223 remigton sul cinghiale.....esperienze!!!

Permettetemi di farvi osservare che la discussione è nata nell'intento di scambiare opinioni sull uso di un calibro, il .223rem. Mi sarei quindi aspettato, e lo dico per me e per tutti coloro che sono a digiuno della caccia con il rigato, pareri fondati sulla propria esperienza e su conoscenze tecniche, invece leggo prese di posizioni campanilistiche se non gratuite da parte di chi magari non ha mai sparato con il calibro in oggetto ma lo fa perchè ha sentito tizio o caio gli ha detto che......
Fermamente convinto che il Forum, a differenza degli altri social media, abbia un funzione educativa , mi permetto di chiedere a tutti coloro che hanno esperienza e conoscenza di far sì che i post siano finalizzati a questo obiettivo.[lol2.gif]
 
Vabbe', e' chiaro che qui si sono formate due fazioni: gli Sputapisellari (pero' preferiscono il nome Chirurghi del Tiro), e gli Sparabatoste (gruppo al quale appartengo io). Questi gruppi sono ormai arroccati sulle loro posizioni irreconciliabili, e questa discussione mi fa venire in mente quelli che dibattevano sul sesso degli angeli o su quanti di essi potessero danzare sulla capoccia di uno spillo. Percio', visto che su Wikipedia non sono riuscito a trovare le risposte a questi due annosi quesiti (ormai il clero Bergoglionico discute soltanto su quanti piu' milioni di immigrati oltre quelli gia' in Italia possono essere invitati a danzare e defecare sulle strade delle citta' italiane ed accetta la possibilita' che gli angeli possano anche essere gay, lesbiche e trans e rimanere angeli, a patto che si amino), forse anche la risposta al quesito ".223 o calibro piu' adeguato?" non si raggiungera' mai. Perche' cercare di trovarla ad infinitum, con la tastiera invece che col fucile? Ci raccontera' mai uno Sputapisellaro del cinghiale che ha incassato un pisello e se ne e' andato? O raccontera' mai uno dei Sparabatoste che il cinghiale centrato nella "caldaia" ha richiesto l'uso del cane da traccia ed un colpo di grazia? Ogni animale e' un caso a se' stante. Di cento animali colpiti nello stesso punto, con lo stesso angolo, con lo stesso calibro e palla, ce ne saranno sempre tanti che non reagiranno nel modo aspettato. Ma una cosa e' certa: una palla che fa un buco grosso e passa l'animale da parte a parte almeno, se l'animale si allontana dopo il colpo, rende il ritrovamento piu' facile perche' la traccia di sangue e' molto piu' ingente.
Percio' adesso saluto tutti, ed esco da questa discussione dopo averne salutato amichevolmente quelli che rimarranno a tenerla in piedi per 300 pagine, come quella "canne lunghe o canne corte?" che continuo' per mesi e mesi. Stavo per dire "ando' avanti" ma poi mi sono reso conto che, come questa, ando' soltanto in circolo, mai avanti. Ciao!
 
il 223 ha la capacità di scaricare addosso tutta l'energia all'interno del selvatico perchè il piu delle volte la palla non esce.
Capriolo, sarò anche ripetitivo, però non mi stancherò di dire sempre che il calibro va saputo usare in base alle capacità del cacciatore. Io sono capace di usarlo bene fino a una certa distanza, questo vale sia per il capriolo che per il cinghiale. Se usato con criterio non lascia scampo.
 
