223 remigton sul cinghiale.....esperienze!!!

Buonasera a tutti, ho creato questa nuova discussione perchè erroneamente ho invaso quella di springer sul capriolo e mi scuso per questo,
come potete aver capito sto cercando sempre piu informazioni, abbattimenti e esperienze sia positive che negative sull'uso del 223 sul cinghiale.
Chi ha letto i miei commenti sul 223 saprà che ho abbattuto 4 cinghiali con successo, putroppo solo 3 con foto perchè a 1 sparai veramente a buio è tra recuperarlo e la fretta di eviscerarlo mi sono scodato :( Ho sempre usato la mia CZ 527 lux e la federal v shok con la nosler ballistic tip da 55 grs.

Qui sotto li riporto tutti e tre :

1) Verso fine maggio (30) tento un'uscita al cinghiale nella mia nuova zona del capriolo....ero piu propenso di vedere un bel MA per poi fargli la festa all'apertura... ma cosi non è avvenuto e alle 19.30 è apparso questo cinghiale a una distanza di circa 80 metri.. non ci sto tanto a pensare e gli spedisco la mia 55 grani in piena spalla e crolla al tappeto... un bel cinghiale di 60 kg.

2) Come da tradizione faccio la mia uscita della domenica mattina... ero sicuro di vedere il maschio adulto di capriolo che mi apparve alle spalle qualche giorno prima ma cosi non è avvenuto e alle 8 di mattina ed è apparso grano un bel cinghiale... forse per la troppa fretta di perderlo (stava rientrando in bosco) sparo troppo velocemente e lo prendo alle zampe anteriori mettendole fuori uso... lo doppio nel collo e pongo fine a tutto.... anche questo circa 60 kg.

3) Solita uscita mattiniera ma stavolta di sabato al capriolo... ma si presenta il cinghiale.... molto nervoso e in movimento... lo miro in testa e sparo... crolla al tappeto e vedo chiaramente le zampe ritte al cielo... troppo felice vado a recuperalo e mi accorgo che l'ho colpito in pieno orecchio.... non avendo piu posto in freezer lo porto al centro di sosta selvaggina... e pesandolo risulterà 77 kg!! veramente un bel verro... tra l'altro un signore che era li, mi ha chiesto che calibro avessi usato e alla mia risposta si è complimentato con me per la scelta dicendomi che è tipico di questo calibro bloccare sul posto anche animali importanti.... forse questo non è il caso esempio dato che l'ho colpito in testa e quindi tutti i calibri e tutte le munizioni sono efficaci in quel punto ma comunque è sempre una soddisfazione.

Volta volta riporterò le mie esperienze con questo calibro sul cinghiale dato che ho intenzione di usarlo come un vero e proprio ALL ROUND :cool::cool:

Attendo le vostre esperienze e considerazioni.:p
Io con il 223 ci ho ucciso di tutto,dove permesso anche al cervo,maschi di 250 kg sparati sopra l angolo della spalla fanno dieci metri e crollano. Cartucce rws da 55 grani. Grande calibro che non smette di stupire,la mia Mauser 66 in 270 lho regalata,non mi serve più da quando uso il 223
 
Io con il 223 ci ho ucciso di tutto,dove permesso anche al cervo,maschi di 250 kg sparati sopra l angolo della spalla fanno dieci metri e crollano. Cartucce rws da 55 grani. Grande calibro che non smette di stupire,la mia Mauser 66 in 270 lho regalata,non mi serve più da quando uso il 223
che carabina hai in 223? confermo il 223 è un calibro velenossisimo..... chi lo usa ne constata le capacità e la letalità.
 
Io con il 223 ci ho ucciso di tutto,dove permesso anche al cervo,maschi di 250 kg sparati sopra l angolo della spalla fanno dieci metri e crollano. Cartucce rws da 55 grani. Grande calibro che non smette di stupire,la mia Mauser 66 in 270 lho regalata,non mi serve più da quando uso il 223
Ciao,
confermo in pieno le tue impressioni.

Ho comprato quasi per scherzo la mia prima 223 ormai 10 anni fa, con in mente il capriolo a distanze intorno ai 100 mt.

Ci sono andato coi piedi di piombo sempre...nel senso che avevo sempre timore di strafare quindi.....pian piano ho incrementato le distanze di tiro.......poi per la voglia di avere un' arma corta e maneggevole ho preso una ruger con canna da 41 cm......e ho riaccorciato le distanze di tiro pensando che con solo 41 cm di canna perdevo energia cinetica ma....ad oggi posso dire che sul capriolo il calibro, anche sparato in canna corta, è ben più che autorevole anche a distanze....diciamo limite, e, anche nei colpi non perfetti dimostra efficacia e potere invalidante pari o superiore a calibri medi.

Non solo. sempre con la massima attenzione ho iniziato ad usarlo per interventi di controllo sul cinghiale......anche in questo caso ha evidenziato un' efficacia eccezionale.

Sul suide il piazzamento del colpo è fondamentale....con tutti i calibri non solo col 223....solo che quest' ultimo, con la sua precisione, la sua assenza di rincula, la sua traiettoria tesa...ti aiuta non poco-.
 
Utilizzo il 223 da una ventina di anni, e non mi sogno neanche lontanamente di cambiarlo. Non mi sogno neanche lontanamente di privarmi di un calibro più sostanzioso del 223.
 
Sono d'accordo, ma cervi maschi da 250 kg abbattuti col 223:ROFLMAO: :ROFLMAO:


😅😂🤣
non ci vedo nulla di strano.... il cervo ha pelle sottile... se accoppa i cinghiali non vedo perchè non possa farlo sul cervo. Ribadisco che non sparo ai cinghiali in testa ne col 223 ne con altri calibri e vedo cosa combina il piccolo di casa remington.
 
"Cartucce rws da 55 grani." Tommaso, molto probabilmente utilizza le stesse cartucce che utilizzo io sia sul cinghiale che sul capriolo. Al cinghiale sempre in testa, mai avuto problemi. Al capriolo tirato dietro la spalla, ho smesso di tirare col 223, gli tiro al collo, questo a corta e media distanza, per me la media distanza sono 80/100 metri, oltre utilizzo il 7 rm e tiro nel blatt, tutti caduti sul punto dello sparo, o qualche metro lontano.

Mai un capriolo è partito come non fosse stato colpito, col 223 purtroppo i metri possono essere anche una trentina. Penso che il capriolo non ha la pelle più dura del cervo. Comunque concordo che il 223 in buone mani è un eccellente un calibro. Con quello che ha scritto Orobico mi sono venuti nuovamente i dubbi, se cambiare la RWS da 55 con la Fiocchi EPN.
 
Germano.... Io nel baikal provai proprio le le gmk da 65 grs, feci solo una prova, e ottenni una rosata di 2,5 cm a 100 mt.
Per le distanze a cui lo usi te secondo me non avrai problemi
Non e' solo la rosata su carta che devi considerare, ma anche come si comporta la palla ne bersaglio vivo. La palla non ben stabilizzata puo' fare cose strane nel corpo di un animale (o di un essere umano--come fu provato nel Vietnam quando si sparava con i primi M16 con un passo di 1:14 e pallottole piu' lunghe e pesanti delle 55 grani. La palla entrava nel petto e usciva da un ginocchio, per dire. In guerra i ferimenti sono preferibili alle uccisioni, specialmente se i ferimenti rovinano il nemico ferito cosi' non potra' piu' combattere. A caccia e' un'altra storia, ed un proiettile che non prosegue dritto (piu' o meno) dopo l'impatto puo'essere la causa di un animale condannato a morte ma perduto. Ad ogni modo, come ho detto in un altro post indirizzato a Germano, ogni fucile e' un caso a se' stante a parita' di tutto: palla, cartuccia, lunghezza canna, passo di rigatura. E cosi' come una palla non abbastanza stabilizzata causa problemi di balistica esterna e terminale, cosi' anche una che e' overstabilizzata non funge troppo bene alle distanze molto lunghe, distanze, del resto alle quali il "mouse gun: (fucile per i topi, come molti chiamano il .223 negli US.) non si dovrebbe usare per cacciare. Ner medio statte virtuse, come diceveno li Quiriti, e aggiungevano, "Pero' la vistuse nun dice 'n ca220 si nun ciai cu10..."
 
Non e' solo la rosata su carta che devi considerare, ma anche come si comporta la palla ne bersaglio vivo. La palla non ben stabilizzata puo' fare cose strane nel corpo di un animale (o di un essere umano--come fu provato nel Vietnam quando si sparava con i primi M16 con un passo di 1:14 e pallottole piu' lunghe e pesanti delle 55 grani. La palla entrava nel petto e usciva da un ginocchio, per dire. In guerra i ferimenti sono preferibili alle uccisioni, specialmente se i ferimenti rovinano il nemico ferito cosi' non potra' piu' combattere. A caccia e' un'altra storia, ed un proiettile che non prosegue dritto (piu' o meno) dopo l'impatto puo'essere la causa di un animale condannato a morte ma perduto. Ad ogni modo, come ho detto in un altro post indirizzato a Germano, ogni fucile e' un caso a se' stante a parita' di tutto: palla, cartuccia, lunghezza canna, passo di rigatura. E cosi' come una palla non abbastanza stabilizzata causa problemi di balistica esterna e terminale, cosi' anche una che e' overstabilizzata non funge troppo bene alle distanze molto lunghe, distanze, del resto alle quali il "mouse gun: (fucile per i topi, come molti chiamano il .223 negli US.) non si dovrebbe usare per cacciare. Ner medio statte virtuse, come diceveno li Quiriti, e aggiungevano, "Pero' la vistuse nun dice 'n ca220 si nun ciai cu10..."
Giovanni un' ottima disanima la tua.

Relativamente al fenomeno del tumbling (cioè la palla che dopo l' impatto si destabilizza, si intraversa, e inizia a roteare nel suo tramite intracorporeo con gli effetti facilmente immaginabili) io sapevo che era dovuto al particolare tipo di palla blindata che risultava sbilanciata (avevo letto un' articolo molto interessante vedo se lo ritrovo).

Personalmente tale effetto non l' ho mai visto anche perché le palle da caccia all' impatto si deformano e di fatto questo va a impedire il generarsi del tumblig.

Un passo di rigatura non adatto sicuramente incide sulla stabilizzazione del proiettile in volo ma a livello di efficacia terminale non ho mai trovato riscontri sulla sua influenza.
 
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