Messaggi
660
Punteggio reazioni
166
Punti
143
Dopo 25 anni di caccia di selezione mi capita ancora di emozionarmi che un novellino, ma mai come di fronte alla maestosità del cervo.
Si è aperta da qualche giorno la caccia e con mio cugino vado a saggiare un paio di appostamenti che ho verificato battuti da questi splendidi animali.
Mio cugino non ha l'abilitazione del cervo, quindi verrà armato solo di binocolo. Da quando, alcuni anni fa, mi accompagnò in un'uscita e si trovò in mezzo ad un branco di cervi nel momento in cui non eravamo insieme ha sempre detto che gli sarebbe piaciuto vedermi abbatterne uno, ma per svariati motivi non è mai successo.
Arriviamo al primo appostamento molto presto al mattino e lasciamo che i binocoli scandagli tutti gli angoli della tagliata che abbiamo davanti. La tagliata ha già qualche anno ed è decisamente alta anche per degli animali di grande stazza. Così continuiamo incessantemente a cercare qualche piccolo movimento che ci possa svelare la presenza di un animale. Solo un capriolo si mostrerà nelle ottiche.
Passata oltre un'ora e mezza è evidente che gli animali cercati stamani non hanno voglia di mostrarsi, inoltre in fondo alla tagliata passa una strada di bosco piuttosto frequentata e già abbiamo visto passare una bici e una signora con il cane. Così ce ne andiamo, dico al cugino che voglio andare un'occhiata in un altro posto. Lui mi guarda perplesso, è indubbiamente tardi, ma voglio andare a verificare anche in quest'atra tagliata, se non altro per verificare le tracce.
Facciamo diversi chilometri di strada di bosco fino ad un crinale. Lasciamo l'auto cercando di far meno rumore possibile. Ci incamminiamo, io avanti perchè il cugino non conosce la zona. E' una tagliata enorme, che ha pelato intere colline. Quando ci avviciniamo al punto dove mi voglio appostare rallento decisamente il passo. Lentamente ci affacciamo ad un crinale e ci appostiamo in modo da vedere un tratto di tagliata piuttosto ampio e che fino ad ora ci era nascosto alla vista, con movimenti lentissimi carico la Tikka e la posiziono sul treppiedi. Il cugino mi tocca e mi dice "guarda la'". Una testa sbuca da una ceppata di castagni ributtati e ci guarda fissi. Anche a occhio nudo valuto che non può essere un capriolo, il binocolo mi da la conferma, è una cerva ed è chiaro che è accovacciata e che dietro a lei ci sono altri animali. Mi porto sul fucile, gli animali si alzano e subito mi balza agli occhi il più maestoso, è un fusone la cui stazza si impone sugli altri. Il cugino mi dirà poi che erano due femmine e un piccolo. Io non ho tempo di guardare gli altri animali, cerco nell'ottica il fusone che si stà muovendo. Aziono lo stecker, l'animale si ferma e subito parte il boato. Il cugino mi dirà che ha visto chiaramente che era stato colpito in quanto prima di ripartire si è raccolto su se stesso. Gli animali partono ad un trotto non troppo veloce, seguo il fusone e dopo una settantina di metri lo vedo crollare in una ceppata di ributti di castagno. Gli altri si immobilizzano tutti. Potrei tirare ad un altro, ma sono così felice che rinuncio volentieri. Scarico la carabina e mi avvio verso il punto dove ho visto cadere l'animale. Nel fare queste manovre perdo però il punto preciso dove è caduto l'animale. "Tanto non è mica un fringuello" mi dico, ma arrivato dove penso che debba essere non lo trovo. Inizio a girare per la tagliata, arriva anche il cugino. Non c'è verso di trovarlo, inizio a recitare il rosario quando su un ramo trovo una goccia di sangue. Ecco, ora sono certo che lo troverò e sono già più calmo. Avverto il cugino ed inizio a seguire la traccia. Dopo poco totalmente dentro la ceppata di castagni dove era caduto lo trovo. Che splendido animale, molto più grande del fusone preso un paio di anni fa. Con il cugino ci abbracciamo (in culo al coronavirus), lui sembra più entusiasta di me. Faccio la burocrazia mettendogli la fascetta auricolare e chiudendo l'uscita, poi facciamo un pò di foto.
Da allora caricarlo in macchina, macellarlo, etc è stata una giornata lunga e faticosa, ma sicuramente molto soddisfacente.
Per i curiosi, la carabina è una Tikka lite con freno di bocca in 300WM la cartuccia originale RWS palla EVO da 184gn, il tiro è stato a ca 100 metri.

