Leggiamo con vivo interesse le vostre esperienze e tutto ciò che scrivete, condividendo le vostre opinioni in merito, sottolineando con voi che il Cinghiale è davvero un selvatico da non sottovalutare mai, sopratutto se ferito: resistente alle ferite assai di più di quanto pensiamo è anche un diavolo vendicativo, se poi è anche molto grosso sembra un treno inarrestabile... capace d'invertire improvvisamente le "posizioni" venatorie, ovvero diventa lui il cacciatore nei nostri riguardi... personalmente se non fosse stato per lo straordinario intervento "miracoloso" di Barone Rosso del 07.01.2016 - ore 10,43 - che con un'ottima precisione (tiro al cervello) ha stoppato la carica finale di un grosso verro a pochi passi da me prima che mi travolgesse (mezzo metro di neve e 27° sotto zero), io credo che non sarei certo qui a raccontare tante avventure...
Quella di Cosmin è avvenuta il 4 Gennaio 2014 ma Maria ed io non abbiamo partecipato a quella battuta (dal 22 Dicembre eravamo ancora in Italia per le esequie della mia mamma, deceduta a casa nostra in Romania il 20.12.2013, trasportata a Verona per essere tumulata nello stesso cimitero dove riposa il papà). In breve è successo questo: durante una normale battuta di caccia in alta montagna, poco dopo aver abbattuto un verro di Cinghiale, si sono improvvisamente materializzati due Orsi molto grossi davanti a Cosmin (a circa 20 mt., lui era da solo per chiudere una strettoia di "passaggio" sul versante nord della montagna), ma quel che è peggio e che pochi secondi dopo sono arrivati altri due Orsi..... C'era poca neve ma il freddo era pungente causa alcune raffiche di vento gelido: sicuramente affamati erano accorsi tutti e quattro dopo lo sparo pensando di trovare un pasto caldo da consumare in fretta. Cosmin, tenendo ben salda in mano la sua carabina ad otturatore scorrevole (non semi auto) cal. 300 W.M. serbatoio da 5 colpi, tolta la sicura, non si perde d'animo (situazioni quasi analoghe gli erano già accadute con 2 orsi) e osserva attentamente ogni minimo movimento dei plantigradi senza mai guardarli negli occhi (sarebbe il peggior esplicito invito al disastro...!!!) . I primi due arrivati camminando molto lentamente si dispongono uno a destra e l'altro a sinistra del Cacciatore posizionandosi a circa 15 mt.: Cosmin realizza immediatamente la gravità della situazione (è una tecnica di attacco): anche gli altri due Orsi avanzano, sono più piccoli, sui 250-300 kg., ma comunque sempre molto pericolosi, particolarmente in questi frangenti perchè hanno il "supporto" degli altri due bestioni (enormi, sui 450-500 kg. ognuno). Cosmin apre il telefono per chiamare aiuti.... ma è in zona d'ombra e non c'è linea telefonica...l'adrenalina pompa.... allora inizia emettere delle parole con la voce sempre più grossa per cercare di spaventarli, ma non se ne parla proprio... comincia pensare che questa per lui può essere l'ultima avventura di caccia perchè anche urlando nessuno lo potrebbe mai sentire... ma non si dispera. Spara un primo colpo a terra .... l'Orso di sinistra si erige in piedi... urlando ancora spara un secondo colpo... i due Orsi frontali arrivati per ultimi si girano e lentamente, molto lentamente accennano ad andarsene... partono e si fermano... si girano a guardare Cosmin... ripartono e si fermano... poi spariscono inghiottiti dalla foresta. Nonostante giri continuamente la testa con il respiro che diventa sempre più affannoso, per Cosmin è difficile tener d'occhio entrambe i plantigradi anche perchè due (destro e sinistro) sono uno in posizioni contrapposte uno dall'altro... Nel frattempo anche l'Orso di destra, il più grosso, avanza di qualche metro e si alza in piedi (è ben più alto di due metri) cominciando emettere dei potentissimi versi terrificanti di sfida... adesso è a neppure 10 mt. da Cosmin che pensa: ho ancora 2 colpi nell'arma, sono in piedi entrambe, devo sparare adesso, sparo in pieno petto prima a questo che è più vicino e poi ricaricando velocemente all'altro (ma anche questo era avanzato camminando in piedi si era fermato quasi alla stessa distanza del primo). Non c'è più tempo, Cosmin deve fare una scelta, ed osservando le orecchie del plantigrado (le abbassa sempre un'istante prima di aggredire) punta l'arma al petto di quello di destra continuando urlare a squarciagola tutto ciò che gli passa per la mente nell'ultimo disperato tentativo di dissuasione.... tanto pensa la mia vita è finita qui.... all'improvviso "un decimo di secondo" prima di far partire il 1° colpo, sente alle sue spalle il fiato di un ruggito potentissimo in seguito al quale vede il grande Orso (quello che sta per colpire) abbassarsi sulle zampe anteriori... rigirarsi e partire lentissimamente ... fermandosi di tanto in tanto per voltare la testa enorme e guardare il Cacciatore. Rapidamente Cosmin gira la testa e vede che anche l'altro Orso di sinistra (che adesso è dietro di lui) si è messo a quattro zampe e lentamente pure lui si avvia per dove era venuto.... Quando i due Bestioni si riuniscono frontalmente a circa 15-16 metri, girandosi verso Cosmin emettono entrambe alcuni ripetuti potenti ruggiti assordanti di "avvertimento" come per dire "per questa volta termina così... ma ricordati .... solo per questa volta....". Tuttora Cosmin dice che la sensazione di questo avvertimento l'ha provata netta e chiara, come se gli avessero parlato in romeno: pur accaldato, sudando freddo e confusione in testa, tira un profondo sospiro di sollievo, non gli sembra vero, si palpa, si pizzica le guance, si tira i capelli per accertarsi se è morto o se è ancora vivo: finalmente ricomincia respirare quasi normalmente ... agitato e pensando ancora se ce l'avrebbe fatta buttarli giù tutti e due, con tanta fortuna forse sì, apre il caricatore e... sorpresa finale.... aveva disponibile solamente un colpo, quello in canna... il serbatoio era vuoto... nella concitazione si era dimenticato che al Cinghiale aveva sparato due colpi... sbianca, gli manca il respiro.... si siede per qualche minuto.... poi molto guardingo abbandona il luogo per raggiungere la posta più vicina... 600 mt. al di là della montagna.... Questa è la realtà di Cosmin, uno dei migliori Cacciatori di Poiana Boitizii che fa parte della nostra squadra, ottimo amico di Barone Rosso.
A me era accaduto pressapoco la stessa storia quando Michele quel fatidico 7 gennaio 2016 inchiodò il verro davanti ai miei piedi... ma in quell'occasione io i colpi li avevo sparati tutti... anche quello in canna e non me n'ero accorto.......aspettavo il verro che mi venisse più vicino per scaricargli l'ultimo colpo .... ma per mia grande fortuna l'Arcangelo" Michele li aveva numerati uno per uno i colpi che avevo tirato, e dopo aver sentito il 10° ha realizzato subito il mio grave stato di pericolo imminente..... correndo sulla neve ghiacciata, a tratti spaccandola e sprofondando, ha fulminato in corsa il Cinghiale con un preciso colpo al cervello ! Sempre mille grazie, anzi, Grazie sempre Michele !!!