Anche qui ci sono delle agevolazioni. L unico obbligo è pagare la quota. Se uno non ha voglia di fare non puoi obbligarlo.
Tra le disposizioni aggiuntive del Distretto venatorio :" I soci che si sono sempre impegnati personalmente censimenti del patrimonio faunistico, al foraggiamento, alla creazione dei punti di alimentazione, alla costruzione delle altane, alle attività tecniche e sociali, ecc ecc avranno priorità assoluta nella scelta della zona dove praticare l esercizio della caccia di selezione, ai soci che non si sono mai prodigati nelle attività sopra citate sarà assegnata per sorteggio una delle zone restanti.
E mi sembra giusto cosi

Dark....sarei in accordo con te (chi anche non può partecipare alla gestione non venga totalmente escluso)....se non fosse che..poi sempre più gente se ne approfitta!!

Vedi il caso che ho indicato circa quel che succede da noi per il volontariato nelle zrc.....c' è chi non fa mai una caxxo e poi vorrebbe anche essere chiamato al pari di chi passa 4 o 5 o più intere mattinate a sgobbare per far funzionare una cosa, la zrc, che comunque poi va a vantaggio di tutti!!

Ti sembra giusto?....E se poi non viene chiamata (perchè mai visto a lavorare) asserisce che partecipano sempre i soliti!!!

VOGLIO PRECISARE CHE QUANTO SOPRA NON SI RIVOLGE ASSOLUTAMENTE A CHI HA SCRITTO QUA IN QUANTO NON CONOSCO NESSUNO DI PERSONA E QUINDI NON MI PERMETTEREI MAI DI ASSERIRE CERTE COSE....QUANTO HO RIPORTO SU SI RIFERISCE A FATTI E SITUAZIONI CHE HO VISSUTO PERSONALMENTE.
 
Springer .....
La caccia è una passione, un hobby, un divertimento.
Non puoi obbligare nessuno, nel suo tempo libero, a venire a fare lavori, foraggiare o censire. Una volta pagata la quota tu hai diritto di cacciare.
Nella mia riserva avevamo tre veneti che pagavano la quota con un bonifico e non si facevano mai vedere tranne a caccia aperta. Con il nostro sistema non hanno mai potuto lamentarsi, si prendevano le altane peggiori e amen.
In ogni caso non potevo certo obbligarli a partire da Padova per venir a dar da mangiare ai fagiani
Scelta loro tutti contenti
 
"Il giusto" può anche dipendere dalla quantità di lavoro che sia stato necessario per raggiungere quegli obiettivi. Voglio dire che tutto è soggettivo. Se io dovessi prodigarmi in tutte codeste attività e poi il premio sarebbe la priorità della scelta della zona di caccia….. Mi sembrerebbe più giusto che non pagassi la quota e chi non lavora pagasse per gli altri. E poi tiriamo a sorte.
setterman1
 
La legge regionale, dice: Qualora una riserva di caccia provveda a suddividere il territorio in zone al fine dell'esercizio venatorio, il criterio di assegnazione dei cacciatori alle zone stesse deve essere basato su criteri oggettivi, quali il sorteggio, o altri criteri oggettivi. Escludere dal sorteggio un gruppo di soci non è un criterio oggettivo, è molto ma molto soggettivo. Se è previsto un sorteggio questo deve essere previsto per tutti, nessuno escluso. Molto probabilmente se questo regolamento è stato approvato dall'assemblea dei soci vuol dire che sta bene a tutti, specialmente se nessuno si lamenta. Una curiosità il Direttore è nella lista dei sorteggiati?
 
Con tutto il rispetto per entrambi ed il dispiacere di essere stato la causa di questa diatriba vorrei dire che quando prenderò contatto con chi è preposto a dare informazioni verrò a conoscenza dei regolamenti vigenti in quell'area. D'altra parte domandare a chi vive da sempre o quasi quelle realtà è stata una ghiotta occasione per un approccio iniziale per entrare a far parte di quelle comunità venatorie così tanto diverse da quelle della mia Toscana ed anche molto bistrattate politicamente da chi dirige la caccia in questa regione. La curiosità sociologica in materia mi spinge a capire per giudicare gli storici propositi che hanno portato a non sperimentare, perlomeno, l'esperienza nord italiana, diciamo così.
setterman1
 
Cosa centra il pvd con lo statuto dell'associazione della riserva di caccia. Sullo statuto ci sono scritti gli scopi dell'associazione, questo disciplina l'elezione, l'organizzazione e il funzionamento degli organi, i diritti e gli obblighi degli associati, le condizioni della loro ammissione ed esclusione. Per fortuna sul mio regolamento di fruizione venatoria non ci sono disposizioni aggiuntive del Distretto Venatorio, e anche se ci fossero verrebbero applicate solo dopo l'approvazione dell'assemblea. Il Direttore nella mia riserva non decide niente, fa rispettare il Regolamento annuale e lo Statuto. Fa rispettare quello che si è deciso in assemblea. Ogni socio è libero di andare a caccia dove vuole, è libero di farsi l'altana per la caccia di selezione dove vuole, fermo restando la distanza di rispetto fra le postazioni. Se ci fosse necessità di fare un sorteggio previsto per legge non sarebbe escluso nessuno. Gli avvocati costano.
 
Con tutto il rispetto per entrambi ed il dispiacere di essere stato la causa di questa diatriba vorrei dire che quando prenderò contatto con chi è preposto a dare informazioni verrò a conoscenza dei regolamenti vigenti in quell'area. D'altra parte domandare a chi vive da sempre o quasi quelle realtà è stata una ghiotta occasione per un approccio iniziale per entrare a far parte di quelle comunità venatorie così tanto diverse da quelle della mia Toscana ed anche molto bistrattate politicamente da chi dirige la caccia in questa regione. La curiosità sociologica in materia mi spinge a capire per giudicare gli storici propositi che hanno portato a non sperimentare, perlomeno, l'esperienza nord italiana, diciamo così.
setterman1
Stai tranquillo tu non centri.
 
Si potrebbe, come abbiamo fatto noi nel nostro club di caccia privato, che affittava un grosso appezzamento di terreno, prima di tutto stabilire quanto tocca a testa, in parti uguali, per pagare l'affitto. Poi si vedono i costi di gestione (aratura, fertilizzanti, carburanti, sementi, pulizia, ecc). Quelli come me troppo vecchi per fare lavori faticosi o quelli che abitavano troppo lontano contribuivano una certa somma di denaro per coprire quelle spese. Altri contribuivano soldi di meno o anche nulla a seconda del lavoro che facevano settimanalmente. Per quanto riguardava l'assegnazione delle poste, era abbastanza libera. Ci si telefonava prima del weekend per accordarci su dove andare senza fregare o disturbare altri. Io poi il weekend cacciavo sui miei terreni, ma ero da solo sul terreno del club praticamente tutta la settimana, e andavo dove mi pareva. Da notare che tutti i verbi che ho usato erano al passato, perche' abbiamo deciso di non rinnovare l'affitto. Un socio--che era il motore primo di ogni cosa--e' morto cadendo da un'altana (in un altro posto). Due degli altri soci, fratelli del morto, hanno avuto altri problemi di famiglia (mamma con Alzheimer's, altre morti in famiglia, morte della mamma, ecc.) e non hanno potuto far molto (ed erano loro che avevano trattori, aratri, e altra attrezzatura). Aggiungi a questo un'annata poco favorevole alla caccia (inverno mite e fregola in grande ritardo, mortalita' di cerbiatti dovuta a predatori, ecc.), e ci e' parso inutile continuare. Io ho trovato un altro posto per l'anno prossimo, anche piu' vicino e, a giudicare dal raccolto di cervi della passata stagione, anche ottimo. Vedremo. Quest'anno, poi, ho pagato la mia quota per niente. I due cervi che ho abbattuto erano sul mio terreno, a 200 metri da casa. Al club ho cacciato tanto e visto poco--e niente che avrei voluto abbattere. Ho preso soltanto un colino e una minilepre, dopo la chiusura al cervo.
Pero' forse il sistema del nostro club funzionerebbe soltanto su terreni privati, non in Italia, dove non so come vengano organizzati questi territori di caccia di cui parlate. Ho illustrato quello che facevamo noi (e che qui fanno quasi tutti) non perche' ritengo che sia un sistema migliore (non facciamo infuriare Furio Sacchi, eh?) ma perche' forse qualche idea nostra, se vi pare giusta, la potreste provare voi, almeno per una stagione.
 
No no setterman
Qui si fa tutto gratis, nessuno prende un soldo.
Tutte le quote sono uguali e servono per i ripopolamento.
Niente businnes .....dal direttore alla ultimo dei soci zero denari
 
Cosa centra il pvd con lo statuto dell'associazione della riserva di caccia. Sullo statuto ci sono scritti gli scopi dell'associazione, questo disciplina l'elezione, l'organizzazione e il funzionamento degli organi, i diritti e gli obblighi degli associati, le condizioni della loro ammissione ed esclusione. Per fortuna sul mio regolamento di fruizione venatoria non ci sono disposizioni aggiuntive del Distretto Venatorio, e anche se ci fossero verrebbero applicate solo dopo l'approvazione dell'assemblea. Il Direttore nella mia riserva non decide niente, fa rispettare il Regolamento annuale e lo Statuto. Fa rispettare quello che si è deciso in assemblea. Ogni socio è libero di andare a caccia dove vuole, è libero di farsi l'altana per la caccia di selezione dove vuole, fermo restando la distanza di rispetto fra le postazioni. Se ci fosse necessità di fare un sorteggio previsto per legge non sarebbe escluso nessuno. Gli avvocati costano.
Dove trovi la distanza fra le postazioni ?? Grazie
 
Springer .....
La caccia è una passione, un hobby, un divertimento.
Non puoi obbligare nessuno, nel suo tempo libero, a venire a fare lavori, foraggiare o censire. Una volta pagata la quota tu hai diritto di cacciare.
Nella mia riserva avevamo tre veneti che pagavano la quota con un bonifico e non si facevano mai vedere tranne a caccia aperta. Con il nostro sistema non hanno mai potuto lamentarsi, si prendevano le altane peggiori e amen.
In ogni caso non potevo certo obbligarli a partire da Padova per venir a dar da mangiare ai fagiani
Scelta loro tutti contenti

Giusto... ma quel che non sopporto è che poi venga detto che "I soliti" partecipano agli interventi !

Preciso che, come si sarà capito, sono impegnato nella gestione di una ZRC dove per altro è situata la mia azienda Agricola.... Mi impegno a fondo e.... non vado quasi mai (1 volta ogni due anni...) agli interventi in braccata in art. 37 (non mi piace piu la braccata) sul cinghiale.
Qualche volta partecipo agli aspetti alla volpe..
 
Le cose bisogna dirle come realmente sono. Bisogna dire che i Distretti non sono ATC sono un tramite fra la Regione e le riserve. Nella mia riserva non ci sono veneti, se qualcuno fuori regione vuole fare domanda la può fare, ma le regole le decidono i padroni di casa. Fino a prova contrari i padroni sono i soci effettivi della riserva e sono loro che in sede di riunione stabiliscono tutto, sia il carniere che la quota da versare, il distretto non stabilisce niente. Mi sembra logico che le condizioni saranno comunque sfavorevoli ai soci "volontari" a prescindere dal quello che faranno, ma neanche si pretende da questi quasi ospiti, che come quota sborseranno minimo il triplo di quello che paga il socio effettivo, di fare lavori per una Riserva di caccia che non è la loro. Come ho già detto l'assemblea di ogni riserva decide, può decidere anche di dare i posti migliori ai soci annuali e di farli entrare con una quota uguale ai soci effettivi.:rolleyes:
 
Si potrebbe, come abbiamo fatto noi nel nostro club di caccia privato, che affittava un grosso appezzamento di terreno, prima di tutto stabilire quanto tocca a testa, in parti uguali, per pagare l'affitto. Poi si vedono i costi di gestione (aratura, fertilizzanti, carburanti, sementi, pulizia, ecc). Quelli come me troppo vecchi per fare lavori faticosi o quelli che abitavano troppo lontano contribuivano una certa somma di denaro per coprire quelle spese. Altri contribuivano soldi di meno o anche nulla a seconda del lavoro che facevano settimanalmente. Per quanto riguardava l'assegnazione delle poste, era abbastanza libera. Ci si telefonava prima del weekend per accordarci su dove andare senza fregare o disturbare altri. Io poi il weekend cacciavo sui miei terreni, ma ero da solo sul terreno del club praticamente tutta la settimana, e andavo dove mi pareva. Da notare che tutti i verbi che ho usato erano al passato, perche' abbiamo deciso di non rinnovare l'affitto. Un socio--che era il motore primo di ogni cosa--e' morto cadendo da un'altana (in un altro posto). Due degli altri soci, fratelli del morto, hanno avuto altri problemi di famiglia (mamma con Alzheimer's, altre morti in famiglia, morte della mamma, ecc.) e non hanno potuto far molto (ed erano loro che avevano trattori, aratri, e altra attrezzatura). Aggiungi a questo un'annata poco favorevole alla caccia (inverno mite e fregola in grande ritardo, mortalita' di cerbiatti dovuta a predatori, ecc.), e ci e' parso inutile continuare. Io ho trovato un altro posto per l'anno prossimo, anche piu' vicino e, a giudicare dal raccolto di cervi della passata stagione, anche ottimo. Vedremo. Quest'anno, poi, ho pagato la mia quota per niente. I due cervi che ho abbattuto erano sul mio terreno, a 200 metri da casa. Al club ho cacciato tanto e visto poco--e niente che avrei voluto abbattere. Ho preso soltanto un colino e una minilepre, dopo la chiusura al cervo.
Pero' forse il sistema del nostro club funzionerebbe soltanto su terreni privati, non in Italia, dove non so come vengano organizzati questi territori di caccia di cui parlate. Ho illustrato quello che facevamo noi (e che qui fanno quasi tutti) non perche' ritengo che sia un sistema migliore (non facciamo infuriare Furio Sacchi, eh?) ma perche' forse qualche idea nostra, se vi pare giusta, la potreste provare voi, almeno per una stagione.

La differenza fra il vostro sistema e le nostre Riserve comunali è che noi non paghiamo l'affitto del terreno.
 
Non esistono ospiti, soci effettivi e soprattutto non esistono padroni.
Tutti i cittadini italiani possono fare domanda in una riserva friulana, basta ci sia posto e basta pagare la quota.
Nessuno paga il triplo di niente.
Gli unici che pagano di più sono i permessi annuali.
Se un siciliano entra nella mia riserva paga come me e ha i miei stessi diritti.
 
Non esistono ospiti, soci effettivi e soprattutto non esistono padroni.
Tutti i cittadini italiani possono fare domanda in una riserva friulana, basta ci sia posto e basta pagare la quota.
Nessuno paga il triplo di niente.
Gli unici che pagano di più sono i permessi annuali.
Se un siciliano entra nella mia riserva paga come me e ha i miei stessi diritti.

Dark, io in un prossimo futuro sarei interessato a cacciare da Voi. Potresti indicarmi in quale località presentare domanda per cacciare esclusivamente le beccacce? Insomma una riserva ubicata in una nota zona vocata per il transito di questi selvatici.
setterman1
 
Tutta la fascia pedemontana che va dalla Slovenia al Veneto è buona.
per curiosità....

Vai a questo link in cui troverai tutti gli abbattimenti divisi per anno e per riserva
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/...toria/FOGLIA9/


Poi vai a questo link in cui sono riportati i posti disponibili per singola riserva
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms...gestione-risorse-naturali/gestione-venatoria/

Poi vai qui e vedi dove e' posizionata la riserva e come è il territorio(strade etc rtc)
http://irdat.regione.fvg.it/WebGIS/G...eVenatoria.xml


Non sarà facile accedere, non impossibile ma neanche facile.
Le riserve migliori hanno anni di lista d attesa. Nella graduatoria vengono prima i residenti nel comune poi in regione poi i fuoriregione e così via.
in bocca al lupo
 
Springer, bisognerebbe vedere cosa prevede il regolamento dell'ATC in riguardo ai "soliti". Per me non è giusto agevolare i "soliti" e penalizzare gli insoliti. Se hanno pagato tutti allo stesso modo devono cacciare tutti allo stesso modo, senza nessuna agevolazione per quello che riguarda la caccia. Si possono agevolare per esempio, riducendo a favore di chi si è fatto il mazzo la quota dell'ATC. Si deve agevolare i meritevoli senza penalizzare gli altri. Se a queste "latitudini" si agevolerebbe qualcuno a discapito di altri per quello che riguarda l'esercizio venatorio partirebbe subito una denuncia. Non può succedere perché fin dal 1940 la nostra è una associazione, siamo soci alla pari, siamo tutti padroni.
 
La differenza fra il vostro sistema e le nostre Riserve comunali è che noi non paghiamo l'affitto del terreno.

E' terreno pubblico, o appartiene in parte o totalmente a privati? Se e' privato, tenetevi stretta l'842, o dovrete pagare l'affitto anche voi. Da noi l'842 non c'e'. Come proprietario di terreni adatti alla caccia, e potendomi permettere di affittare terreni altrui, egoisticamente mi va bene anche senza 842, anzi mi va meglio perche' non ho concorrenza dove caccio, o se affitto insieme a pochi altri di concorrenza ne ho poca, ed essendo pensionato durante la settimana caccio quasi sempre da solo su tutto l'appezzamento affittato in societa' con altri. Ma a volte, quando vedo una ventina di tacchini su un terreno altrui (quest'anno sui miei ancora niente), mi piacerebbe che almeno per quel giorno avessimo l'842 anche qui...:)
 
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