223 remigton sul cinghiale.....esperienze!!!

Il colpo alla mandibola dai recuperatori è ritenuto colpo non immediatamente mortale e il recupero in caso di un simile ferimento è ritenuto (su cinghiale in particolar modo) molto molto complicato.
Perfetto, non ho mai detto il contrario, mi sembra che ho anche detto che dalla relazione del cacciatore, il conduttore del cane da traccia riesce ad ipotizzare la ferita alla mandibola o alla mascella dal sangue abbondante e dai frammenti di ossa che trova sul punto dove è stato tirato il cinghiale, cosa che non trova se la ferita è di striscio sul collo o sulla schiena. Il colpo alla mascella non è mortale, ma non è una regola fissa.
Ho solo riportato quanto per esperienza conosco.
Ho fatto altrettanto.
Il colpo alla bocca sul cinghiale è uno dei peggiori in assoluto......porta l' animale ad andarsene lontano e poi morire di fame e sete tra atroci sofferenze....prima di premere il grilletto.....PENSIAMOCI!
Il colpo alla bocca è un incidente è un errore, come lo è un qualsiasi errore di tiro, si perdono più cinghiali tirati dietro la spalla che quelli tirati in testa.
prima di premere il grilletto.....PENSIAMOCI!
Hai detto bene, "PENSIAMOCI" io avevo già pensato, se tu non hai ancora pensato pensa e quando pensi, pensa a cosa pensi. Qualsiasi azione va concepita, organizzata e condotta, se fai questo difficilmente ti capiterà di piazzare il colpo tra pancia e fianco del capriolo. Per esempio io non riesco a concepire un tiro a 250 m sul capriolo con il 223, però riesco a concepirlo a 40 m. su un punto preciso del cinghiale. In ogni caso il "pensiamoci prima di premere il grilletto" non è un cattivo consiglio.
 
(omissis) In ogni caso il "pensiamoci prima di premere il grilletto" non è un cattivo consiglio.

E' un ottimo consiglio, ma ce ne e' uno migliore: pensiamoci prima di scegliere calibro e cartuccia prima di andare a caccia. E cosi' mantengo la promessa di non entrare piu' in questa discussione ne' vantando ne' criticando certi calibri. Ma non ho promesso di non sottintendere...[10]
 
Perfetto, non ho mai detto il contrario, mi sembra che ho anche detto che dalla relazione del cacciatore, il conduttore del cane da traccia riesce ad ipotizzare la ferita alla mandibola o alla mascella dal sangue abbondante e dai frammenti di ossa che trova sul punto dove è stato tirato il cinghiale, cosa che non trova se la ferita è di striscio sul collo o sulla schiena. Il colpo alla mascella non è mortale, ma non è una regola fissa.

Non è una regola fissa ma......quasi!! Certezza a caccia non ve ne sono.......
 
Hai detto bene, "PENSIAMOCI" io avevo già pensato, se tu non hai ancora pensato pensa e quando pensi, pensa a cosa pensi. Qualsiasi azione va concepita, organizzata e condotta, se fai questo difficilmente ti capiterà di piazzare il colpo tra pancia e fianco del capriolo. Per esempio io non riesco a concepire un tiro a 250 m sul capriolo con il 223, però riesco a concepirlo a 40 m. su un punto preciso del cinghiale. In ogni caso il "pensiamoci prima di premere il grilletto" non è un cattivo consiglio.

Pensare pensare pensare......molto più facile farlo davanti ad una tastiera piuttosto che traguardando la preda tramite l' ottica...in un' azione di caccia!!!

Tornando al 223.......esso è perfettamente adatto ed efficace per cacciare il capriolo entro i 300 mt (diciamo 250 per stare sul buono....).

La sua energia gli consente di abbattere un capriolo, che ha pelle sottile, muscolatura snella e non certo massiccia, un peso di circa 25/30 kg e non ha certo una spiccata resistenza alle ferite, con la stessa (o quasi) autorità di un calibro medio.

Il suo uso....a 40 come a 250 mt risulta perfettamente "concepibile"!!

Il nemico del 223 nei tiri più lunghi è il vento.....anche se le differenze coi calibri maggiori sono inferiori a quanto si dice e crede.....ma ci sono.
 
E' un ottimo consiglio, ma ce ne e' uno migliore: pensiamoci prima di scegliere calibro e cartuccia prima di andare a caccia. E cosi' mantengo la promessa di non entrare piu' in questa discussione ne' vantando ne' criticando certi calibri. Ma non ho promesso di non sottintendere...[10]

Per uccidere una mosca mi serve un'arma leggere veloce e precisa, non mi deve spaccare il braccio e non deve rovinare quello che c'è sotto la mosca. Non mi serve sfracellarla mi basta toccarla per ucciderla. Ho pensato e ho comprato il picchietto, lo trovo molto più efficiente di un martello di 2 chili.:)
 
Pensare pensare pensare......molto più facile farlo davanti ad una tastiera piuttosto che traguardando la preda tramite l' ottica...in un' azione di caccia!!!
Quando si tira non si pensa, le regole e le procedure vanno stabilite prima. Come ho già detto, si tira a un punto preciso del capriolo, e non al capriolo. A 250 m. non è da tutti piazzare un colpo di precisione che deve stare almeno in un raggio di 5 cm. per essere certi che colpisca l'area vitale. Il 223 per avere effetto deve essere preciso, altrimenti si cambia calibro. L'errore di 50 cm in senso orizzontale è grave.
 
Tornando al 223.......esso è perfettamente adatto ed efficace per cacciare il capriolo entro i 300 mt (diciamo 250 per stare sul buono....).
Secondo qualche esperto il 223 è in grado di abbattere un capriolo a 400 m. Ho visto dei filmati che con un 6,5 abbattevano caprioli a 700/800 m. molto probabilmente hanno fatto vedere solo quelli presi, quelli sbagliati non li hanno fatti vedere. Il calibro è efficace a 300 m. il difficile è mandare la palla nel punto preciso dove si è mirato, e la cosa peggiore è non capire perché la palla è finita lontana 50 cm dal punto mirato.
 
Il nemico del 223 nei tiri più lunghi è il vento.....anche se le differenze coi calibri maggiori sono inferiori a quanto si dice e crede.....ma ci sono.
Questo è uno dei motivi perché non utilizzo il 223 per il capriolo, l'ho scritto, e non solo questo ho scritto di negativo sul 223.
Il suo uso....a 40 come a 250 mt risulta perfettamente "concepibile"!!
Quello che il piccolo calibro "perdona" a 40 m. non lo perdona a 250 m.
 
Quando si tira non si pensa, le regole e le procedure vanno stabilite prima. Come ho già detto, si tira a un punto preciso del capriolo, e non al capriolo. A 250 m. non è da tutti piazzare un colpo di precisione che deve stare almeno in un raggio di 5 cm. per essere certi che colpisca l'area vitale. Il 223 per avere effetto deve essere preciso, altrimenti si cambia calibro. L'errore di 50 cm in senso orizzontale è grave.

Sul capriolo il 223 è perfettamente adeguato e resitutisce abbattimenti puliti al pari di calibri più grandi. L' area vitale di un capriolo è di circa 20 cm non 5 cm...sia col 223 che col 7 remington. Perfettamente identica. Un errore di 50 cm porta il colpo oltre il limite dell' area vitale e il capriolo farà strada.....sia col 223 che col 7 remington.

A caccia si fanno (e io ho fatto) errori anche più grandi......purtroppo. E li ho visti fare anche a provetti tiratori.
 
Q
Quello che il piccolo calibro "perdona" a 40 m. non lo perdona a 250 m.

Sul capriolo...RIPETO....sul capriolo a 250 mt il 223 perdona quanto un calibro maggiore.....così come a 40 mt. L' energia e il lavoro che la palla svolge sono perfettamente adeguati per il CAPRIOLO.

Anche in questo caso parlo per esprienza diretta.....il limite dei 100 mt o 50 o 150 che si sente dire o si legge....viene ritenuto valido solo da chi non ha mai sperimentato questo calibro.....o che non l' ha sperimento oltre queste distanze.
 
e
Quasi....visto che non hai esperienze dirette ma solo riportate (dove per altro viene confermato quanto da me asserito)

Leggi bene, se ho scritto che il cinghiale casca fulminato sia se preso di striscio sulla schiena che alla mandibola, vuol dire che ho avuto l'occasione di vederlo, "non mi è mai capito di vedere il cinghiale andare via con la mandibola fracassata e perché ho avuto il tempo di tirargli il secondo colpo, sia a quello con la mandibola fracassata che quello colpito di strisci sul collo. Ti dico con certezza che quando sta per terra che pompa con le zampe posteriori si ha il tempo materiale di tirargli altri 5 colpi. L'azione di tiro non finisce mai dopo la partenza del colpo, continua per qualche secondo a carabina scarica, dopo questi pochi secondi si ricarica e si ritorna in punteria. Se si dovesse ribaltare per due volte sul fianco decido di dargli il colpo di grazia, che in quella posizione è ancora più facile. A quaranta metri è difficile mandare il colpo lontano dalla zona mirata di un palmo, cosa molto più facile è a 250 m.
 
Germano.....hai esperienze per affermare questo? Intendo che un cinghiale preso nella mascella o anche sfiorato sul collo casca ugualmente?

Riporti come è andata e come poi lo hai finito. Grazie

La mia domanda era molto chiara ed esplicita......perchè sei andato a cercare esperienze (per altro contrarie a quanto affermavi) di due tuoi amici? Perchè non hai risposto riportando dettagliatamente quanto ti era successo?

Comunque Germano io la finisco qua. Stiamo insaccherando il 3d di Capriolo Astuto.

Saluti
 
Sul capriolo...RIPETO....sul capriolo a 250 mt il 223 perdona quanto un calibro maggiore.....così come a 40 mt. L' energia e il lavoro che la palla svolge sono perfettamente adeguati per il CAPRIOLO.

Anche in questo caso parlo per esprienza diretta.....il limite dei 100 mt o 50 o 150 che si sente dire o si legge....viene ritenuto valido solo da chi non ha mai sperimentato questo calibro.....o che non l' ha sperimento oltre queste distanze.

Più del calibro centra la precisione. Devo elencare nuovamente tutti i fattori negativi che ha il 223 alle lunghe distanze? Per fare un tiro perfetto a 250 m. e per perfetto non intendo colpire il capriolo, intendo colpire un punto preciso del capriolo. Non basta avere l'appoggio davanti e dietro la carabina per fare un buon tiro. Qui mi fermo, altrimenti dovrei parlare di fattori negativi che tu consideri pregi. Non hai detto che se smetti di emozionarti smetti di andare a caccia? I caratteri e motivi e ansiosi vanno corretti, per il tiro non servono a niente. Springer, non è una critica, anche se i caprioli li ammazzi, a me non piace come piazzi i colpi sul selvatico, almeno non tutti. Secondo me ti conviene accorciare le distanze, e rimanere più largo quando stabilisci la linea di mira.
 
Io le mie esperienze le ho portate, se cozzano con le altre non posso farci niente. Secondo me se partito già prevenuto, senza chiedere le mie esperienze, potevi iniziare a dire le tue. Potevi dire che per te un cinghiale che prende una palla nella mascella o mandibola va via senza accusare il colpo a prescindere. Io dico che se avessi la possibilità di tirargli una martellata con una mazzetta fra mandibola e mascella mentre mangia lo anestetizzo per minimo 3/4 minuti.
 
Una discussione lunga ben 15 pagine!!!! e nessuno a parte germano mi ha saputo rispondere. Ottimo!!!! un'ultima cosa provate a impanciare un cinghialotto anche di 40 kg con un 300wm e vediamo quanta strada vi fa. Dopo messaggi, discorsi da bar sono giunto a una conclusione: se l'animale viene colpito bene casca con tutto.... tutti gli altri discorsi li porta via il vento! con i SE e con i MA non si va da nessuna parte!! detto questo vi saluto.
 
ahaah un cinghiale di 40 kg colpito anche in pancia con un 300 win mag al massimo fa 30 metri, con un buco di uscita di 20 cm, non scherziamo.
 
Un cinghiale colpito in pancia fa molta strada.......indipendentemente dal calibro!!

Tommaso1987......una palla di un 300 winc se colpisce un parte molle (la pancia) di un animale ben difficilmente riuscirà a "lavorare" o comunque si aprirà e deformerà talmente poco che il foro di uscita sarà pari a quello di entrata.

Un mio amico cannoneggiava caprioli proprio con un 300 winc canna da 66 cm con una carica che spingeva una accubond da 180 grs a 957 ms ( una vera cannonata....anche sulla spalla del tiratore) ecco........se al capriolo toccava un osso importante....ok lo stoppava ma....altrimenti le fughe erano mediamente più lunghe di quelle che concede per esempio un 270 winc.......

Ricordo benissimo un capriolo ritrovato il giorno dopo (da buttare) preso perfettamente nei polmoni.......e aveva fatto oltre 50 mt!!!

Per esprimersi al meglio i calibri (sopratutto le palle) devono trovare al momento dell' impatto una certa "consistenza"....." consistenza" per la quale sono stati creati. Nessuno progetta e realizza palle per il 300 winc mag studiate per abbattere animali di 20 kg......cosi come non vengono studiate per lavorare quando il colpo è stato tirato a cazzum su un cinghialetto di appena 40 kg!!

Se pensi che sparando con un 300 o 7 remington.....fermerai i cinghiali a prescindere...rimarrai molto molto deluso!!

