Prelievo estivo femmine e piccoli di capriolo... Si o No? Giusto o sbagliato?

Nelle aree vocate, quindi in zone dove il capriolo "ci può stare" e il suo impatto sulle coltivazioni, per tipo di queste ultime, è molto molto limitato (se non assente) ci sono zone dove la densità supera (a volte anche di parecchio) i 20 capi ogni km quadrato..
 
Insomma, queste femmine in un modo o nell'altro sono sempre "impegnate"; prima gravide, poi lattanti, poi svezzanti e di nuovo gravide. Praticamente non si dovrebbero mai cacciare! Allora che si fa? Per i maschi non ci sono problemi... almeno credo. In quanto basta uno nella zona per ingravidare dieci femmine. A questo punto, (se non interessa il trofeo) io tirerei ai giovani, sia maschi che femmine e a qualche maschio adulto. Le femmine li caccerei dall'età di cinque anni in poi, (a quell'età ai voglia a parti) e nello stesso tempo lascerei femmine "nuove"..... ci sarebbe un riciclo di fattrici e di maschi.

Ma poi io mi rendo conto che voi siete voi e io non sono un c@zzo[tenerezza.gif]
 
Se vogliamo infilarle tutte, le femmine sono gravide se un maschio le copre. Ma se i maschi non ci sono, non possono essere ingravidate, e un maschio, copre una massimo due femmine a stagione non 10. Ma questo i selecontrollori che hanno l'abilitazione, lo sanno, perchè hanno frequentato i corsi e sono risultati idonei all'esame.
Il giusto e lo sbagliato sono concetti relativi e non assoluti. Come lo è anche la percezione personale su quello che ci si sente di fare o meno. Quello che è insindacabile sono le leggi ed i regolamenti.
Detto questo ed in maniera del tutto personale, sposo in pieno il calendario proposto da Springer, non avrei proposto di meglio.
Ma non sono un tecnico fauinista e non ho una azienda agricola che da' da mangiare a diverse famiglie in località dove si vive solo di quello.
Un direttore di Banfi una volta, quando lo incontrammo per chiedergli il permesso di fare dei capanni e lui ce lo diede al volo ci disse: "RAGAZZI NOI CON LA VIGNA CI CAMPIAMO".
Quindi mettiamoci un po' nei panni di tutti, essere selecontrollori vuol dire tante cose e non solo tirare il grilletto, fermo restanto la nostra personalità come persone e con i nostri principi e i nostri credo.
 
E' vero Torraiolo, va mantenuto un certo equilibrio con le produzioni agricole, questo è fondamentale.

Tuttavia, il capriolo è specie scarsamente impattante e dannosa solo per particolari culture (la vite effettivamente può subire danni) ma anche piuttosto semplice da " arginare".

Sono un piccolo produttore di vino e la mi azienda è situata all' interno di una zrc con altissima presenza di caprioli.
Nel mio vigneto non ho mai avuto problemi col capriolo.....è vero che la posizione aiuta tanto, ho su due lati la strada e il bosco è molto lontano, tuttavia con un "semplice" filo elettrico il capriolo si tiene a bada (so anche di un repellente da spargere sulle viti insieme al rame che pare funzioni egregiamente).
Molto diverso il discorso cinghiale....

Il capriolo secondo me è specie che va tutelata e tenuta in considerazione forse più di altre....perché è autoctono, di facile gestione e con scarso impatto sull' ambiente.

Credo che mentre per il cinghiale la regione Toscana ha intrapreso un strada corretta aprendo la selezione tutto l' anno (io però avrei chiuso per almeno un certo periodo la caccia a femmine adulte gravide o allattanti) i provvedimenti sul capriolo, sopratutto nelle "non vocate" sono eccessivi.
 
Non è proprio così, la selezione dovrebbe prelevare i capi + deboli e meno importanti x il miglior proseguimento della specie, soggetti vecchi o mal impostati, femmine che solitamente partoriscono 3 gemelli e soggetti ammalati (vedi strongillosi) ecc... NON IL PRIMO GIUSTO CHE CAPITA anche se in lista di prelievo.

