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Con la squadra vado solo dopo l'8 dicembre cioè dopo la chiusura della caccia alla lepre. Così per ora ho fatto pochissime uscite, la mia nuova BAR MK3 composite (detta Bar la nuova) ha sparato una sola volta ad un cinghiale che mi passava davanti nel bosco e che ho appena intravisto, senza toccarlo.
Nella mia squadra le battute le organizzano il giovedì, durante la settimana ci sono dei soci della squadra che monitorizzano le varie zone per capire dove sono i cinghiali, questo consente di partire abbastanza presto e di fare molte battute in una giornata, anche 4 o 5. La prima battuta la faremo nella cacciata lunga, so che andrò alla posta in una cerreta molto aperta, non è sicuramente il posto migliore ma se dovesse venire un animale lo vedrò arrivare da lontano. Dopo aver camminato per un lungo tratto in ripida discesa mi ricongiungo alle altre poste che sono arrivate li con la macchina, sigh.
La zona dove sono le rimesse è in alto, da dove sono io sentirò bene tutto ciò che succederà.
Passa poco dopo la sciolta che i cani abbaiano a fermo almeno in due posti. Comincia la bagarre, i braccali iniziano ad urlare e a tirare fucilate a salve, i canai urlano per radio di stare attenti che ci sono gli animali. Non passa molto che partono le canizza e le poste iniziano a sparare. Nessuna canizza viene nella mia zona.
Ecco un capriolo che passa nel poggio davanti. Dopo una decina di minuti in cima al poggio noto un movimento, ho un sussulto, è un bel cinghiale che si muove circospetto senza cani dietro, due volte il punto luminoso dello Z6 lo inquadra fermo fra le piante. Sono tentato di sparare, ma non lo faccio, è ad oltre 100 metri e ho paura di rovinare un tiro più comodo a me o alle poste accanto che vedo imbracciate perché anche loro lo hanno visto. L'animale scompare dietro un dosso, so che quando riapparira' qualcuno di noi sparerà. Stringo nervosamente il fucile restando imbracciato. Eccolo sul crinale del dosso, ora è a circa 40 metri, sparo e l'animale crolla. Avverto le poste vicine e vado a finirlo. Sono molto contento, me lo sono goduto.
Intanto la cacciata continua, con canizze e abbaiate a fermo, le poste sparano spesso. Ad un certo punto due cani partono a canizza verso la mia zona, controllo il bosco con attenzione, ma dopo poco iniziano a sparare le poste sulla mia destra, è un branchetto, dopo numerosi colpi due animali rimangono a terra mentre almeno tre se ne vanno indenni. La battuta inizia a calare di intensità e dopo poco viene dichiarata chiusa. Sono passate quasi tre ore dall’inizio. Con l'aiuto delle poste vicine trasciniamo l'animale fino dove può arrivare il furgone della squadra. È un bel verro di quasi un quintale. Sono molto soddisfatto.
Il ritorno verso la macchina sarà più duro del previsto e mi fa sudare abbondantemente. Nella battuta successiva saranno trovati due cinghiali che andranno lontani dalla zona dove sono di posta, solo una cerva si farà vedere. Dopo un veloce pasto dove tutti sono soddisfatti per il numero di animali trovati e presi, impostiamo una nuova battuta dove nonostante un esteso fittissimo scopaio non viene trovato niente. Il capo canaio vuole fare un’altra battuta dove è convinto ci siano almeno due cinghiali residui della prima battuta. Al ritrovo alcuni si lamentano che è tardi e che sarebbe meglio andare a pulire gli animali già presi. Ma i responsabili della squadra non si lasciano intimidire, in un quarto d’ora le poste sono di nuovo distese. Le poste migliori sono all’inizio in una cessa che taglia il fitto, io sono la terzultima posta, anche ora in una cerreta abbastanza pulita, vedo il fitto di scopi a circa 80/90 metri.
Non hanno neanche dato l’ordine di sciogliere i cani che già un cane, probabilmente rientrato da una canizza, abbaia a fermo, si scatena il finimondo, almeno venti cani sono intorno all’animale. Un canaio avverte per radio che andrà lui sull’animale per farlo partire o, se non vuol partire per tirargli, d’altra parte non c’è più molto tempo. Il tempo trascorre veloce, la tensione è altissima. Una fucilata da parte del canaio sembra aver decretato la fine della giornata. Invece lui per radio ci incita a stare attenti perché gli animali erano due, uno l’ha ammazzato ma l’altro è partito.
Una bellissima canizza sta salendo nello scopaio, violente ondate di brividi mi percorrono il corpo.
Dalle scope esce un capriolo come un missile, ma subito dietro ecco dallo stesso punto e alla stessa velocità il cinghiale, è talmente veloce che non ho tempo per fare troppi ragionamenti ne per farlo entrare di più, sparo d’istinto quando è a una cinquantina di metri convinto di dover sparare ancora, invece l’animale crolla sparendomi dietro una ceppata di cerri, rimango imbracciato mentre arrivano i cani. Intanto la posta accanto mi dice “ Ma, hai tirato al capriolo!”. Gli rispondo che ora vado a prenderlo così vede a cosa ho tirato. Sono sorpreso dall’esito di un tiro non certo facile. Arrivato sull’animale verifico che l’ho preso pieno in un occhio, è un verro di una cinquantina di kg.
La giornata è finita, trasciniamo l’animale ad una strada di bosco e torno alla macchina. Al macello ci sono 17 cinghiali morti, veramente una bella giornata, per me poi che vado poche volte con la squadra è sicuramente da ricordare.

Claudio - siena
 
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