I vantaggi di calibri medi ma non esasperati (308....30/06....270 ecc) sul cinghiale rispetto al 223 (e tutti gli altri ..."mini") si hanno non quando il colpo finisce in pancia ......in quel caso l' effetto è praticamente lo stesso.....l' animale se ne va!! Il vantaggio è quando il colpo finisce ai limiti dell' area vitale........ecco in quel caso il calibro maggiore, grazie ad una sicura uscita e a una comunque superiore energia cinetica scaricata, sara più invalidante del più piccolo (ovviamente....utilizzando palle adeguate!!)

Se poi, si va oltre il calibro medio e....si passa al magnum, facendosi carico di tutte gli svantaggi che questi hanno, e quindi: armi lunghe e pesanti, rinculo sostenuto o freno di bocca che ti obbliga all' uso delle cuffie, difficoltà nella messa a punto, costo munizioni o in caso di ricarica di componenti ecc.....il vantaggio del calibro medio, richiamato sopra viene solo leggermente (e spesso a caccia impercettibilmente) incrementato e "portato" anche a distanze che....di caccia hanno ben poco.

Spero così di aver risposto anche io al buon Capriolo Astuto e spiegato perchè, pur essendo un grande estimatore del piccolo e pestifero 223....quando vado al "nero" uso altro.

Attualmente ho in rastrelliera l' assortimento di calibri che mi ero sempre prefissato e cioè volevo:

una bolt leggera corta maneggevole e precisa camerata in un calibro piccolo radente e perfetto per il capriolo e la volpe e.....ho la ruger ranch 223 con il meopta 3/12x50

una bolt leggera maneggevole e il più precisa possibile camerata in un calibro medio perfetta per l' 80% delle situazioni che mi capitano nelle cacce faccio io e....ho la ruger predator in 308 con ottica docter 2,5/10x50....

una magnum......precisa potente e adatta a tiri lunghi e impegnativi praticamente solo sul cinghiale.....e ho un vanguard in 7 remington (alla quale ho messo il freno di bocca) con meopta 3/12x50 con reticolo balistico.

Alle fine l' uso che ne faccio è il seguente......capriolo e volpe....sempre il 223 (salvo rari casi)....cinghiale porto quasi sempre il 308 salvo se il luogo scelto richiede tiri oltre i 200/230 mt nel qual caso porto la vanguard............. non che il 308 non possa ma....il 7 remingotn richiede molte meno compensazioni e il reticolo aiuta tantissimo.
 
Ogni abbattimento è diverso, sicuramente il potere lesivo di un 300 w. MG.è superiore a quello del 223, ma questo non vuole assolutamente dire che il tiro di striscio sotto la pancia di un 300 ha più potere d'arresto del 223. Basta informarsi per capire quanti cinghiali vengono persi perché colpiti male con carabine di grosso calibro. L'anno scorso un capriolo è stato ferito (con altissima probabilità) sotto il petto, più o meno all'altezza del gomito con un 30.06 mai più trovato. Il cane ha seguito la traccia per 700/800 m. e dopo il nulla. Un 223 avrebbe fatto la stessa cosa. In alcuni casi il calibro non centra, l'esperienza è superiore a qualsiasi calibro.
 
I forum sono un po' come il bar sotto casa. Già la domanda di raccontare esperienze sul cinghiale sparato in selezione con il .223 partiva svantaggiata per numero di risposte rispetto all'uso di altri calibri ritenuti canonici. Infatti anche la stragrande maggioranza che caccia il capriolo è munito di calibri dal 7 in su. Addirittura ci vanno con il .300wm. E' tutto un dire. E come i discorsi fatti al bar: dai Tommaso fattici una risata.
 
Una discussione lunga ben 15 pagine!!!! e nessuno a parte germano mi ha saputo rispondere. Ottimo!!!! un'ultima cosa provate a impanciare un cinghialotto anche di 40 kg con un 300wm e vediamo quanta strada vi fa. Dopo messaggi, discorsi da bar sono giunto a una conclusione: se l'animale viene colpito bene casca con tutto.... tutti gli altri discorsi li porta via il vento! con i SE e con i MA non si va da nessuna parte!! detto questo vi saluto.

La discussione purtroppo si è trasformata in un sondaggio fra i favorevoli e i contrai al 223 per la caccia al cinghiale. Senza contare i contrari e i favorevoli al tiro alla testa del cinghiale. In ogni caso chi ha voluto intendere ha inteso, il 223 va utilizzato da chi ha almeno delle nozioni basilari del tiro con la carabina.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto