Era il nostro Presidente ..... Persona straordinariamente buona e disponibile più di un pezzo di pane....
 

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Noi scherziamo Walker, ma ecco allegato un ..... ricordino che qualche anno fa un'Orsa (sui 350 kg.) ha lasciato al nostro Capo Battitori (Ion=Giovanni) dopo averlo raggiunto sulla pianta a 6 metri d'altezza (dove s'era arrampicato cercando riparo) .... La 1° fortuna del battitore è stata che grazie al suo sangue freddo ha avuto l'accortezza di legarsi alla pianta (con la fune che aveva in tasca per trascinare i cinghiali morti) qualche secondo prima che l'Orsa lo raggiungesse: dopo avergli sferrato subito due violente zampate sulla schiena (che fortunatamente era protetta dallo zaino che Ion indossava, asportandoli comunque con le unghie qualche brandello di pelle per circa 25 cm. senza tuttavia riuscire ledere profondamente la colonna vertebrale), ha cercato più volte di morderlo riuscendo alla fine afferrargli prima il braccio destro e poi la gamba sinistra per tirarlo giù dalla pianta. La 2° fortuna è stata che Ion indossava calzoni di tela che si sono strappati totalmente sotto il tiro dei denti dell'Orsa: se fossero stati di "jeans" (tessuto robusto) lo avrebbe trascinato a terra dove lo avrebbe ucciso sicuramente. La 3° fortuna è stata che nel frattempo sono arrivati alcuni dei nostri cani da caccia che hanno messo in fuga i due cuccioli (circa 80-100 kg. ciascuno) e pertanto l'Orsa sentendoli lamentare ha dovuto abbandonare la "preda" per soccorrere i pargoli..... La sfortuna di Ion è stata quella di essersi trovato senza accorgersi fra i cuccioli e l'Orsa (che era lontana oltre 200 mt. quando lo ha visto)..... Alla fine diciamo che se l'è cavata fin troppo bene date le circostanze, perchè al di là di un lungo periodo ospedaliero (fra suture, interventi, cuciture ecc. ecc.) si è ripreso benino, anche se non cammina e non si piega più come prima, non chiude più bene nè le braccia nè le mani come prima causa importanti lesioni profonde a danno di tendini, nervi e muscoli:
Ion non può più fare il battitore (età neppure 50 anni, coraggio da vendere) e nonostante abbia un carattere davvero forte questo terribile "incidente" lo ha segnato psicologicamente, non tanto per l'Orso, quanto per le menomazioni subìte....... Sulla parte anteriore della gamba si vedono ancora i segni di un'unghiata di striscio...
 

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Preciso la frase incompleta scritta sopra: " e lo chiamo assassino perchè tutti ne siamo profondamente convinti, (se non si era drogato, ubriaco no di certo) per un'insieme di tante ragioni ed astio perchè tra le tante cazzate commesse in precedenza da Turcu, Grigore lo aveva più volte sorpreso bracconare selvatici protetti .... attriti difficili.....
 
Walker,io utilizzo il cal 12 perché non avendo mai utilizzato carabine,mi sento più sicuro in caso di malfunzionamento o inceppamento,comunque la prossima volta che salgo in Romania farò un po di prove tecniche col rigato....

Per quanto riguarda la postazione che occupavo in quella foto,gli eventuali selvatici mi sarebbero arrivati a distanza molto ravvicinata,e ti assicuro che le cartucce che avevo in canna e serbatoio,avrebbero fatto il loro dovere....
Però chiederò al presidente l'abbattimento di un cinghiale di selezione e mi togliero' la soddisfazione di provare a cappottarlo col cal 20......
Male che vada lo ribatte Giorgio col suo cannone!!!ahaha

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Le "voci di corridoio" insinuano insistentemente che forse si tratta di "un'omicidio su commissione" in quanto data la notevole capacità Professionale realizzata con elevata preparazione tecnica (nono stante la sua profonda conoscenza in materia, si consultava sempre con Ingegneri di fama e grande esperienza nel settore costruzioni prima d'intraprendere opere molto impegnative studiando insieme i progetti sottoposti, sopratutto nel ramo religioso come chiese, cattedrali, monasteri, asili) che gli aveva permesso acquisire diversi incarichi richiedenti non solo abilità ma anche notevole responsabilità per il futuro l'affollamento di persone nelle opere sa eseguire, l'ingegner Grigore Buda era preso di mira con tanta "invidia" da parte di alcune imprese .....
 
Walker,io utilizzo il cal 12 perché non avendo mai utilizzato carabine,mi sento più sicuro in caso di malfunzionamento o inceppamento,comunque la prossima volta che salgo in Romania farò un po di prove tecniche col rigato....

Per quanto riguarda la postazione che occupavo in quella foto,gli eventuali selvatici mi sarebbero arrivati a distanza molto ravvicinata,e ti assicuro che le cartucce che avevo in canna e serbatoio,avrebbero fatto il loro dovere....
Però chiederò al presidente l'abbattimento di un cinghiale di selezione e mi togliero' la soddisfazione di provare a cappottarlo col cal 20......
Male che vada lo ribatte Giorgio col suo cannone!!!ahaha

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Se ti può interessare una carica del cal. 20 tosta e precisa, che con la quale ho visto cinghiali cappottare sotto il tiro, di cui un verro a debita distanza, del peso di circa un quintale, me la faccio dare e te la passo.
 
Per quanto riguarda il funzionamento della BAR o dell'Argo Benelli, è uguale a quello di un semiauto, solo che invece del serbatoio ha il caricatore, facilissimo da inserire e disinserire. Ma comunque, viste tutte le problematiche del posto, ti consiglio un rigato in semiauto, delle marche citate, mica sei a tordi in Puglia!
 
Guarda che noi non siamo affatto "maestri", neppure di noi stessi; siamo semplici normalissimi cacciatori come te con tanta passione ed alla continua ricerca del sapere per migliorarci (o non ripetere errori) per pura soddisfazione personale. Ecco alcune altre foto dei cinghiali che cacciamo qui (quando abbiamo la fortuna di prenderli !...): quello mezzo accucciato dietro i tre recuperati con vicino un cane Drahthaar nero sono io (ma questi tre cinghiali sono stati colpiti da due compagni di squadra, non dal sottoscritto). In genere nelle nostre uscite venatorie è difficile trovare cinghiali molto giovani perchè le femmine sono assai guardinghe e, fiutando il pericolo (secondo noi hanno un 6° senso sviluppatissimo...) , portano i cuccioli bene lontano dalle poste, cuccioli per modo di dire perché raggiungono e/o superano facilmente 80>100 kg. E' anche per questo che spesso perdiamo la cognizione delle misure e dei pesi: il più delle volte vedendo una femmina robusta non ci rendiamo conto che dietro si accodano "cuccioli" da oltre un quintale... e non ci spariamo pensando appunto che sono "piccoli"..... d'altra parte è pur vero che ci sono i "grossi" e quindi non perdiamo tempo ("rumore" inutile che può disturbare gli altri selvatici più "sostanziosi" in arrivo...) per sparare ai "piccolini"..... magari dopo ci mordicchiamo le dita ......!!!.....
 

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Brutta avventura, non riesco ad immaginare cosa farei in una simile situazione, però mi chiedevo perché Ion non si è difeso, vanno disarmati i battitori da voi?
 
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Se ti può interessare una carica del cal. 20 tosta e precisa, che con la quale ho visto cinghiali cappottare sotto il tiro, di cui un verro a debita distanza, del peso di circa un quintale, me la faccio dare e te la passo.
E che aspetti che scendo io in Calabria a prenderla??....ahaha

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Se mi posso esprimere, le calciature in polimero le ritengo molto ma molto pratiche; in caso di sporcizia, di fango ecc. basta passarle con uno straccetto umido (se non addirittura sotto un getto d'acqua) e tornano come prima, oltretutto, sempre secondo il mio parere, non credo che si possano "muovere" piu' di tanto in caso di sparo o comunque non credo che possano influenzare il punto d'impatto, considerando anche il fatto che i tiri, in linea di massima, avvengono per lo piu' in distanze medio/brevi. Pero', se si considera anche il discorso di bilanciamento dell'arma, anche io ho notato che la Bar, con calciatura in legno, da' l'impressione di essere maggiormente bilanciata. Nello specifico, quella da te pubblicata (Bar Zenit) e sempre a parer mio, la ritengo la miglior calciatura che abbia mai prodotta la Browning per una sua carabina semi-auto (ancor meglio della calciatura con stop Montecarlo montata sul modello Evolve); mi e' capitato di imbracciarla diverse volte (la stessa calciatura era in dotazione, prima della Zenit, sul modello Prima) ed, in ogni occasione, mi ha sempre meravigliato per la sensazione che mi trasmetteva: la "sentivo" quasi come se fosse stata fatta su' misura per me e per come mi ritrovavo perfettamente in asse con le mire metalliche...avendo anche un ottimo bilanciamento.......sicuramente la mia conformazione fisica ha contribuito molto a questo risultato ma tant'e'.

Un salutone
Alberto

NB- Giovanni, la Bar 2 tientela stretta....di carabine come questa NON ne fanno piu'
 
Anche qui adesso s'indossa qualcosa di arancione, anche se siamo convinti che sia solamente il buon senso che ci salva la vita, ovvero l'attenzione e la prudenza dei Cacciatori che hai vicino a te. Mi spiego meglio: Maria ed io cacciamo sempre "camuffati" quando le condizioni ce lo permettono, e per condizioni intendo questo: o siamo lontanissimi centinaia e centinaia di metri dentro foreste molto fitte e quindi irraggiungibili dai colpi di altri cacciatori, oppure al di là di una collina oppure protetti da buoni promontori o avvallamenti parapalle, oppure abbiamo a fianco Cacciatori che dopo esserci accordati, si fanno una linea di limite per i loro tiri con angolazioni ben precise che sappiamo rispettano certamente, Cacciatori del nostro pari. Io in particolare ho l'abitudine di "nascondermi" il meglio possibile cercando le posizioni sottovento: spesso sulla mimetica retinata fogliare autunnale che indosso attacco rametti e fogliame del posto, idem sulla carabina, poi mi alzo una "paratia" bassa a sua volta protetta da frasche, rami e fogliame. Cerco avere la linea di tiro più bassa possibile e quando posso (dopo aver tolto rami e foglie da sotto pancia, gambe-braccia-scarponi) mi sdraio supino a terra ricoprendomi con frasche e fogliame circostante. Mi sento a mio agio e provo soddisfazione perchè so che in questo modo sto dando il meglio di me stesso per il miglior risultato della squadra, sperando che il selvatico non mi fiuti se non all'ultimo momento quando è troppo tardi per lui. In poche parole cerco di trovare e d'interpretare il modo migliore di confondermi con la natura per "imbrogliare" come posso la selvaggina.... e devo ammettere che funziona davvero bene. Qualche volta durante le battute di caccia al Cinghiale mi ritrovo con Caprioli, Cervi o Volpi che mi arrivano a 3-4 mt., si fermano qualche secondo, poi si allontanano ma senza correre perchè pur avendomi fiutato non mi hanno visto e pertanto sono sì allertati ma non spaventati.... mentre io dentro di me dico "che bell'animale che sei..." . Una volta uno Scoiattolo nero mi è addirittura passato sulla schiena ... Sono emozioni e soddisfazioni che mi appagano tantissimo sopratutto perchè so che volendo ci potrei sparare ma in quei caso trovo molta più soddisfazione risparmiargli la vita.... troppo facile per me...... oppure per vari motivi ho ritenuto di non premere il grilletto (magari per gruppi di altri selvatici in arrivo o rischio Orsi o per condizioni particolari...). Altre volte lascio che il selvatico si diriga tranquillamente verso la mia posta più vicina (le soddisfazioni le devono provare anche gli altri - io la mia l'ho già provata); altre volte ancora se ritengo che ci sia un minimo di rischio magari per un cane che segue o pericolo rimbalzi, mando via il selvatico emettendo un sibilo leggero ma senza muovermi assolutamente .... potrebbe essere pericoloso. A volte arrivano i nostri cani, si fermano di botto a pochi passi e li devo richiamare subito perchè si avvicinino..... solo allora mi riconoscono e mi vengono appresso riprendendo a scodinzolare..... Spesso i nostri compagni di squadra mi hanno detto.. "per trovarti dobbiamo pestarti addosso".... In altri momenti invece appendo una fascetta rossa verticale a due metri da terra vicino a me, legandola salda perchè non sventoli... e facendola ben vedere alle mie poste più prossime ... loro capiscono che io "sparisco" lì nei paraggi...... ed ovviamente tengo lo zaino sempre lontano da me perchè può essere una buona attrattiva per zio Martino......... Il nostro Presidente Grigor aveva una vistosa fascia rossa sgargiante quando è stato ucciso.....
 
Questo è uno dei motivi per i quali consigliamo utilizzare sempre un calibro esuberante rispetto il selvatico che intendiamo perseguire.... purtroppo non sapendo mai quale selvatico ci può apparire davanti, o peggio quale situazione difficile potremo affrontare, meglio avere in mano un'impianto balistico che con un'elevato margine di sicurezza che ci possa tirare fuori dai guai se qualcosa non andasse per il verso giusto... ed una palla dura e pesante da sentire sempre la sua voce .........
 
Scusateci lo sfogo, ma quando tocchiamo certi tasti dei ricordi.... behh, siamo profondamente indignati, ci sentiamo umiliati dentro... Perdonare ? si può ma non è facile...... e per noi ci vuole ancora del tempo... sopratutto quando certe situazioni che accadono ad altri ti coinvolgono ..... o perchè le vivi da troppo vicino .... ed anche se non vuoi diventano tue...... quando fin da piccolo t'inculcano certi valori che non devi neppure sognarti di calpestare e te li porti dietro un'esistenza, ti bruciano davvero tanto certi misfatti....
 
E come posso dimenticare il primo cinghiale con tanto di battesimo......ricordo ancora le sue parole...mentre mi batteva il c..lo...:
CACCIATORE ITALIANO DI CINGHIALI MICHELE!!!....SEI DEGNO DI FAR PARTE DELLA MIA SQUADRA!!

Ed ancora mi fanno venire i brividi le sue parole la sera prima della tragedia,quando appena arrivato dall'Italia, andai a trovarlo (in compagnia dell'amico Giorgio) per ringraziarlo dell'invito alla battuta e gli chiesi: COME VA SIG. GRIGORIE??
E Lui, con la gioia del cacciatore che aspetta l'alba della nuova stagione,mi disse:
ASPETTO IL GIORNO DI DOMANI!!....

Esperienza indimenticabile....che ha rafforzato sempre più il mio motto:
PRIMA DI SPARARE,PENSA!!!....

Nella foto senza neve ( il giorno della tragedia)eccomi nella posta assegnatami dal capo battuta Valer Tura( la migliore a detta sua che mi disse che di li sarebbero passato al 100 %....)ed io mi preparavo ad accoglierli col pieno.......
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Se mi posso esprimere, le calciature in polimero le ritengo molto ma molto pratiche; in caso di sporcizia, di fango ecc. basta passarle con uno straccetto umido (se non addirittura sotto un getto d'acqua) e tornano come prima, oltretutto, sempre secondo il mio parere, non credo che si possano "muovere" piu' di tanto in caso di sparo o comunque non credo che possano influenzare il punto d'impatto, considerando anche il fatto che i tiri, in linea di massima, avvengono per lo piu' in distanze medio/brevi. Pero', se si considera anche il discorso di bilanciamento dell'arma, anche io ho notato che la Bar, con calciatura in legno, da' l'impressione di essere maggiormente bilanciata. Nello specifico, quella da te pubblicata (Bar Zenit) e sempre a parer mio, la ritengo la miglior calciatura che abbia mai prodotta la Browning per una sua carabina semi-auto (ancor meglio della calciatura con stop Montecarlo montata sul modello Evolve); mi e' capitato di imbracciarla diverse volte (la stessa calciatura era in dotazione, prima della Zenit, sul modello Prima) ed, in ogni occasione, mi ha sempre meravigliato per la sensazione che mi trasmetteva: la "sentivo" quasi come se fosse stata fatta su' misura per me e per come mi ritrovavo perfettamente in asse con le mire metalliche...avendo anche un ottimo bilanciamento.......sicuramente la mia conformazione fisica ha contribuito molto a questo risultato ma tant'e'.

Un salutone
Alberto

NB- Giovanni, la Bar 2 tientela stretta....di carabine come questa NON ne fanno piu'

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Non so Alberto, mi sembra che le carabine "leggere" siano meno stabili di quelle più pesanti. Ovviamente parlo se si deve replicare in successione. Per il primo colpo sono d'accordo, il dubbio mi rimane col secondo, terzo, quarto ecc..... se sparate, (come detto) in rapida successione. Ma comunque è mia impressione, anche perchè non ho mai provato, ho sparato si ma, (traker) non in rapida successione, solo a colpo singolo e mi pare che si muova di più della mia.

Quel calcio mi ha colpito subito, ho imbracciato proprio quella della foto in armeria e l'ho sentita subito "mia". E' più leggera della mia, pesa il giusto, mi sembra, che pesi come la MK3.....o sbaglio?

Tranquillo Albè... la BAR 2 rimane con me!:mrgreen: Quest'anno la "modernizzo" , con bindella
bindella-per-browning-bar-regolabile-trophy-hunt.jpg

e mirino
rampa-in-ergal-.jpg
 
Ciao Springhe, avendo tu provato il Leica Magnus di Alessandro, hai trovato differenze tra questo e lo Swaro Xfive montato su questa Blaser? Di sicuro sono tutti e due al top ma, come ben sai, poi ognuno di noi, a seconda delle proprie caratteristiche o difetti (astigmatismo, miopia ecc.) visivi, percepisce delle differenze che lo porta a preferire uno rispetto all'altro. Ti va' di dare un giudizio sul confronto tra le due ottiche?
Un salutone
Alberto
 
Noi scherziamo Walker, ma ecco allegato un ..... ricordino che qualche anno fa un'Orsa (sui 350 kg.) ha lasciato al nostro Capo Battitori (Ion=Giovanni) dopo averlo raggiunto sulla pianta a 6 metri d'altezza (dove s'era arrampicato cercando riparo) .... La 1° fortuna del battitore è stata che grazie al suo sangue freddo ha avuto l'accortezza di legarsi alla pianta (con la fune che aveva in tasca per trascinare i cinghiali morti) qualche secondo prima che l'Orsa lo raggiungesse: dopo avergli sferrato subito due violente zampate sulla schiena (che fortunatamente era protetta dallo zaino che Ion indossava, asportandoli comunque con le unghie qualche brandello di pelle per circa 25 cm. senza tuttavia riuscire ledere profondamente la colonna vertebrale), ha cercato più volte di morderlo riuscendo alla fine afferrargli prima il braccio destro e poi la gamba sinistra per tirarlo giù dalla pianta. La 2° fortuna è stata che Ion indossava calzoni di tela che si sono strappati totalmente sotto il tiro dei denti dell'Orsa: se fossero stati di "jeans" (tessuto robusto) lo avrebbe trascinato a terra dove lo avrebbe ucciso sicuramente. La 3° fortuna è stata che nel frattempo sono arrivati alcuni dei nostri cani da caccia che hanno messo in fuga i due cuccioli (circa 80-100 kg. ciascuno) e pertanto l'Orsa sentendoli lamentare ha dovuto abbandonare la "preda" per soccorrere i pargoli..... La sfortuna di Ion è stata quella di essersi trovato senza accorgersi fra i cuccioli e l'Orsa (che era lontana oltre 200 mt. quando lo ha visto)..... Alla fine diciamo che se l'è cavata fin troppo bene date le circostanze, perchè al di là di un lungo periodo ospedaliero (fra suture, interventi, cuciture ecc. ecc.) si è ripreso benino, anche se non cammina e non si piega più come prima, non chiude più bene nè le braccia nè le mani come prima causa importanti lesioni profonde a danno di tendini, nervi e muscoli:
Ion non può più fare il battitore (età neppure 50 anni, coraggio da vendere) e nonostante abbia un carattere davvero forte questo terribile "incidente" lo ha segnato psicologicamente, non tanto per l'Orso, quanto per le menomazioni subìte....... Sulla parte anteriore della gamba si vedono ancora i segni di un'unghiata di striscio...

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Brutta avventura davvero! Ma come dice Martino, come mai i battitori, i canai, non vanno armati? Forse la legge lo impedisce? Se così fosse dovrebbe essere cambiata all'istante e nel frattempo si dovrebbe camminare almeno in due persone e se non hanno titolo di porto d'armi, almeno si munissero di utensili che non richiedono tale titolo..... bastoni, accette, spray urticanti, bombolette sonore, ecc......
 
Ci vorrebbe un setter che si possa difendere da lupi e orsi e cani da pastore....questi ultimi sono pericolosissimi in quanto abituati a difendersi da bestie feroci.

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Miche’, ti dovevi prendere un drathaar allora...che quelli mordono!:D
 
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