il 223 ha la capacità di scaricare addosso tutta l'energia all'interno del selvatico perchè il piu delle volte la palla non esce.
Ci sono calibri più potenti che scaricano molta più energia del 223. E' risaputo, vanno via anche se tirati dietro la spalla, anche con il cuore aperto in due riescono a fare 20/30 metri, gli ultimi due cinghiali (non tirati da me) hanno fatto all'incirca quei metri, tirati bene dietro la spalla con un 7x64. Se il foro d'uscita è bello grande come quello che fa una palla del 7 si può tentare il recupero del cinghiale seguendo la scia di sangue, gli ultimi due sono stati trovati senza cane. Se la palla del 223 restasse in cassa dal foro d'entrata uscirebbe poco o niente sangue, il recupero potrebbe mettere a dura prova anche un cane bravo. Sotto questo aspetto il 223 non è adatto al cinghiale. Parlo della mia esperienza con il 223
 
vedere animali crollare sulle proprie zampe con questo piccolo calibro è stato molto emozionante! ecco perchè ho molta fiducia in questo calibro.. ora lo testerò a distanze piu ragguardevoli (200m) dato che piu dei 100 non ho mai sparato.
Parlerò del capriolo, a caccia di cinghiali vado solo di sera e la distanza non supera mai i 45 m. per questo utilizzo il 223. Lo utilizzo perché a quella distanza, in punteria, riesco a coprire benissimo una piccola zona della testa, anche con scarsa visibilità, cosa che non riuscirei a fare a 200 m. Non sono all'altezza di coprire con la linea di mira e tenere l'arma immobile in quella piccola zona a 200 m. In questi casi preferisco puntare a una zona più ampia come quella che si trova dietro la spalla, però in quella zona utilizzo il 7 rm mag. che ha un potere lesivo superiore al 223. Però l'ampiezza della zona mirata dipende dalle capacità del cacciatore. Capriolo Astuto se a 200 metri stai nella zona dell'orecchio e riesci a tenere la carabina immobile continua con il 223, altrimenti per tirare al cinghiale dietro la spalla ci sono calibri molto superiori al 223. Mi sono fatto questa opinione per esperienza avuta con il 223. Soprattutto per il capriolo dopo una certa distanza solo il calibro magnum. O comunque un calibro che lo possa lasciare nel punto dove l'ho tirato.
 
Vabbe', e' chiaro che qui si sono formate due fazioni: gli Sputapisellari (pero' preferiscono il nome Chirurghi del Tiro), e gli Sparabatoste (gruppo al quale appartengo io).
Giovanni io sparo sia i piselli che le batoste, faccio parte di entrambi i gruppi. Un utente chiedeva consiglio se una carabina in 223 era conveniente comprarla come prima carabina: gli ho consigliato di comprarla come seconda carabina. Io ho avuto qualche problema ad esternare la mia opinione in riguardo al calibro 223 per la caccia al cinghiale, caccia che faccio solo in una modalità. me ne sono sempre sbattuto di quello che pensavano gli altri in riguardo all'etica e di tutto quello che gli frulla per la testa, il 223 lo utilizzo per convenienza non certamente per una questione di vanità. Ci sono anche quelli che soffrono il colpo alla spalla dato da una carabina di grosso calibro e lo utilizzano per necessita.:)
 
(omissis...) Ci sono anche quelli che soffrono il colpo alla spalla dato da una carabina di grosso calibro e lo utilizzano per necessita.:)

Qui ti faccio tanto di cappello. E' piu' facile ferire malamente un animale se gli si spara con un calibro del quale si teme il rinculo che con un calibro che si puo' controllare meglio senza dare uno strattone al grilletto ad occhi chiusi e abbassare il fucile in anticipazione di botto e botta alla spalla. Infatti le guide professioniste di caccia grossa di Kodiak preferiscono che il cliente spari bene con una .30-'06 pittosto che male con un .338 o un .375, perche' un orso Kodiak impanciato anche con un calibro da elefanti e' molto piu' pericoloso di uno colpito nel petto con una .30-'06, che se non lo fulminera' sul posto gli fara' almeno esalare l'ultimo respiro in mezzo minuto, e se in quel mezzo minuto avesse qualche velleita', la guida ha un .338 o un .458 per convincerlo a calmarsi...
A proposito di sputapiselli, un mio ex-allievo di Kodiak, oggi uno dei piu' noti (e abili, e costosi) cacciatori di professione (e' un Professional Hunter iscritto all'albo) quando era un adolescente a caccia di cervi sull'isola di Afognak, dell'Arcipelago di Kodiak, fu caricato da un grosso orso bruno. Lui aveva un .243. Ottimo tiratore e dotato di sangue freddo, prima gli ruppe una spalla col primo colpo, per rallentarlo. Col secondo gli ruppe l'altra, per fermarlo (gli orsi non caricano sui piedi di dietro, a passettini graziosi, da circo, come nei films di Disney, e senza le zampe anteriori non possono muoversi troppo). E quando con l'orso pressoche' fermo ed il testone che non andava piu' su' e giu' nella carica a quattro zampe (fino a 60 kmh, su un breve tratto), il terzo colpo al cervello fu gioco da... ragazzo (Luke aveva 14 anni).
 
No settermann1 non mi riferisco a te ma a colui che ha aperto il topic. Mi scuso per maggio perché ho letto male io e non avevo visto che usciva a cinghiali. Per le altre uscite, visto che io sono dello stesso atc del sopracitato vi posso dire che la gran maggioranza delle aree teleprenotabili quando è aperta al capriolo non lo è al cinghiale, quindi teoricamente non abbattibile, poi ognuno ha la sua etica, se ce l ha.
e grazie del "genio". Qui chiudo perché veramente OT
 
Ah, dimenticavo il topic:il 223 per me è un calibro da caprioli e da donne. Saluti
 
Tizzi....se mentre sono al capriolo nella mia sottozona, che ricade in terreno non vocato al cinghiale, mi esce un cinghiale io LEGALMENTE gli sparò e metto la fascetta.
Capriolo Astuto a quanto pare è nella mia stessa situazione quindi perfettamente LEGALE.
.Riguardo il calibro "da donna", deduco che mai l hai provato.
 
Attualmente quello che mi fa "pompare il cuore nelle tempie" è il correre nel bosco seguendo le indicazioni del satellitare che mi indicano che la mi breton è in ferma su beccacce.......tra corsa ed emozione...a volte è da infarto...bellissimo!!!

E se poi per il fiatone e l' emozione padello la beccaccia??......Li per li un po mi incaxxo ma....poi so che magari posso riprovare le stesse emozioni!!

La selezione, l' aspetto per carità mi piace tantissimo ma....non mi da le stesso emozioni della caccia col cane....infatti forse sono più bravo con
Per me è la stessa cosa, la caccia di selezione per fortuna inizia a maggio, altrimenti sarebbe stato un guaio. Lo è ugualmente, perché in maggio i cani sono in pieno allenamento, per le gare Sant'Uberto e non solo. Quando apre la tradizionale, la maggior parte della selettiva la faccio il martedì e il venerdì, salvo impegni che prendo nelle giornate di silenzio venatorio.
 
Germano.....ho visto tanti (ma tanti per davvero) giurare sulla loro freddezza al tiro e poi invece........[17][17]

Scacciare l 'emozione??? Ma nemmeno per idea!!

Anzi potessi riprovare le scariche di adrenalina che mi davano i primi caprioli o i primi cinghiali.....ci metterei la firma (anche se i risultati dei tiri.....)!!!
Non è una vergogna emozionarsi, ci sono quelli che lo ammettono senza problemi. Un mio amico che fa caccia di selezione al cinghiale con il 223, l'anno scorso mi ha confessato che ha rinunciato a tirare a un cinghiale molto grosso perché si è fatto prendere dall'emozione. Lui non ha mai avuto di questi problemi. E' meglio che non ha tirato, anche se il tremolio dell'arma a breve distanza porta ad errori di pochi centimetri, gli errori grossi sono fatti dagli strappi, che vengono fatti da quelli che non riescono a controllare l'emozione. Come tu dici, sarà anche bello emozionarsi, però per questo tipo di caccia è un problema. Lo è meno con la canna liscia. Io non mi emoziono quando vedo un capriolo, mi piace vederlo, mi piace ammiralo ma nulla di più, non vedo perché dovrei emozionarmi quando vado a caccia. Posso anche sbagliare, però non peso minimamenti di incarnieralo a qualsiasi costo, e questa potrebbe essere una condizione che non mi porta a farmi emozionare. Quando mi avvicino alla carabina (per come penso io) il capriolo non esiste più, penso esclusivamente al tiro, non ho tempo di pensare al capriolo, in quel momento io sono più importante del capriolo, la mutanda che ho fuori posto in quel momento è più importante del capriolo, devo pensare a metterla apposto prima di tirare al capriolo. Mi raccomando, con calma, è solo una metafora. Per salvare capra e cavoli, per restare in tema, posso tranquillamente dire che il 223 non è fatto per cacciatori troppo emotivi;):).
 
Esiste una tecnica, amici, per il controllo di ogni emozione: il training autogeno da pratiche yoga o simili. A me è stato insegnato che nella fase di inspirazione immaginassi un raggio laser partente dalla croce del mirino telescopico che si estendesse fino al punto del bersaglio da colpire. Prima ad arma scarica, addirittura a otturatore rimosso e poi sparo sulle sagome. Funziona o almeno a noi funzionava. I miglioramenti furono notevoli. Poi se uno è una schiappa…Meglio la canna da pesca.
 
I consigli sul calibro da scegliere per il cinghiale vanno bene, però dopo, ognuno deve scegliersi l'arma e il calibro più confacente alla propria persona, e adeguare la caccia a quel determinato calibro.
 
quando chiudo la prenotazione AL CAPRIOLO e abbatto un selvatico.. mi chiede che specie ho abbattuto e le elenca tutte: daino, cervo, muflone, capriolo e CINGHIALE... se non ero in regola come facevo a portarlo al centro di sosta selvaggina? e come faccio a chiudere la prenotazione se non inserisco il numero di fascetta? se sei dell' ambiente dovresti saperlo... poi se nel tuo atc non lo puoi fare è un problema tuo. io caccio nel 14-8
 
infatti... io ho consigliato il .223 perchè questi sono i primi cinghiali che abbatto e sono andati giu senza problemi.. e sono un neofita della selezione al cinghiale.. poi ognuno è libero di far come vuole, mi sono iscritto al forum per avere consigli e aiuto sui miei dubbi e perplessità.
 
Ma anche come confronto di esperienze per migliorarsi, portando i risultati ottenuti con foto e video di cui discutere senza prese per il culo ed espressioni che denotano superiorità non confermata da alcunche. La guida deve essere riconosciuta per i meriti che riesce ad ottenere e convincere gli altri colleghi.
 
io sono molto piu strano di molti qui e ho una filosofia di vita diversa...che non mi permette di comprendere tutte ste pippe. ed è...Quando un fucile/calibro mi piace lo prendo e ci sparo. Certo la mia passione di balistica e ricarica mi aiuta facendomi capire le reali potenzialità. E il 223 ha energia piu che sufficiente per abbattere pulitamente fino a 200 mt con le giuste munizioni.
ma stando all'esperienza posso dire che come qualcuno ha detto oltre al calibro ci sono altri n fattori che fanno si che ogni animale abbia una sua storia...io ho calibri dal 223 al 9,3x74r e con tutti ho fulminato e ferito se lo spanciate o lo prendete dietro va via con qualunque calibro. Personalmente io 223 nn lo uso alla selezione al cinghiale per il semplice fatto che dove vado io si spara a quasi buio che vedi solo la macchia nera. Quindi compenso l impossibilita' di un accuratezza di mira con qualche kgm in piu. Ma i daini fino a 300 garantisco cadono come pere. e il daino non è tenerissimo...
 
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