223 remigton sul cinghiale.....esperienze!!!

A caccia la tecnica da tiro al bersaglio di carta che non si muove e' solo la meta' del successo
Ma di quale tecnica stai parlano e di quali bersagli. Nel tiro con la carabina non esistono bersagli, il bersaglio serve a dimostrare ad altri, un bravo tiratore il bersaglio lo deve cercare in se stesso. Giovanni ad un certo livello il tiro è filosofia. Fra un bersaglio di carta e un selvatico quello che cambia e la condizione del tiratore, che per quelli che si interessano troppo al selvatico diventa più difficile. Accorcia le distanze e diminuisci gli ingrandimenti e tutto diventerà più facile.
 
Ma, sempre con lo stesso rispetto, ti chiedo di non propagare fra i principianti queste nozioni che sono contrarie a tutto cio' che i cacciatori esperti hanno imparato dopo anni ed anni e camionate di capi abbattuti, dagli scoiattoli, ai conigli, ai cervi, a tutto cio' che e' cacciabile a palla.
Giovanni, i risultati nel tiro si possono raggiungere anche nel modo sbagliato, ma saranno sempre incostanti. Ho sempre detto che in cinofilia do solo opinioni, per quello che riguarda il tiro posso dare anche qualche consiglio. In quello che ho scritto c'è abbastanza per approfondire per chi fosse interessato. Senza togliere nulla all''esperienza di chi ha imparato dopo anni e anni di camionate di capi abbattuti.
 
Quindi bisogna osservare il muscolo della la spalla se intensione non bisogna tirare, quando vediamo il muscolo rilassato possiamo incominciare a prepararci per il tiro, e mentre lo facciamo osserviamo le orecchie che girano, anche in questo caso, bisogna rinunciare, bisogna farlo anche con la coda e con la zampa. Giovanni hai mai fermato il capriolo con un fischio prima di far partire il colpo?

No, perche' il capriolo non l'ho mai cacciato. Si' invece per il cervo. Il fischio o, meglio ancora, una specie di belato (Meeeeeeeeee!) lo fermano spesso, almeno per un istante.
 
Germa', con i cinque o sei posts diversi sparati in rapida successione per controbattere cio' che ho scritto, scusami,ma mi hai fatto venire in mente mia madre. Quando ero bambino e di marachelle (pure grosse) ne facevo tante, quando Mamma era incavolata con me mi sgridava per qualche minuto. Poi andava in camera sua e sbatteva la porta dietro di se'. Passava forse un minuto, e usciva di nuovo per continuare la sgridata. Poi tornava in camera sua, sempre sbattendo la porta. Neanche un minuto dopo usciva fuori, ed era la terza puntata, alla conclusione della quale ancora uscita di scena e sbattimento di porta. In genere le puntate erano cinque o sei, a volte anche sette se la marachella era stata veramente grossa. Dopodiche' tornava la calma, ed io potevo tornare a far finta di studiare mentre in realta' avevo un libro di Salgari o sotto il liibro di storia, o nel cassetto della scrivania, cassetto che io chiudevo con un colpodi pancia se Mamma faceva capolino...
Non per dire che sei incavolato con me come Mamma lo era quotidianamente--soltanto un'associazione mentale, sai com'e' quando sei vecchio ed i ricordi di gioventu' schizzano fuori dal dimenticatoio senza ne' rima ne' ragione...

Oh, una nota. Con le mire metalliche sparo ogni tanto ai cervi con il mio fucile a bacchetta cal. .50 a luminello, sul quale un'ottica sarebbe uno schifo anacronistico. Finora ne ho presi tre--su tre colpi sparati. Niente male, eh? Ma non sparo oltre i 100 metri perche' ormai le mire metalliche non si addicono piu' ai miei occhi da vecchio. Per la cronaca, quando uso le mire metalliche mi concentro sul mirino anteriore. Il cervo e' un po' sfocato. Io regolo la tacca di mira in modo che colpisca al appena al di sopra del sommo del mirino (six o'clock regolazione) cosi' il mirino non coprira' meta' cervo. Invece sfiora lo sterno del cervo, come se volessi solo fargli il solletico.

