Io mi stupisco piacevolmente nello scoprire questa tua vena narrativa che mai prima di scrivere i tuoi racconti di braccate avevi palesato, e non immagini il piacere che mi fa.
Ti abbraccio
 
Impressionante quanto ti è accaduto, Walker: il tuo racconto che ci fa venire i brividi, lasciandoci oltremodo con tanto suspence perchè hai descritto così bene le scene che ci sembra viverle in prima persona ....... e ci addolora profondamente il fatto della morte del cane.... tanto coraggio da lasciarci la vita per la nostra passione..... peccato..... tanto peccato davvero !! Situazioni che purtroppo accadono e ci lasciamo l'amaro in bocca...... per noi la vita di un cane è indubbiamente molto ma molto importante.... che diciamo... super-importantissima !!!!!!!!!!!!!! E quando accade ci soffri terribilmente tanto nell'anima .......anche se non è il nostro, ma è come se fosse !!
 
Nelle zone di walker le vacche sacre sono un grosso problema in tutti i sensi ....., certo vedersi caricare e rimanere lucido ha non sparare prima del tempo hai mantenuto sangue freddo complimenti


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 
La lunghezza complessiva della cartuccia (completa di palla) dev'essere sempre della stessa misura indipendentemente dal tipo di ogiva !!! E' molto importante che conosca la misura esatta della cartuccia compresa di palla ("re.coil") affinchè questa possa quasi toccare le rigature iniziali della canna: questo è importante ai fini della precisione ed è uno dei fattori principali che osservano i garisti per le loro competizioni: noi carichiamo "tosto" e "crimpiamo" bene le palle per non perderle, mentre i garisti stringono appena appena per ottenere il massimo della precisione e caricano sempre con dosi leggere per mantenere costante e preciso il colpo. Noi personalmente non ricarichiamo, ma abbiamo un'esperto che ce le carica, per questo conosciamo queste storie.....
 
Alle 23,30 ci siamo ritrovati nella Chiesetta dov'è iniziata la celebrazione della Funzione Religiosa che fra canti, letture Liturgiche, 3 giri in precessione con le candele accese attorno alla Chiesetta e preghiere si è protratta fino alle ore 02,20, conclusasi poi con la benedizione dei "cesti Pasquali" che tante persone (molte delle quali sopratutto, bambini-e, ragazzi-e, donne vestite con abiti ricamati tradizionali rappresentanti sopratutto il "Maramures Storico") hanno portato in Chiesa, anche noi. E' sempre piovuto per tutta la notte ma durante la processione esterna eravamo riparati sotto gli ombrelli. Le funzioni Religiose Ortodosse durano molto tempo, talvolta nelle ricorrenze più importanti (come a Pasqua, S. Maria -in Agosto, Natale, ricorrenza di Santi vari ecc.) anche 3>4 ore o più consecutive. Se su Internet cerchi ed apri il sito "Sfanta Liturgie in a doua zi de Pasti" (Santa Liturgia nel secondo giorno di Pasqua) si vede come e quanto dura la celebrazione. La Religione Ortodossa qui è ben radicata, molto sentita ed ossequiata con davvero tanto profondo rispetto, come del resto in tutti i Paesi dell'Est compresa Russia ed Ucraina.
 
Comunque Angelo ne ha di coraggio, ma è meglio che non vada a rischiare di "buttar via la vita" così..... alcuni Cinghiali sono selvatici tanto pericolosi, vendono cara la pelle..... troppo cara in certe situazioni ..... si rischiano tragedie, qualche volta si rischia la "sedia a rotelle".... se dobbiamo piangere facciamolo per un cane, non per un'essere umano !!!
 
Dimenticavo un particolare: parlando di rispetto della Religione Ortodossa, la Spiritualità è molto praticata: qui in ogni Fondo Venatorio sia nel giorno di Apertura che in quello di Chiusura dell'attività Venatoria è presente il Prete con il quale a fine battuta benedice tutti i partecipanti dopo aver recitato insieme le preghiere ecc.. Tuttora in tantissime località, sopratutto nei paesi, ciò che dice il Prete è per così dire "Legge", com'era da noi una volta tanti anni fa (questo mi dicevano i miei genitori e nonni quand'erano in vita).
 
