Allora la prima palla è andata un po' alta, gli organi interni li ha danneggiati la seconda, ma tutte e due hanno lavorato parecchio in entrata, il cinghiale era bello grasso e aveva una cotenna come un pneumatico di un trattore.... per questo secondo me non sono uscite, non ho potuto sparare al collo come faccio quasi sempre, perché l'animale si muoveva continuamente alla ricerca di cibo, e nello sparare ho preferito il bersaglio grande.
 
Fulvio non ti scaldare... non ce n'è bisogno, intanto le mie non sono 150gr ma bensì 168gr, non possono lavorare alla stessa maniera, io le sparo nel 308 tu nel 30.06. E anche qui non possiamo fare paragoni, comunque domani ti posto una foto fatta da un'altra angolazione, così potrai valutare meglio. Io non ho la presunzione di essere uno che sa tutto, ma ti assicuro che quando parlo lo faccio in maniera ponderata e con cognizione di causa. Di abbattimenti ti dico subito che in 3 anni ce ne ho fatti circa una 30ina tra cinghiali e caprioli, ho fatto anche colpi doppi, anche su animali intorno ai 60kg, la palla è rimasta dentro solo in questo caso e in quello documentato nei post precedenti. Il forum serve a questo condividere e ponderare, non aggredire e giudicare a prescindere.
 
(Untitled)

Dovessi scegliere io opterei per il 7x64, con la giusta palla ci fai tutti e due i selvatici da te citati, un palancone può tranquillamente superare il quintale, quindi quando spari con questo calibro hai margine.... Sicuramente non si vergogna nemmeno di un bel Verro, per il capriolo I danni alla spoglia non dovrebbero essere eccessivi, ma dipende sempre dalla palla utilizzata e non ultimo la zona colpita, io sperimentali il 7rm sul capriolo che è la sorella maggiore, ma di poco del 7x64, ho avuto ottimi risultati. La verità però sta nel mezzo, secondo me, portafoglio permettendo, ogni selvatico ha il suo calibro eletto, il meglio è sempre meglio... Anche chi ti ha consigliato il il 270 non ha detto una fesseria.....
 
Perché?
Con il 223 fai tutto col 243 nulla?
Ho visto fare mirabilie con 243 win e palle SP da 100 grs su tutto.

Ti quoto al 100%. Mia moglie ed io abbiamo ucciso cervi mulo col .243. Io ne uccisi una femmina di proporzioni eccezionali, enorme. Una botta in zona cuore/polmoni a piu' di 200 metri, forse 250, e venne giu' dopo due o tre passi in avanti. Palla Nosler Partition da 95 grani.
 
Confermo quanto detto da Ruby72. Sono anni che nel 7 sparo RWS KS 10,5 grammi, i caprioli non si sono mai lamentati, sono quasi sempre caduti nel punto dove sono stati tirati. I danni, se preso nel punto giusto sono inesistenti. L'ultimo capriolo aveva una costola rotta all'entrata e tre all'uscita. La palla è entrata leggermente alta dietro la spalla, non ha toccato né cuore né polmoni e il capriolo è crollato sulle zampe. Il 7 r m lo utilizzo quando il tiro potrebbe andare oltre i 110/120 m. Per i tiri più corti utilizzo i 223 sia per il capriolo che per il cinghiale. Logicamente va utilizzato con la massima precisione sia per il capriolo che per il cinghiale. Anche per questo calibro utilizzo le RWS TM 3,5 grammi. L'ultimo cinghiale ho dovuto tirarlo frontale di tre quarti, la palla è entrata sotto l'occhio ha spaccato l'attaccatura della mascella, non è uscita. Questo a una distanza di una quarantina di metri, e da un'altezza di circa 7 metri. Come sempre il cinghiale è rimasto sul posto. Se tirato in cassa con calibri più potenti non sempre rimane sul posto anche se preso bene.
 
No,no. Non facciamo della demagogia. Come posso avere proposizioni che abbiano lo stesso peso non solo delle tue ma di tutti gli altri che scrivono sulla base delle loro esperienze le quali mancano a me sulla caccia agli ungulati.
 
Mi sembra che è stato consigliato il 6.5x55 e sconsigliato il 243. Il 223 è storia a parte. Per il resto se ammazza il 6.5x55 ammazza anche il 243. Penso che qualsiasi munizione per arma rigata consentita in Italia per la caccia, è in grado di uccidere un capriolo o un cinghiale, se tirata a giusta distanza e con precisione. Ho sentito dire spesso che il calibro usato dai bracconieri è lo 0,22 tirato a distanza giusta lascia sul posto sia il cinghiale che il capriolo.
 
Un mio vecchio collega, espertissimo di armi, interpellato via email per avere delucidazioni sulle armi rigate mi ha riferito che i massimi effetti balistici terminali si hanno quando riusciamo a spedire una pallottola ad altissima velocità all'impatto di un corpo, che abbia una durezza da mantenere tutto il suo peso o meglio la sua massa e si affunghi quel tanto di aumentare il diametro originale del proiettile ( e quì che un 6 mm diventa che so un 7 od 8) ma che possa continuare il suo tramite fino ad uscire dalla parte opposta attingendo ambedue i polmoni. Se lavora così non ce n'è per tutti: rimangono sul posto, che sia 5,6 mm o 6; caprioli, daini, cinghiali, cervi. Pensa, mi scrive, il dittatore Ceausesco nelle riserve di Stato della Romania dove cacciava, aveva abbattuto ogni sorta di selvatico dai caprioli agli orsi con un 6,5 manlicher. Una certa proporzionalità ci vuole, certo, ma è sempre la cartuccia che è determinante: chi sa assemblare le munizioni abbatte di tutto senza seghe mentali.
setterman1
 
Va bene dare pareri personali, va bene avere opinioni diverse, ma aprire bocca e dargli fiato per dire delle stupidaggini, solo perchè dotati della facoltà della parola, mi pare troppo.
Anche perchè se uno chiede un consiglio è giusto che li riceva a cognizione di causa e non tanto per dirne una.
Capriolo Astuto, te ne sei uscito con una carrellata di cose "INESATTE", lo dico per te...non parlare tanto per parlare, perchè poi perdi di credibilità...poi va a finire che quello che scrivi non viene più preso in cosiderazione, perchè hai dimostrato di non sapere di cosa parli.
Documentati un tantino sul 243 win e vedrai che mi darai ragione.
 
Setterman, il tuo amico espertissimo di armi è cacciatore? Probabilmente non lo è, altrimenti avrebbe avuto occasione di andare a cercare più di qualche cinghiale con i polmoni bucati a qualche metro di distanza dal punto dove l'ha sparato. Io invece ho un amico che di armi non capisce niente, però ammazza ogni anno più di trenta cinghiali. Io non ammazzo così tanto, ma ho capito che per lasciare un cinghiale sul posto o per farlo allontanare il meno possibile, il colpo va tirato all'articolazione della spalla, fra scapola e omero. Però bisogna stare attenti di rovinare la carne il meno possibile. Per questo, quando la distanza lo consente e comunque in base alle proprie possibilità si mira al collo o in qualsiasi alta zona della testa. In queste zone il cinghiale casca per terra anche se venisse solo toccato, non bisogna abbandonare l'azione, bisogna essere pronti a tirare il secondo colpo qualora si rendesse necessario.
 