Sì è vero, se si ha possibilità di scegliere bisogna scegliere quelli che dici, lo dicono anche i testi scritti. Però se “uno” si alza la mattina e decide di tirare solo a quelli perchè gli sembra più giusto, magari in un determinato territorio, da una successiva analisi avremo un aumento percentuale della popolazione dei soggetti sani, non per cause naturali quali inverni miti, disponibilità di cibo, malattie e parassiti ecc. ma per una decisione esclusivamente umana. Ci lasciavano intendere che la selezione dovrebbe incidere in maniera casuale o comunque il più naturale possibile, sulla popolazione di caprioli, seguendo il piano di prelievo ovviamente.
Poi io non ho mai fatto caccia di selezione e sono al di fuori delle cose, vi riporto quanto ho capito al corso, magari non ci ho capito una ceppa ahahah 🤣🤣
 
Insomma, queste femmine in un modo o nell'altro sono sempre "impegnate"; prima gravide, poi lattanti, poi svezzanti e di nuovo gravide. Praticamente non si dovrebbero mai cacciare! Allora che si fa? Per i maschi non ci sono problemi... almeno credo. In quanto basta uno nella zona per ingravidare dieci femmine. A questo punto, (se non interessa il trofeo) io tirerei ai giovani, sia maschi che femmine e a qualche maschio adulto. Le femmine li caccerei dall'età di cinque anni in poi, (a quell'età ai voglia a parti) e nello stesso tempo lascerei femmine "nuove"..... ci sarebbe un riciclo di fattrici e di maschi.

Ma poi io mi rendo conto che voi siete voi e io non sono un c@zzo[tenerezza.gif]

Non è difficilissimo, basta guardare cosa fanno dove la gestione del capriolo è radicata e evoluta.
Il calendario che ho "proposto" non me lo sono totalmente inventato ma ho copiato cercando di adattare alle esigenze del nostro territorio.
Il principale problema per effettuare prelievi selettivi è....la caccia tradizionale.
Nel senso che quando ci sono cani a giro...i caprioli spariscono...non si fanno più vedere e escono solo a orari troppo notturni. Per questo motivo ho escluso il periodo ottobre /metà dicembre. Se così non fosse le femmine sarebbe corretto cacciarle dal 01/11 le adulte e addirittura si potrebbe andare fino a fine maggio per le sottili (anzi nel periodo dei parti la possibilità di errore sarebbe quasi a zero).
Saluti
 
Pensa te come cambia il mondo... quando l ho fatto io insegnavano che il "prelievo" è l ultima cosa!!

Le scelte personali sono forse deleterie in un ottica di "gestione" (il virgolettato non è a caso!) che punta solo ad una drastica e scriteriata diminuzione di una specie autoctona, poco invasiva e bellissima. Questo è il modus che regola gli abbattimenti del capriolo nelle aree non vocate della Toscana.

Attenzione....anche per il cinghiale si tende a fare uguale ma..... mentre il suide ha una crescita anbua spaventosa, una capacità di adattamento impressionante e una scaltrezza che lo rende "complicato" da contenere... il piccolo cervide è l opposto!!
Questo tentare di unificare la gestione di due specie così diverse porterà a grossi problemi per il futuro...

Si ancora ti dicono che il tiro è l’ultima cosa, e ti spiegano bene che l’incremento utile annuo del capriolo è del 30-38%, contro il 150-200% del cinghiale (se ricordo bene). Sono comunque due cose diverse, anche l’esame stesso per l’abilitazione. Dei cinghiali andava abbassato il numero e sembra siano diminuiti.
Nelle aree non vocate l’idea è quella che dici te, di non far aumentare il numero o diminuirlo.
Il territorio boschivo della toscana è comunque aumentato negli anni, tipo +20% in 20 anni, e di conseguenza sono aumentate le specie che popolano il bosco.
 
Il discorso e' semplice: se si vuole incrementare la popolazione di una certa specie dove i maschi fecondano piu' femmine si spara soltanto ai maschi. Se la si vuole diminuire si spara anche o esclusivamente alle femmine. Non lo dico io, ma lo fanno i nostri stati, previ censimenti fatti da personale specializzato anche con aerei, elicotteri, trail cameras, ecc.
Io direi, dove il capriolo e' minacciato da cinghiali, sciacalli, bracconieri, cani, linci, perdita di habitat, ecc., sparare alle femmine e' una cagata pazzesca. I piccoli? QUelli sono l'interesse sul capitale. Se prelevati, il capitale rimane lo stesso, non cresce, non c'e' guadagno, e se si vuole cacciare nel futuro si dovra' intaccare il capitale, il che e' deleterio. Il capitale di denaro perde potere d'acquisto a causa dell'inflazione. Il capitale di una specie animale e' destiinato a diminuire a causa di vecchiaia e morte naturale, incidenti, predazione, malattia, e caccia. Sparare ad una femmina gravida intacca il capitale e cancella anche l'interesse, come anche sparare ad una femmina col piccolo che e' ancora immaturo, pure se semisvezzato.
La parte piu' difficile del game management e' mantenere una popolazione animale bilanciata e al sicuro da eventi estranei alla caccia (nevicate eccezionali, epidemie, ecc.). QUindi e' un lavoro che non finisce mai, e stagioni, capi abbattibili, ecc. variano da anno ad anno. Come ultimo appunto, da noi i censimenti non sono mai affidati ai cacciatori stessi, che possono essere o incompetenti, o pigri, o--peggio!--motivati dal desiderio di fare ciccia a tutti i costi e spinti percio' a "gonfiare" il numero degli avvistamenti.
Francamente parlando, quando leggo di certi pareri assurdi dell'ISPRA, di calendari venatori italiani compilati in maniera cinofallica da gente che ovviamente di gestione venatoria non ne sa molto, quando vedo che quasi dappertutto in Italia si spara alle fagiane e a tutte le specie di anatre senza badare al sesso di certe specie che necessitano maggior protezione, quando vedo che specie invasive alloctone che minacciano altre specie che necessitano protezione relativa od assoluta vengono considerate "protette" come le vacche sacre dell'India, e soprattutto quando vedo che la caccia di selezione in alcune regioni e' diventata una caccia d'elite, dove pochi cacciatori riempiono i loro surgelatori di ottima carne, mentre centinaia, migliaia di altri la possono asssaggiare solo se i membri eletti del ristrettissimo Selezione Club si degnano di regalargliene un mezzo kg, mi viene il sangue alla testa per un nanosecondo, prima di ricordarmi che grazie a Dio non devo assoggettarmi a tali stronzate.
 
Giovanni in realtà non funziona esattamente come la stai descrivendo tu...per fortuna...I censimenti sono sempre a ribasso, proprio per evitare che vengano assegnati troppi animali.
Tutti gli anni ci si lamenta perchè ce ne assegnano troppi e non perchè sono troppo pochi.
Tutti ci auto limitiamo, fidati, settimana scorsa avevo fuori 6 caprioli dalle 6 del pomeriggio, ma ho aspettato fino alle 07.30 per tirare un maschio subadulto di cinghiale.
Nessuno di noi tira a strafare anzi il contrario, proprio perchè non serve abbattare più animali di quelli che si consumano e non si consumano mai da soli. In ufficio, i miei amici, conoscenti, suoceri, c'è gloria per tutti.
Ma infine, la selezione è aperta a tutti coloro che hanno la voglia di frequentare un corso. Io sono di Roma e caccio in selezione sia a Roma che in Toscana a Montalcino.
Quindi per fortuna, non sempre le cose sono necessariamente fatte male o riservate alle lobby.
 
bisognerebbe vedere dai dati statistici se con gli abbattimenti nel periodo estivo i danni alle colture e incidenti stradali sono stati ridotti rispetto agli abbattimenti nel periodo invernale.
Ogni regione e provincia faranno ognuno le loro stime.
Ma tanto come tutti sanno il capriolo viene cacciato anche a canna liscia quindi la selezione in molte regioni va a farsi benedire.
 
