223 remigton sul cinghiale.....esperienze!!!

Un momento, qui urge un po' di chiarezza....il mio intervento sopra, era riferito non alla validita' o meno del 223 ma prettamente all'episodio raccontato da Torraiolo in merito al cinghiale di un quintale, colpito dietro all'orecchio alla distanza di 40 metri, alla sua reazione dopo il tiro, ed al relativo commento di Capriolo che asseriva che con il "308 W" sarebbe successa la stessa cosa....ed e' questo il concetto che "non" mi torna......

Un salutone
Alberto

E' un episodio, potrebbe essere dipeso dalla palla, o da qualcosa che è difficile spiegare. a 40 m. è difficile che una palla in 223 non riesca ad entrare nel cranio del cinghiale, se entra ti garantisco che al massimo il cinghiale continua a "pompare" con le zampe di dietro per un centinaio di secondi. Comunque tre metri non sono niente, in confronto a venti metri che il cinghiale riesce a fare con il cuore spaccato di netto. Il colpo che provoca il minor allontanamento dal punto di sparo è il colpo all'articolazione della spalla, logicamente è un colpo che rovina molto la carne.
 
Aggiornamento...

Sabato mattina decidiamo io e il mio compare di fare un'uscita in selezione al cinghiale... venerdi eravamo andati a tracciare e gli animali in zona c'erano... ci piazziamo in due settori differenti ma confinanti in modo da avere tutti e due una visuale a 360 gradi e vederci l'uno con l'altro.
Arriviamo sul posto alle 5.45 e gia due caprioli erano fuori... si può sparare dalle 6.11... sbinocolo un pò e non vedo nulla... aspetto fino alle 7.30 e ancora niente ... tramite whatsapp ci teniamo aggiornati ma anche lui mi dice che non ha visto nulla,ormai è giorno fatto e torniamo alla macchina.
La zona prescelta è una ZRV quindi molto tranquilla dove gli animali si sentono al sicuro infatti ci sono molte lepri e fagiani che arrivano a distanze da fionda.... nel primo pomeriggio il mio amico mi chiama dicendo che lui vuole riprovare ma nel mio settore, io non avendo molta voglia decido di accompagnarlo ma senza fucile... arrivamo sul posto alle 16.00... dopo circa mezz'ora notiamo 4 cinghiali correre in basso sono tutti abbastanza grandi sui 50/60 kg sono a circa 250 metri ma non si fermano e entrano nella macchia.. ci giriamo sulla sinistra e vediamo altri 4 cinghiali rufolare nel terreno.. a circa 50 metri da noi e non si sono accorti nella nostra presenza... il mio amico equipaggiato con la sua marlin in .223 mira a quello piu scoperto e vicino... BAM! parte la fucilata e il cinghiale accusa correndo verso il basso mentre corre si ferma un'attimo e ruzzola giu per la collina finendo in una macchia di rovi e bosco... faccio i complimenti e ci avviamo al recupero.. è un bell'animale anche sopra in 60 kg (infine risulterà 68kg)... ormai è buio e inizia a piovere.. dobbiamo tirarlo su con la corda per almeno 150 metri e sembra di camminare con il sapone sotto le suole da quanto si scivola.. decidiamo di eviscerare l'animale e nasconderlo nella macchia e andare a recuperarlo la mattina seguente.
La mattina seguente arriviamo sul posto e senza troppa fatica riusciamo a portarlo alla macchina, con la luce è tutto piu semplice .. una bella azione di caccia conclusa nel migliore dei modi con tante risate e divertimento!

Non pensavo di riuscire a vedere i cinghiali a giorno nel periodo invernale e invece...

Cartuccia usata: Federal Power shok da 64 grani. L'animale è stato colpito tra la spalla e il collo.. la spalla destra abbiamo dovuto buttarla perchè era distrutta.

wAAACH5BAEKAAAALAAAAAABAAEAAAICRAEAOw==

cinghiale beppe.jpeg
 
Senza voler essere presuntuoso, a 50 m. con il 223 se un cinghiale accusasse il colpo e andasse via, lo considererei un errore di tiro. Con il 223 il cinghiale deve rimanere sul punto dove è stato tirato. Altrimenti si usa un calibro più grosso. Con un cal. 7, nel punto dove è stato colpito il cinghiale, c'erano buone probabilità che potesse rimanere sul punto dove è stato sparato. L'efficienza del 223, in particolar modo sul cinghiale, dipende dalla precisione, si mira ai centri nervosi, altrimenti è meglio affidarsi a calibri più esuberanti.
 
è stato un colpo ben piazzato ed è andata come doveva andare... vanno via i caprioli colpiti bene con calibri esuberanti... figurati se non se ne va un cinghio. Se sparava testa/collo rimaneva li.
 
4 cinghiali rufolare nel terreno.. a circa 50 metri da noi e non si sono accorti nella nostra presenza... il mio amico equipaggiato con la sua marlin in .223 mira a quello piu scoperto e vicino... BAM! parte la fucilata e il cinghiale accusa correndo verso il basso mentre corre si ferma un'attimo e ruzzola giu per la collina finendo in una macchia di rovi e bosco... faccio i complimenti e ci avviamo al recupero.. è un bell'animale anche sopra in 60 kg (infine risulterà 68kg)... ormai è buio e inizia a piovere.. dobbiamo tirarlo su con la corda per almeno 150 metri e sembra di camminare con il sapone sotto le suole da quanto si scivola.. decidiamo di eviscerare l'animale e nasconderlo nella macchia e andare a recuperarlo la mattina seguente.
A me non sembra che il colpo è stato ben piazzato, e neanche che è andata come doveva andare. I complimenti è i cazziatoni vengono fatti in rapporto al grado di amicizia. Io a un mio intimo amico lo avrei cazziato fina la mattina, prima del recupero, lo dico con la massima sincerità. P.S. Non ho messo in conto la spalla rovinata. La percentuale di caprioli che hanno avuto modo di allontanarsi di pochi metri dopo aver incassato dietro la spalla una palla in 7 rm mag. è nulla, nei confronti di una palla in 223 tirata sul capriolo nello stesso punto.
 
ha sparato bene perchè lo colpito in piena spalla, anche io preferisco sparare testa/collo ma di certo non criticherò nessuno se spara a un cinghiale, capriolo, o quel che sia in piena spalla.
Ti ricordo il mio primo abbattimento sul cinghiale con il .223... gli ho cucito entrambe le spalle ed è rimasto li.
 
Visto i risultati ottenuti, la critica sarebbe stata positiva. Le spalle non vanno rovinate, e il cinghiale a quella distanza doveva cadere sulle zampe. A 50 m. chi tira alla spalla con il 223, dovrebbe cambiare calibro.
 
Concordo, il cinghiale ed anche il capriolo sono animali coriacei che anche se presi in punti vitali incassano il colpo, per questo è meglio usare calibri maggiori
 
Germano.....a caccia non sempre le cose vanno come dovrebbero...tanti gli imprevisti.

Ripeto nuovamente che il tipo di caccia che pratichi tu è molto diverso da quello che viene praticato qua in Toscana (e nella stragrande maggioranza dei territori dello stivale).

Comunque il cinghiale è quasi normale (SPARANDO NELLE CONDIZIONI CHE SI TROVANO CACCIANDO COME CACCIAMO NOI) che il cinghiale faccia qualche metro. Forse con un 308 o 7 remington avrebbe fatto meno strada? Può darsi ma può darsi anche di no.
Sinceramente io son rimasto abbastanza stupito dall' effetto del 223 visto il punto di impatto (mi sarei aspettato molto molto meno....)

Tommaso1987....tra capriolo e cinghiale le differenze morfologiche sono enormi.....come è enorme la differenza che hanno riguardo alla resistenza alle ferite. Quindi per il cinghiale, son daccordo che trattasi di animale coriaceo e resistente alle ferite.....il capriolo però e un ungulato di struttura esile a pelle tenera e senza massicce fasce muscolari....insomma quasi l' opposto. Che poi un capriolo colpito in pancia o comunque troppo dietro rispetto alla spalla se ne vada ok, ma sarà sempre più vicino e più facile da recuperare rispetto ad un cinghiale anche se di pari peso.

Saluti
 
Che rimanga sul colpo o che faccia qualche metro, poco cambia. L'importante è il risultato. Pensandola così, non dovrei andare in battuta col cal. 20, preferendo il 12 o il rigato. Invece ci vado e faccio abbattimenti degni di un rigato, anche se a volte il cinghiale fa un pò di strada prima di fermarsi, ma questo accade anche col 12 o col rigato. C'è anche da dire che in battuta difficilmente si spara lontano, ma a volte può capitare, ad esempio che il cinghiale, invece di uscire dal buco dove sei appostato, decida di salire la parte opposta del vallone. Te lo vedi di quarto che cammina a mezza costa.... visuale libera...sai che non ci sono poste nella direzione che ha preso....ti ritrovi col 20...cartucce caricate in casa,.... che fai?....distanza ad occhio, circa 80 mt.....lo incanni.....lo segui.....hai il mirino tra collo e spalla.....trattieni il respiro....lasci partire il colpo...BAM!....rimani in mira e con tuo stupore vedi il verro che piega le zampe....cade sulla sua sinistra e precipita giù, rompendo rami e frasche al suo passaggio. Lo tieni sempre sotto mira, finchè non arresta la caduta. E' a zampe per aria, pensi; ora si rialza e parte e quindi lo tieni nel mirino, (quello rosso, che si vede tra due punti verdi della tacca), ma niente... non si muove. La tua soddisfazione è quando arrivano cani e battitori, che non capiscono dove lo abbia sparato e ti domandano; Giovà... ma dove è uscito? E tu tutto fiero; Non è uscito....è passato di fronte, e loro; ma che dici!? Poi quando si rendono conto con la faccia strabiliata, dicono; [14] M I N C H I A !.... e tu rispondi; No calibro 20!
 
con me sfondi una porta aperta!!! sono un ventista superiperstraconvinto! da quando ho il porto d'armi (5 anni) sempre e solo calibro 20... e lo uso per tutto, sia migratoria che stanziale.
 
Si torna sempre li'.... "piu' è grosso e piu fa danno" non sempre è cosi... è tutto un rapporto di proporzione tra palla e polvere e con il .223 la cara Remington ha fatto centro..... quella pallettina spinta a 1000 m/s quando entra in un animale riesce a cedere tutta l'energia disponibile ed è veramente devastante.

Per quanto riguarda il cinghiale posso essere d'accordo che su distanze elevate (dai 200 in su) non è il massimo e forse lo lascerei a casa.... ma entro i 150 metri (le mie esperienze parlano chiaro) è veramente risolutivo anche su animali importanti.

Per il capriolo è perfetto, senza se e senza ma.... di 4 caprioli da me presi tutti e 4 sono crollati a terra senza fare 1 metro, e cosi altri che ho visto abbattuti da un mio amico con questo calibro... è 3 anni che lo utilizza e ha preso 15 caprioli... l'ultimo a 302 metri.

Molti "cacciatori" forse pensano che non sia un calibro adatto perchè sparano alla sagoma dell'animale e non al punto preciso e quindi con un cannoncino hanno piu' possibilità di portalo nel freezer....

In conclusione posso solo dire che se uno non è in grado di colpire la testa o collo di un cinghiale a 100 metri è meglio che si dedichi ad altro.... forse non per mancata abilità ma perchè molte volte la fucilata la si lascia partire con troppa facilità tanto per togliersi quel peso di dosso.
 
Capriolo Astuto l' ultimo periodo del tuo post permettimi di dirti che non mi piace.....sbagliare si sbaglia tutti....te compreso.

Poi è vero che i capi si possono perdere anche sparando con armi di calibro esuberante ma....da amante del 223 pur rimanendo meravigliato dagli effetti dei colpi sul cinghiale (non parlo di quelli testa collo....è chiaro che sparando li non hanno scampo), continuo a preferire "roba" più pesante.

Il cinghiale presenta molte difficoltà in più rispetto al capriolo e sinceramente, dopo averlo fatto, non amo fare ricerche con la lampadina.....quindi siccome io non sono immune agli sbagli sono più tranquillo se mi tengo nel buono.

Sul capriolo invece (a fronte di circa 30 o più abbattimenti tra me e il mio amico) posso dire che il calibro è perfettamente adatto e in grado di perdonare qualche inevitabile e sempre possibile errore di mira (siamo umani cacciatori e tutti possiamo sbagliare....forse escluso Germano;)! Stò scherzando Germano, è solo una battuta).....ma come ho detto in precedenza tra capriolo e cinghiale le differenze sono enormi.

Saluti
 
Germano.....a caccia non sempre le cose vanno come dovrebbero...tanti gli imprevisti.
Sono d'accordo, nessuno è immune da errori. Non sono d'accordo con capriolo astuto, che scrive: "ha sparato bene perché lo ha colpito in piena spalla" Oppure "è stato un colpo ben piazzato ed è andata come doveva andare" A cinquanta metri, un colpo di 223 ben piazzato, al cinghiale gli toglie la corrente e lo spegne sul punto dove è stato tirato. Per me recuperare il cinghiale la mattina, con il pericolo di trovarlo mezzo mangiato, con le spallette rovinate, non è andata perniente bene.
 
Poi è vero che i capi si possono perdere anche sparando con armi di calibro esuberante ma....da amante del 223 pur rimanendo meravigliato dagli effetti dei colpi sul cinghiale (non parlo di quelli testa collo....è chiaro che sparando li non hanno scampo), continuo a preferire "roba" più pesante.
Si perdono anche con calibri grossi, se colpiti male. Saranno scarsi una ventina di anni che utilizzo il 223, mai avuti problemi, non li ho avuti perché non li ho mai cercati, conosco quali sono le mie possibilità e oltre non mi spingo, nei tiri oltre i 120/130 m utilizzo per il capriolo il cal. magnum. Alla stessa distanza lo utilizzerei anche sul cinghiale. Molto probabilmente fino a fine stagione il cal. magnum sostituirà il 223 anche a corta distanza. Ma non per questo cambierò il punto di mira, che è nella zona dell'orecchio.
 
Capriolo perdonami, tu vuoi racconatre le tue esperienze, ma non vuoi sentire quelle degli altri? Hai tirato 4 caprioli e ci racconti dei tuoi 4, perchè noi altri non possiamo dire dei nostri 100 e qualcuno anche molti di più?
Cosa mi sono perso?
 
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