Grazie e ricambiamo gli Auguri a voi tutti: noi qui festeggeremo la Pasqua Domenica prossima il 28 Aprile (Pasqua Ortodossa): oggi è stata la Domenica delle Palme.
 
No Giovanni, non mi e' mai capitato di portarmi munizionamento del 20 al posto del 12 ma e' per un solo motivo: il 20 non l'ho mai avuto.....scherzavo a proposito del foglietto con la lista di cose da portare....almeno nei tuoi confronti....per conto mio e ad essere sincero, io me lo preparo quasi sempre . Anche io mi porto un mare di roba in macchina compreso il sacco a pelo....calcola che spesso, la notte, dormo sul posto anche da solo....quando e' periodo, sparisco dal venerdi' pomeriggio fino alla domenica sera. Per quanto riguarda il dimenticarsi le cose, puo' capitare a chiunque....pensa che prima di Natale scorso, mentre stavo percorrendo un tratto di strada in prossimita' del poligono, ho intravisto a bordo strada, un fodero imbottito per fucile per terra; mi sono fermato immediatamente e, constatato che contenesse effettivamente un fucile (tra l'altro un bel sovrapposto), l'ho messo nel portabagagli (per non farlo vedere a nessuno....se fosse passata la polizia, il proprietario avrebbe passato un mare di guai) e sono rimasto in attesa che il malcapitato tornasse a cercarlo....dopo dieci minuti e' arrivato a tutta velocita' con il viso paonazzo e grondante di sudore e, facendo stridere le gomme, si e' bloccato poco dopo la mia macchina.....era un ragazzo sui venticinque anni....come vedi non e' questione di Alzheimer, puo' capitare a chiunque...a prescindere dall'eta'.
Un salutone
Alberto
 
-------------------------------------------------------------------
Non so Alberto, mi sembra che le carabine "leggere" siano meno stabili di quelle più pesanti. Ovviamente parlo se si deve replicare in successione. Per il primo colpo sono d'accordo, il dubbio mi rimane col secondo, terzo, quarto ecc..... se sparate, (come detto) in rapida successione. Ma comunque è mia impressione, anche perchè non ho mai provato, ho sparato si ma, (traker) non in rapida successione, solo a colpo singolo e mi pare che si muova di più della mia.

Quel calcio mi ha colpito subito, ho imbracciato proprio quella della foto in armeria e l'ho sentita subito "mia". E' più leggera della mia, pesa il giusto, mi sembra, che pesi come la MK3.....o sbaglio?

Tranquillo Albè... la BAR 2 rimane con me!:mrgreen: Quest'anno la "modernizzo" , con bindella
bindella-per-browning-bar-regolabile-trophy-hunt.jpg

e mirino
rampa-in-ergal-.jpg

Scusa Walker.. Quanto costano bindella e mirino nuovi? Vorrei metterli sulla Stalker.
Grazie.
Ale
 
Dimenticavo un particolare: parlando di rispetto della Religione Ortodossa, la Spiritualità è molto praticata: qui in ogni Fondo Venatorio sia nel giorno di Apertura che in quello di Chiusura dell'attività Venatoria è presente il Prete con il quale a fine battuta benedice tutti i partecipanti dopo aver recitato insieme le preghiere ecc.. Tuttora in tantissime località, sopratutto nei paesi, ciò che dice il Prete è per così dire "Legge", com'era da noi una volta tanti anni fa (questo mi dicevano i miei genitori e nonni quand'erano in vita).

Grazie per aver descritto le usanze e il lato spirituale di questa ricorrenza ma, l'aspetto materiale?.....Non mi dire che si usa "mangiare" piatti che si consumano quotidianamente come se fosse un giorno come un altro.....non c'e' tradizione anche sotto questo aspetto? Scusami se ti pongo nuovamente questa domanda...sono curioso!!!

Un salutone
Alberto
 
Dimenticavo un particolare: parlando di rispetto della Religione Ortodossa, la Spiritualità è molto praticata: qui in ogni Fondo Venatorio sia nel giorno di Apertura che in quello di Chiusura dell'attività Venatoria è presente il Prete con il quale a fine battuta benedice tutti i partecipanti dopo aver recitato insieme le preghiere ecc.. Tuttora in tantissime località, sopratutto nei paesi, ciò che dice il Prete è per così dire "Legge", com'era da noi una volta tanti anni fa (questo mi dicevano i miei genitori e nonni quand'erano in vita).
Vi leggo con voracità, tutto quello che non conosco mi incuriosisce.
E, pur essendo un ateo convinto, penso che certe usanze/tradizioni diano a certi tipi di cacce qualcosa che altre cacce non hanno (non mi fraintendete, non cambierei mai i miei colombi coi vostri cinghialacci! 😁).
Usanze e tradizioni che qui purtroppo si vanno perdendo.
Ps: Giorgio, tra i mille racconti, visto che si capisce che ti piace scrivere, se puoi, dovresti una volta raccontarci la storia di un giudice che si trasferisce nella natura selvaggia della Transilvania! 😉

Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
 
Per quanto riguarda il tipo di polvere questa è una cosa molto più delicata e ti spiego il perché: pur sapendo che impieghi una palla pesante per cacciare il Cinghiale principalmente in bosco con tiri brevi o ravvicinati nell'emisfero Nord, è necessario conoscere il passo di rigatura dell'arma, poi la morfologia della zona dove intendi cacciare (pianura, collina, alta montagna), ed il periodo (estate, autunno o inverno con relative temperature e tassi di umidità). Qui devi parlare con un'esperto di ricarica perchè l'altezza e le condizioni climatiche la dicono lunga sul miglior tipo di polvere da utilizzare. Ti dico questo perchè noi cacciamo in montagna, in foresta e prevalentemente nel periodo tardo autunno ed invernale con la neve, con temperature che generalmente in Gennaio e Febbraio sono -20°C>-24°C ma talvolta causa improvvisi venti gelidi Siberiani la temperatura scende in picchiata anche nel corso della stessa mattinata che siamo fuori in battuta rinfrescandoci bene il naso e le orecchio anche con valori fino a -30°C>-32°C. Nell'uscita venatoria dei primi di Febbraio 2016 con circa 70 cm. di neve, è arrivato improvvisamente una tormenta di vento fortissimo e gelido che nel giro di un'ora ha portato la temperatura da -25° a -34°C>-35°C e la nostra fortuna fu che oltre essere ben protetti termicamente con indumenti adatti, abbiamo sempre con noi cioccolata fondente spezzettata piccola, diverse "bustine" di prodotto chimico "scaldamani-scaldapiedi" + berretti, guanti di lana sia sottili che grossi, scaldacollo e sciarpe di scorta nello zaino !). Per questi motivi per le nostre cartucce cal. 9,3x62 noi utilizziamo solo la polvere bi-basica Vihtavouri N540, pressata (grani 63 per le palle Swift A-Frame 250 grs. (=747 mts.); grani 60 per le Lapua mega da 285 grs (= 685 mts.) e grani 58 per la Swift A_Frame 300 grs. (=660 mts.). La Vith. N540 è bibasica, ovvero una polvere che non risente praticamente niente circa il variare dell'umidità, temperatura ed altitudine. Non so è utilizzabile anche per il cal. 30,06 o se invece sono preferibili altre polveri. Altra ottima polvere bibasica per il cal. 9,3x62 è la Hodgdon BLC-2 ma anche questa non so se adatta e se "rende bene" anche nel. cal. 30,06. Nel manuale di ricarica Swift originale che abbiamo noi qui (stampato nell'anno 2003) riporta 9 tipi di polveri per la loro palla da 200 grani.: prove fatte utilizzando canna lunga 24" (è una canna lunga!) + il Twist (il passo di rigatura) è di 1-10" + Primer (innesco) Federal 210 ; la ricarica con la polvere Hodgdon 4831 indica max grani 60 (si ottiene Velocità alla volata 2605 fpt); invece con la polvere IMR 4831 indica max grani 55,5 (si ottiene Velocità alal volata 2601 fpt). Con la velocità di 2600 piedi si ha una energia cinetica di 3003 Joules. Le polveri in dose massima che in questo manuale indica la casa Swift per questa palla in questo calibro 30,06 sono: H-414=grani 51,5 ; H-4350=grani 54 ; H-4831=60 ; RL-15=grani46,5 ; RL-19=grani 56 ; RL-22=grani 59,5 ; IMR-4350=grani 53 ; IMR-4831=grani 55,5 ; IMR-7828=grani 58
 
In queste occasioni sono presenti anche dei "musicanti" che c'intrattengono dilettandoci con le loro composizioni, intonando anche canzoni popolari attinenti il tema "caccia": allego alcune foto.
 

Allegati

  • 01.JPG
    01.JPG
    106.2 KB · Visite: 0
  • 02.JPG
    02.JPG
    97.9 KB · Visite: 0
  • 03.JPG
    03.JPG
    205.9 KB · Visite: 0
  • 04.JPG
    04.JPG
    141.3 KB · Visite: 0
  • 05.JPG
    05.JPG
    132.4 KB · Visite: 0
  • 06.JPG
    06.JPG
    170.4 KB · Visite: 0
Leggiamo con vivo interesse le vostre esperienze e tutto ciò che scrivete, condividendo le vostre opinioni in merito, sottolineando con voi che il Cinghiale è davvero un selvatico da non sottovalutare mai, sopratutto se ferito: resistente alle ferite assai di più di quanto pensiamo è anche un diavolo vendicativo, se poi è anche molto grosso sembra un treno inarrestabile... capace d'invertire improvvisamente le "posizioni" venatorie, ovvero diventa lui il cacciatore nei nostri riguardi... personalmente se non fosse stato per lo straordinario intervento "miracoloso" di Barone Rosso del 07.01.2016 - ore 10,43 - che con un'ottima precisione (tiro al cervello) ha stoppato la carica finale di un grosso verro a pochi passi da me prima che mi travolgesse (mezzo metro di neve e 27° sotto zero), io credo che non sarei certo qui a raccontare tante avventure...
Quella di Cosmin è avvenuta il 4 Gennaio 2014 ma Maria ed io non abbiamo partecipato a quella battuta (dal 22 Dicembre eravamo ancora in Italia per le esequie della mia mamma, deceduta a casa nostra in Romania il 20.12.2013, trasportata a Verona per essere tumulata nello stesso cimitero dove riposa il papà). In breve è successo questo: durante una normale battuta di caccia in alta montagna, poco dopo aver abbattuto un verro di Cinghiale, si sono improvvisamente materializzati due Orsi molto grossi davanti a Cosmin (a circa 20 mt., lui era da solo per chiudere una strettoia di "passaggio" sul versante nord della montagna), ma quel che è peggio e che pochi secondi dopo sono arrivati altri due Orsi..... C'era poca neve ma il freddo era pungente causa alcune raffiche di vento gelido: sicuramente affamati erano accorsi tutti e quattro dopo lo sparo pensando di trovare un pasto caldo da consumare in fretta. Cosmin, tenendo ben salda in mano la sua carabina ad otturatore scorrevole (non semi auto) cal. 300 W.M. serbatoio da 5 colpi, tolta la sicura, non si perde d'animo (situazioni quasi analoghe gli erano già accadute con 2 orsi) e osserva attentamente ogni minimo movimento dei plantigradi senza mai guardarli negli occhi (sarebbe il peggior esplicito invito al disastro...!!!) . I primi due arrivati camminando molto lentamente si dispongono uno a destra e l'altro a sinistra del Cacciatore posizionandosi a circa 15 mt.: Cosmin realizza immediatamente la gravità della situazione (è una tecnica di attacco): anche gli altri due Orsi avanzano, sono più piccoli, sui 250-300 kg., ma comunque sempre molto pericolosi, particolarmente in questi frangenti perchè hanno il "supporto" degli altri due bestioni (enormi, sui 450-500 kg. ognuno). Cosmin apre il telefono per chiamare aiuti.... ma è in zona d'ombra e non c'è linea telefonica...l'adrenalina pompa.... allora inizia emettere delle parole con la voce sempre più grossa per cercare di spaventarli, ma non se ne parla proprio... comincia pensare che questa per lui può essere l'ultima avventura di caccia perchè anche urlando nessuno lo potrebbe mai sentire... ma non si dispera. Spara un primo colpo a terra .... l'Orso di sinistra si erige in piedi... urlando ancora spara un secondo colpo... i due Orsi frontali arrivati per ultimi si girano e lentamente, molto lentamente accennano ad andarsene... partono e si fermano... si girano a guardare Cosmin... ripartono e si fermano... poi spariscono inghiottiti dalla foresta. Nonostante giri continuamente la testa con il respiro che diventa sempre più affannoso, per Cosmin è difficile tener d'occhio entrambe i plantigradi anche perchè due (destro e sinistro) sono uno in posizioni contrapposte uno dall'altro... Nel frattempo anche l'Orso di destra, il più grosso, avanza di qualche metro e si alza in piedi (è ben più alto di due metri) cominciando emettere dei potentissimi versi terrificanti di sfida... adesso è a neppure 10 mt. da Cosmin che pensa: ho ancora 2 colpi nell'arma, sono in piedi entrambe, devo sparare adesso, sparo in pieno petto prima a questo che è più vicino e poi ricaricando velocemente all'altro (ma anche questo era avanzato camminando in piedi si era fermato quasi alla stessa distanza del primo). Non c'è più tempo, Cosmin deve fare una scelta, ed osservando le orecchie del plantigrado (le abbassa sempre un'istante prima di aggredire) punta l'arma al petto di quello di destra continuando urlare a squarciagola tutto ciò che gli passa per la mente nell'ultimo disperato tentativo di dissuasione.... tanto pensa la mia vita è finita qui.... all'improvviso "un decimo di secondo" prima di far partire il 1° colpo, sente alle sue spalle il fiato di un ruggito potentissimo in seguito al quale vede il grande Orso (quello che sta per colpire) abbassarsi sulle zampe anteriori... rigirarsi e partire lentissimamente ... fermandosi di tanto in tanto per voltare la testa enorme e guardare il Cacciatore. Rapidamente Cosmin gira la testa e vede che anche l'altro Orso di sinistra (che adesso è dietro di lui) si è messo a quattro zampe e lentamente pure lui si avvia per dove era venuto.... Quando i due Bestioni si riuniscono frontalmente a circa 15-16 metri, girandosi verso Cosmin emettono entrambe alcuni ripetuti potenti ruggiti assordanti di "avvertimento" come per dire "per questa volta termina così... ma ricordati .... solo per questa volta....". Tuttora Cosmin dice che la sensazione di questo avvertimento l'ha provata netta e chiara, come se gli avessero parlato in romeno: pur accaldato, sudando freddo e confusione in testa, tira un profondo sospiro di sollievo, non gli sembra vero, si palpa, si pizzica le guance, si tira i capelli per accertarsi se è morto o se è ancora vivo: finalmente ricomincia respirare quasi normalmente ... agitato e pensando ancora se ce l'avrebbe fatta buttarli giù tutti e due, con tanta fortuna forse sì, apre il caricatore e... sorpresa finale.... aveva disponibile solamente un colpo, quello in canna... il serbatoio era vuoto... nella concitazione si era dimenticato che al Cinghiale aveva sparato due colpi... sbianca, gli manca il respiro.... si siede per qualche minuto.... poi molto guardingo abbandona il luogo per raggiungere la posta più vicina... 600 mt. al di là della montagna.... Questa è la realtà di Cosmin, uno dei migliori Cacciatori di Poiana Boitizii che fa parte della nostra squadra, ottimo amico di Barone Rosso.
A me era accaduto pressapoco la stessa storia quando Michele quel fatidico 7 gennaio 2016 inchiodò il verro davanti ai miei piedi... ma in quell'occasione io i colpi li avevo sparati tutti... anche quello in canna e non me n'ero accorto.......aspettavo il verro che mi venisse più vicino per scaricargli l'ultimo colpo .... ma per mia grande fortuna l'Arcangelo" Michele li aveva numerati uno per uno i colpi che avevo tirato, e dopo aver sentito il 10° ha realizzato subito il mio grave stato di pericolo imminente..... correndo sulla neve ghiacciata, a tratti spaccandola e sprofondando, ha fulminato in corsa il Cinghiale con un preciso colpo al cervello ! Sempre mille grazie, anzi, Grazie sempre Michele !!!
 
Precisiamo che i dati della Swift che abbiamo letto e poi riportati in fondo nel messaggio precedente riguardano la palla Swift A-Frame da 200 grani nel cal. 30,06 Springfield
 
Non conosciamo l'Aspromonte perchè non siamo mai stati in Calabria: certo che la parte iniziale del termine "Aspromonte" dice tutto ! Da come la descrivi deve'essere anche la vostra una zona molto ricca di una vegetazione motivo per il quale può rendere piuttosto impegnativa la caccia al Cinghiale, per non dire "rischiosa" se non addirittura "pericolosa" in certi frangenti. Purtroppo il Cinghiale è un selvatico che ama ambienti di quella tipologia, vi si trova a proprio agio, e spesso mette a dura prova tutto il nostro sistema nervoso... non parliamo poi del cuore..... Proviamo sì soddisfazioni, ma in alcune occasioni sono più che meritate perchè ci costano sospiri e sudori .... freddi..... fatti che quando tutto va bene buttiamo poi prontamente alle spalle, nel cassetto dei ricordi, per ripescarli di tanto in tanto magari anche con un pizzico di nostalgia..... le cosiddette "brutte avventure" finite bene..... Però perlomeno siete in tanti e vicini, e se qualcosa dovesse malauguratamente andar storto in qualche modo vi potete soccorrere rapidamente l'un l'altro... E parlando di sicurezza molto dipende da "chi" hai a fianco... un Cacciatore o ....... uno sparatore ?
 
Rispondo a Alle60, Pensa che invece io vado matto per il 308 W. La scelta del calibro è caduta sul 30.06 in quanto tutti i componenti della squadra che usano carabine, le hanno in questo calibro e qualcuno ricarica anche con discreto successo. Metti poi il bisogno, a volte di reperire munizioni in loco, (magari le hai dimenticati a casa, (capita). Ritengo che niente che cammini a quattro zampe, sul nostro paese, non venga abbattuto col 308. Pensa che io uso anche il calibro 20 e ho avuto modo di constatare che anche su grossi cinghiali si è comportato egregiamente, ma solo con cartucce caricate.

Nel post precedente, ho dimenticato di dire che il cinghiale pesava 80 kg e sono questi cinghiali maschi del peso sotto il quintale che fanno grossi danni. Secondo me perchè sono più agili, metti poi il posto dove avviene il combattimento, (stretto e piccolo), dove i cani non hanno spazio per potersi defilare o scattare indietro per evitare mussate ed il gioco è fatto.

La piaga delle "vacche sacre", in certe zone è costante, sono ormai divenute selvatiche. In ogni gruppo c'è un toro che le difende gelosamente, caricando tutto quello che gli può sembrare un pericolo, ma anche le vacche non scherzano, più volte hanno costretto i battitori a rifugiarsi sugli alberi.
L'hanno scorso la forestale le ha un pò decimate, ma solo quelle che stazionavano nei pressi del paese.
Però è innegabile che ogni tanto qualcuna ci lasci la pelle......Io ne so qualcosa:mrgreen:, tempo fa lo raccontai qui sul forum, l'episodio risale a molto tempo fa, si parla degli anni 80, quando ancora il Parco dell'Aspromonte non era nella mente di nessuno. Per motivi di servizio, abitavo a Cittanova e lo Zomaro a circa 10/12 km dal centro, (altopiano ricadente, credo, tra i Comuni di Canolo, Cittanova e Molochio), per me il paradiso delle beccacce, scorrazzavo col cane per giornate intere. Conoscevo tutti i componente dell'allora squadra di cinghialari, che poi è ancora questa di cui ne faccio parte.
In un uscita a beccacce, mi imbattei proprio su una battuta al cinghiale, che stavano effettuando in loco. Incontrai Mario, che mi avvertì della battuta e mi chiese il favore se volevo occupare una posta che era rimasta vuota per lo scarso numero di fucili presenti.
Accettai di buon grado, vista anche l'assenza di beccacce quel giorno.
Avevo soltanto due cartucce a palla, nella cartucciera, che portavo sempre con me, per sopperire ad un eventuale incontro col setolone, facile da configurarsi. Mario mi diede una manciata di cartucce e mi posizionò sulla posta dicendomi che lui si sarebbe appostato ad una cinquantina di metri sulla mia destra e mi indicò il posto. Legai il Kurzhaar ad una scopaia dietro la posta e mi sistemai su di essa. Dovevo badare una grande radura, coperta da scopaie, che cominciavano ad una ventina di metri avanti a me, prima c'era un bel pezzo di pulito, in quanto le scopaie erano state tagliate ed era lì la probabile uscita dei cinghiali. La battuta si sarebbe svolta nel vallone sottostante che iniziava alla fine delle scopaie d'avanti a me e i cacciatori erano appostati sui costoni di entrambi i lati.
naturalmente, in quell'occasione, non avevo la radio, ma Mario mi disse che mi avrebbe informato lui dell'andazzo della battuta.
Trascorsi una ventina di minuti, Mario attirò la mia attenzione e mi fece segno che avevano sciolto.
Di lì a poco i cani presero la traccia, gli abbai mi arrivavano ovattati, lievi, per via della profondità del vallone e la mia posizione più in alto ed arretrata, ma comunque mi accorgevo dell'abbaio, guardando Uro, (il Kurzhaar di turno legato dietro), si agitava e mugolava, lui li sentiva molto meglio di me.
Il tempo passava e non me ne accorgevo, ero intento a percepire il minimo rumore, qualcosa che mi facesse capire cosa stesse succedendo. Ad un tratto, come si conviene nella battuta, scaturirono rimbombando i colpi di fucile.Prima uno, che attirò l'attenzione di tutti, poi tutti gli altri, 4, 5....7...9.
Stringevo il mio 302 tra le mani, con canna modificata, portata a 60 cm cilindrica, ma con filettatura esterna per il montaggio degli strozzatori al bisogno, guardando lo spazio innanzi a me.
Incominciai a sentire le grida dei battitori che stavano salendo e altri colpi di fucile. Poi sentii i cani che erano arrivati nelle scopaie seguitando e abbaiando, quell'abbaio che ti fa capire che avevano a vista il cinghiale.
Ormai c'eravamo, portai il fucile alla spalla e roteavo il corpo in tutte le direzioni, per vedere il cinghiale che si sarebbe palesato di li a poco.
Vedevo chiaramente le scopaie muoversi ma impossibile capire cosa le scuoteva, se cani o cinghiali.
I primi ad uscire dal fitto, furono due cani, che dopo breve rientrarono dentro. Ero convinto che il cinghiale se li stesse giocando lì dentro e non usciva fuori, facendoli tribolare.
troppi abbai lì dentro, troppi ringhi e morsi. I/il cinghiale/i era/erano per forza lì, d'avanti ai cani.
La diatriba durò una decina di minuti, quando i cani come erano venuti, si allontanarono, sempre seguitando.
Ritornò il silenzio, guardai Mario e gli feci segno come per dire cosa è successo? E lui mi indicò il luogo degli scontri e di stare attento, mi fece segno con la mano, indice e medio portandoseli agli occhi.
Ormai il silenzio era divenuto totale, quando ad un tratto, sento un ramo spezzarsi, d'istinto mi giro verso la fonte del rumore e vedo all'inizio del fitto, una sola rama di una scopaia muoversi.
Fucile alla faccia e occhio come un cannocchiale, per vedere anche il più minimo movimento.Infatti, vidi una macchia nera attraverso i rami con poco verde.Si muoveva lentamente, me ne accorgevo dal contrasto che creava con i rami, muovendosi.
Era un cinghiale che si era defilato dai cani? Forse questi ultimi avevano preferito inseguirne un altro che era partito in corsa? Di sicuro non era un uomo e neanche un cane, (gli ariegeois sono quasi del tutto bianchi). Indeciso sul da farsi, guardo Mario e vedo che mi stava guardando. Riguardo il punto, cercando qualche certezza, la sagoma si muove a rilento, penso possa essere un cinghiale ferito. Attendo..... attendo.....attendo. Altro piccolo movimento in avanti, ma non esce allo scoperto, altro ramo spezzato e si ferma, ora vedo bene il pelo nero. Avendo in testa il cinghiale, non mi veniva nient'altro da pensare, decido per il tiro. Metto il ginocchio destro a terra, lasciando la gamba sinistra piegata, dove appoggio il gomito sinistro, per avere una maggiore stabilità nel tiro, inquadro bene, trattengo il respiro e lascio partire il colpo. Preso! Vedo uno scuotere di scopaie, non tolgo il fucile dalla spalla e tengo sotto tiro il punto.
Trascorsi attimi, dove capisco che ormai non vi era più pericolo di fuga da parte del cinghiale, tolgo il fucile, nel mentre Mario si avvicina,..... mi dice; stai qui, vado a vedere. arriva al punto, guarda e subito torna indietro, lo seguo con lo sguardo, mi arriva vicino e mi dice; secco!....andiamo via.[14]....vedendo il mio stupore......Vieni vieni, cammina muoviti.....è un vitello![sweatdrop.gif]
Porc.... e ora? Che si fa?-dico io- ......- andiamo a parlare con Giuseppe, (componente della squadra, abitante a Canolo, comune lì vicino), per sentire se sa a chi appartiene-.
Ormai la battuta si era conclusa, con l'abbattimento di 4 cinghiali, recuperati i cani, Mario per radio chiama giuseppe e gli dice di salire su e venire da noi.
Arriva Giuseppe e viene messo al corrente del fatto. Non vi preoccupate, ci penso io, l'importante è che il vitello sparisca da lì, ora chiamo due amici e lo selezioniamo sul posto e poi lo scendiamo in paese, senza farci notare, ci vediamo alla casa di caccia.
Tutto è finito bene, ma se "qualcuno" si accorgeva dell'accaduto erano "uccelli fernet". Giuseppe si sapeva muovere in zona e senz'altro sapeva la padronanza della bestia, motivo per cui era tranquillo.
Ancora oggi, la piaga delle "vacche sacre" rimane, ma con un margine di tranquillità maggiore se si dovesse verificare di nuovo qualche abbattimento, sempre che il fatto avvenga per difesa o involontario, perchè ormai non ci tengono più a spadroneggiare per monti.

Per la cronaca; vitello giovane, sui 200 kg, Palla Gualandi, caricata in casa, entrata dal costato sx, oltre a ledere polmoni e altro, ha spaccato in due il cuore, (che cul.o!!!)
Quasi tutto è stato donato ad un orfanotrofio della zona.
La sera del giorno dopo, sono stato invitato ad una grigliata, nell'occasione sono stato festeggiato, per aver abbattuto il più grosso animale nella storia della squadra.
[lol.gif]
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto