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Mi sembra che nonostante la forzata sosta in casa gli argomenti non abbondino. Così voglio mettere un racconto di caccia di selezione al cinghiale riguardante un'uscita pomeridiana di diversi anni fa.

Premetto che mi diverto di più a tirare ad un cinghiale in corsa con dietro i cani.
Però la mia anima di cacciatore si accende anche in situazioni create dalla caccia di selezione e ieri sera è stata indubbiamente una di quelle.
Parto molto tardi, le vicende personali ultimamente non mi sono favorevoli e ogni tanto mi faccio violenza e vado a caccia anche per cercare di pensare a qualcosa di diverso.
Scendo di macchina che sono da poco passate le 20.
Nel campo prima del torrente ci sono tre caprioli, femmina con piccolo e maschio adulto. Attraverso tutto il campo per andare ad appostarmi lungo il torrente per controllare il campo dall’altra parte. I caprioli fuggono ma senza abbaiare per fortuna.
Appena arrivo nell’appostamento vedo che nel campo dall’altra parte del torrente è in pastura un capriolo. Mentre monto il treppiedi produco un piccolo rumore metallico che basta a far fuggire il capriolo, direi che era un piccolo. Poco dopo un capriolo comincia ad abbaiare nel bosco. Mi sembra impossibile che sia riuscito ad individuarmi, poi mi rendo conto che un altro gli risponde poco lontano, probabilmente sono due maschi che si sfidano vocalmente.
Ecco che appare un daino pomellato con quella buffa corsa con le gambe rigide e la coda ritta, è una femmina. Che corre nel bosco.
Penso che stasera ci sono veramente tanti animali a giro, ma non è finita.
Passano alcuni minuti che un maschio adulto di capriolo esce dal bosco e si avvia pascolando verso il centro del campo. Mi fa piacere che ci siano diversi maschi, quando riaprirà la caccia al capriolo sapro’ dove andare.
Un piccolo rumore attrae la mia attenzione, un animale sta venendo nella mia direzione lungo il letto del torrente che, a parte qualche piccola pozza di acqua residua è quasi in secca. Il torrente passa qualche metro sotto i miei piedi e sono in tensione se è un cinghiale non riuscirò sicuramente a sparare, ma invece poco dopo appare un tasso che lentamente raggiunge una pozza di acqua e si mette a bere, dopodiché risale il ciglio del torrente dalla mia parte e mi passa a non più di due metri.
Sono contento, mi sto divertendo con tutti questi animali.
Ecco che una macchia rossa appare sul bordo del bosco ed esce a brucare a circa cinquanta metri dalla mia postazione, è una femmina sottile.
Intanto a circa duecento metri in un piccolo avvallamento c’è qualcosa che si muove, lo guardo a lungo con il binocolo, riesco a distinguere solo la testa quando la alza e secondo me è la femmina di daino di prima.
Intanto a oltre trecento metri ecco una macchia nera, il binocolo verifica se è l’animale che sto aspettando, ma inquadra una femmina di cinghiale con diversi striati molto piccoli che gli girano intorno. Gli striati sono troppo piccoli per una fucilata e non la minima intenzione di sparare alla femmina. Così anche se la distanza, seppure lunga, potrebbe essere nelle corde della Tikka in 300 wm, non sfioro neanche il fucile.
Intanto la sottile è li che pascola tranquilla a tiro di calibro 12.
Non è neanche un’ora che sono arrivato ed ho visto veramente tanti animali, inizio a rilassarmi.
Vedo che il capriolo guarda spesso verso il bosco, ma non sento niente, così mi tolgo i tappi dalle orecchie per vedere se riesco a percepire qualche rumore. Uso i tappi perché il rombo della Tikka, forse a causa del freno di bocca, mi crea diversi problemi alle orecchie.
Passa qualche minuto e ed ecco che lungo il bosco appare a corsetta un cinghiale, è a circa cento metri. Si ferma, mi posiziono sul fucile, aspetto per vedere se ci sono altri animali dietro, ma non arriva niente. Intanto la sottile di capriolo si da alla fuga precipitosa.
Il cinghiale rimane fermo di punta, comincio a valutarlo, sicuramente non è grosso, anzi lo giudico una trentina di kg. Non si vede prole che gli giri intorno, è di punta e non riesco a valutarlo bene ma direi che è un porchetto di circa sei mesi.
Comincia ad alzare la testa ed a fiutare l’aria, non c’è tempo per altre valutazioni.
La tikka lascia partire il suo tuono.
***** I TAPPIII
Le orecchie iniziano a fischiare e mi scappano alcuni moccoli.
Nel frattempo l’animale è stramazzato al suolo.
Alla verifica risulterà una femmina giovane di circa sei mesi, peso 23 chilogrammi.
Ho timore di aver fatto danni tirando di punta. Invece la EVO ha fatto un ottimo lavoro senza danneggiare troppo e soprattutto non ha toccato la cavità addominale.

E’ stata proprio una bella serata e sinceramente sarebbe stata tale anche senza che arrivasse il cinghiale, ma così è proprio perfetta.
Mentre sto raccogliendo la mia preda in un angolo nascosto dal bosco sento diversi strisi e grugniti, sono ad un centinaio di metri da me, evidentemente è uscito anche il resto del branco, certo che hanno una bella paura!
 
A Cla', ma che, cacci ar giardino zologgico? Mancava sortanto che vedevi puro du' leoni, 'na mandria de bufoli, tre babbuvini e du' rinoceronti, e la capoccia de' 'na giraffa che sbucava fra le foje de' 'na cerqua!

Bel racconto, pero'. Dai, regalacene qualche altro. So che ne hai tanti. Di questi tempi cupi qualche bel racconto di caccia ci fa dimenticare le preoccupazioni!
 
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