Molto semplicemente si evita di tirare alle femmine accompagnate dal cucciolo e appunto ai cuccioli.

Le femmine sole o i maschi adulti/subadulti si prelevano. Per quel che mi riguarda, cerco di attenermi alla suddetta regola etica(per quanto potrei abbattere in questa seconda parte estiva anche piccoli e mamme cacciando in Toscana).
 
La selezione dovrebbe incidere in modo casuale sulla specie tarfet??????????
Ho capito bene???
La selezione ha la sua forza nella capacità che questo tipo di caccia ha sulla gestione..... altro che prelievi casuali!!
In base ai piani di prelievo la selezione consente di incrementare la consistenza della specie in oggetto,.... diminuirla... o mantenerla!!
È l unica caccia che fonda i suoi principi sullo studio della preda.
Credo che si confonda la selezione dal mero prelievo "di contenimento" ancorché praticato con tecnica simile (l aspetto).
E tutto questo ai corsi di abilitazione? O madonna!!
 
La selezione dovrebbe incidere in modo casuale sulla specie tarfet??????????
Ho capito bene???
La selezione ha la sua forza nella capacità che questo tipo di caccia ha sulla gestione..... altro che prelievi casuali!!
In base hai piani di prelievo la selezione consente di incrementare la consistenza della specie in oggetto,.... diminuirla... o mantenerla!!
È l unica caccia che fonda i suoi principi sullo studio della preda.
Credo che si confonda la selezione dal mero prelievo "di contenimento" ancorché praticato con tecnica simile (l aspetto).
E tutto questo ai corsi di abilitazione? O madonna!!

No springer, forse mi sono espresso male, ho detto rispettando il piano di prelievo!
Un punto di forza della selezione all’aspetto è, come dici giustamente te, la possibilità di valutare se è il caso o meno di tirare, e concordo pienamente.
Il “casuale” che intendevo è che se si ha assegnato un maschio adulto, può capitare “casualmente” uno vecchio, uno di 3 anni o uno malaticcio, ad esempio. Il primo che esce se siamo nel periodo consentito ed è nella classe consentita si può tirare. Ovviamente se esce un bell’animale con un palco esagerato, si può pensare di lasciarlo perchè sarà un ottimo riproduttore. Peró potrebbe essere un riproduttore “scemo” perchè è stato meno vispo degli altri e si è palesato prima, oppure è stata una casualità?
Ci raccontavano di non so quale zona nella quale la gente sceglieva i maschi con il palco bellino, con l’andar del tempo tendevano ad esserci caprioli con il palco “storpio”, in questo senso una scelta personale aveva influenzato una popolazione “naturale”.
 
No springer, forse mi sono espresso male, ho detto rispettando il piano di prelievo!
Un punto di forza della selezione all’aspetto è, come dici giustamente te, la possibilità di valutare se è il caso o meno di tirare, e concordo pienamente.
Il “casuale” che intendevo è che se si ha assegnato un maschio adulto, può capitare “casualmente” uno vecchio, uno di 3 anni o uno malaticcio, ad esempio. Il primo che esce se siamo nel periodo consentito ed è nella classe consentita si può tirare. Ovviamente se esce un bell’animale con un palco esagerato, si può pensare di lasciarlo perchè sarà un ottimo riproduttore. Peró potrebbe essere un riproduttore “scemo” perchè è stato meno vispo degli altri e si è palesato prima, oppure è stata una casualità?
Ci raccontavano di non so quale zona nella quale la gente sceglieva i maschi con il palco bellino, con l’andar del tempo tendevano ad esserci caprioli con il palco “storpio”, in questo senso una scelta personale aveva influenzato una popolazione “naturale”.

Su questo concordo. Avevo capito male.

Tra due m.a., uno brutto ed uno bello.... io tiro al primo.

Nella classe assegnata comunque tiro al primo che esce.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto