Sempre foto attinenti i giorni delle aperture o chiusure annuali dei periodi venatori con la benedizione dei partecipanti (Cacciatori, battitori, cuochi ecc.) da parte di uno dei Preti del paese (o del Monastero locale).
 

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Giovanni sei troppo forte....non posso non farti di nuovo i complimenti....e poi quel termine: "Stampa Fanciulli"....sembra che stai parlando di "un'Arma di produzione di Massa"....peccato che nei commenti non sono disponibili le faccine....!!!
Un salutone
Alberto
 
Poichè la Caccia si chiude in Febbraio, causa le rigide temperature invernali i ritrovi per pranzo (o cena) avvengono ovviamente in locali chiusi riscaldati
 

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Teufel 35: qui c'è poco da sognare: come dice un proverbio c'è solo da "prendere il toro per le corna" .... e aggiungiamo noi "se ne hai il coraggio e prima che lui c'inforchi...!" ........

Il fatto di sognare era "per noi", non certo per voi....lo credo bene che li "c'e' poco da sognare"....avete il "sogno" a portata di mano.....certo questa caccia necessita di grandi capacita' cosi' come il raggiungimento dell'obbiettivo sara' sudato, studiato e difficile perche' quei "bestioni", sicuramente, con la loro astuzia, venderanno cara la pelle (avvantaggiati dal fatto che sono "loro i padroni di casa" mentre voi siete ospiti in un ambiente difficile....) ma, ripeto, avete questa grande opportunita' di poterli cacciare nelle vostre zone.....mentre noi ci dobbiamo accontentare dei vostri surrogati...anche se, ad essere sincero, negli ultimi anni si sta' registrando un aumento della mole degli stessi....non saranno come i vostri [cry.gif] ma non e' piu' cosi difficile, come prima, incontrare cinghiali prossimi ai due quintali.

Un salutone
Alberto
 
Leggiamo con vivo interesse le vostre esperienze e tutto ciò che scrivete, condividendo le vostre opinioni in merito, sottolineando con voi che il Cinghiale è davvero un selvatico da non sottovalutare mai, sopratutto se ferito: resistente alle ferite assai di più di quanto pensiamo è anche un diavolo vendicativo, se poi è anche molto grosso sembra un treno inarrestabile... capace d'invertire improvvisamente le "posizioni" venatorie, ovvero diventa lui il cacciatore nei nostri riguardi... personalmente se non fosse stato per lo straordinario intervento "miracoloso" di Barone Rosso del 07.01.2016 - ore 10,43 - che con un'ottima precisione (tiro al cervello) ha stoppato la carica finale di un grosso verro a pochi passi da me prima che mi travolgesse (mezzo metro di neve e 27° sotto zero), io credo che non sarei certo qui a raccontare tante avventure...
Quella di Cosmin è avvenuta il 4 Gennaio 2014 ma Maria ed io non abbiamo partecipato a quella battuta (dal 22 Dicembre eravamo ancora in Italia per le esequie della mia mamma, deceduta a casa nostra in Romania il 20.12.2013, trasportata a Verona per essere tumulata nello stesso cimitero dove riposa il papà). In breve è successo questo: durante una normale battuta di caccia in alta montagna, poco dopo aver abbattuto un verro di Cinghiale, si sono improvvisamente materializzati due Orsi molto grossi davanti a Cosmin (a circa 20 mt., lui era da solo per chiudere una strettoia di "passaggio" sul versante nord della montagna), ma quel che è peggio e che pochi secondi dopo sono arrivati altri due Orsi..... C'era poca neve ma il freddo era pungente causa alcune raffiche di vento gelido: sicuramente affamati erano accorsi tutti e quattro dopo lo sparo pensando di trovare un pasto caldo da consumare in fretta. Cosmin, tenendo ben salda in mano la sua carabina ad otturatore scorrevole (non semi auto) cal. 300 W.M. serbatoio da 5 colpi, tolta la sicura, non si perde d'animo (situazioni quasi analoghe gli erano già accadute con 2 orsi) e osserva attentamente ogni minimo movimento dei plantigradi senza mai guardarli negli occhi (sarebbe il peggior esplicito invito al disastro...!!!) . I primi due arrivati camminando molto lentamente si dispongono uno a destra e l'altro a sinistra del Cacciatore posizionandosi a circa 15 mt.: Cosmin realizza immediatamente la gravità della situazione (è una tecnica di attacco): anche gli altri due Orsi avanzano, sono più piccoli, sui 250-300 kg., ma comunque sempre molto pericolosi, particolarmente in questi frangenti perchè hanno il "supporto" degli altri due bestioni (enormi, sui 450-500 kg. ognuno). Cosmin apre il telefono per chiamare aiuti.... ma è in zona d'ombra e non c'è linea telefonica...l'adrenalina pompa.... allora inizia emettere delle parole con la voce sempre più grossa per cercare di spaventarli, ma non se ne parla proprio... comincia pensare che questa per lui può essere l'ultima avventura di caccia perchè anche urlando nessuno lo potrebbe mai sentire... ma non si dispera. Spara un primo colpo a terra .... l'Orso di sinistra si erige in piedi... urlando ancora spara un secondo colpo... i due Orsi frontali arrivati per ultimi si girano e lentamente, molto lentamente accennano ad andarsene... partono e si fermano... si girano a guardare Cosmin... ripartono e si fermano... poi spariscono inghiottiti dalla foresta. Nonostante giri continuamente la testa con il respiro che diventa sempre più affannoso, per Cosmin è difficile tener d'occhio entrambe i plantigradi anche perchè due (destro e sinistro) sono uno in posizioni contrapposte uno dall'altro... Nel frattempo anche l'Orso di destra, il più grosso, avanza di qualche metro e si alza in piedi (è ben più alto di due metri) cominciando emettere dei potentissimi versi terrificanti di sfida... adesso è a neppure 10 mt. da Cosmin che pensa: ho ancora 2 colpi nell'arma, sono in piedi entrambe, devo sparare adesso, sparo in pieno petto prima a questo che è più vicino e poi ricaricando velocemente all'altro (ma anche questo era avanzato camminando in piedi si era fermato quasi alla stessa distanza del primo). Non c'è più tempo, Cosmin deve fare una scelta, ed osservando le orecchie del plantigrado (le abbassa sempre un'istante prima di aggredire) punta l'arma al petto di quello di destra continuando urlare a squarciagola tutto ciò che gli passa per la mente nell'ultimo disperato tentativo di dissuasione.... tanto pensa la mia vita è finita qui.... all'improvviso "un decimo di secondo" prima di far partire il 1° colpo, sente alle sue spalle il fiato di un ruggito potentissimo in seguito al quale vede il grande Orso (quello che sta per colpire) abbassarsi sulle zampe anteriori... rigirarsi e partire lentissimamente ... fermandosi di tanto in tanto per voltare la testa enorme e guardare il Cacciatore. Rapidamente Cosmin gira la testa e vede che anche l'altro Orso di sinistra (che adesso è dietro di lui) si è messo a quattro zampe e lentamente pure lui si avvia per dove era venuto.... Quando i due Bestioni si riuniscono frontalmente a circa 15-16 metri, girandosi verso Cosmin emettono entrambe alcuni ripetuti potenti ruggiti assordanti di "avvertimento" come per dire "per questa volta termina così... ma ricordati .... solo per questa volta....". Tuttora Cosmin dice che la sensazione di questo avvertimento l'ha provata netta e chiara, come se gli avessero parlato in romeno: pur accaldato, sudando freddo e confusione in testa, tira un profondo sospiro di sollievo, non gli sembra vero, si palpa, si pizzica le guance, si tira i capelli per accertarsi se è morto o se è ancora vivo: finalmente ricomincia respirare quasi normalmente ... agitato e pensando ancora se ce l'avrebbe fatta buttarli giù tutti e due, con tanta fortuna forse sì, apre il caricatore e... sorpresa finale.... aveva disponibile solamente un colpo, quello in canna... il serbatoio era vuoto... nella concitazione si era dimenticato che al Cinghiale aveva sparato due colpi... sbianca, gli manca il respiro.... si siede per qualche minuto.... poi molto guardingo abbandona il luogo per raggiungere la posta più vicina... 600 mt. al di là della montagna.... Questa è la realtà di Cosmin, uno dei migliori Cacciatori di Poiana Boitizii che fa parte della nostra squadra, ottimo amico di Barone Rosso.
A me era accaduto pressapoco la stessa storia quando Michele quel fatidico 7 gennaio 2016 inchiodò il verro davanti ai miei piedi... ma in quell'occasione io i colpi li avevo sparati tutti... anche quello in canna e non me n'ero accorto.......aspettavo il verro che mi venisse più vicino per scaricargli l'ultimo colpo .... ma per mia grande fortuna l'Arcangelo" Michele li aveva numerati uno per uno i colpi che avevo tirato, e dopo aver sentito il 10° ha realizzato subito il mio grave stato di pericolo imminente..... correndo sulla neve ghiacciata, a tratti spaccandola e sprofondando, ha fulminato in corsa il Cinghiale con un preciso colpo al cervello ! Sempre mille grazie, anzi, Grazie sempre Michele !!!



Questo racconto fa acaponare la pelle....dalle tue parti è meglio andare per boschi armati sul serio ...
 
Scusa Walker.. Quanto costano bindella e mirino nuovi? Vorrei metterli sulla Stalker.
Grazie.
Ale

Scusami Alessa', ma nella tua Stalker, non ce l'hai gia' montata la rampa da battuta che ha postato Giovanni (Walker)? Che io sappia, all'epoca, quella rampa veniva montata su' tutte le Bar Light....a meno che', il vecchio proprietario non l'abbia poi sostituita.

Un salutone
Alberto
 
Walker: ATTENZIONE - CORREZIONE !! Quello che ti ho scritto ieri sera attinente la lunghezza della cartuccia è sbagliato perchè prima di addormentarmi sono andato a rileggermi le nostre istruzioni le quali mi hanno rimandato nuovamente a consultare il catalogo della SWIFT anno 2003 che abbiamo qui: in questo suo manuale di ricarica indica a pag. 146 la lunghezza massima della cartuccia finita (O.A.L.) 3,340" = mm. 84 (inch 3.340 x 25,399 = mm. 84). Innesco Federal 210 su bossolo Federal e la canna utilizzata è di marca Wiserman.
Invece riguardo il cal. 30,06 sul manuale di ricarica NORMA (Edizione n.1) dell'anno 2004 che abbiamo qui, a pag. 204 indica la ricarica per la palla Hornady 220 RN (220 grani - 14,3 grammi) indica : lunghezza massima (C.O.L.) 3,228" = mm. 82 (ovvero inch 3,228 x 25,399 = mm. 82) ; utilizzando la polvere Norma MRP in dose max di grani 55,6 con la quale secondo loro si ottiene la velocità dalla volata di fps 2500 (762 mts.) - per la prova hanno utilizzato un'arma cal. 30,06 con canna lunga 24 " (610 mm. ma non indica la marca della canna), e con un Twist (passo di rigatura) 1-10" (254 mm.), e Primer (innesco) Winchester Magnum (WLRM).
Il manule di ricarica NOSLER edizione Aprile 2002 (abbiamo anche quello) a pag. 320 indica per il cal. 30,06 che la palla Partition Semi Spitzer pesante 220 grani ha una lunghezza max con bossolo Winchester (Overall Cartridge Lenght) di inch 3,340 = mm. 84 (inch 3.340 x 25399=mm. 84 , ovvero la stessa misura che indica la Swift per la sua A-Frame da 200 grani). la NOSLER ha utilizzato anche lei una canna lunga 24" (610 mm.) con Twist 1-10" di marca Lilja e Primer Winchester WLR su bossoli Winchester per questa prova: ti scrivo alcune delle polveri elencate nel manuale NOSLER che sono le stesse che adotta la Swift, tipo e dosi che ti avevo scritto ieri sera e con le quali puoi raffrontare il peso in base alla tipologia e grammatura della palla utilizzata:
NOSLER = dose di polvere IMR 4350 max 53 grani per ottenere Velocità alla volata (V0) fps 2575;
dose di polvere RL 22 max 58,5 grani per ottenere la velocità V0 di fps 2670 ;
dose di polvere Hodgdon 4831 max 57,5 grani per ottenere la velocità V0 di fps 2541 ;
indica anche la polvere Wihtavouri N165 con dose max 58 grani per ottenere la velocità V0 di fps 2509
Comunque parla con un valido esperto professionista nel ricaricare, persone che hanno davvero tanta esperienza e che spesso (dopo aver visionato personalmente l'arma sotto ogni aspetto, caricano con dosi ben più alte di quelle indicate nei vari manuali, a seconda del tipo di palla e d'impiego venatorio (così si comporta il professionista che da molti anni ricarica le nostre cartucce in quel di Verona per le nostre esigenze), oppure consulta sui manuali di Bordin (tra i più affidabili in Italia) le caratteristiche di ricarica per il cal. 30,06 .
Curiosità: la lunghezza finita di mm. 82 è la stessa delle nostre cartucce cal. 9,3x62 che noi utilizziamo, indipendentemente dalla lunghezza della palla montata: il nostro Ricaricatore fa entrare nel bossolo la palla qualora questa fosse più lunga di altre: per questo ieri sera ti avevamo scritto che la lunghezza della cartuccia rimane sempre invariata (fattore che forse dipende dalla tipologia e conformazione delle nostre armi cal. 9,3x62). In bocca al Lupo. Giorgio e Maria
 
Ancora qualche foto con musicisti, "Ciorbe", "Gulasch" ed altre degustazioni locali preparate in prossimità del "campo di battaglia" .... poi due foto che ci ritraggono in una breve nostra pausa (io e Michele con le consorti) durante una battuta a Starne
 

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Dimenticavo...quei cani ascoltano solo ed esclusivamente il loro pastore....

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Una volta (io ero ancora molto piccolo) Papa' stava cacciando lodole dalle parti di Ciampino (allora tutta campagna). Passo' a un paio di centinaia di metri da un gregge. Il pastore, forse per offrirsi un diversivo alla monotonia del suo mestiere, penso' bene di aizzargli addosso i due cani da pastore che accompagnavano il gregge. Papa', vedendo i due cani venirgli incontro a gran velocita', estrasse le due cartucce per uccelletti che aveva nella doppietta e inseri' le due cartucce a pallettoni che portava sempre in cartuccera. Quando i cani gli vennero a tiro, li stese con due schioppettate ben indirizzate. Soltanto allora il pastore comincio' a sbraitare, correndo verso mio padre con il bastone alzato. Papa' ricarico' la doppietta con due cartucce da lodole, e quando il pastore arrivo' a tiro di voce, Papa' gli punto' la doppietta addosso e gli grido': "Vieni piu' vicino e ce n'e' anche per te!" Il pastore si arresto', pur continuando a sbraitare, e Papa' gli giro' le spalle e se ne ando'. Erano altri tempi, tre o quattro anni dopo la guerra, e l'Italia era ancora un Far West. Oggi a Papa' gli avrebbero dato l'ergastolo, per aver ucciso due bestioline innocenti e minacciato il pastore con un'arma da fuoco...
 
Proverò indagare per vedere se riesco trovarne uno magari in affitto.... associato ad una Maral di buon calibro, sarebbe l'ideale per difesa contro le evenienze più pericolose .... altro che il cane pastore della Carelia..................
scusate ma ci siamo accorti che nel messaggio prima indicato abbiamo scritto erroneamente "associato ad una Maral"... , mentre invece volevamo scrivere .... "una Bar semiauto di buon calibro" per avere la possibilità di ripetere il colpo il più rapidamente possibile..... pur rimanendo la Maral un'ottima arma in sostituzione di dove non consentito l'utilizzo della semiautomatica...
 
Teufel.35: da quanto ci ricordiamo, qualche anno fa (2012 o 2013) alcuni amici cacciatori italiani di Verona) con i quali avevamo cacciato insieme in tempi addietro, ci avevano riferito che altri cacciatori avevano abbattuto un grosso verro (ci sembra 205 kg.) fra le località attigue e confinanti dei Comuni di Cazzano di Tramigna (Verona) e S. Giovanni Ilarione (Vicenza), attribuendo il "merito" (o la colpa) a persone che in tempi precedenti avrebbero acquistato e liberato intenzionalmente alcuni giovani Cinghiali di origine Ungherese o Ucraini, quindi le stesse correnti di sangue dei nostri Romeni. Fatto sta che lo scorso anno 2018 sono stati abbattuti altri Verri di circa 160 >180 kg. !! Quindi non ci sorprende quanto affermi: la pericolosità di questi selvatici è che sono piuttosto "voraci", mangiano e distruggono tutto ciò che trovano per "saziarsi" (non solo prodotti del bosco, ma anche mais, piantagioni di vitigni, giovani olivi, piantagioni di patate, di mele ecc.) abbattendo recinzioni e distruggendo coltivazioni intere. Sono di stazza grossa e devono alimentarsi molto... Fatto sta che dicono è diventata una "piaga" che si allarga ogni anno di più e che fa disperare molti agricoltori locali. Inoltre essendo grossi non temono il raffronto con altri animali e le femmine sono piuttosto aggressive nei confronti dell'essere umano ! Con questo vogliamo dire di stare molto attenti quando uscite in battuta perchè inaspettatamente potreste imbattervi improvvisamente in selvatici "anomali", tutt'altro che "indigeni Italiani", che vi possono creare problemi o pericoli per la vostra incolumità. Soddisfazione sì per sparare, ma ci può essere un "rovescio della medaglia" che non è tanto ben accettabile nè per gli agricoltori nè tanto meno per voi e per i vostri ausiliari... Monta palle abbastanza dure, molto pesanti, caricate "toste" e spara da vicino per sfruttare il massimo della potenza dell'arma che utilizzi. Nel prossimo messaggio ti allegherò uno stralcio "originale" dei nostri appunti, più completo ed aggiornato di quello inserito in precedenza, che abbiamo estratto stamane dal nostro archivio (noi scriviamo sempre tutto: sono appunti che aggiorniamo modificandoli e perfezionandoli continuamente, rivedendoli continuamente per applicarli alle varie tipologie di caccia, appunti stampati che ci portiamo sempre in tasca. Ovvero ci rinfreschiamo la memoria prima di ogni uscita venatoria per sapere con più precisione cosa inserire nei caricatori, nelle cartucciere e negli zaini in base al tipo di selvatico che andremo a perseguire ed alla zona di caccia (vallata, mezza collina, alta montagna, dentro in foresta, presenza di radure e/o spazi aperti, condizioni climatiche ecc. ecc. rivedendo anche le fotografie scattate nelle stesse zone in occasioni precedenti per "studiare" meglio l'ambiente ed essere così più preparati): cerchiamo di non dimenticare niente e di non lasciare nulla al caso per portare nella squadra il meglio di noi stessi. Oltretutto l'atmosfera di tutti questi preparativi ci entusiasma, ci da coraggio e ci gratifica, qualunque possa essere il risultato venatorio per il quale c'impegniamo "anima e corpo"... Dopo cosa vuoi, se non hai una buona dose di fortuna che ti accompagna, se non passano selvatici a tiro nella tua postazione, non puoi farci niente. Se invece passa un selvatico al quale per un'insieme di vari motivi non puoi sparare (o non hai voluto tirare per non spaventarlo inutilmente) data una situazione particolare (tipo ostacoli, rischio rimbalzi pericolosi, selvatico con un cane troppo vicino ecc.), provi comunque un'emozione gratificante (almeno lo hai visto!) e puoi provare ugualmente soddisfazione sapendo che la tua "posta" successiva lo ha potuto abbattere grazie anche al "freno" delle tue emozioni, dei tuoi entusiasmi e del tuo comportamento rispettoso dell'etica venatoria. In fondo il conseguimento di un buon risultato positivo è frutto di un bel lavoro di squadra, ed è quello che conta. Giorgio a Maria
 
Per esperienza aggiungiamo un particolare: quando c'è Bassa pressione (ovvero tanta umidità a terra perché c'è poca pressione di colonne d'aria spinte dall'alto verso terra) puoi utilizzare palle molto pesanti nei tiri lunghi perchè trovando meno resistenza nell'aria che devono attraversare per arrivare sul bersaglio, mantenendo più tesa e lineare la traiettoria. Apri i file che alleghiamo qui sotto (sono nostri appunti personali importanti che ci portiamo sempre sia in tasca che nello zaino): il 2° è un prospettino che compiliamo scrupolosamente al mattino presto, dopo aver consultato su Internet le previsioni Meteo locali, prima di ogni uscita venatoria per cacciare sia gli ungulati che per la migratoria, per noi qui essenziale sopratutto quando intendiamo cacciare gli Ungulati: consideriamo il vento (pericolose le raffiche) sia assolutamente determinante ai fini del risultato venatorio, in quanto il selvatico ci può fiutare anche in foresta da notevoli distanze !! Ecco perchè il prospettino è suddiviso in orari che consultiamo in continuazione durante ogni uscita confrontandolo con l'orologio, fissandolo quand'è possibile davanti agli occhi sul tronco della pianta che ci nasconde per essere più "immediato" leggerlo e mantenerci in posizione "sottovento" (sdraiandoci appiattiti al suolo se necessario, sopratutto in presenza di raffiche di vento) per non essere fiutati dal selvatico. Altresì utilizziamo dei "profumi" (per la verità un pochino "puzzolenti"...) che ci fabbrichiamo personalmente per coprire il nostro odore umano sopratutto nelle battute di cacce più "rischiose e/o pericolose" (prelevando i prodotti da ogni singola zona che frequentiamo - 3 in particolare - perchè cambiano, hanno fragranze diverse fra loro, ogni località ha i suoi "odori" anche a causa della tipologia d'aria, ed il selvatico "riconosce" perfettamente gli odori di "casa sua", della "sua" zona. Ovvero sono un miscuglio formato da acqua prelevata da minuscoli torrentelli risorgivi nelle zone più alte della montagna dove cacciamo -perchè non contengono feci di animali domestici come mucche, pecore, capre, cani ecc.-, muschio, punte di rametti di pino rosso, resine di abete, pezzetti di corteccia, foglie di faggio e di quercia, ramettiini di piante di nocciole, bucce di castagne, radici di funghi lasciando poi macerare per 6 mesi in grandi contenitori di plastica, dopodiché filtriamo il tutto e mettiamo il "profumo" nei vari spruzzatori "spry" tipo quelli che si usano per spruzzare l'acqua stirando. Barone Rosso dice che quando ce lo diamo, "puzziamo più da porco noi che il Cinghiale..."
 

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  • METEO - Pressione atmosferica alta e bassa - nostri appunti originali.doc
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  • METEO - Prospetti da compilare il giorno precedente ogni uscita venatoria.doc
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Sono contento per voi, che vivete in una Terra ancora non "sporcata" da tutto lo schifo che c'è qui.
Ma dimmi, com'è regolamentata la caccia al cinghiale? Che regole dovete seguire? Quanto costa la licenza? Siete perseguitati come noi qui in italia? Le munizioni, le armi e il resto, costano come da noi? Insomma, come state? Ho sete di sapere, anche perchè una cosa è sentirlo dire da uno che ci vive, un altra è quella di cercare informazioni su internet.
Anche perchè non si sa mai se un giorno vorrò o dovrò andare via da qui.
 
Ecco allegati i nostri appunti aggiornati al 21.12.2018
 

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  • Consigli per preferire il cal. 9,3x62 -o cal. 338 W.M.- ad altri calibri - aggiorn. 21.12.2018.doc
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Profumi fuori ordinanza ...... la passione è anche questa ..... negli anni dal 1975 al 1995 cacciavamo in Baviera (Germania) ed in Stiria (Austria) un paio di seri Professional Hunter Africani mi avevamo hanno insegnato anche questo ..... funziona davvero bene .......
 

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Un tardo pomeriggio ... Caprioli alla cerca ...... zona Plantigradi....... nel silenzio più assoluto Michele scruta attentamente per identificare in tempo ogni sagoma ...... le ombre si allungano.... lo abbiamo sentito "abbaiare"...... eccolo, ha visto il "Folletto" ...... ma anche "un'Altro" lo ha sentito...... proveniente da sinistra abbiamo percepito un rumore che ci piace poco.... meglio, non ci piace proprio.... il tiro sui 300 mt. si può fare, non è troppo lungo per il Sabatti Kipplauf SKL 98 in 6x62R Freres, ottica Leupold 4-12x40, nè per la palla Nosler E-Tip 90 grs., ...... ma è fondamentale calcolare il percorso più breve ed i tempi necessari per l'eventuale recupero .... non ci si arriva con il Suzukino... la notte scende rapida in montagna.... le orecchie sono più aperte degli occhi.... ascoltiamo per distinguere ogni altro minimo "crak" ...... nell'oscurità zio "Martino" corre troppo veloce per i nostri gusti..... quel "crack" avvertito poc'anzi non ci dice niente di buono .... adesso anche il Capriolo immobile ed allarmato punta il muso verso il bosco.... potrebbe significare dover saltare rapidamente in auto (due passi) per salvare la pellaccia.... ci guardiamo in faccia.... gli occhi parlano più delle parole....... abbiamo provato soddisfazione ugualmente ..... anche di più riflettendoci bene....... viaaaa sussurra Michele....
 

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Prendendo spunto da quanto accaduto a Cosmin, vogliamo evidenziare quanto segue allo scopo che i Cacciatori (in particolare i neofiti) siamo a conoscenza di certe realtà, e quindi più preparati in particolare quelli che cacciano il Cinghiale (o altri ungulati) in certe zone montane. Dopo aver sentito il rumore di uno sparo tutti i selvatici si allarmano e cercano di allontanarsi velocemente dal luogo dov'è avvenuto.... tranne uno che al contrario viene... scusate abbiamo sbagliato termine... volevamo dire "CORRE" ..... eccome CORRE........ sì, è proprio lui: l'ORSO ! Questo sopratutto nel periodo invernale e/o con giornate con il tempo "in moto". Non è solamente un'onnivoro prevalentemente vegetariano che si alimenta di frutti di bosco, insetti, tuberi, erba, mais, insetti, formiche ecc., come si vuol far credere: è sopratutto un grande carnivoro, il più grande e pericoloso che abbiamo in Europa, seguito a ruota da Lince, Lupo, Sciacallo,Volpe e Gatto selvatico (questi ultimi due assalgono ed uccidono i Caprioli forse più della Lince ed in questo senso qui da noi i danni annuali a loro carico sono proprio tanti !!). Oltretutto per chi non lo sapesse, il Plantigrado è anche un "comodo" ed un "ladro": preferisce infatti cibarsi di animali uccisi da altri carnivori (per lo più quelli citati, o uccisi dal'uomo) rubando loro il pasto piuttosto che inseguire un selvatico: LUI non è un gran corridore, corre sì veloce anche 50 km. orari in foresta (come un fantino con calesse all'ippodromo) anche per alcune centinaia di metri sopratutto in salita rompendo con la forza della sua mole tutto ciò che incontra, ma non è certo un gran inseguitore da km. (salvo che la preda sia lenta e Lui affamato da tempo) ! Le zampe anteriori più corte non gli permettono essere un velocista per lungo tratto, ed in una discesa accentuata ha la tendenza "capottare", quindi deve rallentare la corsa. Invece oltre essere molto resistente nei pedinamenti è altresì un arrampicatore eccezionale, velocissimo salire anche per 7-9 mt. su una pianta se il tronco glielo permette, proprio come un gatto !! Astuto come o più della Volpe, anche se la vista non è certo delle migliori, possiede udito finissimo ed olfatto stra-super-potente (lui l'aria non la fiuta...la mastica... e con il vento a favore sente l'odore del sangue anche due km. dentro in foresta .... distanze incredibili... Nonostante la mole è dotato di enorme forza fisica e di un balzo fulmineo, per questo adotta per lo più la tecnica dell'attesa e "dell'agguato" piuttosto dell'inseguimento: inoltre la muscolatura possente gli permette avere quasi sempre la meglio anche su prede di stazza ben più elevata della sua. Tutto ciò che è dentro il "suo" territorio gli appartiene ... anche l'essere umano, una preda come tante. Fra le caratteristiche più note c'è il fatto che si erge in piedi per visionare un'ambiente oppure per identificare meglio una preda e di abbassare entrambe le orecchie un'istante prima di aggredire... Vendicativo all'ennesima potenza, è lui il vero RE della foresta ...!!!
Perchè diciamo tutto questo ? Molto semplice: gli Orsi non vivono solamente qui in Romania (la nazione che con oltre 7500 Plantigradi censiti è quella che ne contempla di più), ma anche in altri Stati Europei, fra i quali l'Italia.... Non saranno dei colossi come talvolta lo sono quelli che vivono sui Carpazi, ma comunque un Plantigrado di 200>250 kg. sa dire la sua a gran voce.... e se costretto ce lo può dimostrare facilmente: se non si tratta di "Orsi formichieri" (non è una razza diversa, sono sempre loro, gli Orsi Bruni, chiamati così perchè fino a 3>4 anni di età si nutrono prevalentemente di formiche e di vegetali) che non sono tanto pericolosi perchè non avendo ancora "assaggiato" il gusto del sangue (quello umano poi che è dolce....sarebbe peggio...e quindi non hanno ancora quell'aggressività tipica degli adulti...,) evitano accuratamente il contatto umano" come il diavolo con l'acqua santa", l'incontro con un Plantigrado è sempre, sottolineiamo SEMPRE molto pericoloso, specialmente se LUI si trova nell'impossibilità di fuggire, oppure parzialmente ostruite le vie di fuga, oppure in posizione dominante (lui più in alto rispetto a noi-attacca quasi sempre perchè ci vede piccoli) ! Quando il cacciatore persegue la selvaggina in zone frequentate dagli Orsi è obbligatorio sappia che dopo lo sparo deve ricaricare subito l'arma ascoltando in silenzio ogni più piccolo rumore: particolarmente d'inverno, nelle giornate fredde, magari con del nevischio a terra oppure all'inizio di una nevicata seppure leggera perchè sono le condizioni migliori che stimolano l'appetito dell'Orso il quale si mette in caccia... Sopratutto se il Cacciatore è da solo deve rimanere sottovento, lontano dalla spoglia quel tanto da garantirsi un buon margine di sicurezza (30>40 mt.), meglio basso, fermo e nascosto dietro una pianta fintanto che arrivano i battitori o almeno i suoi cani, e NON faccia sanguinare maggiormente l'animale sgozzandolo o eviscerandolo !!! In questi frangenti può essere molto pericoloso esporsi, meglio avvertire subito i colleghi e chiamare i battitori. La distanza dalla spoglia è indispensabile perchè se arriva "zio Martino" affamato non attaccherà il Cacciatore accontentandosi del pasto caldo ..... e se in questo caso il Cacciatore intendesse andar via, deve indietreggiare lentamente senza mai guardare il Plantigrado negli occhi (lui la prende come una sfida) e non deve assolutamente mai voltare le spalle all'Orso (lo inseguirebbe immediatamente, al pari di una preda che fugge...) L'avventura di Cosmin può ripetersi ovunque... potrebbe ripetersi anche in Italia !!!....... Non sottovalutate mai queste circostanze: se le cose le sappiamo e siamo preparati, possiamo affrontare con più coraggio e gestire meglio ogni situazione senza cadere nel panico....
 
Per quanto riguarda la solennità delle funzioni ortodosse,vi spiego io la differenza tra Chiesa Cattolica e Chiesa ortodossa...
I cattolici sanno a che ora inizia e finisce la messa..
Gli ortodossi sanno a che ora si inizia,ma non quando si finisce...
Le liturgie sono molto più solenni e sentite...ve lo dice uno che e' passato dal cattolicesimo all'ortodossia.....di sua spontanea volontà...
Sarà che ormai sono quasi di madrelingua romena,ma mi "prende" molto di più una funzione religiosa ortodossa di quanto una Cattolica...ma la fede vi assicuro che è la stessa....preghiamo in modo leggermente differente,ma per lo stesso Dio.

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Un tardo pomeriggio ... Caprioli alla cerca ...... zona Plantigradi....... nel silenzio più assoluto Michele scruta attentamente per identificare in tempo ogni sagoma ...... le ombre si allungano.... lo abbiamo sentito "abbaiare"...... eccolo, ha visto il "Folletto" ...... ma anche "un'Altro" lo ha sentito...... proveniente da sinistra abbiamo percepito un rumore che ci piace poco.... meglio, non ci piace proprio.... il tiro sui 300 mt. si può fare, non è troppo lungo per il Sabatti Kipplauf SKL 98 in 6x62R Freres, ottica Leupold 4-12x40, nè per la palla Nosler E-Tip 90 grs., ...... ma è fondamentale calcolare il percorso più breve ed i tempi necessari per l'eventuale recupero .... non ci si arriva con il Suzukino... la notte scende rapida in montagna.... le orecchie sono più aperte degli occhi.... ascoltiamo per distinguere ogni altro minimo "crak" ...... nell'oscurità zio "Martino" corre troppo veloce per i nostri gusti..... quel "crack" avvertito poc'anzi non ci dice niente di buono .... adesso anche il Capriolo immobile ed allarmato punta il muso verso il bosco.... potrebbe significare dover saltare rapidamente in auto (due passi) per salvare la pellaccia.... ci guardiamo in faccia.... gli occhi parlano più delle parole....... abbiamo provato soddisfazione ugualmente ..... anche di più riflettendoci bene....... viaaaa sussurra Michele....
Quella sera non ho voluto azzardare un tiro ben oltre i 300 m.... ma la prossima volta lo cappotto...parola di Barone rosso!!

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Forse l'ergastolo no, ma secondo alcune Leggi attuali ed il supporto di certi "verdi" (...poverini gli animali.....) qualche anno di carcere "duro" glielo avrebbero inferto sicuramente sì oltre ad un'elevato esborso pecuniario a favore del "povero" pastorello... perchè sopratutto per certi ambientalisti la vita degli animali è ben più importante della vita umana...... se ci sbranano affacci nostri.... Dispiace come no dell'accaduto, in fondo i cani facevano il loro dovere ubbidendo al proprietario, ma cosa poteva fare contro l'ignoranza del pastore ? Era lui il responsabile, ed è stata la sua assurda stupidità che ha mandato i cani a suicidarsi ! E' capitato anche qui che il pastore ha voluto far vedere la sua supremazia, dimostrare che lui era "onnipotente" sulla vita degli altri.... solo che ha sbagliato i calcoli... e se n'è reso conto quando oltre aver perso un paio di ottimi ausiliari, il Cacciatore lo ha denunciato alla Polizia locale.... è finita che dopo mille polemiche ed accesi dibattiti in Palazzi di Giustizia durati un paio d'anni, il pastore ha pagato multa, danni morali e la parcella non solo del suo avvocato, ma anche quella dell'avvocato di controparte ! Poi ci sono stati dei risvolti, meglio dire delle "vendette" che solo grazie alla pazienza ed allo spiccato buon senso del Cacciatore (molto intelligentemente non si prestato al gioco di farsi coinvolgere) non si sono aperti possibili sviluppi pericolosi che avrebbero danneggiato entrambe, ma questa è un'altra storia. Cerchiamo anche noi di evitare situazioni scabrose di questo tipo, il rispetto ed il buon senso ci deve guidare sempre (valori che spesso non troviamo in queste controparti), ma quando ci si trova "alle strette" nostro malgrado non abbiamo tante scelte. Il pastore con greggi e cani hanno per così dire una "territorialità" limitata, quantificata di volta in volta in forma ambulante dettato dallo spostamento necessario nella pastorizia: quindi anche i sorveglianti -cani- devono attenersi a queste "misure", ma poichè a questi ausiliari non hanno insegnato queste nozioni (già di per se difficili da inculcare e da digerire per il pecoraio... rospi duri da ingoiare...), è ovvio che è compito specifico del Pastore indicare loro come e fino a dove spingersi, oltre che ovviamente contro chi.... Proteggere gli animali assolutamente sì, come nò, ma tutelare la vita umana è ben più importante.... Scaricare la colpa sui Cacciatori è troppo facile, semplice e sopratutto .... è tanto comodo !
 
Caro Giorgio (e Maria), permettimi una premessa....e' sempre piu' piacevole leggerti....te lo dico perche' ritrovo nei tuoi commenti molti aspetti che condivido in pieno... la voglia mai sazia di conoscere, sperimentare, il condividere le proprie esperienze, sapere e confrontarsi, la passione e rispetto per questo selvatico, la preparazione minuziosa prima di affrontare una battuta e, non ultimo, lo spirito di squadra che ti accompagna....complimenti di cuore...anche per la tua esperienza!!!!

Che non vi sorprendesse cio' che ho affermato sopra ne ero sicuro al 100% e, credimi, non lo dico per presunzione ma solo ed esclusivamente per esperienze vissute in prima persona. Io ho iniziato questa caccia nell' 85 (in Umbria), come caccia primaria (non ho mai perso una sola battuta) e, da allora ad oggi, ho potuto verificare di persona l'aumento, in fatto di mole, dei vari cinghiali catturati. Se nei primi tempi era un'eccezione catturare un selvatico che superasse i cento/centoventi chili, negli ultimi anni non era piu' cosi' tanto difficile. Anche dalla mia squadra, lo scorso anno (2018), sono stati abbattuti sei cinghiali il cui peso variava dai 160 ai 190 kg.di cui una scrofa (secondo me da tenere maggiormente in considerazione) di 160 kg......anche io, considerando che ormai i cinghiali maremmani puri sono una chimera, questo aumento di peso, lo attribuisco alla linea di sangue dei cinghiali immessi in passato, provenienti, per la maggior parte, dai paesi dell'est. Per quanto riguarda la tua raccomandazione di stare attenti e di usare calibri corposi per la bisogna, oltre a ringraziarti per il consiglio, ti rispondo che gia' da quindici anni, ho preso le mie precauzioni utilizzando il 35 Whelen per vari motivi: il primo e' che la macchia e' mediterranea, quindi molto fitta (non si spoglia mai) intervallata da ampi e fitti roveti misti a ginestrai ed, in questo contesto, preferisco utilizzare una palla cicciotta e pesante..... la seconda, appunto, e' il motivo di questa chiacchierata....ce ne sarebbero anche altre di motivazioni ma, con dispiacere, devo rimandare alla prossima per mancanza di tempo.

Un salutone e NON fermarti qui
Alberto
 
Cacciatori.... chi siamo noi! Che gente siamo... Semplice, siamo gente "antica" e uguale in tutto il mondo! Siamo preistorici evoluti. Una "razza" a se stante, che include tutto e tutti.... Bianchi, neri, rossi e gialli, di etnie diverse, di culture diverse, uniti da una singola.....come la possiamo chiamare.... Passione? Malattia? Virus nel DNA? Congregazione?.... Non lo so, ognuno ha la sua giusta interpretazione.
Chi poteva mai immaginare che un cacciatore della Puglia, (Baronerosso), andasse a finire in Transilvania? E magari con stupore, trovasse gente uguale a lui....Cacciatori.
Chi poteva immaginare che un altro Pugliese, (Mimmo Tursi), in Terre dell'est, facesse ragione della sua vita, creando impresa.
Chi immaginerebbe, che un Giudice della Repubblica, (Giorgio e Maria), in quel del Veneto, girovagasse il Mondo con lo schioppo appresso, per fermarsi poi in Romania.
Chi lo avrebbe mai detto che un giovane, laureato in Lingue, Laziale, (Giovannit), vivesse è cacciasse, prima in Alaska e poi in Alabama, per tutta la sua vita.

Il mio è stato un viaggio più breve. Parto dalla Sicilia, dove cacciavo sin da piccolo, e girando la Patria, per lavoro, in ogni luogo che approdavo, mi guardavo intorno per notare tra gli uomini, chi potesse essere affetto dalla mia stessa malattia. Trovando sempre persone disponibili e gentili, dalle quali impari sempre qualcosa di nuovo, i quali diventano amici, .... amici per sempre, anche se ti senti una volta l'anno e quando ti senti......come è andata oggi? (naturalmente di caccia si parla).
Il mio girovagare, si ferma in Calabria. Non so se il destino mi farà finire i miei giorni qui, ma so di certo che ovunque andrò, troverò sempre la mia gente, un popolo che caccia!
 
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