223 remigton sul cinghiale.....esperienze!!!

sulla ruger posso dirti poco quasi nulla perchè non le ho mai avute ma questo piccolo calibro è fantastico! per il capriolo e nocivi è perfetto.
ti direi anche per il cinghiale ma "professoroni" in materia lo sconsigliano ( non lo hanno mai provato).
 
Capriolo, aricominciamo co sta storia? Un verro di 2 quintali con un colpo in testa di 22LR cade fulminato! Il discorso del perchè non si consiglia il 223 per il cinghiale è stato ampiamente snocciolato, davvero vuoi ricominciare questa diatriba?
Davvero sei convinto che chi lo sconsiglia non lo abbia mai provato?
O magari lo sconsigliano prorio perchè è parecchio che lo usano e magari sono 30 anni che vanno a caccia e sanno quello che dicono?
Ora chi è che fa il "PROFESSORE"?
 
tu lo hai provato sui daini e caprioli... sui cinghiali non so. Ma saresti uno dei pochi che ne può parlare bene e male e lo sai benissimo.
 
Capriolo l'ho provato su tutto anche sui verri di un quintale ed è venuto giù tutto, ma ersno condizioni particolari e tiri ultra chirurgici.
Ti dico solo che un verro di un quintale, tirato dietro l'orecchio a 40 metri è venuto giù come uno straccio per poi rialzasi e fare 3 metri prima di ricadere. Gli ho tirato un altro colpo a brucia pelo dietro la nuca e ci ha messo altri 5 minuti prima di smettere di respirare...
Sei giovane, ascolta chi ha più esperienza, solo così si impara e questo vale per tutti...
Come quello che corre sempre in moto e dice che non è pericoloso perchè non è mai caduto, ma basta cadere bene una volta...
 
Capriolo, con quel tuo commento fai capire che il consiglio che ti ha dato Marco (Torraiolo) per te e' molto utile....fossi in te ne farei tesoro....forse non ti rendi conto ma con un 308 W (o altro calibro medio....) dietro all'orecchio e a 40 metri, "non c'e' trippa per gatti" (detta alla Romana).......

Un salutone
Alberto
 
ormai è una battaglia persa mi arrendo.
terrò i miei prossimi abbattimenti ( se ce ne saranno) col .223 per me.
ciao ciao
 
Concordo con Giovanni. Tommaso non è l’atteggiamento giusto, continua a postare le tue esperienze , il forum a questo serve, non ad avere ragione ma ad imparare dalle esperienze altrui.
 
Arsvenandi Hai ragione ma forse qualcuno può imparare anche qualcosa da me o no? solo io devo imparare e ricevere critiche su critiche? Quando si parla di piccoli calibri c'è sempre questo tabu'... non so se hai letto il mio 3d su calibro 28 e .410.... anche li ho ricevuto solo critiche e frasi del tipo " è un calibro da riserva con il cane da ferma" UN ****! ho messo mano al portafoglio per vedere se funzionava davvero e l'ho provato in libero con lo springer e avevo ragione.
Ma non voglio cercare di convincere nessuno, io conosco la potenza di questi piccoli calibri (compreso il .223) e mi basta.
 
Ti dico solo che un verro di un quintale, tirato dietro l'orecchio a 40 metri è venuto giù come uno straccio per poi rialzasi e fare 3 metri prima di ricadere. Gli ho tirato un altro colpo a brucia pelo dietro la nuca e ci ha messo altri 5 minuti prima di smettere di respirare...
Cinghiali anche più grossi cadono sulla zampe se vengono colpiti di striscio sul collo, questo perché vengono interessate le apofisi spinose delle vertebre. Il tempo esatto che ha il cinghiale prima che si possa rialzare varia, però difficilmente è minore del tempo che si impiega per ricaricare una carabina basculante monocolpo. Un cartuccia in 223 tirata dietro l'orecchio non lascia scampo a nessun cinghiale, quella di rialzarsi e fare 3 metri è una eccezione. Tirare dietro l'orecchi o nell'occhio con un 308 o un 223 non cambia niente, se non cambia niente il 223 dovrebbe risultare uguale e mai inferiore al 308. Quindi io che tiro sempre dalla stessa altezza e sempre alla stessa distanza nella zona della testa, non vedo nessun motivo valido di utilizzare un calibro più potente del 223. Se avessi intenzione di tirare in blatt porterei sull'altana un calibro più potente. Visto che il cinghiale è un ottimo incassatore e nessuna cartuccia di qualsiasi calibro tirata dietro la spalla assicura l'arresto del cinghiale sul posto. Considerato che intorno la radura dove pasturo ho un muro impenetrabile di rovi e anche se il cinghiale ferito farebbe solo 20 m., con il buio mi sarebbe impossibile recuperarlo. Da questo non è difficile dedurre perché molti cacciatori nelle stessa mia modalità hanno incominciato a tirare in testa, e nessuno se ne pente. Sono certo che sarebbe poco intelligente tirare sul pulito a una distanza superiore ai 50 metri dietro l'orecchio. Il calibro non centra, se il cinghiale va via non è colpa del 223.
 
Capriolo, con quel tuo commento fai capire che il consiglio che ti ha dato Marco (Torraiolo) per te e' molto utile....fossi in te ne farei tesoro....forse non ti rendi conto ma con un 308 W (o altro calibro medio....) dietro all'orecchio e a 40 metri, "non c'e' trippa per gatti" (detta alla Romana).......

Un salutone
Alberto

E' la stessa cosa, non cambia niente, al cinghiale dietro l'orecchio a 40 m. si può tirare con qualsiasi calibro, l'importante è colpire con precisione. Il calibro deve "sposarsi" bene con il cacciatore, ci sono cacciatori che tirano molto meglio con i calibri mediopiccoli. Io tiro bene anche con i calibri magnum, a lunga distanza li preferisco, per questo al capriolo a distanze superiori i 130/140 metri tiro con il 7 rm con un RWS ks di 10,5 g .mai perso un capriolo e mai si è allontanato più di 5/6 m. Tirato in blatt questa cartuccia rovina meno di una 223 tirata nello stesso punto.
 
Germano.... però cerca di capire che le condizioni di caccia tue possono essere molto diverse da quelle degli altri.
Per dire qua in Toscana.... essendo vietata la pasturazione, e visto il tipo di organizzazione della caccia.... tiri come quelli che fai tu... mai capitano.
 
Una palla da 55grn non ha la stessa massa e potere di penetrazione di una da 150 grn...su questo credo siamo tutti d'accordo!
Di qui si spiega perche il verro si è rialzato dopo il primo colpo e ci ha messo 5 minuti prima di morire dopo il secondo colpo a bruciapelo sull'attaccatura del collo.
Il 223 tira una palletta di 55 grn...quindi, più leggera, meno pentrante, più sensibile, a frasche, vento atc...quindi più difficile da gestire...
Poi tutti sappiamo che si tira giu' tutto con tutto, il cinghiale cade pure con una tortorata tra capo e collo, ma non significa che si possa consigliare di andare a cinghiali con la mazza da baseball...
Cmq famo così, chi vuol capire il senso del tred lo capisca, gli altri rimangano della loro opinione, ma se una persona giovane, pensa di aver già capito tutto, allora vuol dire che ha deciso di voler smettere di impare...;)
 
Germano.... però cerca di capire che le condizioni di caccia tue possono essere molto diverse da quelle degli altri.
Per dire qua in Toscana.... essendo vietata la pasturazione, e visto il tipo di organizzazione della caccia.... tiri come quelli che fai tu... mai capitano.

Infatti ho sempre detto che l'arma e il calibro va scelta ed utilizzata in base all'impiego. Non ho mai detto che tiro al cinghiale dietro l'orecchio a 150 m. e neanche in blatt. Chi crede che tiro al cinghiale per spaventarlo o ferirlo e non recuperarlo è completamente fuori strada, dalla serie "A Napoli nessuno è fesso" l'ho scritto in italiano, il napoletano non lo so scrivere. Chi è capace di piazzare una palla dietro l'orecchio del cinghiale a una distanza che va dai 35 ai 50 metri usi pure con tranquillità il 223. La zona dell'orecchio è bella grande, è difficile sbagliare a quella distanza. A 50 m. qualsiasi errore di mira è perdonato, quello che non perdona è lo strappo. Mi sembra ovvio che molto si gioca sulla visibilità, chi tira dietro l'orecchio, in condizioni di buio proibitivo, rinuncia al tiro più di quelli che tirano al bersaglio grosso, ma queste sono scelte, io al bersaglio grosso non tiro, se avessi intenzione di tirare andrei con il grosso calibro, al buio avrei sicuramente una probabilità in più.
 
Infatti ho sempre detto che l'arma e il calibro va scelta ed utilizzata in base all'impiego. Non ho mai detto che tiro al cinghiale dietro l'orecchio a 150 m. e neanche in blatt. Chi crede che tiro al cinghiale per spaventarlo o ferirlo e non recuperarlo è completamente fuori strada, dalla serie "A Napoli nessuno è fesso" l'ho scritto in italiano, il napoletano non lo so scrivere. Chi è capace di piazzare una palla dietro l'orecchio del cinghiale a una distanza che va dai 35 ai 50 metri usi pure con tranquillità il 223. La zona dell'orecchio è bella grande, è difficile sbagliare a quella distanza. A 50 m. qualsiasi errore di mira è perdonato, quello che non perdona è lo strappo. Mi sembra ovvio che molto si gioca sulla visibilità, chi tira dietro l'orecchio, in condizioni di buio proibitivo, rinuncia al tiro più di quelli che tirano al bersaglio grosso, ma queste sono scelte, io al bersaglio grosso non tiro, se avessi intenzione di tirare andrei con il grosso calibro, al buio avrei sicuramente una probabilità in più.

Esatto ora ci ritroviamo...anch'io vado al cinghiale con il 223 non voglio essere frainteso, ma ci vado in condizioni particolari. Diverso è suggerire l'uso del 223 per il cinghiale in senso generico e consideralo un calibro idoneo ad insidiare in genere grossi selvatici.
 
E' la stessa cosa, non cambia niente, al cinghiale dietro l'orecchio a 40 m. si può tirare con qualsiasi calibro, l'importante è colpire con precisione. Il calibro deve "sposarsi" bene con il cacciatore, ci sono cacciatori che tirano molto meglio con i calibri mediopiccoli. Io tiro bene anche con i calibri magnum, a lunga distanza li preferisco, per questo al capriolo a distanze superiori i 130/140 metri tiro con il 7 rm con un RWS ks di 10,5 g .mai perso un capriolo e mai si è allontanato più di 5/6 m. Tirato in blatt questa cartuccia rovina meno di una 223 tirata nello stesso punto.

Un momento, qui urge un po' di chiarezza....il mio intervento sopra, era riferito non alla validita' o meno del 223 ma prettamente all'episodio raccontato da Torraiolo in merito al cinghiale di un quintale, colpito dietro all'orecchio alla distanza di 40 metri, alla sua reazione dopo il tiro, ed al relativo commento di Capriolo che asseriva che con il "308 W" sarebbe successa la stessa cosa....ed e' questo il concetto che "non" mi torna......

Un salutone
Alberto
 
Meno male che Truman e Eisenhower non decisero di bombardare Hiroshima e Nagasaki con mille bombe al TNT da 1000 kg l'una invece di Fat Boy e Little Boy. Avremmo perduto almeno 100mila giovani soldati combattendo sul suolo giapponese da casa a casa, dove tutti i cittadini, persino i bambini, erano stati addestrati ad ammazzare gli Yankees con canne di bamboo appuntite come lance o con qualsiasi altra arma improvvisata. E chi conosce bene i giapponesi sa che non demordono facimente...

Un "paraustiello" (parabola, in napoletano) esageratissimo, ma credo che renda l'idea. E ripeto per l'ennesima ennesima ennesima volta: non ho mai visto un animale troppo morto. Poi se uno ha paura del rinculo, posso capirlo, ma non e' necessario usare un magnum scassaspalle o persino un .30-'06 per un cinghiale anche grosso. Basta un .308 a presa di gas, e il rinculo sara' graduale e soffice, non un colpo secco e forte.
 
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