Io andrei ma solo se accompagnato da molto vicino da un forestale armato. (ma preferirei se mi cedesse l'arma...)

L'intervento della Forestale potrebbe essere possibile solo se ne ravvisano la necessità. L'iter dovrebbe essere questo: il cacciatore chiama il recuperatore abilitato, il recuperatore chiama il Direttore della Riserva e tramite questo comunica agli organi competenti della Regione l'inizio del recupero. A questo punto attende le disposizioni della Forestale, che potrebbe decidere di "partecipare o di effettuare direttamente l'attività di recupero qualora, in relazione alle circostanze di tempo e di luogo o a motivazioni di pubblica sicurezza , ne ravvisi la necessità" Non ho capito se ci potrebbe essere la necessità di accompagnare il recuperatore nelle giornate di silenzio venatorio, o il giorno dopo la chiusura della caccia.
 
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Per partecipare al corso occorre aver superato tutti i gradini della selezione? Dal momento che una chiamata per recupero possa trattarsi di capriolo o cervo, daino o muflone o anche cignale.
setterman1
 
Per logica sarebbe meglio un coordinamento della regione, se ci fosse un servizio da coordinare. I recuperatori abilitati non hanno neanche l'obbligo di reperibilità, è tutto volontariato. Giustamente chi ferisce un cinghiale di sabato sera incomincia a telefonare subito dopo, la domenica mattina continua a telefonare per trovare un'anima pia che non ha impegni familiari.
 
T'immagini Germano se l'Arma dei Carabinieri (perché di questo si tratta parlando di forestali) con tutto quello a cui adempiere destina risorse per un recupero di un ungulato ferito. Sono a corto di tutto, non ci sono più soldi in cassa e molti agenti devono provvedere di tasca loro per mantenere i servizi ordinari. Grazie a la loro volontà di sacrificio.
setterman1
 
L'intervento della Forestale potrebbe essere possibile solo se ne ravvisano la necessità. L'iter dovrebbe essere questo: il cacciatore chiama il recuperatore abilitato, il recuperatore chiama il Direttore della Riserva e tramite questo comunica agli organi competenti della Regione l'inizio del recupero. A questo punto attende le disposizioni della Forestale, che potrebbe decidere di "partecipare o di effettuare direttamente l'attività di recupero qualora, in relazione alle circostanze di tempo e di luogo o a motivazioni di pubblica sicurezza , ne ravvisi la necessità" Non ho capito se ci potrebbe essere la necessità di accompagnare il recuperatore nelle giornate di silenzio venatorio, o il giorno dopo la chiusura della caccia.

Il cacciatore deve chiamare il direttore della riserva che avverte il direttore del servizio di recupero che chiede l'intervento della forestale e chiama il recuperatore più adatto all tipo di recupero ...
 
Credo che il recupero è diverso dalla caccia, se non sbaglio il recupero è consentito anche nelle giornate di silenzio venatorio. Da quello che ho capito per essere abilitati al recupero di ungulati feriti bisogna frequentare il corso e superare gli esami. Un mio amico quando si iscrisse al corso, gli chiesero una fotocopia della carta d'Identità e una marca da bollo. Non gli chiesero neanche il porto d'arma.
 
Qui in Toscana, almeno nella mia provincia, si riesce a sapere poco già di tutto il tradizionale mondo della caccia figurati di queste nuove forme di prelievo dei selvatici. Si brancola nel buio e ci si attiene al sentito dire o al passa parola di "radio sezione". Non è stata prodotta una normativa chiara e univoca, tantomeno i vari disciplinari delle varie specialità. Questo è anche uno dei motivi che mi fanno desiderare di trasmigrare venatoriamente nelle regioni del nord, certamente più organizzate e meglio gestite da questo punto di vista.
setterman1
 
Per quello che riguarda i corsi, sono le associazioni venatorie che li organizzano, anche quello per l'abilitazione per conduttori cani da traccia. Le associazioni sono spesso in competizione fra loro, questo è positivo per tutti i cacciatori, compresi quelli che non sono iscritti all'associazione venatoria organizzatrice.
 
La legge dice che il Direttore della Riserva lo deve chiamare il conduttore abilitato al recupero. Non è importante chi è a chiamare il Direttore è importante che il Direttore comunichi a gli organi competenti della regione il nome del recuperatore abilito. Il cacciatore che chiama il Direttore per comunicare il nome del recuperatore fa da tramite. Per me è più giusto far parlare direttamente il recuperatore con il Direttore. La legge dice che: "Il cacciatore che ha ferito un animale richiede l'intervento di recupero del medesimo. Quindi quando il recuperatore è sul posto avverte il Direttore e gli fornisce le sue generalità, tramite questo avverte gli organi competenti della regione. A noi cacciatori tramite la Riserva il Distretto ci fornisce la lista dei recuperatori abilitati, sono i cacciatori a chiamare il recuperatore.
 
Qui in Toscana, almeno nella mia provincia, si riesce a sapere poco già di tutto il tradizionale mondo della caccia figurati di queste nuove forme di prelievo dei selvatici. Si brancola nel buio e ci si attiene al sentito dire o al passa parola di "radio sezione". Non è stata prodotta una normativa chiara e univoca, tantomeno i vari disciplinari delle varie specialità. Questo è anche uno dei motivi che mi fanno desiderare di trasmigrare venatoriamente nelle regioni del nord, certamente più organizzate e meglio gestite da questo punto di vista.
setterman1

Setterman, mi sono informato, purtroppo il recupero è considerato un atto di caccia, per tanto non è possibile andare armati a recuperare animali feriti nelle giornate di silenzio venatorio.
 
Anche questa. Così se avviene un ferimento in un giorno antecedente ad uno di silenzio venatorio quel povero animale deve soffrire le pene dell'inferno. Ma che geni.
Grazie GErmano
Setterman1
 
Setterman, mi sono informato, purtroppo il recupero è considerato un atto di caccia, per tanto non è possibile andare armati a recuperare animali feriti nelle giornate di silenzio venatorio.

Le pene dell'inferno le patirà il povero recuperatore che si troverà attaccato da un verro/cervo/daino palcuto e **** se andrà di martedì o venerdì disarmato.....
 
Poiche il singolo recuperatore potrebbe essere non disponibile , va chiamato chi organizza questi gentili signori ...
 
Impossibile l'una e l'altra ipotesi. In caso di cinghi meglio stare a casa se impossibilitati ad essere armati. Diversamente preferirei essere almeno in due armati; rischiare meno possibile, sempre. I più audaci, quelli più sicuri di se e convinti di essere bravi in contesti di pericolo ci hanno rimesso la pelle quando non feriti gravemente. La parola chiave è ponderare e di nuovo ponderare.
setterman1
 
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