Domanda per te:

Quanti animali haii ucciso sparando a palla? Non solo caprioli e cinghiali, ma anche scoiattoli di terra, conigli, volpi, cornacchie ecc.?
 
Non ho mai sparato a uno scoiattolo, alla lepre vado con il cane, e la canna liscia, le volpi nel piano di abbattimento ne abbiamo pochissime, e tiro solo a quelle previste dal piano di abbattimento, dall'altana non ho mai tirato a una volpe. Da ragazzino di passeri sui tetti con l'aria compressa né ho tirati giù parecchi, anche con qualche applauso di qualche passante. Però ti posso dire che con la canna rigata ho tirato fino alla nausea.
Ma non sparo oltre i 100 metri perche' ormai le mire metalliche non si addicono piu' ai miei occhi da vecchio.
Non fare la vittima, perché siamo quasi coetanei, se hai problemi di vista fatti fare un occhiale da tiro, lo utilizzano anche ragazzi giovani.
Per la cronaca, quando uso le mire metalliche mi concentro sul mirino anteriore. Il cervo e' un po' sfocato. Io regolo la tacca di mira in modo che colpisca al appena al di sopra del sommo del mirino (six o'clock regolazione) cosi' il mirino non coprira' meta' cervo. Invece sfiora lo sterno del cervo, come se volessi solo fargli il solletico.
Hai visto che le basi le conosci. Se vedi il cervo sfuocato come fai a vedere i particolari che hai elencato? Giovanni io non mi arrabbio, chiusa questa discussione ne apriamo un'altra e sempre amici più di prima.
 
Non ho mai sparato a uno scoiattolo, alla lepre vado con il cane, e la canna liscia, le volpi nel piano di abbattimento ne abbiamo pochissime, e tiro solo a quelle previste dal piano di abbattimento, dall'altana non ho mai tirato a una volpe. Da ragazzino di passeri sui tetti con l'aria compressa né ho tirati giù parecchi, anche con qualche applauso di qualche passante. Però ti posso dire che con la canna rigata ho tirato fino alla nausea.
Non fare la vittima, perché siamo quasi coetanei, se hai problemi di vista fatti fare un occhiale da tiro, lo utilizzano anche ragazzi giovani.
Hai visto che le basi le conosci. Se vedi il cervo sfuocato come fai a vedere i particolari che hai elencato? Giovanni io non mi arrabbio, chiusa questa discussione ne apriamo un'altra e sempre amici più di prima.

Infatti quando tiro con l'avancarica e le mire metalliche i particolari non li vedo e mi affido al cu1o e al potere lesivo (entro 100 metri--non di piu' e preferibilmente di meno) di una palla di piombo soffice e a punta cava cal. .50 di 350 grani. Fa due buchi , uno come una noce, e l'altro, d'uscita, come un'albicocca, da far paura. Non ha il potere d'arresto di una palla ad alta velocita' perche' lo shock idrostatico e' molto minore (e la produzione di "marmellata rossa," il versamento di sangue nei tessuti connettivi, quasi assente), ma se l'animale riesce a correre non va affatto lontano e lascia una scia di sangue ingentissima, in terra e sulle piante.
 
Dimenticavo: gli occhiali a caccia non li uso quasi mai. Mi danno fastidio, si bagnano, si appannano, si sporcano, si possono perdere, rompere, graffiare, ecc. Porto soltanto un paio di occhiali da lettura (praticamente lenti d'ingrandimento) in una tasca per poter vedere che ora e', o leggere un messaggio sul cellulare, o mandarne uno, o se devo fare qualcosa che richieda buona visione in primissimo piano.Sono ipermetrope dalla nascita, e l''astigmatismo e la presbiopia, doni dell'eta', complicano le cose. Ma ancora ci vedo abbastanza bene per il tiro a volo e con l'ottica. Ma con le mire metalliche dello sputafumo non ho scelta, e mi porto un vecchio paio di occhiali correttivi per sparare. Me li metto sul naso all'ultimo momento.
 
In base alle nostre esperienze questo tuo discorso non fa neppure una "grinza": per noi è una sacrosanta verità motivo per il quale condividiamo ciecamente quanto asserisci Giovanni, pur rispettando ovviamente l'ideologia di altri cacciatori. Nè io nè Maria non siamo ancora "arrugginiti", è vero, ma non siamo neppure dei "cecchini" come magari talvolta vorremmo poter essere... nel limite del possibile preferiamo sempre i tiri brevi e/o ravvicinati con armi di grosso calibro... dentro al quale ci può stare un pò di tutto .... sopratutto se il morto si rialza improvvisamente.... Quando riteniamo che il tiro possa essere troppo rischioso per ostacoli, persone, altri selvatici o cose preferiamo rinunciare....... ci siamo "gustati l'occhio" ugualmente...
 
Indosso anch'io Giovanni gli occhiali per leggere (2,75>3,00°) ed utilizzo altri più "leggeri" per guardare meglio la TV, ma fortunatamente per guardare più lontano (oltre 5-7 mt.) ancora non mi servono: tuttavia quando le circostanze ce lo permettono (o pericoli) preferisco tenere Maria molto vicino a me (pochi passi), poichè essendo la sua vista migliore della mia (46 anni contro 70) lei riesce osservare e distinguere ben più attentamente di me qualsiasi movimento "strano" che forse mi potrebbe sfuggire. In questi frangenti osservo più l'espressione dei suoi occhi (o la direzionalità del suo naso od il suo corrugare le ciglia) che non concentrarmi guardare e fissare dentro il fogliame della foresta... in certe situazioni la sua presenza mi è stata davvero molto provvidenziale... io tendo bene le orecchie per cercare d'interpretare meglio che posso qualsiasi lieve rumore, questo sì, come lei del resto, per capire da dove arriva e "Chi" arriva......... anche se le carabine di grosso calibro che imbracciamo non le utilizziamo categoricamente quasi mai in tiri "lunghi" oltre i 50-60 mt. salvo rare eccezioni (Brow. Bar 9,3x62 con punto rosso). A fine settembre ci arriveranno le altre 4 nuove armi (sempre Browning Bar e Maral e sempre in cal. 9,3x62: se le Maral fossero state costruite anche in cal. 338 Win. Mag. le avremo prese in questo calibro per utilizzarle in alcune zone dove talvolta si è pressochè obbligati tentare eventuali tiri "lunghi", oppure per cacciare in quelle Nazioni dove non è concesso l'impiego dell'arma semi automatica).
 
Gli occhiali che ho consigliato a Giovanni hanno una sola lente vanno fatti fare su misura e servono solo per chi tira con armi con mire metalliche. Per la caccia di selezione dove è vietato cacciare con carabine sprovviste di ottica non hanno nessun utilizzo. Sarebbero utili da appostamento fisso dove fosse consentiti l'utilizzo di armi con mire metalliche o in poligono. Giovanni la Maral dovrebbe essere una carabina a caricamento manuale molto veloce nel riarmo, l'otturatore è scorrevole ma non è girevole, un mio amico ce l'ha in 30-06 Sicuramente è meglio di un express e di carabine ad otturatore scorrevole girevole, anche per la caccia in battuta dove è vietato l'uso della carabina semiautomatica.
 
oppure per cacciare in quelle Nazioni dove non è concesso l'impiego dell'arma semi automatica).
So che in Libano fino a qualche anno fa era vietata l'arma rigata per la caccia. I cinghiali li abbattono con la canna liscia, anche quelli che superano i 2 quintali. Giorgio e maria, sai quale stato vieta la carabina semiautomatica e per quale motivo?
 
Le Browning Bar le fanno tuttora anche in 9,3x62 come pure le Maral, il cui funzionamento è proprio come lo ha descritto Germano56 (una volta tirato indietro l'otturatore per il suo riamo c'è una molla che lo spinge, non serve accompagnarlo manualmente: noi non le abbiamo ancora provate ed essendo abituati con la Bar semiautomatica pensiamo che le prime volte faremo del "casino" trovandoci impacciati... non solo, ma crediamo che le prime volte dovremo per forza sparare da lontano, e mai contemporaneamente, per non rischiare di trovarci nei guai....). La Browning adottava il cal. 338 solamente sui vecchi modelli delle Bar, tipo le "Safari" che avevano il castello in acciaio (noi ne avevamo 2 uguali in questo splendido calibro, un vero "cannoncino" inchioda tutto come il 9,3 (nei tiri brevi), ma con una traiettoria ben più tesa che permetteva far sentire la sua gran "voce" a notevole distanza in termini di energia cinetica, ma sopratutto di Stopping Power, Killing Power e TKO !!). Le abbiamo vendute soltanto perchè il supporto del caricatore sottostante era "basculante", un pò impegnativo da sostituire celermente il caricatore che vi era incastrato, cioè non era estraibile rapidamente come invece avviene nelle Bar costruite successivamente ed oltretutto non permetteva l'inserimento di tante munizioni (3 nel caricatore + 1 in canna) e quindi senza possibilità di utilizzare caricatori più capienti. Ecco perchè siamo passati al cal. 9,3x62. La Benelli commercializza questo calibro 338 W.M. nel mod,.Argo R1 e forse in seguito ne acquisteremo una per curiosità: finora con le Brow. Bar non abbiamo mai avuto problemi (ovviamente mantenendole sempre ben pulite ed oliate !).Una volta in alcune zone venatorie della Germania era vietata l'arma rigata semiautomatica: attualmente l'Ungheria è la Nazione più vicina a noi che NON permette l'utilizzo di carabine (canne rigate) semiautomatiche, mentre è concesso l'utilizzo del fucile semiautomatico a pallini. Abbiamo amici Magiari che talvolta vengono cacciare con noi nel nostro fondo venatorio, e pertanto nella reciprocità noi di tanto in tanto andiamo cacciare da loro: per questo motivo conosciamo le usanze ed alcune leggi Magiare. Ci sembra che una volta anche in Turchia non fosse concesso l'utilizzo di armi rigate, non sappiamo se è tuttora così.
 
Scusate se abbiamo risposto in ritardo, ma siamo appena tornati da un'incontro "amichevole" tenutosi stamane in una nostra postazione a Cornacchie, Gazze ed altri nocivi simili o dello stesso "rango", aiutandoli come abbiamo potuto ad "atterrare" meglio............ comunque dovremo mettere dei materassi perchè vengono giù troppo velocemente................... e si rompono la testa................... !
 
Le Browning Bar le fanno tuttora anche in 9,3x62 come pure le Maral, il cui funzionamento è proprio come lo ha descritto Germano56 (una volta tirato indietro l'otturatore per il suo riamo c'è una molla che lo spinge, non serve accompagnarlo manualmente: noi non le abbiamo ancora provate ed essendo abituati con la Bar semiautomatica pensiamo che le prime volte faremo del "casino" trovandoci impacciati... non solo, ma crediamo che le prime volte dovremo per forza sparare da lontano, e mai contemporaneamente, per non rischiare di trovarci nei guai....). La Browning adottava il cal. 338 solamente sui vecchi modelli delle Bar, tipo le "Safari" che avevano il castello in acciaio (noi ne avevamo 2 uguali in questo splendido calibro, un vero "cannoncino" inchioda tutto come il 9,3 (nei tiri brevi), ma con una traiettoria ben più tesa che permetteva far sentire la sua gran "voce" a notevole distanza in termini di energia cinetica, ma sopratutto di Stopping Power, Killing Power e TKO !!). Le abbiamo vendute soltanto perchè il supporto del caricatore sottostante era "basculante", un pò impegnativo da sostituire celermente il caricatore che vi era incastrato, cioè non era estraibile rapidamente come invece avviene nelle Bar costruite successivamente ed oltretutto non permetteva l'inserimento di tante munizioni (3 nel caricatore + 1 in canna) e quindi senza possibilità di utilizzare caricatori più capienti. Ecco perchè siamo passati al cal. 9,3x62. La Benelli commercializza questo calibro 338 W.M. nel mod,.Argo R1 e forse in seguito ne acquisteremo una per curiosità: finora con le Brow. Bar non abbiamo mai avuto problemi (ovviamente mantenendole sempre ben pulite ed oliate !).Una volta in alcune zone venatorie della Germania era vietata l'arma rigata semiautomatica: attualmente l'Ungheria è la Nazione più vicina a noi che NON permette l'utilizzo di carabine (canne rigate) semiautomatiche, mentre è concesso l'utilizzo del fucile semiautomatico a pallini. Abbiamo amici Magiari che talvolta vengono cacciare con noi nel nostro fondo venatorio, e pertanto nella reciprocità noi di tanto in tanto andiamo cacciare da loro: per questo motivo conosciamo le usanze ed alcune leggi Magiare. Ci sembra che una volta anche in Turchia non fosse concesso l'utilizzo di armi rigate, non sappiamo se è tuttora così.


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Giorgio e Maria, avete fatto male a toglierle. Con una semplice modifica, le vecchie Bar, (come la mia Bar due), tutte in acciaio, montano tranquillamente i caricatori di nuova generazione, per intenderci, quelli della MK3, anche da dieci colpi. Lo so perchè, tutti i componenti della mia squadra ce l'hanno e tutti, (escluso me), hanno caricatori estraibili della MK3. Peccato averle tolte se vi piaceva quel calibro!
 
Grazie Giovanni per la cortese informazione riguardo le "Bar Safari II " anche se per purtroppo apprendiamo questa notizia solamente ora: le abbiamo vendute tutte e due con vivo rammarico -tenute con tanta cura, in ottimo stato, sembravano ancora nuove- nell'anno 2009, armi che ci avevano dato davvero notevole soddisfazione. Ci dispiace oltretutto perchè io avevo sparato circa 30>35 colpi, mentre l'arma di Maria avrà fatto si e no 20 colpi compresi quelli di taratura del punto rosso al poligono, 5 per ogni arma !
 
Grazie Giovanni per la cortese informazione riguardo le "Bar Safari II " anche se per purtroppo apprendiamo questa notizia solamente ora: le abbiamo vendute tutte e due con vivo rammarico -tenute con tanta cura, in ottimo stato, sembravano ancora nuove- nell'anno 2009, armi che ci avevano dato davvero notevole soddisfazione. Ci dispiace oltretutto perchè io avevo sparato circa 30>35 colpi, mentre l'arma di Maria avrà fatto si e no 20 colpi compresi quelli di taratura del punto rosso al poligono, 5 per ogni arma !

Giorgio, se ti puo' interessare, mi e' "giunta voce" che qualche Bar Safari II e' ancora reperibile (o ordinabile...) in qualche armeria del nord Italia.....prova (anche per verificare la "voce" che mi hanno riportato), a chiedere a quel tuo armiere "di fiducia" di cui mi parlavi tempo fa'.

Un salutone a te e Maria
Alberto
 
Tornando al discorso cal. 223 Remington, quando fra breve verrà qui "Barone Rosso" (Michele che da un pò di tempo l'ho nominato "San Michele Arcangelo" per l'avermi provvidenzialmente tirato davvero fuori dai guai in una pessima e pericolosa situazione di caccia al Cinghiale) chiederò al nostro Presidente del Fondo Venatorio un'autorizzazione personale per poter provare ad abbattere un Cinghialotto di modeste dimensioni -70>80 kg- con il cal. 6x62R Freres che abbiamo (e palla Nosler E-tip 90 grs. ricaricata tosta), arma che Michele brandeggia con disinvoltura e molta dimestichezza nel cacciare Caprioli, Volpi e affini. Michele ha proprio un buon occhio da "cecchino" e quindi siamo curiosi vedere l'effetto di una piccola palla tanto veloce su un selvatico altrettanto resistente. Poi vi sapremo dire le nostre impressioni, convinti che (dopo quanto appreso finora in questi interessantissimi dibattiti sulle proprietà e campo di utilizzo del cal. 223 Remington) sorprenderanno anche noi in quanto è un calibro (il 6x62R Freres) che abbiamo sempre ritenuto e classificato come "calibro per selvaggina della categoria Volpi, Caprioli, cani randagi ecc.". Michele: preparati !..........................
 
Tornando al discorso cal. 223 Remington, quando fra breve verrà qui "Barone Rosso" (Michele che da un pò di tempo l'ho nominato "San Michele Arcangelo" per l'avermi provvidenzialmente tirato davvero fuori dai guai in una pessima e pericolosa situazione di caccia al Cinghiale) chiederò al nostro Presidente del Fondo Venatorio un'autorizzazione personale per poter provare ad abbattere un Cinghialotto di modeste dimensioni -70>80 kg- con il cal. 6x62R Freres che abbiamo (e palla Nosler E-tip 90 grs. ricaricata tosta), arma che Michele brandeggia con disinvoltura e molta dimestichezza nel cacciare Caprioli, Volpi e affini. Michele ha proprio un buon occhio da "cecchino" e quindi siamo curiosi vedere l'effetto di una piccola palla tanto veloce su un selvatico altrettanto resistente. Poi vi sapremo dire le nostre impressioni, convinti che (dopo quanto appreso finora in questi interessantissimi dibattiti sulle proprietà e campo di utilizzo del cal. 223 Remington) sorprenderanno anche noi in quanto è un calibro (il 6x62R Freres) che abbiamo sempre ritenuto e classificato come "calibro per selvaggina della categoria Volpi, Caprioli, cani randagi ecc.". Michele: preparati !..........................

Una palla da 90 grani e' molto piu' pesante di una palla da 60 o anche 72 grani di .223, percio' non vedo come un buon o cattivo risultato di una palla del Freres su cinghiale possa essere paragonato a risultati ottenibili con il .223, che fra l'altro e' 5,56 mm, e quindi anche piu' piccolo di calibro del Freres. Lo stesso criterio si applica a voler paragonare l'efficacia di un .223 con quella di un .22-250 (che ho visto abbattere grossi cervi-mulo nel Montana con autorita') o con quella di un .220 Swift.

Nota sul .220 Swift: caricato al massimo della velocita' e con palla leggera, questa cartuccia esploderebbe sulla pelle di un cinghiale senza penetrare. Ma una carica non esagerata ed una palla piu' pesante, magari una monolitica, trasformerebbero questo calibro da varmint in un eccellente calibro per tiri su animali medio-piccoli e fragili come le antilocapre americane o, in Europa, camosci e caprioli.
 
Vorremmo precisare che per la tipologia dei Cinghiali selvatici presenti nelle nostre zone, spesso di taglia piuttosto rilevante e resistenti alle ferite all'inverosimile (crediamo che alcuni li abbia "forgiati" davvero il Diavolo caricandoli anche di estrema cattiveria .........) riteniamo che talvolta il grosso calibro non sia abbastanza grosso................................. la paura non ci fa 90......... fa 200 !!!!.....
 
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