No, Germano, non è cacciatore. Era l'armiere che ci preparava le armi quando facevo parte dell'unità operazioni speciali. Comunque con questo non metto in dubbio le tue esperienze, per carità; tanto di cappello. Se il tempo è galantuomo e potrò continuare questa caccia valuterò in merito.
saluti
 
Ho capito che a Capriolo Astuto, gli piace il 6.5x55 e il 223. Il 243 è un bel calibro, conosco qualcuno che lo ha ed è molto contento, però ho l'impressione che non è molto ricercato. Ricordo che in alcune gare di tiro per cacciatori organizzate dalla FIDC vietavano le carabine in cal. 6,5x55 molto probabilmente questo calibro come precisione lo ritenevano superiore ad altri calibri. Tanti anni fa ho avuto la fortuna di tirare con l'ex ordinanza di un mio amico, ricordo di essere stato positivamente impressionato dalla precisione dell'arma e anche del calibro. Ricordo che si tirava con tacca e mirino, non ricordo se a 100 o 200 metri, pero ricordo benissimo le rosate molto strette. Per la sua precisione e anche per la sua balistica terminale è considerato ancora un eccellente calibro da caccia. Se il 243 riesce a tirare palle da 95gr il 6,5x55 potrebbe tirare palle da 130/140. Ho detto "potrebbe" perché non lo so. Forse si è già capito che il 6.5x55 mi è più simpatico.:)
 
Un mio vecchio collega, espertissimo di armi, interpellato via email per avere delucidazioni sulle armi rigate mi ha riferito che i massimi effetti balistici terminali si hanno quando riusciamo a spedire una pallottola ad altissima velocità all'impatto di un corpo, che abbia una durezza da mantenere tutto il suo peso o meglio la sua massa e si affunghi quel tanto di aumentare il diametro originale del proiettile ( e quì che un 6 mm diventa che so un 7 od 8) ma che possa continuare il suo tramite fino ad uscire dalla parte opposta attingendo ambedue i polmoni. Se lavora così non ce n'è per tutti: rimangono sul posto, che sia 5,6 mm o 6; caprioli, daini, cinghiali, cervi. Pensa, mi scrive, il dittatore Ceausesco nelle riserve di Stato della Romania dove cacciava, aveva abbattuto ogni sorta di selvatico dai caprioli agli orsi con un 6,5 manlicher. Una certa proporzionalità ci vuole, certo, ma è sempre la cartuccia che è determinante: chi sa assemblare le munizioni abbatte di tutto senza seghe mentali.
setterman1

Il suddetto 6.5 M.S. (capolavoro di meccanica) spara/ava delle palline :) da 165 grani conformazione Tmantell (ora difficili da reperire), ottime palle che "lavorano" sul selvatico senza la necessità di essere spinte a velocità ultrasoniche.
 
perchè dovrei consigliare un calibro che non ha pregi. Le armi in cui è camerato hanno un peso e una lunghezza come un 7x64.. le cartucce costano come le altre.. è un calibro nervoso.. poi ognuno è libero di far come vuole... detto ciò a caccia va benissimo... ma se devo scegliere mi oriento su altro.
il 6.5x55 è di gran lunga superiore...
le cose che fai con il .243 le fai tranquillamente con il .223 ma non avendo rinculo... risparmiando sulle cartucce... fa meno rumore e le armi in cui è camerato sono corte( nonostante abbiano la canna di 60 come la mia cz) e leggere.
Ora ditemi se dico scemenze... sono dati di fatto.
 
Cosa ne pensate del 223?!può essere indicato come prima arma per la selezione al solo capriolo o è un calibro per cacciatori navigati?
 
Capriolo Astuto, ascolta, quest'ultimo tuo post già suonava in maniera molto diversa dai precedenti...nel senso che ovviamente ognuno ha le proprie preferenze personali e queste sono insindacabili.
Ma tu nei primi post hai scritto delle "inesattezze" in merito a delle caratteristiche oggettive del calibro e su questo sei sato "bacchettato", poi è chiaro un calibro non deve piacerti per forza ne a te e ne a chiunque altro.
Sul discorso che con il 223 ci fai le stesse cose che con il 243, potrei dirti che con il 223 ci fai le stesse cose che con un 300 wby e magari in alcuni casi anche di più..., ma qui si parla di tutto e di niente...
Il 243 win ha sicuramente maggior energia cinetica del 223 e questo lo apprendi semplicemente guardando una tabella balistica. Quindi, dire che con un calibro ci fai le stesse cose di un altro, è una affermazione in se per se priva di significato.
Esistono tanti di quei calibri che è impossibile stabilire una classifica oggettiva su quale sia meglio o quale sia peggio in senso assoluto. Ma possiamo solo dire quale ci attire di più e quale di meno. Poi ognuno ha le proprie peculiarità balistiche (potenza espressa in joule, precisione intrinseca, riculo etc...)che non sono discutibili perchè sono valori misurabili numericamente.
Cmq il 6,5 x 55, piace anche a me, ma non lo preferisco (in questo momento, magari domani me ne innammorero' come succede con le donne :rolleyes:) semplicemente perchè ho maggior simpatia per calibri più veloci.
Ma anzichè 6,5 x 55 potrei dire, 6,5 x 57, 6,5 x 47, 6,5 creedmoor...troppi ce ne sono e in verità mi piacerebbe poterli provare tutti...in solo...
 
Cosa ne pensate del 223?!può essere indicato come prima arma per la selezione al solo capriolo o è un calibro per cacciatori navigati?

So che attirero' le ire di tanti duecentoventitreisti qui presenti, ma il il .223 lo vedo come un calbro da varmints (nocivi) sia a quattro zampe che due (senza ali). Il .223 IMHO e' limitato da tanti fattori: se vuoi sparare palle piu' pesanti, puo' essere che il passo di rigatura dell'arma sia troppo lento per stabilizzarle. Per le palle pesanti l'1:7 e' di prammatica. La palla piccola e veloce, se prende un filo d'erba viene deflessa sicuramente. Non che questo non accada anche con palle piu' lente e pesanti, ma meno spesso. Da' retta a milioni di cacciatori esperti statunitensi: usa abbastanza fucile, specialmente se non sei un ottimo tiratore. Un calibro piu' grosso e potente ti da' un maggiore margine di errore se il colpo non e' perfettamente centrato. Certo, un cinghiale o un capriolo li puoi abbattere anche con un'arma ad aria compressa (di quelle potenti specializzate per la caccia ad animali grossi)i, ma... perche' farlo? Perche' usare un calibro studiato e perfezionato per uccidere esseri umani o, maglio ancora, ferirli in modo che il ferito venga soccorso dai suoi commilitoni, esponendo anche loro alle pallottole, o almeno tenendoli occupati per un po'? Io vedo il .243 eccellente per la caccia dal capriolo, al camoscio, al cervo americano (ma non il wapiti). Al daino, cinghiale e cervo europeo vedo il .308 come perfetto factotum. A me, poi, piace usare un calibro esagerato, il .338 WM. E' probabilmente il calibro piu' versatile che esista. Puo' sparare palle da 180 grani a 300 grani. Da capriolo con la palla piu' leggera all'orso di Kodiak, niente gli resiste. Scegli la palla giusta, e l'animale crolla sul posto senza gran perdita di carne. Io ci ho sparato cervi da yearlings grandi come un grosso capriolo, a grossi maschi grandi come un bel daino. Tutti caduti sul posto e pochissima carne rovinata. Io uso la Nosler Partition da 250 grani e tiro alla punta della spalla, nella parte anteriore della scapola. Va' col .308, e vai bene per tutto cio' che puoi incontare in Italia. Tutto IMHO. Poi altri avranno opinioni diverse, humble o no...
 
Un'altra dimostrazione della scarsa familiarita' del capriolo astuto con armi e balistica e' data dalla dichiarazione che le armi camerate in .243 hanno il peso e la lunghezza di quelle camerate in 7x64. Guarda caso, a parte gli "Youth Models" di varie marche camerate per il .243, esiste (ne ho uno io) il vecchio Remington Mod. 788, con canna da 18 pollici e mezzo, "leggiero e maniariello." Precisione? Con questo fucilino ho vinto diverse gare di benchrest per fucili da caccia. Radenza? Non troppo tempo fa ho fatto fuori un coyote a piu' di 250 metri mirando al torace e colpendo, usando un tripode, dove avevo mirato (l'ottica e' azzerata sul punto mirato a 100 yarde). Poi, parlando ancora di precisione, se una palla da 60-70 grani del .223 e una da 95 del .243 partono alla stessa velocita', quale delle due sara' deflessa di piu' da un vento laterale? Qualle delle due conservera' velocita' piu' a lungo? Ogni calibro ha la sua nicchia ed il suo scopo. Ma mentre i calibri piu' grossi possono fare il lavoro dei piu' piccoli, quelli piu' piccoli non possono fare il lavoro dei piu' grossi. Il piazzamento della palla rimane sempre il fattore piu' importante. Un cervo impanciato da un .458 Lott potrebbe facilmente andare perduto senza un buon cane da traccia. Ma a caccia quello che conta e' la possibilta' sempre presente per tanti fattori che una palla non colpisca surgicamente il punto "magico" che strappa il mondo da sotto gli zoccoli di un animale e lo fa cadere di schianto. E siccome si cerca sempre un abbattimento pulito, meglio non affdarsi a calibri non progettati per lo scopo. Use enough gun. E per uno che comincia la sua carriera venatoria, il miglior consiglio (come ha gia' scritto qualcun altro) e' di comprarsi un fucile "polivalente," adatto per tutto, dal capriolo al cervo europeo. Poi, se persiste e impara, magari puo' sbizzarrirsi a comprare armi "di nicchia." Il mio consiglio per un calibro tuttofare per la caccia in Italia? .308 o .30-'06, e bolt action, o anche una buona semiautomatica di marca. Con le munizioni giuste le semiautomatiche buone di oggi sono precise quanto i bolt action.
 
Certo se uno deve tirare nel grano alto o ai selvatici coperti dall'erba alta…..Io mi sono preparato un sito eccezionale come distanza di tiro e teatro di ingaggio: alcuni gelsi (albero del moro) con more mature cadute a terra costituenti uno spiazzo pulito come il tappeto di un biliardo con punto sparo distante 120 mt telemetrati con la possibilità di appoggiare l'arma su due grosse pietre. Se al posto del .308 avessi il .223 e palla adeguata e grani e marca di polvere come dico io...non ci sarebbero differenze. Beh, speriamo che venga all'appuntamento, vai.
 
Che vuoi che ti dica... per me è fantastico, compralo e mi ringrazierai. ieri mattina ho preso il mio terzo cinghiale... è caduto sulle sue zampe. Se ti mando le foto del foro di uscita lo confonderesti tranquillamente con un .270 o 7x64. Per me non ha eguali.... scarso rinculo, camerato in armi leggere, le cartucce costano poco ed è un calibro molto teso... per me non ha difetti ma solo pregi. Se fai principalmente il capriolo te lo consiglio vivamente al posto del .243.
Se vuoi qualche delucidazione in merito scrivimi in privato che ti lascio il mio cellulare.
 
intanto volevo scusarmi con tutti se sono sembrato arrogante e presuntuoso.... non era il mio intento assolutamente.
Biagio ha chiesto successivamente un calibro per il solo capriolo... e io gli ho consigliato il .223 perchè secondo me è perfetto e personalmente mi sto trovando molto bene.
Se avesse chiesto un calibro per solo cinghiale avrei risposto sicuramente altro... ci sono tanti fattori limitano questo calibro " vento, frasche" quindi ti possono far rinunciare al tiro... ad ogni modo anche su animali importanti si sta comportando molto bene.... specialmente sull'ultimo cinghiale da me preso... aveva veramente dei bei danni.. forse perchè la palla non è fuoriuscita e ha scaricato tutta l'energia al suo interno.
Domani mattina farò un' uscita al piccolo cervide.. incrocio le dita ;)
 
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