Ciao

Claudio - siena
 
Dopo 25 anni di caccia di selezione mi capita ancora di emozionarmi che un novellino, ma mai come di fronte alla maestosità del cervo.
Si è aperta da qualche giorno la caccia e con mio cugino vado a saggiare un paio di appostamenti che ho verificato battuti da questi splendidi animali.
Mio cugino non ha l'abilitazione del cervo, quindi verrà armato solo di binocolo. Da quando, alcuni anni fa, mi accompagnò in un'uscita e si trovò in mezzo ad un branco di cervi nel momento in cui non eravamo insieme ha sempre detto che gli sarebbe piaciuto vedermi abbatterne uno, ma per svariati motivi non è mai successo.
Arriviamo al primo appostamento molto presto al mattino e lasciamo che i binocoli scandagli tutti gli angoli della tagliata che abbiamo davanti. La tagliata ha già qualche anno ed è decisamente alta anche per degli animali di grande stazza. Così continuiamo incessantemente a cercare qualche piccolo movimento che ci possa svelare la presenza di un animale. Solo un capriolo si mostrerà nelle ottiche.
Passata oltre un'ora e mezza è evidente che gli animali cercati stamani non hanno voglia di mostrarsi, inoltre in fondo alla tagliata passa una strada di bosco piuttosto frequentata e già abbiamo visto passare una bici e una signora con il cane. Così ce ne andiamo, dico al cugino che voglio andare un'occhiata in un altro posto. Lui mi guarda perplesso, è indubbiamente tardi, ma voglio andare a verificare anche in quest'atra tagliata, se non altro per verificare le tracce.
Facciamo diversi chilometri di strada di bosco fino ad un crinale. Lasciamo l'auto cercando di far meno rumore possibile. Ci incamminiamo, io avanti perchè il cugino non conosce la zona. E' una tagliata enorme, che ha pelato intere colline. Quando ci avviciniamo al punto dove mi voglio appostare rallento decisamente il passo. Lentamente ci affacciamo ad un crinale e ci appostiamo in modo da vedere un tratto di tagliata piuttosto ampio e che fino ad ora ci era nascosto alla vista, con movimenti lentissimi carico la Tikka e la posiziono sul treppiedi. Il cugino mi tocca e mi dice "guarda la'". Una testa sbuca da una ceppata di castagni ributtati e ci guarda fissi. Anche a occhio nudo valuto che non può essere un capriolo, il binocolo mi da la conferma, è una cerva ed è chiaro che è accovacciata e che dietro a lei ci sono altri animali. Mi porto sul fucile, gli animali si alzano e subito mi balza agli occhi il più maestoso, è un fusone la cui stazza si impone sugli altri. Il cugino mi dirà poi che erano due femmine e un piccolo. Io non ho tempo di guardare gli altri animali, cerco nell'ottica il fusone che si stà muovendo. Aziono lo stecker, l'animale si ferma e subito parte il boato. Il cugino mi dirà che ha visto chiaramente che era stato colpito in quanto prima di ripartire si è raccolto su se stesso. Gli animali partono ad un trotto non troppo veloce, seguo il fusone e dopo una settantina di metri lo vedo crollare in una ceppata di ributti di castagno. Gli altri si immobilizzano tutti. Potrei tirare ad un altro, ma sono così felice che rinuncio volentieri. Scarico la carabina e mi avvio verso il punto dove ho visto cadere l'animale. Nel fare queste manovre perdo però il punto preciso dove è caduto l'animale. "Tanto non è mica un fringuello" mi dico, ma arrivato dove penso che debba essere non lo trovo. Inizio a girare per la tagliata, arriva anche il cugino. Non c'è verso di trovarlo, inizio a recitare il rosario quando su un ramo trovo una goccia di sangue. Ecco, ora sono certo che lo troverò e sono già più calmo. Avverto il cugino ed inizio a seguire la traccia. Dopo poco totalmente dentro la ceppata di castagni dove era caduto lo trovo. Che splendido animale, molto più grande del fusone preso un paio di anni fa. Con il cugino ci abbracciamo (in culo al coronavirus), lui sembra più entusiasta di me. Faccio la burocrazia mettendogli la fascetta auricolare e chiudendo l'uscita, poi facciamo un pò di foto.
Da allora caricarlo in macchina, macellarlo, etc è stata una giornata lunga e faticosa, ma sicuramente molto soddisfacente.
Per i curiosi, la carabina è una Tikka lite con freno di bocca in 300WM la cartuccia originale RWS palla EVO da 184gn, il tiro è stato a ca 100 metri.

Ciao

Claudio - siena

Weidmannsheil, Claudio! Ma col caldo che fa come hai fatto ad indossare il giaccone e i pantaloni di loden, ed il cappello col pennacchio di camoscio? Se non indossavi questi vestimenti ufficiali da caccia di selezione, e se lo viene a sapere Ettore Z. di tavolacciana memoria di sicuro ti bacchetta!
Comunque, bravo! Vivailpelo lo da' nel pelo!

Ma.... FOTO????????????
 
Capitemi bene e prima di affankularmi sappiate che la mia caccia è quella dei tordi.......ma..... io non so se sarei mai capace di sparare ad un aggeggio del genere !!
Non so come spiegarlo.... ma mi metterebbe in soggezione anche il solo vederlo dentro l'ottica.
Non voglio sminuire il post e nemmeno l'azione di caccia.... ma io non ne sarei capace. Credo di no...
 
Complimenti per il cervo e grazie mille per averlo condiviso, bellissimo racconto.
(Nota un pò triste è quando dici "E' una tagliata enorme, che ha pelato intere colline". Da colombacciaio soffro per gli sfregi che vengon fatti ai nostri boschi)

Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
 

M'e' quasi pijato 'n coccolone a vede 'sta foto! Guardate 'n po' la mano sinistra (a destra ne la foto) che impugna er fuso der fusone: a prima vista me pareva che se stava a spara' 'na sega. Poi me so' reso conto che er "coso" era troppo lungo, puro pe' 'n toscanaccio arrapato![sconvolto.gif]

[lol.gif][lol2.gif][lol.gif]
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto