Dimenticavo un particolare: qui i cani che proteggono i greggi devono portare un segno di riconoscimento, formato da un collare al quale è legato un bastoncino pendente (20>30 cm. spessore 3>4 cm.) visibile da grande distanza. Questo per non confonderli con i cani selvatici che invece proprio per Legge devono essere abbattuti (anche per i gatti domestici vale lo stesso discorso) quando si trovano da soli (non accompagnati da una persona) oltre 50 mt. dalle abitazioni, animali ritenuti molto pericolosi per la selvaggina presente, possibili vettori di malattie contagiose e pericolosi per l'essere umano (aggressività). Quello che fa rabbia è che molti pastori (troppo difficile mettere questo "distintivo.... !! affaracci loro...) non adempiono a questi obblighi e pertanto un Cacciatore o un battitore non sempre può distinguere un cane randagio da uno specifico da guardia, sopratutto dentro in foresta oppure quando è lontanissimo dai greggi e dai pastori stessi.... ed una fucilata può partire facilmente contro di loro perchè la Legge ce lo impone. Anche qui che li salva è solamente il nostro eterno buon senso che con calma e meditazione deve ponderare bene attentamente prima di premere il grilletto....
 
La carica di un Cervo maschio adulto della classe 4-5 oppure di un solido Verro di Cinghiale tipo "Locomotiva" (nel senso grosso e robusto) possono essere altresì pericolosi quasi al pari di un'Orso: quindi utilizziamo calibri adeguati e palle pesanti, e secondo noi è meglio che il 1° colpo avvenga con una palla dura (la più pesante che può montare il calibro che utilizziamo), caricata tosta, sparata da vicino sul "telaio"... Siamo convinti che in determinati frangenti proviamo tutti certe emozioni (qualche attimo di "paura" è normale) ma se impariamo mantenere i nervi saldi (il famoso sangue freddo che poi tanto freddo non è, anzi......) ed al selvatico che vuole impressionarci spariamo con calma da vicino, di sicuro "vinciamo" noi e poi ci ridiamo anche sopra....
 
Teufel.35: ottimo il cal. 35 Whelen: è pressapoco la copia del 9,3x62, le prestazioni si sormontano...... ottimo per la caccia anche al "Setolone" più grosso ed arrabbiato...... congratulazioni, bella scelta davvero !

Grazie Giorgio (e Maria), in effetti lo considero un gran bel calibro: equilibrato, dalle buone prestazioni con un ottimo stopping, danni alla spoglia simili a quelli dei calibri 30 (a volte anche meno....in funzione della palla utilizzata) e, non ultimo, per nulla gravoso alla spalla in fase di rinculo....ci si riesce a doppiare il colpo senza problemi....lo si puo' paragonare tranquillamente al 30-06. Se dovessimo mettere a confronto i due calibri, ritengo che il 35 e' lievemente piu' dolce e poco meno prestante rispetto al calibro teutonico; per farti un paragone pratico, la differenza tra i due sarebbe come mettere a confronto i due calibri trenta dove il Whelen corrisponderebbe al 308 e il 9,3 al 30-06. Pero', purtroppo, le case costruttrici di carabine non hanno avuto la voglia (o il coraggio) di spingerlo e quindi di farlo conoscere ai vari utilizzatori, ad esclusione della Browning, che catalogo' la sua Long Track anche in 35 Whelen ma, purtoppo, non venne mai presa in considerazione la sua commercializzazione in Italia (per mancanza di richieste in questo calibro) ma riservata esclusivamente per il mercato europeo tipo Francia (dove allora era vietato l'uso di munizionamento di derivazione militare) e maggiormente per la Spagna dove era un calibro diffuso specialmente nelle varie "Monteria". Questo aspetto, ha portato con il tempo, una sempre piu' difficile reperibilita' di materiale da ricarica (per non parlare delle munizioni originali di fabbrica), soprattutto se parliamo di scelta di peso e tipologia di palle (quando l'ho acquistata, invece, c'era un ampia scelta) tanto da considerarlo, ormai, un calibro "quasi obsoleto". Per concludere, se mai dovessi consigliare ad un amico un calibro piu' corposo e pesante dei soliti calibri 30 da camerare in una carabina semi-auto, NON consiglierei mai il 35 Whelen (solo ed esclusivamente per i motivi sopra riportati), ma lo indirizzerei, senza alcun dubbio, verso il 9,3x62.

Un salutone
Alberto

NB- Scusami per il ritardo nel risponderti ma in questo WE non ho potuto proprio [42]
 
La lunghezza complessiva della cartuccia (completa di palla) dev'essere sempre della stessa misura indipendentemente dal tipo di ogiva !!! E' molto importante che conosca la misura esatta della cartuccia compresa di palla ("re.coil") affinchè questa possa quasi toccare le rigature iniziali della canna: questo è importante ai fini della precisione ed è uno dei fattori principali che osservano i garisti per le loro competizioni: noi carichiamo "tosto" e "crimpiamo" bene le palle per non perderle, mentre i garisti stringono appena appena per ottenere il massimo della precisione e caricano sempre con dosi leggere per mantenere costante e preciso il colpo. Noi personalmente non ricarichiamo, ma abbiamo un'esperto che ce le carica, per questo conosciamo queste storie.....

Scusami Giorgio se mi intrometto, ma il fatto che la palla di una munizione sparata in una carabina semi-auto (a maggior ragione se da caccia) debba "quasi toccare le rigature iniziali", onestamente non lo condivido. La lunghezza totale di una munizione da caccia, sempre parlando di un utilizzo in semi-auto (ripeto...da caccia) e' vincolata dalla disponibilita' di spazio in lunghezza del caricatore in dotazione all'arma. In pratica la munizione finita deve essere piu' corta (si tratta di pochi millimetri) di questa lunghezza.....con tutte le palle utilizzate....pena problemi di cameratura e quindi inceppamenti. A dimostrazione di cio', prova a misurare le munizioni commerciali considerate "da caccia" con le rispettive quote standard.....constaterai che sono piu' corte.....oltretutto lo hai affermato anche tu che il tuo Caricatore di fiducia, a prescindere dalla lunghezza e peso delle palle utilizzate per i caricamenti delle tue munizioni, mantiene sempre e comunque la stessa lunghezza totale....magari affondando maggiormente la palla dentro al rispettivo bossolo.

Un saluto affettuoso
Alberto
 
Riferendomi all'ultima frase che hai scritto Walker, ti posso dire che purtroppo è vero: infatti è stato per me personalmente più volte motivo di accese polemiche e vigorose discussioni avvenute e durate molto tempo (talvolta veramente tante ore interminabili) trascorse in Camera di Consiglio molti anni fa quando ero giudice presso la Corte d'Appello d'Assise di Venezia, (1° sezione penale - omicidi, suicidi, mafia), due in particolare che non potrò mai dimenticare poiché il verdetto ha contemplato l'esito finale che ha espresso tu. Non l'ho mai mandato giù e tuttora quando ci penso provo ancora un profondo senso di rabbia perchè secondo la mia opinione (ma anche anche quella di altri) la Legge non ha tutelato gli interessi dei superstiti, dei quali alcuni erano minori.... !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Caro Giovanni adesso sicuramente ti deludero'.....sono quasi astemio....dico quasi perche' bevo solamente un po' di vino durante il pasto, niente super alcolici! La fiaschetta con il Whisky pero' l'ho sempre portata in battuta...era per i canai che, al termine delle ostilita' e magari con temperature rigide, trovavano conforto con un bel "goccetto"!!!
Un salutone
Alberto
 
Fatti che purtroppo accadono.... certo che al di là del tiro indubbiamente molto preciso, la palla Gualandi in cal. 20 ha espresso davvero notevole potenza ! Comunque congratulazioni per aver preso davvero "l'animale più grande..." Tanto tempo fa (sul finire degli anni '80) è accaduta una cosa analoga anche a me ed al mio amico tedesco Sepp in una fresca mattina di caccia ai Cervi in Germania... Ore 02,30 sveglia, colazione rapida alla tedesca... ore 03,10 siamo nella stalla e ci si imbratta scarponi, guanti e vestiario con sterco di cavallo.... ultimi reciprochi scambi di opinioni e di consigli per la migliore riuscita.... verifica delle armi .... qualche piuma d'oca e cenere in tasca ....un frettoloso Waidmannsheil e partiamo per occupare due postazioni diverse (abbiamo circa 2 km. uno dall'altro) entrambi ai margini di un bosco in Baviera.....io su una Wolks. Maggiolino verde -vado su zona quasi piana ben accessibile, Sepp sulla jeep Marcedes -prati umidi e deve arrampicarsi su un pendio impegnativo per raggiungere la parte alta ed opposta del bosco.... Sono le 03,50 ed io sono già sulla mi altana.... arma caricata in sicura.... bella nottata...., .... luna piena... all'improvviso scende un pò di nebbia, non tanto densa ma quel tanto che basta per cominciare distinguere male piante, vegetazione colline.... penso che se mi esce il Cervo da quel viottolo del bosco cui sto quasi dinanzi (100>110 mt.) mi diventerà difficile mollare il colpo (in mano una Mauser Europa cal. 9,3x64, ottica Zeiss 8x56) ...sono le 06,10 ed il bosco mi sta sparendo piano piano inghiottito da una nebbia che si fa sempre più fitta.... 6,35 anche con il debole chiarore della Luna è impossibile mirare... scarico l'arma....... tutto d'un tratto un balzo al cuore perchè sento il colpo cupo del 7 mm. Vom Hofe diSepp.... lo ha preso penso..... tre secondi dopo un secondo colpo.... bravo Sepp mi dico, femmina con piccolo... Festante scendo dall'altana e mi precipito verso la sua zona.... l'ultimo tratto di circa 300 mt. lo faccio a piedi (l'auto non può, troppa pendenza, scivola): affannato raggiungo Sepp dietro una catasta di legna .... inizia albeggiare, un pò di chiarore.... Waidmannsheil gli urlo due volte (era molto preciso con l'arma)...... con la mano sinistra continua sorseggiare Wisky dalla sua piatta fiaschetta in pelle marrone... Waid-waid-vaffanculo mi risponde borbottando ... riprende a bere.... con la destra mi fa segno di guardare più avanti.... entusiasta faccio 7-8 passi al di là della catasta .... poi mi blocco ! Mi rigiro e gli chiedo: com'è successo ? In Italiano striminzito dice "tuto OK, ragio di luna, brila occhio, nebia putana, croce soto 30 cm., bum...morto... .....altro ochio dietro..bum,,, morto .......altro ochio dietro.....no, no....no posibile, no posibile... va da contadino , porta tratore con catena, se tu vero amico di Sepp tu dire esere stato tu bum bum... ti prego..... ti prego..... " ... a terra c'erano due grossi manzi rossi (sulla bilancia peseranno poi circa 460 kg. ciascuno)...... In poche parole era accaduto questo: Sepp era a circa 80 mt. dal bosco: è scesa un poca di nebbia nel momento che dal viottolo escono proprio alla stessa ora i buoi che pascolavano in una radura interna. Per un'attimo Sepp per effetto di un raggio di Luna ha visto brillare un riflesso nell'occhio ... l'orario era quello giusto, la posizione del "selvatico" e l'altezza corrispondevano, ha pensato al Cervo... ma subito dopo il primo colpo ha visto un'altro occhio .... femmina con giovane pensa Sepp... e giù la seconda tonata.... ma poi vede un'altro occhio .... realizza immediatamente che è impossibile che un terzo Cervo sia lì presente !!! Troppo tardi !!! Il contadino era contento quando sono andato da lui perchè aveva sentito i due colpi.... mi abbracciò, mi strinse le mani.... Waidmannsheil di qua.... Waidmannsheil di là,.... abbracci..... ed io che non sapevo come dirglielo... pensavo ...aspetta, vai piano con i tuoi abbracci e Waidmannseil.... vedrai dopo che storia salta fuori.... uuhhhhhh....... vi lascio immaginare il seguito..... non ho capito bene perchè, ma è cambiato improvvisamente l'atteggiamento affettuoso ..........se avesse avuto i canini sviluppati mi avrebbe succhiato il sangue come Dracula..... per due anni mi sono preso la colpa, ma alla cena di fine d'anno (30 Dicembre) dell'anno successivo (cena annuale con tante persone del villaggio, circa 200) Sepp ha confessato pubblicamente il misfatto riscattandomi... Lui viveva in quel paese, è stato obbligato incolpare me per non scontrarsi con gli abitanti... (comunque l'assicurazione ha pagato tutto). Certo che nel frattempo ogni volta che arrivavo per uscire a caccia (sopratutto Caprioli) i contadini della zona chiudevano nelle stalle manzi, vitelli ed asini... per paura che questi ultimi (grigiastri.... orecchie lunghe) l'Italiano li scambiasse per Lepri......
 
Piatti tipici? Qui nella nostra zona montana sii consuma sopratutto carne di Agnello facilmente reperibile perché ci sono tanti greggi di pecore miste a capre, cotta principalmente sotto forma di Goulash oppure sulla brace ma in questo caso è "ripiena" con impasti di uova e verdure: si consuma altresì un pane "farcito" con formaggio pecorino. Poi c'è la tendenza di fare in casa dolci tipici locali per lo più a base di noci macinate. Il distillato di grappa ("zuica") poi va giù a litri: qui la maggior parte delle persone la ricavano nel mese di Aprile macerando mele e pere, alcuni anche con i semi di zucca (molto costosa) prodotti raccolti nella scorsa stagione 2018. Per il resto si consumano i soliti altri prodotti utilizzati come sempre nel corso dell'anno. Sono venuto in Transilvanjia perchè mia moglie Maria (infermiera Romena ora non più praticante), dopo il decesso di entrambe i miei anziani genitori che lei ha accudito anche come badante, (cacciatrice pure lei: farsi la licenza di caccia in Italia è stata la mai unica condizione per sposarla, "ricatto" esteso poi anche per farsi la licenza di caccia in Romania) mi aveva stimolato al trasferimento in quanto qui viveva solamente la sua mamma (il papà è deceduto molti anni addietro), con alcuni appezzamenti di terreno agricolo e qualche capo di bestiame da accudire. Parlandomi della "Sua" terra, fantasticando un poco su natura, tradizioni, tranquillità di vita, attirato dalla zone montane di caccia (la mia grande passione) con tanto tempo libero disponibile (sono in pensione), non ha certo impiegato molto convincermi totalmente. Era oltretutto un pensiero (un sogno nel cassetto, si dice così? ) che per la verità accarezzavo da tempo, fin dal 2004 quando in quel tempo ebbi l'opportunità di poter conseguire il porto d'armi e relativa licenza di caccia Romena sostenendo gli esami di Stato con l'appoggio di un'interprete (una brava donna da mandare in ferie ad ... Auschwitz-Birkenau... perchè solo la mattina degli esami scoprirò che era una "ambientalista"... me lo disse un Commissario esaminatore... traduceva come voleva ... fortunatamente mi ero portato un buon vocabolario Italiano-Romeno con me ..... ho superato l'esame grazie alla buona esperienza Italiana e sopratutto Tedesca .... no comment........... !!!!!!!!!!), meglio dire che da sempre desideravo "buttarmi" anima e corpo nel mondo venatorio ... magari fino alla fine dei miei giorni...... Per le mie "esigenze" qui ho tutto ciò che mi serve, la Lingua assomiglia un pò a quella Italiana (non parlo correttamente ma capisco quasi tutto, mi spiego sempre in qualche maniera i), rispettoso di tutto e di tutti, mi sono adattato bene, mi hanno accolto meglio, insomma ci sto proprio tanto bene davvero. Poi se non capisco me lo rispiegano con altri termini anche se io "Romanizzo" termini Italiani (quando parlo guardo l'espressione del viso delle persone e me ne accorgo subito se ho detto qualcosa che non è corretto: se vedo che crucciano la fronte vuol dire che ho sparato una "cazzata".... e correggo subito il tiro cercando altre parole. Se certe conversazioni non sono poi tanto importanti, quando alla fine di un discorso mi chiedono se ho capito, annuendo con la testa rispondo "am intelegit tuto" (traduzione personale romanizzata di "ho capito tutto") anche se magari non ho capito proprio un bel niente.... Se la conversazione è telefonica, dopo che l'interlocutore ha parlato magari per un quarto d'ora, gli dico: scusi un momento che le passo Maria....... Con Maria vicino (o Michele quando è qui) per me la lingua Romena è davvero facile.... un gioco per ragazzi........!!!!!
 
Sull 'efficacia del 308w con me sfondi una porta aperta! Ho sempre usato il 30-06 in battuta fino.. a quest' anno! Dopo aver imbracciavo una Tracker in 308 e averla provata me ne sono innamorato e l'ho acquistata.. modello senza HC.. cartucce ricaricate dal Maestro Ricaricatore di zona.. 2 cinghiali su 2 arrivati e fermati senza se e senza ma con un colpo solo senza perdere la mira per l'eventuale secondo colpo.. neanche il 20 rincula così poco! Pensavo solo che dovessi trovarmi davanti 3 o 400 kg di bovino In..zzato nero... Beh... Mi sentirei più tranquillo con qualcosa di più "africano" o di "romeno" da imbracciare!
P. S. Siete talmente bravi a narrare le vostre avventure che se le pubblicaste in una raccolta, fatemelo sapere! Ne acquisterei subito alcune copie per me e per i miei amici.
Saluti.
Alle
 
"Per quanto riguarda la solennità delle funzioni ortodosse,vi spiego io la differenza tra Chiesa Cattolica e Chiesa ortodossa...
I cattolici sanno a che ora inizia e finisce la messa..
Gli ortodossi sanno a che ora si inizia,ma non quando si finisce...
Le liturgie sono molto più solenni e sentite...ve lo dice uno che e' passato dal cattolicesimo all'ortodossia.....di sua spontanea volontà...
Sarà che ormai sono quasi di madrelingua romena,ma mi "prende" molto di più una funzione religiosa ortodossa di quanto una Cattolica...ma la fede vi assicuro che è la stessa....preghiamo in modo leggermente differente,ma per lo stesso Dio".

Sì Michele: condivido ciecamente questa tua opinione perchè pur essendo Romano-Cattolico, anch'io sono stato poi battezzato anche con il rito Ortodosso, motivo per il quale adesso abbraccio entrambe queste Religioni che come dici bene tu sono la stessa cosa perché si parla e si crede e si professa la fede sempre per lo stesso unico Dio. A Pasqua seguo le Funzioni Religiose in tutte e due le Chiese, entrambe presenti qui in paese e vicine a casa.
 
Walker 960: la tua è una domanda per la quale necessita una risposta piuttosto lunga, ma se hai pazienza ci proviamo.
Noi siamo Cacciatori come te, soci in due fondi venatori attigui (uno di circa 20.000 ettari e l'altro di circa 45.000): avendo avuto la residenza in Romania dall'anno 2000, io ho potuto conseguire la licenza di caccia Romena nell'anno 2004 (esami di stato) mentre Maria è cittadina Romena e quindi per lei è stato burocraticamente più facile ottenerla. Oggi invece è molto più complicato perché devi essere cittadino Romeno oppure essere coniugato con una cittadina Romena ed avere una residenza fissa in Romania, ma non solo. Con la vecchia Legge era necessario dimostrare dii essere residenti in Romania da almeno un'anno prima di ottenere il rilascio di un certificato del Casellario Giudiziario, documento questo che permetteva sostenere dopo un'altro anno l'esame abilitativo di Stato (pesantuccio e complesso...) per il conseguimento del Porto d'Armi (attualmente i Politici stanno discutendo di allungare questi tempi a 5 anni), costo base circa 1000 Euro ma poi ci sono altri "costi di percorso"... dipende da zona a zona.... Tuttavia prima di sostenere l'esame venatorio statale è necessario associarsi presso un Fondo venatorio (privato oppure Statale la cui quota viene stabilita annualmente dal Presidente gestore del fondo venatorio al quale sei iscritto, dai 340 Euro annuali in su, dipende dal Gestore del fondo) perché il Presidente deve rilasciare una dichiarazione con la quale attesta che per un certo periodo "l'Aspirante cacciatore" è uscito in varie "battute di caccia " con la loro squadra (una volta erano 24 mesi ma non so attualmente, ovviamente senza armi), dove è stato istruito come Cacciatore (modalità, tempi, riconoscimento dei vari selvatici oggetto di caccia, le loro tracce, abitudini dei selvatici, periodi venatori, selvatici abbattibili e/o protetti, ambiente e flora ai fini cinegetici, che conosce la Legge riguardante la caccia e tante altre menate attinenti l'attività venatoria ecc. ecc. ma non so attualmente..) Solamente dopo è possibile sostenere l'esame di Stato. Dopo questo la persona interessata deve rivolgersi presso il Comando di Polizia locale (ufficio Armi ed Esplosivi) per ottenere l'autorizzazione ad acquistare un'arma presso un'armeria. Una volta pagata l'arma l'armaiolo rilascia una dichiarazione da portare presso lo stesso Comando di Polizia il quale rilascierà il Porto d'armi. Quindi si ritorna in armeria a ritirare l'arma rimasta temporaneamente in custodia e la si porta al Comando di Polizia che verifica che i numeri di serie impressi nell'arma (bascula e canna) corrispondano alla dichiarazione da loro rilasciata: questo perché l'Ufficio "Armi ed Esplosivi" trascrive i numeri di serie sul Porto d'Armi. ma il libretto verrà consegnato in seguito dopo che saranno stati apposti timbri e firma di "Visto-benestare": nel frattempo l'interessato si porta l'arma a casa sua con una autorizzazione provvisoria della Polizia senza mai poterla portare fuori casa fintanto che non avrà in mano il libretto di Porto d'Armi (la Polizia avvisa quando sarà pronto per essere ritirato solo personalmente, non si può delegare nessuno perché l'interessato deve firmare sul Registro dell'Ufficio al momento del ritiro del libretto). Questo è quanto mi risulta erano le procedure burocratiche che richiedevano tempi molto lunghi. Armi e munizioni sono più care qui in Romania rispetto l'Italia, e come Cacciatore puoi detenere max 7 fucili (max n.2 dello stesso calibro) e n. 300 cartucce per ogni calibro (ma stanno parlando di aumentare il numero di munizioni che si possono detenere) da conservare in due armadi di ferro distinti e chiusi a chiave: uno per i fucili ed uno per le munizioni. Tuttavia se installi delle telecamere ed hai armadi adatti puoi tenere fino a 14 armi (per ogni cacciatore). Oltretutto le armi devono avere un blocchetto di sicurezza anti manomissione sul guardamano, blocco che dev'essere montato sia quando le armi di trovano nel'armadio di ferro e sia fino al luogo di dove si svolge l'attività venatoria.
Almeno qui non siamo perseguitati dagli ambientalisti perché non ne hanno motivo: si cacciano prevalentemente gli ungulati (Cervi, Caprioli, Cinghiali ecc.) in gruppo, in battuta, ma chiedendo le autorizzazioni necessarie, il Presidente può concedere (dietro pagamento di quanto previsto per ogni capo abbattibile) il permesso per cacciare anche singolarmente i vari ungulati in Altana o all'attesa a terra. Invece per cacciare gli ungulati sono necessari minimo di 5 Cacciatori + i battitori i cui nominativi vengono trascritti su una autorizzazione cartacea che viene rilasciata dal Presidente del Fondo venatorio (poi restituita indicando i capi abbattuti), senza la quale non si può effettuare nessuna forma di caccia. Il Presidente del Fondo venatorio è responsabile nei confronti del Presidente della Jurisdizione (Regione) ed Organi Amministrativi superiori. Questo è il motivo per il quale noi tutti rispettiamo le sue istruzioni indipendentemente da quello che legifera la Legge Nazionale in materia venatoria. Ti faccio un esempio molto sciocco: se domattina il Presidente del nostro fondo venatorio (Maria ed io siamo associati in 2 fondi attigui e quindi abbiamo 2 Presidenti) ci autorizzasse sparare ai "Pappagalli gialli del Nilo" in migrazione oppure agli "Orsi azzurri di Sumatra" che vivessero qui, noi ci spareremo in tutta tranquillità anche se per la Legge fossero Super-Protetti ! Cioè quello che autorizza un Presidente del fondo scavalca qualsiasi Legge Nazionale perché per quanto riguarda la selvaggina e forme di caccia locali è lui che decide cosa è bene o cosa è male per il suo Fondo venatorio, è lui che risponde nei confronti dello Stato. Ma stai certo che un Presidente serio non ti concede di fare alcuna porcheria, tutt'altro ! E' lui che può modificare la data di apertura e/o di chiusura dell'attività venatoria nel suo territorio. Tii dico questo solo per farti capire quanto è grande ed importante la responsabilità di un Presidente del Fondo venatorio. La caccia, in funzione della tipologia della selvaggina e dei loro periodi, è aperta praticamente quasi tutto l'anno: dipende sia dal calendario venatorio nazionale che dalle varianti delle autorizzazioni locali. Anche il prelievo venatorio è molto più contenuto (come quantità di capi abbattibili) rispetto quello Italiano. Sono necessarie le autorizzazioni scritte per cacciare pressoché qualsiasi selvatico, migratori compresi. Per cacciare i migratori è necessario che escano almeno due cacciatori insieme (5 per gli ungulati e/o zone montane causa la presenza di selvatici pericolosi - grossi ungulati oltre Lupo, Orso e Lince), ma su richiesta il Presidente può concedere permessi individuali in base alla tipologia della selvaggina che s'intende perseguire. Noi finora ci troviamo davvero molto bene, mai avuto il minimo problema con la Legge, tanto meno con i Protezionisti che ripeto secondo noi non hanno motivo di effettuare sopra luoghi perché qui tutti rispettiamo quanto ci viene sistematicamente impartito dal Presidente del fondo venatorio. Sappiamo di certo che una volta si poteva cacciare liberamente la selvaggina migratoria sopratutto nella zona verso il Mar Nero (in particolare le Allodole), ma poi per colpa di alcuni "furbi" che per farsi vedere "bravi" hanno sparato al vento tante "menate" anche su siti Internet "fantasie o realtà, non lo sappiamo" (di un ramo hanno fatto un fascio...) vantandosi di aver abbattuto numeri così elevati di migratori da attirare l'attenzione degli ambientalisti ! Figurati cosa può essere accaduto quando verificando alcuni cacciatori , a qualcuno hanno trovato in mezzo al carniere anche capi protetti. Idem con gli anatidi e palmipedi nel Delta del Danubio...... Ai "Verdi" non sembrava vero pur di poter per aprire polemiche, dissensi, accuse e storie varie...!!! E non parliamo solo di Italiani, ma anche di Tedeschi, Francesi ed altre Nazioni.... Quelle erano località considerate davvero a ragione "Paradisi terrestri"..... dei "Sancta Sanctorum" della fauna..... purtroppo alcuni di questo "Paradisi" oggi sono chiusi all'attività venatoria, altri limitatissimi per estensione o per "l'arts venandi", per cui cacciare in alcune aree si è soggetti a controlli, verifiche ecc. Peccato davvero, ce n'era per così dire "per tutti", ma l'egoismo con la stupidità umana di pochi ha precluso la possibilità a terzi di esercitare alcune tipiche ed entusiasmanti forme di caccia anche ai Cacciatori più onesti rispettosi della natura e delle Leggi vigenti in questa bella Nazione ricca di storia, di arte, di costumi e di tradizioni: al di là della Politica abbietta ed egoista, questo è una Stato straordinariamente sorprendente, sotto tanti profili, oltre che paesisticamente ed ambientalmente. Noi proveniamo da famiglie modeste, di lavoratori onesti, che ci hanno sempre insegnato che quando si entra "in casa di altri" si chiede permesso e ci si deve adattare molto rispettosamente alla mentalità dei suoi occupanti.... oppure è meglio che restiamo a casa nostra....
 
Cerchiamo alcune foto e dopo le allegheremo: in una si vedono due fori sulla carne del cinghiale (154 kg.) scuoiato "tirato" in corsa da un cacciatore della nostra squadra e colpito con due palle di 9,3x62 (arma ad otturatore girevole scorrevole): il foro piccolo (1° colpo sparato da circa 120 mt.) è stato fatto con palla CDP 285 grs. mentre il foro grande (2° colpo sparato a circa 160 mt.) è stato causato da una palla morbida RWS Teilmantel 285 gr. . In altre foto si vedono altri selvatici abbattuti che vivono nella nostra zona montana: non sono tutte "locomotive", anche qui abbiamo cinghialotti piccoli sugli 70>100 kg., poi quelli di peso medio 120>170 kg., quindi quelli grossi da 180>230 kg.; poi ci sono le "locomotive da 250>300 kg. ed infine i "capital" che talvolta arrivano pesare anche ad oltre 350 kg. Quelli nella fascia fra 120 e 230 kg. (sono tutti di gamba alta per cui arrivano facilmente a superare il metro di altezza) sono quelli che s'incontrano con più facilità, diciamo pressochè normalmente, mentre le "locomotive" ed i "kapital" (alti fino a cm. 120) li troviamo per lo più nel rigido periodo invernale da circa fine Dicembre fino a Febbraio, ovvero nel periodo degli accoppiamenti. Le "postazioni" fotografate sono le mie (ho l'abitudine di fotografarmi iI posto di caccia per poi "studiarlo" bene attentamente a casa, sopratutto se lì mi è uscito un selvatico): in qualche foto ci sono anch'io da solo, in altre anche con il campuflage invernale sia su di me che sulla canne della carabina). Purtroppo essendo in pochi cacciatori (35 compresa Maria e Barone Rosso + una decina di battitori) per un territorio prevalentemente forestale di circa 20.000 ettari, talvolta un cacciatore dista anche oltre 500 mt. dal compagno più vicino, e pertanto ogni situazione anche pericolosa dobbiamo gestircela da soli, il che non facile perchè capita spesso che i "picchi di adrenalina" salgono improvvisamente alle stelle .... quando arrivano le "locomotive" o peggio.... quando dopo una serie di "crak" per rami rotti di fronte a noi all'improvviso si materializza l'Orso invece del Cinghiale.... Questo è il motivo per il quale "amiamo" il cal. 9,3x62 esaltandone le doti (meritate!) ed alla grande lo consigliamo senza indugio al posto di altri calibri (minimo dai più robusti 8 mm. in su e caricati "tosti"): purtroppo quasi sempre non sappiamo mai cosa ci arriverà davanti.... .
 
Teufel.35: ottimo il cal. 35 Whelen: è pressapoco la copia del 9,3x62, le prestazioni si sormontano...... ottimo per la caccia anche al "Setolone" più grosso ed arrabbiato...... congratulazioni, bella scelta davvero !
 
Weid.. Weid.. Vaffan culo..ahahah È roba degna del miglior Alberto Sordi!! Vi prego ragazzi! PUBBLICATELE QUESTE AVVENTURE! SONO TROPPO BELLE!!
 
Prendendo spunto da quanto accaduto a Cosmin, vogliamo evidenziare quanto segue allo scopo che i Cacciatori (in particolare i neofiti) siamo a conoscenza di certe realtà, e quindi più preparati in particolare quelli che cacciano il Cinghiale (o altri ungulati) in certe zone montane. Dopo aver sentito il rumore di uno sparo tutti i selvatici si allarmano e cercano di allontanarsi velocemente dal luogo dov'è avvenuto.... tranne uno che al contrario viene... scusate abbiamo sbagliato termine... volevamo dire "CORRE" ..... eccome CORRE........ sì, è proprio lui: l'ORSO ! Questo sopratutto nel periodo invernale e/o con giornate con il tempo "in moto". Non è solamente un'onnivoro prevalentemente vegetariano che si alimenta di frutti di bosco, insetti, tuberi, erba, mais, insetti, formiche ecc., come si vuol far credere: è sopratutto un grande carnivoro, il più grande e pericoloso che abbiamo in Europa, seguito a ruota da Lince, Lupo, Sciacallo,Volpe e Gatto selvatico (questi ultimi due assalgono ed uccidono i Caprioli forse più della Lince ed in questo senso qui da noi i danni annuali a loro carico sono proprio tanti !!). Oltretutto per chi non lo sapesse, il Plantigrado è anche un "comodo" ed un "ladro": preferisce infatti cibarsi di animali uccisi da altri carnivori (per lo più quelli citati, o uccisi dal'uomo) rubando loro il pasto piuttosto che inseguire un selvatico: LUI non è un gran corridore, corre sì veloce anche 50 km. orari in foresta (come un fantino con calesse all'ippodromo) anche per alcune centinaia di metri sopratutto in salita rompendo con la forza della sua mole tutto ciò che incontra, ma non è certo un gran inseguitore da km. (salvo che la preda sia lenta e Lui affamato da tempo) ! Le zampe anteriori più corte non gli permettono essere un velocista per lungo tratto, ed in una discesa accentuata ha la tendenza "capottare", quindi deve rallentare la corsa. Invece oltre essere molto resistente nei pedinamenti è altresì un arrampicatore eccezionale, velocissimo salire anche per 7-9 mt. su una pianta se il tronco glielo permette, proprio come un gatto !! Astuto come o più della Volpe, anche se la vista non è certo delle migliori, possiede udito finissimo ed olfatto stra-super-potente (lui l'aria non la fiuta...la mastica... e con il vento a favore sente l'odore del sangue anche due km. dentro in foresta .... distanze incredibili... Nonostante la mole è dotato di enorme forza fisica e di un balzo fulmineo, per questo adotta per lo più la tecnica dell'attesa e "dell'agguato" piuttosto dell'inseguimento: inoltre la muscolatura possente gli permette avere quasi sempre la meglio anche su prede di stazza ben più elevata della sua. Tutto ciò che è dentro il "suo" territorio gli appartiene ... anche l'essere umano, una preda come tante. Fra le caratteristiche più note c'è il fatto che si erge in piedi per visionare un'ambiente oppure per identificare meglio una preda e di abbassare entrambe le orecchie un'istante prima di aggredire... Vendicativo all'ennesima potenza, è lui il vero RE della foresta ...!!!
Perchè diciamo tutto questo ? Molto semplice: gli Orsi non vivono solamente qui in Romania (la nazione che con oltre 7500 Plantigradi censiti è quella che ne contempla di più), ma anche in altri Stati Europei, fra i quali l'Italia.... Non saranno dei colossi come talvolta lo sono quelli che vivono sui Carpazi, ma comunque un Plantigrado di 200>250 kg. sa dire la sua a gran voce.... e se costretto ce lo può dimostrare facilmente: se non si tratta di "Orsi formichieri" (non è una razza diversa, sono sempre loro, gli Orsi Bruni, chiamati così perchè fino a 3>4 anni di età si nutrono prevalentemente di formiche e di vegetali) che non sono tanto pericolosi perchè non avendo ancora "assaggiato" il gusto del sangue (quello umano poi che è dolce....sarebbe peggio...e quindi non hanno ancora quell'aggressività tipica degli adulti...,) evitano accuratamente il contatto umano" come il diavolo con l'acqua santa", l'incontro con un Plantigrado è sempre, sottolineiamo SEMPRE molto pericoloso, specialmente se LUI si trova nell'impossibilità di fuggire, oppure parzialmente ostruite le vie di fuga, oppure in posizione dominante (lui più in alto rispetto a noi-attacca quasi sempre perchè ci vede piccoli) ! Quando il cacciatore persegue la selvaggina in zone frequentate dagli Orsi è obbligatorio sappia che dopo lo sparo deve ricaricare subito l'arma ascoltando in silenzio ogni più piccolo rumore: particolarmente d'inverno, nelle giornate fredde, magari con del nevischio a terra oppure all'inizio di una nevicata seppure leggera perchè sono le condizioni migliori che stimolano l'appetito dell'Orso il quale si mette in caccia... Sopratutto se il Cacciatore è da solo deve rimanere sottovento, lontano dalla spoglia quel tanto da garantirsi un buon margine di sicurezza (30>40 mt.), meglio basso, fermo e nascosto dietro una pianta fintanto che arrivano i battitori o almeno i suoi cani, e NON faccia sanguinare maggiormente l'animale sgozzandolo o eviscerandolo !!! In questi frangenti può essere molto pericoloso esporsi, meglio avvertire subito i colleghi e chiamare i battitori. La distanza dalla spoglia è indispensabile perchè se arriva "zio Martino" affamato non attaccherà il Cacciatore accontentandosi del pasto caldo ..... e se in questo caso il Cacciatore intendesse andar via, deve indietreggiare lentamente senza mai guardare il Plantigrado negli occhi (lui la prende come una sfida) e non deve assolutamente mai voltare le spalle all'Orso (lo inseguirebbe immediatamente, al pari di una preda che fugge...) L'avventura di Cosmin può ripetersi ovunque... potrebbe ripetersi anche in Italia !!!....... Non sottovalutate mai queste circostanze: se le cose le sappiamo e siamo preparati, possiamo affrontare con più coraggio e gestire meglio ogni situazione senza cadere nel panico....

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Scusate, una curiosità; Ma da voi, l'orso in inverno, non va in letargo?
Il pericolo dell'orso in Italia è stretto ai minimi termini, anche perchè la maggior parte si trova all'interno dei parchi, dove non si pratica la caccia, ma c'è la pastorizia e qualche episodio è successo, pecore e vitelli sbranati. Certo tutto può succedere, specialmente ai frequentatori del bosco, ma le zone sono tutte tabellate.... Invece è più temibile la vipera che ogni anno miete vittime con i suoi morsi, specialmente ai cani che il più delle volte vanno a morte sicura, perchè quando te ne accorgi è sempre tardi per intervenire. Anche da noi c'è il gatto selvatico e la volpe, quest'ultima si limita a far danni nei pollai, (maledetta!), quando vive vicino ai centri abitati e alla cattura di qualche animale selvatico in nei boschi e fa manbassa di animali di ripopolamento che ogni anno vengono liberati, come fagiani, lepri e starne. Il gatto selvatico è più raro, difficile da vedere. Il lupo, fino a quando non attacca l'uomo è un problema silente, che per ora riguarda più gli allevatori di bestiame che altri. Attacca anche i cinghiali, ma il loro numero esiguo, (almeno da me), non crea grossi problemi alla caccia.
In fin dei conti, tutto quello che cammina e vive nei nostri boschi, è abbattibile con un semplice cal. 12, sparando ad una distanza compatibile per questo calibro. Infatti, prima che le rigate prendessero sopravento sulla caccia al cinghiale, questo calibro era utilizzato da tutti, assieme al cal. 20. Il rigato ti da una sicurezza in più perchè molto più potente e preciso del 12 ed è obbligatorio nella selezione, dove si deve tirare a distanze impensabili per il liscio.
Da un pò di tempo a questa parte, il cinghiale autocno va a scomparire, infatti si abbattono cinghiali fuori dalla norma, che passano, spesso e volentieri il quintale di peso. Questo è il frutto di immissioni di cinghiali dei Carpazzi e di incroci tra cinghiali con maiali allo stato brado. Questi ultimi risultano i più pericolosi, caricano l'uomo e i cani molto più del cinghiale nostrano originale.
Da qui anche un altro motivo per preferire il rigato. In fine, considerando i selvatici che si potrebbero incontrare qui in italia, un cal. 308 W basta e avanza, se poi uno vuole esagerare, il 30.06, con palla adeguata, copre tutte le situazioni che si verrebbero a creare. Quanto detto è il mio parere personale, nulla di più.
 
Ci piace scrivere, scambiare opinioni, leggervi e confrontarci ..... ma nel rileggere il nostro messaggio sopra riportato (scritto tutto d'un fiato), ci siamo accorti di aver fatto più di qualche errore di ortografia, oltre che aver scritto erroneamente "paesisticamente" invece di "paesaggisticamente": per favore scusateci, grazie. Giorgio e Maria.
 
Comunque Walker come dicevamo prima, noi non conosciamo nè la Calabria nè tanto meno l'Aspromonte (come neppure tante altre del Sud Italia), ma invidiamo le vostre posizioni geografiche anche perché avete il mare, e quindi del gran buon pesce fresco di tante varietà da "gustare" ...... accompagnati da rinomati vini locali che nulla hanno da invidiare a quelli del Nord..... beati voi....... qui l'unico pesce "fresco" che conosciamo è il "pesce d'Aprile"..... una specialità locale poco appetibile ............ tuttavia ci stiamo organizzando per scendere giù qualche giorno da Barone Rosso quando verremo in Italia, il che speriamo presto ! Ci hanno detto che la cucina del Sud "ammalia", ci fa "schiantare" con le sue delizie.... molti anni addietro ero stato per qualche periodo in vacanza a Rodi Garganico, Peschici, Santa Maria di Luca e Gallipoli (non ricordo bene con quale delle mie mogli ...) dove effettivamente mi ero trovato stupendamente bene sotto il profilo culinario e qualità delle spiagge .... a noi personalmente "patatari, incalliti polentoni del nord" ci farebbe bene del fosforo di tanto in tanto, sopratutto adesso che purtroppo stiamo imboccando la 3° età....... ed a tal proposito Maria ed io ci siamo promessi di fare un bel "pieno" con tanto di foto ricordo prima di tornare a casa....
 
Sì è vero ciò che affermi Alberto: infatti avevamo scritto che il nostro caricatore le confeziona tutte in modo che arrivino "quasi" a toccare le prime rigature iniziali vicino alla camera di scoppio, ma non toccano, ovvero le tiene lievemente più corte (di quanto non lo sappiamo, ma sono comunque lunghe massimo mm. 82: solo la Hornady RP/SP 286 grs. era lunga mm. 83 perché molto appuntita) appunto come dici tu per non avere problemi di impuntamento e/o di caricamento nelle nostre semiautomatiche. Sono invece i garisti che nelle loro armi mono colpo impiegate nelle competizioni di alto livello arrivano ad appoggiare la palla alla rigatura, ma è soltanto per motivo di ottenere la massima precisione possibile. Noi invece abbiamo necessità sopratutto di potenza perchè spariamo sempre a breve distanza nella quale la precisione che dimostrano è per noi ottima, anche se certamente non paragonabile con quella "chirurgica" richiesta dai "cecchini" ..... ma questo non glielo abbiamo mai detto ai Cinghiali.... eheheheheeeeee.....
Non sapevamo e ci dispiace invece sentire che il cal. 35 Whelen stia andando in "disuso" perchè ne abbiamo sempre sentito parlare molto bene da qualche utilizzatore che anni addietro lo impiegava in Toscana, avendo dalla sua il pregio del diametro di palla più largo rispetto il 30.06, caratteristica che nei tiri brevi assicurava una garanzia di esubero di potenza rispetto i selvatici perseguiti. Se puoi cerca bossoli nuovi (in Italia o all'estero) più le relative palle e fatti una buona scorta: altresì procurati i Dies ecc. e poi con il tempo li potrai caricare (o far ricaricare da persone competenti come facciamo noi) ottenendo munizioni validissime: crediamo che tuttora la Nosler produca le palle Solid Base Ballistic Tip da 225 grani e le Partition Spitzer da 250 grani DS 279 ; anche la casa Swift produce palle A-Frame semi-spitzer da 225 e da 250 grani DS 279 : se caricata "tosta" la palla A-Frame 250 grs. con DS 0.279 (che secondo noi è la migliore in assoluto per fermare la carica selvaggia contro animali possenti e resistenti di buona stazza) è sicuramente micidiale nei tiri brevi o ravvicinati ! Palle che nel cal. 35 Whelen la Swift indica idonee contro gli Orsi neri, i grandi Cervi ed i possenti Alci Canadesi (ovvero parliamo di selvatici che per costituzione, clima ed ambiente sono tanto resistenti). Se ne hai la possibilità leggi ciò che scrive la Swift a pag. 224 del suo manuale seconda edizione marzo 2003 (lo abbiamo anche noi qui), dove riporta le caratteristiche delle ricariche con le sue palle A-Frame. Lo stesso scrive la Nosler, ovvero lo decanta a pag. 433 del suo manuale di ricarica stampato in Aprile 2002 (5° edizione, abbiamo anche quello). Qualora non reperissi nella tua zona i materiali di ricarica, prova contattare il Sig. Marco Piovanelli (insieme al fratello Andrea è titolare dell'omonima armeria con sede a Lonato - Brescia). Ripetiamo che ci dispiace davvero molto che per altri interessi e/o motivi commerciali un'ottimo calibro come questo della "classe 35" venga messo da parte.
 
Be.... Alle60, io credo che se il bovino te lo trovi in posizione frontale, (ed è sicuro che sia così, perchè se ti carica, di fronte lo devi avere), A circa 10/20 mt con quella testa che poi non è un bersaglio piccolo a quella distanza, una buona cartuccia del 308 w lo ferma di sicuro. L'importante è non pensare al pericolo in quel momento.....questo è un pò più difficile.
 
Alleghiamo altre 6 foto: precisiamo che i due fori che si vedono sulla pelle del Cinghiale scuoiato sono i fori di uscita della palla perchè quello di entrata ha pressapoco il diametro del calibro utilizzato (circa il diametro di una sigaretta). Giorgio e Maria
 

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Fatti che purtroppo accadono.... certo che al di là del tiro indubbiamente molto preciso, la palla Gualandi in cal. 20 ha espresso davvero notevole potenza ! Comunque congratulazioni per aver preso davvero "l'animale più grande..." Tanto tempo fa (sul finire degli anni '80) è accaduta una cosa analoga anche a me ed al mio amico tedesco Sepp in una fresca mattina di caccia ai Cervi in Germania... Ore 02,30 sveglia, colazione rapida alla tedesca... ore 03,10 siamo nella stalla e ci si imbratta scarponi, guanti e vestiario con sterco di cavallo.... ultimi reciprochi scambi di opinioni e di consigli per la migliore riuscita.... verifica delle armi .... qualche piuma d'oca e cenere in tasca ....un frettoloso Waidmannsheil e partiamo per occupare due postazioni diverse (abbiamo circa 2 km. uno dall'altro) entrambi ai margini di un bosco in Baviera.....io su una Wolks. Maggiolino verde -vado su zona quasi piana ben accessibile, Sepp sulla jeep Marcedes -prati umidi e deve arrampicarsi su un pendio impegnativo per raggiungere la parte alta ed opposta del bosco.... Sono le 03,50 ed io sono già sulla mi altana.... arma caricata in sicura.... bella nottata...., .... luna piena... all'improvviso scende un pò di nebbia, non tanto densa ma quel tanto che basta per cominciare distinguere male piante, vegetazione colline.... penso che se mi esce il Cervo da quel viottolo del bosco cui sto quasi dinanzi (100>110 mt.) mi diventerà difficile mollare il colpo (in mano una Mauser Europa cal. 9,3x64, ottica Zeiss 8x56) ...sono le 06,10 ed il bosco mi sta sparendo piano piano inghiottito da una nebbia che si fa sempre più fitta.... 6,35 anche con il debole chiarore della Luna è impossibile mirare... scarico l'arma....... tutto d'un tratto un balzo al cuore perchè sento il colpo cupo del 7 mm. Vom Hofe diSepp.... lo ha preso penso..... tre secondi dopo un secondo colpo.... bravo Sepp mi dico, femmina con piccolo... Festante scendo dall'altana e mi precipito verso la sua zona.... l'ultimo tratto di circa 300 mt. lo faccio a piedi (l'auto non può, troppa pendenza, scivola): affannato raggiungo Sepp dietro una catasta di legna .... inizia albeggiare, un pò di chiarore.... Waidmannsheil gli urlo due volte (era molto preciso con l'arma)...... con la mano sinistra continua sorseggiare Wisky dalla sua piatta fiaschetta in pelle marrone... Waid-waid-vaffanculo mi risponde borbottando ... riprende a bere.... con la destra mi fa segno di guardare più avanti.... entusiasta faccio 7-8 passi al di là della catasta .... poi mi blocco ! Mi rigiro e gli chiedo: com'è successo ? In Italiano striminzito dice "tuto OK, ragio di luna, brila occhio, nebia putana, croce soto 30 cm., bum...morto... .....altro ochio dietro..bum,,, morto .......altro ochio dietro.....no, no....no posibile, no posibile... va da contadino , porta tratore con catena, se tu vero amico di Sepp tu dire esere stato tu bum bum... ti prego..... ti prego..... " ... a terra c'erano due grossi manzi rossi (sulla bilancia peseranno poi circa 460 kg. ciascuno)...... In poche parole era accaduto questo: Sepp era a circa 80 mt. dal bosco: è scesa un poca di nebbia nel momento che dal viottolo escono proprio alla stessa ora i buoi che pascolavano in una radura interna. Per un'attimo Sepp per effetto di un raggio di Luna ha visto brillare un riflesso nell'occhio ... l'orario era quello giusto, la posizione del "selvatico" e l'altezza corrispondevano, ha pensato al Cervo... ma subito dopo il primo colpo ha visto un'altro occhio .... femmina con giovane pensa Sepp... e giù la seconda tonata.... ma poi vede un'altro occhio .... realizza immediatamente che è impossibile che un terzo Cervo sia lì presente !!! Troppo tardi !!! Il contadino era contento quando sono andato da lui perchè aveva sentito i due colpi.... mi abbracciò, mi strinse le mani.... Waidmannsheil di qua.... Waidmannsheil di là,.... abbracci..... ed io che non sapevo come dirglielo... pensavo ...aspetta, vai piano con i tuoi abbracci e Waidmannseil.... vedrai dopo che storia salta fuori.... uuhhhhhh....... vi lascio immaginare il seguito..... non ho capito bene perchè, ma è cambiato improvvisamente l'atteggiamento affettuoso ..........se avesse avuto i canini sviluppati mi avrebbe succhiato il sangue come Dracula..... per due anni mi sono preso la colpa, ma alla cena di fine d'anno (30 Dicembre) dell'anno successivo (cena annuale con tante persone del villaggio, circa 200) Sepp ha confessato pubblicamente il misfatto riscattandomi... Lui viveva in quel paese, è stato obbligato incolpare me per non scontrarsi con gli abitanti... (comunque l'assicurazione ha pagato tutto). Certo che nel frattempo ogni volta che arrivavo per uscire a caccia (sopratutto Caprioli) i contadini della zona chiudevano nelle stalle manzi, vitelli ed asini... per paura che questi ultimi (grigiastri.... orecchie lunghe) l'Italiano li scambiasse per Lepri......

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Scusa Giorgio e Maria.... colpa mia, mi sono dimenticato di menzionare il calibro, in quell'occasione era un cal. 12, Beretta, mod. A302.
Meno male che non ti trovavi dalle mie parti! Uno poteva passare, ma due! I proprietari, (non contadini), non avrebbero sentito ragione!
 
Gli errori ortografici, in queste discussioni contano poco. Ti devo ringraziare per la risposta che mi hai dato, accrescendo così il nostro sapere. Specialmente per farci un idea dei racconti, dei nostri compatrioti che vengono lì a caccia, a volte montati a dismisura, (tipico carattere di molti cacciatori miei conterranei). Con stupore, devo ammettere che non mi sarei mai aspettato di trovare leggi più restrittive che da noi, invece sembra che in Europa alcuni stati siano meno permissivi che da noi.
Ma ti chiedo ancora; se un Italiano è in possesso di un Porto D'armi per uso caccia, lì vale qualcosa oppure è sottoposto a delle regole e normative che lo limitano.

Ritornando al discorso "calibro preferibile" e leggendo Alberto, (taufel.35), avendo anche avuto notizie di abbattimenti nei nostri territori con pesi degli animali mai visti, prevedo a breve termine,(vista la velocità con la quale si espande questo "nuovo" cinghiale maggiorato), di cambiare calibro o quanto meno di maggiorare il mio 30.06 con palle da 220 grani e cariche di polvere adeguati, per avere una palla lenta e pesante. Ma siccome sono crudo in materia, sconoscendo la balistica di tale munizione e sopratutto la sua letalità su soggetti cresciutelli, considerando anche che non ho trovato tabelle specifiche che raffigurano teorie riguardanti le palle da 220 gr di questo calibro, lo chiedo qui agli esperti e chiedo sopratutto se tale calibro si può utilizzare per abbattere cinghiali che superano i 200 kg di peso.
Grazie a tutti e non prendetemi in giro:mrgreen:
 
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