se vuoi comprare un Leupold di fascia alta!

Il Redfield e' cosi' cosi'. Ne ho uno che ho montato sul .50 Beowulf perche' e' un calibro per tiri corti, simile come performance al .45-70. Ma prima o poi lo sostituiro' con un Leupold come quelli che ho sul .338 WM e sul .308 di mia moglie.
 
Purtroppo dopo aver passato la trafila da noi arriva con un costo che è ben superiore, tra tasse, iva, speculazione del passamano di turno. Concordo con te sui Leupold, se ne compri uno ti durerà tutta una vita. E' più facile che si rompa la carabina che il Leupold. La mia ottica da poligono era una Leupold, il fucile l' ho data via ma il Leupold me lo sono tenuto. Redfield se non sbaglio era una specie di distaccamento della stessa che produceva per una fascia più economica, infatti la scocca era identica a quella dei vecchi VX1, ma potrei sbagliarmi. Ora chissà, potrebbe aver cambiato continente.
 
Il "mi piace" lo metto quando concordo. Per distinguere un capriolo di classe 1 da uno d classe 2 ci vuole un buon binocolo di marca, questo potrebbe fare la differenza al crepuscolo, altro lo fa l'esperienza. Però in alcuni ambienti e in condizioni meteo particolari, a distanza utile al tiro, anche con un binocolo di marca, al crepuscolo si fa fatica a capire se il capriolo ha o non ha il palco. Quando è buio è buio sia per l'ottica non di marca che per quella di marca. Ieri a caccia di selezione al capriolo, alle 19,35 sono sceso dalla scala, avevo un buon binocolo. Come ho già detto, molto dipende dal prelievo che si fa in caccia di selezione. Con domani per la caccia di selezione al cinghiale ci vuole un buona ottica da puntamento, visto che è possibile abbattere tutto senza distinzione di sesso e di età. Quindi visto la distanza, il terreno, e la rimanente luminosità della luna, potrebbe bastare anche un binocolo giocattolo.;):)
 
Buongiorno a tutti. Ho letto con estremo interesse i vari interventi e mi permetto una riflessione. La prima domanda che mi farei è: nelle sottozone del mio distretto ci sono posti in cui posso effettuare tiri lunghi in piena sicurezza? Se la risposta è negativa il budget che ho visto nel primo messaggio è anche eccessivo. In caso affermativo con quella cifra valuterei una carabina custom. Con 3.000 euro per le ottiche c'è l'imbarazzo della scelta. Concludo: allenamento e giusta ricarica possono fare la differenza :)
 
germano, con le ottiche asiatiche può succedere di tutto. Due esempi:
-nel lontano1972 ho comprato un binocolo 8x30 Yashica (marca scomparsa da tempo). E' efficiente e limpido ancora oggi.
-nel 1975 ho comprato un cannocchiale Redfield 6x42 con reticolo finissimo. Buoni risultati su un Tikka .222 Rem. a tiro (anche garette locali) e caccia alla marmotta; per impegni di lavoro ho sospeso sedute di tiro e uscite di caccia; anni dopo, ripreso in mano il Tikka, ho scoperto che il cannocchiale era quasi completamente oscurato, come se le lenti fossero fortemente affumicate.

Conclusione: dipende dal tipo di caccia che vuoi e che puoi (legalmente fare). Se ti basta distinguere una chiazza di erba secca da un capriolo, tutto va bene, ma se vuoi capire se un piccolo di capriolo è maschio o femmina (come devo fare io) ci vuole un'ottica di un certo livello.

IBAL

I Redfield degli anni '70 non erano un granche'. I Bushnell erano anche peggio. A quei tempi, nel West degli U.S. fra le ottiche di prezzo medio-basso, imperava il Weaver a ingrandimento fisso 4x. E' quello che nel 1976 o 77 montai sulla mia prima carabina da caccia grossa, una Remington M. 700 in .30-06. Ma come luminosita' andava bene nel Montana dove si caccia con la luce del sole. L'obiettivo era, se ben ricordo, di 40 mm, non sufficiente per la caccia al whitetail in Alabama, dove la maggior parte dei cervi si presentano "a bruzzico" (fra il lusco e il brusco) la mattina prestissimo e al tramonto. A Kodiak comprai un Leupold variabile usato, credo 3-9x e ancora, dopo 37 anni, va benissimo. Ma l'ho sostituito sul .338 con un nuovo Leupold variabile tre anni fa con obiettivo da 50 mm, luminosissimo. Io ci vedo molto bene in semioscurita', ma quando guardo attraverso il Leupold al crepuscolo e' come se qualcuno avessse acceso una luce sulla campagna circostante.
Come marca non abbandonerei mai il Leupold per cacce impegnative e fucili che rinculano parecchio. Il mio .338 Winchester Magnum con le cariche che carico io rincula parecchio, ma ogni anno, quando controllo lo zero prima della stagione di caccia, dove si incrociano i fili del reticolo, li' va la palla, anche se la stagione precedente magari sono caduto due o tre volte in cacciata e il fucile ha sbattuto in terra o mentre, stanco, tornato al veicolo, mi ero dimenticato di togliermi il fucile dalla spalla prima di sfilarmi le cinghie dello zaino ed il fucile e' caduto. Tutta virtu' di ottica robustissima, montatura adeguata, e viti ben strette dopo applicazione alle stesse di "Loctite" blu e resina da archetto da violino applicata all'interno degli anelli. Anche col rinculo brutale del .50 Beowulf semiautomatico, sul quale l'ottica si becca una tripla sberla, quando il fucile rincula allo sparo, quando l'otturatore sbatte prima all'indietro e poi in avanti, il vecchio Leupold comprato usato a Kodiak per 100 dollari nel 1984 non fa una grinza. Oggi la Leupold offre una garanzia a vita di riparazione o sostituzione se qualcosa dovesse malfunzionare. Ma non ho mai sentito di nessuno che si sia dovuto avvalere di una tale garanzia. Purtroppo il Leupold, che da noi costa di meno di ottiche crucche o dell'Europa dell'Est, da voi diventa costoso grazie al monopolio di un certo importatore, che paga 5 e rivende a 10. Non faccio nomi, tanto chi sia lo sanno tutti...
Oggi, poi, il governo U.S. vieta l'esportazione fatta da privati di ottiche ed altri accessori per armi, percio' se volessi far risparmiare due o trecento Euro ad un amico italiano, non lo potrei fare. Come se poi, grazie a Biden, adesso i Talibani non avessero armi sofisticate, da armi leggere, ad artiglieria, ad elicotteri, a aggeggi elettronici lasciati li' in quel caos di ritirata comandata da uno che era gia' **** prima di diventare senile.
 
Come se poi, grazie a Biden, adesso i Talibani non avessero armi sofisticate, da armi leggere, ad artiglieria, ad elicotteri, a aggeggi elettronici lasciati li' in quel caos di ritirata comandata da uno che era gia' **** prima di diventare senile.
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Ma non avevano distrutto tutto prima di andarsene?
 

germano56

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Vorrei avere delle opinioni sull'acquisto di questi strumenti. Secondo voi acquistare un binocolo da 2.500 euro un cannocchiale da 3.000 euro e una carabina da 3.500 euro da qualche vantaggio in più in termini di abbattimenti, nei confrontati di chi utilizza attrezzatura molto ma molto più modesta? Qualche consiglio per chi si avvicina alla selezione è non ha soldi da spendere e anche se li avesse non li vuole spendere.
 
Ti posso parlare della mia esperienza. Quando iniziai la caccia di selezione, nel 1995, acquistai una carabina Styer Mannlicher che a quel momento era la migliore, e anche la più cara, che avevail negoziodove mi rivolsi. La attrezzai con uno Swarowski fisso, per risparmiare, un 6x42. Come binocolo avevo un russo regalatomi qualche anno prima. Dopo pochi anni cambiai l'ottica con uno Swaro 8x56 con reticolo illuminabile e , resomi conto che il binocolo non era all'altezza, cambiai anche il binocolo con uno Swaro SLC 8X56.
Dopo tutti questi anni continuo ad usare con soddisfazione tutta l'attrezzatura e mi sono reso conto che riesco a tirare a qualche animale in condizione di luce che i miei amici neanche si sognano. Poi sicuramente ci sono altre attrezzature all'altezza, ma come consiglio ti direi di andare magari sull'usato per spendere qualcosa in meno, ma di scegliere sempre cose di qualità.
Saluti

Claudio - siena
 
Molto dipende dalla zona in cui cacci e le distanze di tiro che di norma si presentano. Io la caccia "di selezione" vera e propria non la faccio, nel senso che caccio cervi dal lontano 1978 o 79, e che negli U.S. non e' come da voi, con sesssi, classi d'eta', ecc. ed altre regole. Da noi in genere si distingue soolo fra maschi e femmine di cervo e le regole cambiano a seconda della popolazione e dei suoi cambiamenti. Se c'e' una sovrabbondanza di capi in un determinato distretto si abbattono anche le femmine, una o piu' di una. Altrimenti si abbattono solo maschi. Qui nella zona dove abito adesso in Alabama la stagione passata potevi abbattere tre maschi con palchi da fusone in su, ma di quasti tre uno doveva avere 4 punte su almeno uno dei palchi. E credo fino a sei femmine. Ma io non vado mai oltre tre capi all'anno. A tre smetto.
Quindi dove ho cacciato e dove caccio non e' necessario esaminare bene con il binocolo o altre ottiche non attaccate al fucile per essere sicuri di abbattere un animale come specificato dalle vostre regole di selezione basate su classi d'eta' oltre che al sesso. Praticamente spari a cio' che vedi e che ti da' abbastanza ciccia. La stragrande maggioranza dei cacciatori non spara a piccoli, maschi o femmine che siano, e durante la stagione di caccia in genere i piccoli sono gia' svezzati, ma per quanto riguarda me, io non sparo a femmine accompagnate da giovani. Ribadisco, percio', che la corretta identificazione del bersaglio non e' necessaria e percio' neanche un binocolo. Inoltre i tiri qui in Alabama sono a distanze brevi, al massimo un centinaio di metri. Quindi ottiche da montare sul fucile che ingrandiscano fino a 24X non sono affatto necessarie, come non sono necessari reticoli mil-dot o con altri dispositivi che indicano la distanza, torrette che puoi regolare per i tiri molto lunghi, telemetri, ecc. Ma siccome in genere i nostri cervi sonopiu' attivi e vengono agli appostamenti 'a bruzzico," cioe' fra il lusco e brusco, la grandezza dell'obiettivo non dovrebbe essere minore di 50 mm e 56 e' anche meglio, e le ottiche devon essere capaci di "raccogliere" la luce ambiente il piu' possibie. Io non faccio mistero di preferire le ottiche della Leupold di fascia alta. Io ho un variabile che va fino a 10X con obiettivo da 50mm. Come luminosita' e' eccellente. Ma da noi si puo' sparare fino a mezz'ora dopo il tramonto. Se come da voi si potesse sparare anche piu' tardi passerei ad un 56 mm
Un consiglio che ti posso dare anche senza sapere dove e come cacci, ti posso dire di lesinare sulla carabina, e spendere cio' che risparmi sull'arma per comprare un'ottica di fascia alta. Oggi tutte le carabine sono capaci di altissima precisione--anche quelle che costano intorno ai 500 dollari. Naturalmente qui non devono passare per Bignami, che ne fa levitare il prezzo. Ottime le carabine della Savage, dal grilletto (Accutrigger) favoloso, di costo relativamente basso.
Se cacci in montagna, dove il dislivello fra arma e bersaglio puo' essere notevole, ti consiglio un telemetro con compensatore di "angolo di sito," che ti dice non solo la distanza reale, ma anche quella influenzata dal dislivello. Se cacci dove i tiri molto lunghi non sono la norma, il telemetro non ti serve.
Io ho cominciato a cacciare cervi nel Montana con un Remington 700 in .30-06 e ottica Weaver da 4X fisso e obiettivo da 42mm. Andava abbastanza bene perche' la stragrande maggioranza dei tiri avveniva a giorno fatto, e entro i 250 metri. Pero' a volte mi e' accaduto di dover rinunciare ad un tiro perche' per la distanza e/o le condizioni di luce erano tali che non potevo vedere se ci fosse qualcosa sulla testa del capo quando solo i maschi erano legali. A Kodiak, dove mi trasferii dal Montana, comprai un Leupold variabile. Credo che anche questo avesse un obiettivo da 42mm. Anche a Kodiak i cervi li vedevi di giorno, e l'ingrandimento mi consentiva di vedere se c'erano palchi. Ma li' usavo anche un binocolo per questo scopo, un piccolo e leggero Steiner 8X molto luminoso per la sua taglia, e con obiettivi che filtravano la luce per eliminare sbavature dovute a riflessi.. Come fucile usavo un Ruger M. 77 in .338 Magnum per via della sempre presente possibilita' di essere caricato da un orso gigante. Il .30 -06 e' efficace contro tali orsi se li cacci ed hai la possibilta' di sparare quando non sanno che sei li', e quella di piazzare la palla chirurgicamente. Ma un orso che carica richiede qualcosa di piu' sostanzioso. Ancora uso quel fucile anche per i cervi perche' mi ci sono abituato e perche' abbatte i cervi istantaneamente, sul posto. Niente dover seguire tracce di sangue nel folto o fra i rovi. Cervi morti al pulito e facili da avvicinare con un veicolo e caricarli.
Ecco, anche sul calibro da scegliere sono sicuro che ti daranno tanti consigli, tutti diversii e spesso contrastanti. Io seguo il consiglio di Robert Ruark e delle guide di caccia: Usa abbastanza fucile. Io non ho mai visto un animale troppo morto, e perdere un animale ferito e' un'esperienza da crepacuore. Naturalmente dipende da dove e che cosa cacci. Considera anche la radenza del calibro. Il .30-06 e' veramente il calibro tuttofare, a seconda della palla che usi. Va bene dal capriolo al cervo europeo, e persino l'alce scandinava e l'orso bruno dell'est Europa.

E adesso preparati a leggere tanti altri consigli diversi, alcuni ottimi, certi assurdi. Scegli bene.
 
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