Gli unici due Leoni affidabili che ci vorrebbero ancora erano........ Giovanni Leone (Grande Statista e Presidente della Repubblica Italiana)...... e.............. Sergio Leone (famoso regista Italiano sopratutto di films Western con Clint Eastwood) ma secondo me nessuno dei due merita di essere messo nella gabbia dei nostri ricordi .........
 
Approfittiamo per rinnovare nuovamente a voi tutti -e rispettive famiglie- una Buona Pasqua poichè noi qui la celebreremo domani 28 Aprile (S. Pasqua Ortodossa); tuttavia stanotte assisteremo alla S.Messa in una piccolissima Chiesetta del 1300 in legno dentro il cimitero (tu Michele la conosci) - quella che sulla porta reca ancora evidenti i segni profondi dei colpi di scure inferti a suo tempo dai Turchi durante l'invasione Ottomana. Giorgio e Maria

Tanti auguroni anche a Voi!!!!
Giorgio, visto che oggi e' il fatidico giorno delle celebrazioni e, dopo aver descritto la Chiesetta del 1300, perche' non ci descrivi anche le abitudini e usanze locali, condite da piatti tipici in merito a questa ricorrenza religiosa? (sempre se ti fa' piacere....)

Un salutone
Alberto
 
Salve a tutti. ormai siamo qui e rimaniamo qui, se poi il moderatore della stanza, vuole spostare i racconti in altra stanza, gli comunico che può spostarli, se vuole, nel post che ho aperto io tempo fa, "cinghialari......"

Credo che la caccia al cinghiale, sia per i modi, sia per una maggiore presenza di amici-cacciatori, per i luoghi, per il selvatico, per la sana invidia tra le varie squadre e per tante altre cose, sia la caccia che più si presta a narrative venatorie. Anche dato dal fatto che ogni battuta e unica a se stessa.
Come la caccia alla beccaccia col cane da ferma, ove ogni beccaccia è differente ed unica. E' un rito che si ripete, ogni volta diverso e indimenticabile.
La differenza, sta in molti fattori, ma la finalità è la stessa. Nelle battute a beccacce, si è da soli o al massimo in due, si cammina appresso ai cani e si è partecipi con loro, che fanno la delizia della vista.
In battuta al cinghiale si è in molti cacciatori, battitori e canai e cani, molti cani, che allo scovo fanno la delizia dell'udito. Non si cammina, ma si cammina prima dell'inizio della battuta, dove a volte per raggiungere la posta si fanno chilometri, tutti in fila indiana. Quando si arriva alla posta si è ben bagnati di sudore, allora, (passiamo in prima persona), mi spoglio velocemente, prendo gli indumenti bagnati di sudore e li sigillo in una busta di plastica e li ripongo nello zaino. Poi prendo tutti gli indumenti di ricambio, e velocemente dopo essermi asciugato con un asciugamani, mi rivesto con indumenti asciutti. Alla fine della battuta, dopo aver recuperato cani e cinghiali, si fa la stessa strada al ritorno al buio, con la luce delle torce. Sapessi quante scivoloni e cadute! A volte insignificanti, altre un po serie, ma in quel momento, chissà perchè le risate si moltiplicano,:mrgreen: specialmente se si rimane illesi. Come quando cadde Mario in una fossa, a testa in giù, le torce allora illuminarono il luogo e non si vedeva altro che gli stivali di Mario per aria, all'incontrario, per tirarlo da lì dentro ci vollero tre persone e le risate e gli sfotto dopo, mi fecero venire un attacco di tosse che mi stava strozzando.[Trilly-77-24.gif]

In questa camminata di ritorno, se la battuta va bene, si devono trasportare i cinghiali, compito dei giovani, (fortunatamente), a noi rimangono il trasporto dei fucili e zaini, nonché dei cani al guinzaglio, che tirano a destra e a sinistra, mica è qualcosa di meno pesante del trasporto dei cinghiali! Anche se la temperatura in montagna la sera scende drasticamente, vi assicuro che arriviamo alle auto, tutti inzuppati di sudore, tanto che ho altri ricambi in auto (veramente ho indumenti di ricambi per altre cinque persone, tutto riposto in un capiente borsone rigorosamente mimetico[3]. Inoltre ho anche un frigo portatile.... di quello che c'è dentro, ve ne potrà dare un idea solamente il mio amico Martinuzzu, (Arsvenandi):lol:. E ancora, una cassa d'acqua, un bidone di 20 litri con fontanella, pieno d'acqua e tante altre cose, che potri stare fuori una settimana! Mi spoglio dalla testa ai piedi, mi asciugo con una asciugamani da mare, (quelli grandi) e mi rivesto.

A volte mi viene da pensare; ma chi me lo fa fare![smash.gif]

E mica finisce qui! non ha importanza l'orario, si deve andare a pulire i cinghiali alla casa di caccia. E lì tra una birra, un tozzo di pane biscottato, qualcosa sottolio, qualche fetta di salame e altro, insieme a tanto lavoro per la pelatura ed eviscerazione degli animali, si fanno le valutazioni della giornata. Padelle, centri e altro, contornato da tante risate. Mettete anche in conto, che potrebbe avvenire di Sabato e che l'indomani, Domenica, ci sarà un altra battuta di caccia.
Dopo aver sistemato i cinghiali nella cella frigorifera, (li selezioniamo il giorno dopo, quando vengono fatte le parti per tutti), ognuno prende la via di casa.
Si arriva a casa esausti, stanchi morti, tanto da non avere ne fame ne sete, (certo, alla casa di caccia si era già provveduto lautamente a tale bisogno:mrgreen:). Dopo un doccia veloce, si va finalmente a letto.

Il letto! Mai stato così accogliente, rilassante, morbido, sembra che ti trovi in Paradiso, distendi le gambe doloranti e provi un sollievo unico.
Quando l'indomani, suona la sveglia, ti svegli e credi che ti eri messo a letto cinque minuti prima. Sei ancora dolorante dalla faticata del giorno prima. Una persona normale e sensata, sarebbe rimasta a letto a dormire e riposare, tra le calde coltri..... ma siamo persone normali e sensate noi???
Ma neanche a pensarci! Scatti come una molla, metti la caffettiera sul gas e già la tua mente è su, in montagna, dove ti aspetta un altra avventura. E devi sentire anche tua moglie che ti dice, con il sonno ancora negli occhi:"Ma siete pazzi veramente! Tutta questa passione per me non l'hai mai avuta![11]". Ma no dai! E' una cosa completamente diversa.... rispondo io[couple.gif]........Tanto lo so che se sono felice io è felice anche lei.....(almeno lo spero!)
Ma che schifo di uomini che siamo!![marameo.gif]

Giovanni, con questa tua descrizione sulla caccia al cinghiale mi hai strappato un sorriso......di complicita'!!! Hai perfettamente ragione quando affermi che questa passione (che oserei definire "estrema"....) spesso ti porta ad avere comportamenti che oltrepassano ogni forma di logica o moderazione. Io, ad esempio, il venerdi' pomeriggio sparivo da tutto e tutti (coinvolgendo e spesso portando con me anche la mia compagna) per poi tornare la domenica sera....In macchina avevo sempre anche il sacco a pelo, che mi permetteva di poter rimanere la notte nella macchia anche da solo (magari solamente per aspettare i cani che rientrassero dopo essersi allontanati troppo...ancora non c'erano i collari satellitari).....mi accendevo il fuoco per cucinarmi una bella bistecca con relative patate nella brace e nel frattempo mi godevo gli innumerevoli rumori (anche dei cinghiali stessi...) che il bosco ti regala quando e' buio...per me erano momenti favolosi, pieni di semplicita' e tranquillita'...specialmente per uno come me, abituato al caos frenetico di Roma....mi sentivo veramente appagato!!!!

Un salutone [Friends_emoticon.g:
Alberto
 
Giovannuzzo caro, da noi si dice :” segui quelli migliori di te e pagagli le spese!” e mi sembra il caso di Giorgio e Maria, quindi seguo con attenzione e imparo! Un abbraccio amico mio ( sempre che ci riesco ad abbracciarti..hahaahah)
 
Martino, sulla pericolosita' degli orsi non si discute ma, secondo me, si dovrebbe avere maggiore attenzione e considerazione anche nei confronti dei cinghiali, almeno nel nostro paese.....si vedono spesso comportamenti sconsiderati che definirli "alla leggera" e' poco. Ho visto personalmente ferite simili a quelle postate da Giorgio e Maria (magari meno profonde...) riportate da "temerari" cinghialari che, con l'intento di sparare a fermo al cinghiale, si intrufolavano carponi (o ancor peggio strsciando sul terreno) negli spini, non considerando che il cinghiale, ancor piu' se e' ferito, non si rimette mai nella stessa direzione di entrata ma sempre di fianco, rivolgendo il muso verso il foro da cui e' entrato.....Ad un mio amico, che ha vissuto un'esperienza simile, quando e' uscito dagli spini aveva i pantaloni lacerati (non vi dico i tagli sulle gambe...)....sembrava che gli fosse scoppiata una granata tra le gambe....dovette stare una settimana in ospedale con le gambe rialzate in attesa che le ferite guarissero. Ma l'episodio piu' eclatante capito' alla squadra che frequentava le zone a confine con le nostre: durante una battuta, un canaro (o conduttore di cani..) scarico' il suo cal. 12 addosso ad un grosso solengo che, dopo esser crollato, inizio' a rotolarsi per poi rimettersi in piedi; invece di scappare torno' indietro e carico' con violenza il cacciatore, che nell' indietreggiare, inciampo' e cadde in terra......vista la mal parata e con il fucile scarico, per difendersi dall'attacco, inizio' a rotolarsi su' se stesso per arginare le musate inferte dal cinghiale ed in qualche modo ci riusci' (riporto' comunque diversi tagli sulle gambe e sui glutei..)... ma, il cinghiale, ormai inferocito, non si fermo' li...... nell'udire l'abbaio dei cani (allertati dal frastuono e dalle urla del cacciatore) che erano rinchiusi nei carrelli parcheggiati in strada e distanti un centinaio di metri sopra di lui, parti' nuovamente alla carica e, una volta arrivato in prossimita' dei carrelli, prese a dare colpi violenti anche a questi...la sua sfortuna fu' che li vicino si trovava un altro componente della squadra......si trovava li' perche' aveva riportato i suoi cani che lo stesso cinghiale aveva abbattuto poco prima....gli tiro' un solo colpo.......a titolo di cronaca, l'animale in questione pesava 165 kg.

Quindi mi raccomando...occhio alla penna!


Un salutone
Alberto

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Purtroppo anche nella mia squadra c'è un ragazzo che non vede pericolo. Fa il battitore e anche il canaio, avendo una muta di Beagle. Ha rischiato molte volte davvero. Più volte ripreso dal sottoscritto ma senza risultato. Da prima, ammette gli sbagli che fa, ma sul concreto poi ci ricade.

Stavamo effettuando una battuta, su di un verro di vecchia conoscenza. Il vecchio era abitudinario, mangiava in un castagneto e il giorno si rimetteva in una lestra dove dormiva del bestiame allo stato brado, (da noi ce ne tanto...."vacche sacre"), pericolosissimi, caricano appena ti avvicini. Lo avevamo lasciato, per un Giovedì, giorno di scarsa presenza dei componenti della squadra, visto che in quel posto, 7/8 persone bastavamo. Mastro Nino lo aveva dato per scontato;....Il cinghiale è lì dentro....decidete quale cane sacrificare oggi! E che nessuno entri lì dentro, ci sono le vacche accompagnate da quel toro nero mooolto irascibile, (vecchia conoscenza anche lui).
Si decide di sciogliere tre cani, tutti molto esperti sui grossi verri.
Vengo posizionato su una stradina, d'avanti ho campo libero, con tre provabili uscite. Dietro ho una robusta rete che delimita orti e casette di proprietà.
Una volta posizionati tutti, la voce di Mario; Angelo....quando vuoi puoi sciogliere......(Angelo)...Ok Prof.
Silenzio.
Il posto è molto intricato, pieno di canneti e rovi impenetrabili, (il vecchio sa bene dove rimettersi).
Odo il campano dei cani che cercano di intrufolarsi dentro. Qualche timido abbaio, poi il trambusto, un forte rumore che ti fa accapponare la pelle, le vacche sono partite. In quel macello, nel tentativo di uscire fuori, non hanno usato i soliti passaggi, ma sono andate in tutte le direzioni, rompendo canne, siepi e arbusti vari, al loro passaggio, provocando un frastuono indicibile e sinistro.
Il mio vicino di posta, che si trova sulla mia destra, mi fa segno di stare attento, consapevole del fatto che dalla mia posizione, non posso vedere cosa succede, in quanto ho degli accumoli di terra, alti un 4 mt. e lunghi un 30 mt. lasciati lì dai lavori di un preesistente silos.
Infatti le vacche sono uscite sulla stradella al di là degli accumoli di terra. Li vedo appena escono dalla fine degli accumoli, sono tre e fatti pochi metri, rientrano dentro il fitto. Sono spaventate, non sanno dove andare.
In tutto questo ambarabam, avevo distolto la vista dal mio fronte, quando guardo dritto avanti a me, ti vedo il toro che mi fissa a testa bassa, a circa 30 mt......Minch ia! E dove scappo ora? Dietro sono bloccato dalla rete di recinzione, se vado a destra o sinistra, questo mi carica e non ho il tempo di arrivare ad un cancello per scavalcarlo. Intanto, comunico per radio al caposquadra e lo metto a conoscenza del fatto, aggiungendo che se l'animale dovesse caricare.....metterò fine alla sua esistenza.
Sento una voce alla mia sinistra, .....mittitivi arreti a su palu i l'enel.....(mettetevi dietro quel palo dell'Enel), non mi ero accorto che dietro le mie spalle, vi era un palo dell'Enel credo, in cemento appena a ridosso della rete di recinzione. Due passi indietro e cerco di mettermi dietro il palo,.... ma non vi entro![sconvolto.gif] c'è poco spazio per la mia stazza.
Quel "**** inizia a scavare con la zampa anteriore, segno che da lì a poco caricherà. Imbraccio la carabina e metto il mirino dritto in fronte alla bestia. Se sparo succederà un casino, ma non posso fare altro.....poi si vedrà.
Il rumore di un auto....meno male! Sono amici, vedono la scena e capiscono, si interpongono con l'auto tra me e il toro, che fortunatamente, gira e se ne va a cercare le vacche.
Gli amici scendono dall'auto e li metto al corrente della situazione e loro per non disturbare oltre, fanno marcia indietro e vanno via.
Intanto i cani hanno trovato il verro e lo abbaiano a fermo, ma evidentemente il verro si vede al sicuro e non esce. Per circa 30 minuti va avanti questo fatto, i cani non riescono a farlo partire. Angelo decide di sciogliere altri due cani, per dare sostegno ai tre precedenti. Appena sciolti i cani freschi, raggiungono subito gli altri e si mettono a fermo anche loro.
E qui qualche cane ha azzardato un tentativo di mordere il cinghiale, perchè si sentono benissimo i latrati di dolore, alle quali se ne aggiungono altri e altri. Penso tra me e me... li sta macellando! Anche ad Angelo viene questo presentimento, infatti lo grida per radio, avvisando che sta entrando. Per radio gli viene detto di non farlo, ma lui manco risponde. Incomincia a gridare a squarciagola, sparando per aria. A questo punto sento anche le grida di Mastro Nino, che per non lasciare da solo Angelo, è entrato anche lui. Mario per radio dice a Massimo di gridare anche lui, (si trova più vicino), ma così facendo la posta di Massimo è bruciata, ma non importa, l'importante ora è far partire il cinghiale e limitare i danni.
Là dentro succede di tutto, spari, grida, latrati, fino a che Angelo grida....E' PARTITOOOOO e si odono tre spari prima e dopo un lasso di tempo in secondo altri tre colpi..... Mario,...fatto?........Rocco.... si a posto.
Vedo passare Claudio con Mariuccia in braccio grondante di sangue, a seguire Rocco con un altro cane, anch'esso ferito. Mariuccia morirà la sera, non c'è stato nulla da fare...polmoni bucati.
Presi gli altri cani, lascio la posta e mi avvicino al cinghiale.
Sento Angelo che rimprovero e lui mi dice che se non sarebbe entrato avrebbe ammazzato tutti i cani. Ha caricato anche lui, che per schivare la carica si è dovuto letteralmente tuffare sulle spine sulla sua destra, mentre gli tirava tre colpi a ripetizione, che prendeva con uno in pancia. Infatti, dal punto di partenza, fino a quello di abbattimento, vi erano metri e metri di budella, praticamente si era eviscerato da solo, e ancora correva come un cavallo! Fino al colpo finale alla testa.
Poteva andare male per Angelo, che anche questa volta se l'era cavata uscendo indenne.
Penso che ora Angelo si sia calmato, per la nascita della sua bambina.... e meno male! Perchè credo che prima o dopo si sarebbe fato male sul serio.
Occhio cinghialari.....occhio!
 
Grazie Giorgio per il chiarimento. Quindi la differenza di calcolo tra Europa e America sta solo nel “quadrato del calibro” , giusto? Gli americani fanno una semplice divisione tra peso e calibro, mentre noi dividiamo per il “quadrato del calibro”.
 
Barone Rosso .... ottimo colpitore, terrore dei Cinghiali.... stimato dalla squadra fa parte integrante nel nostro gruppo Cacciatori: quando è qui facciamo coppia fissa nelle battute ai Cinghiali e pertanto generalmente ci affidano i punti "delicati" per chiudere le vie di fuga dei selvatici, sapendo che con noi l'ungulato è arrivato al "capo linea". In effetti c'è da dire che Michele ed io cerchiamo di rimanere abbastanza vicini per la costante presenza degli orsi, "studiamo" il posto meglio che possiamo cercando di valutare attentamente ogni possibile evenienza, ci mimetizziamo, ci nascondiamo in sottovento, non fumiamo, sappiamo attendere silenziosi senza muoverci, ascoltiamo il silenzio della foresta per riconoscere ogni suono più fievole, ogni minimo rumore: e quand'è il momento non facciamo economia di colpi .... ne portiamo sempre tanti con noi.... tutte cose che purtroppo alcuni della squadra non fanno, e sono quelli che poi si lamentano perchè non vedono selvatici ..... se ci va "buca" è solo perchè vuol dire che quel giorno in quella zona di selvatici cacciabili non ce n'erano proprio !
 

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E con questi ultimi post di Giorgio se ne va il fascino di cacciare in transilvania.....:D

Martino, sulla pericolosita' degli orsi non si discute ma, secondo me, si dovrebbe avere maggiore attenzione e considerazione anche nei confronti dei cinghiali, almeno nel nostro paese.....si vedono spesso comportamenti sconsiderati che definirli "alla leggera" e' poco. Ho visto personalmente ferite simili a quelle postate da Giorgio e Maria (magari meno profonde...) riportate da "temerari" cinghialari che, con l'intento di sparare a fermo al cinghiale, si intrufolavano carponi (o ancor peggio strsciando sul terreno) negli spini, non considerando che il cinghiale, ancor piu' se e' ferito, non si rimette mai nella stessa direzione di entrata ma sempre di fianco, rivolgendo il muso verso il foro da cui e' entrato.....Ad un mio amico, che ha vissuto un'esperienza simile, quando e' uscito dagli spini aveva i pantaloni lacerati (non vi dico i tagli sulle gambe...)....sembrava che gli fosse scoppiata una granata tra le gambe....dovette stare una settimana in ospedale con le gambe rialzate in attesa che le ferite guarissero. Ma l'episodio piu' eclatante capito' alla squadra che frequentava le zone a confine con le nostre: durante una battuta, un canaro (o conduttore di cani..) scarico' il suo cal. 12 addosso ad un grosso solengo che, dopo esser crollato, inizio' a rotolarsi per poi rimettersi in piedi; invece di scappare torno' indietro e carico' con violenza il cacciatore, che nell' indietreggiare, inciampo' e cadde in terra......vista la mal parata e con il fucile scarico, per difendersi dall'attacco, inizio' a rotolarsi su' se stesso per arginare le musate inferte dal cinghiale ed in qualche modo ci riusci' (riporto' comunque diversi tagli sulle gambe e sui glutei..)... ma, il cinghiale, ormai inferocito, non si fermo' li...... nell'udire l'abbaio dei cani (allertati dal frastuono e dalle urla del cacciatore) che erano rinchiusi nei carrelli parcheggiati in strada e distanti un centinaio di metri sopra di lui, parti' nuovamente alla carica e, una volta arrivato in prossimita' dei carrelli, prese a dare colpi violenti anche a questi...la sua sfortuna fu' che li vicino si trovava un altro componente della squadra......si trovava li' perche' aveva riportato i suoi cani che lo stesso cinghiale aveva abbattuto poco prima....gli tiro' un solo colpo.......a titolo di cronaca, l'animale in questione pesava 165 kg.

Quindi mi raccomando...occhio alla penna!


Un salutone
Alberto
 
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Effettivamente non ci avevo pensato, anche perché da me questo pericolo non c'è. Al massimo ti esce una martora, faina, volpe e da poco qualche capriolo.
Però, potrebbe succedere che se ti improfumi come si deve e magari alla posta ti nascondi mimetizzandoti ben bene, potresti attirare l'attenzione dei cani, che sicuramente si metterebbero all'abbaio a fermo!:mrgreen:

Ciao Giovanni, e se uno si "improfuma" con questo prodotto, non credi che possa essere "rischioso" anche con i cinghiali?

https://www.trophyhunt.it/urine/950-urina-di-scrofa-di-cinghiale-in-calore-trophy-hunt.html

Immagina la scena: ti viene da dietro un "solengone" con due spalle cosi'.....in punta di zoccoli.....senza fare il minimo rumore....magari con la bava perche' tutto eccitato.....io dico che c'e' la concreta possibilita' che il malcapitato cinghialaro possa cantare " l'Ave Maria" di Schubert!

Un salutone
Alberto
 
Sono situazioni un pò particolari che, seppure risolvibili, richiedono comunque sia la completa informazione preventiva da parte degli organizzatori e sia una certa avvedutezza nell'esercitare alcune forme di attività venatoria al fine si salvaguardare l'incolumità delle persone interessate: abbiamo sentito parlare di esperienze pressapoco analoghe accadute in Bulgaria ed altri Stati Balcanici, nonché in Polonia ed in Finlandia, ma che hanno messo subito "a tacere" per timore di perdere ingenti entrate economiche derivanti sia dal profilo turistico che da parte di gruppi di Cacciatori. Anche nazioni Caucasiche e Trans-Caucasiche, belle, ricche di storia e sicuramente anche sotto il profilo Venatorio stanno rischiando di pagare un prezzo molto caro per lo stesso titolo, cioè la diminuzione di turismo e/o di cacciatori non tanto per la presenza si selvatici pericolosi, bensì causa dispetti o ricatti per insurrezioni e/o guerriglie interne che possono mettere a rischio la vita delle persone: peccato, ci amareggia proprio molto apprendere simili notizie.
 
E perchè Martino, la cosa si fa più interessante! Pensa se un giorno saresti seduto nella tua posta in Transilvania e tutto ad un tratto cominci a sentire dei rumori provenienti d'avanti a te. Come una grossa "cosa" che si muove tra gli arbusti alti, spostandoli mentre cammina venendo verso di te. Incominceresti a stringere quella Browining che hai tra le mani, pensando che la scelta di posizionare le cartucce in canna e nel caricatore sia stata quella giusta. Incomincerai a sentire un fremito lungo la schiena, e ti accorgeresti che stai tenendo il buco del cu.....o stretto stretto.....ihihihihih. (non so come si mettono le faccine). Gli occhi fissi su quel movimento di arbusti, tutto solo soletto, in quegli attimi, mi avresti voluto al tuo fianco.....ihihihihihih. Intanto, con un movimento lento ma naturale, hai portato la carabina alla faccia e tieni tutti e due gli occhi aperti per avere più visuale, togli la sicura, metti il dito sul grilletto e aspetti. Intanto in lontananza senti le grida dei battitori, ma tu vorresti il silenzio, per sentire meglio i movimenti dell'animale che ormai si trova a trenta metri da te. Che sarà?-pensi. Un cinghialone? O un orso di 400 kg. Ti accorgi che ormai il nervo dello sfintere è stanco per quanto lo hai tenuto in tensione.... ihihihihih. L'attesa è massacrante, inoltre si è aggiunto uno spasmodico bisogno di urinare, che accresce sempre di più....ihihihihih.
A questo punto pensi tra te e te; ma chi me l'ha fatta fare a me di venire qui! Sarei stato a casa, tra gli ulivi ad aspettare i miei tordini, col mio bel ventino e le cartuccette Vip del 10 e a mezzogiorno sarei stato a casa a pranzare con orecchiette e cotolette, innaffiando il tutto con un buon bicchiere di nero di Manduria.
Attento! si muove, è quasi fuori da quell'intricato spinaio. Ormai con le gambe incrociate per trattenere l'urina e lo sfintere bloccato, pensi di non farcela a trattenerti. Allora decidi, ormai sul limite della resistenza, con la mano sinistra, cerchi di tirare giù la cerniera della patta dei pantaloni, mentre con la destra tieni sempre la carabina alla spalla e non distogli gli occhi dal misterioso bersaglio.
.... sta caz de cerniera non si apre! Porco mondo! Sei quasi li a scoppiare, quando metti la carabina sotto l'ascella e con tutte e due le mani, cerchi di aprire la cerniera. Finalmente ce la fai! Riporti la carabina in posizione di sparo, perchè ormai "Martinello" è fuori e senza guida, lasci andare i reni e la vescica.
Sei lì, con la carabina puntata e con lo "stampa fanciulli" affacciato sul davanzale.....ihihihihih MUOROOOOOO immaginando la scena.
La bestia e fuori! Ti guarda, più che spaventato.....incuriosito per la scena inusuale che sta vedendo.....ihihihihih.
L'adrenalina, (che prima era salita alle punte dei capelli.....scusa si fa per dire...) ora scende vertiginosamente, procurandoti una sensazione come se ti pungessero mille aghi in tutto il corpo.
Ma..... che animale è questo? Quando apri l'altro occhio, ti accorgi che si tratta di un vecchio caprone che brucava i teneri germogli delle spine!..... tutto sto casino.....per una capra Transilvanica.... ihihihihihihi
 
Digita ed apri su Internet il sito Swiftbullets: apri dove subito sotto è indicato Swift A-Frame: scorri poi con in giù cursore per vedere le varie grammature e caratteristiche in base al calibro: troverai che nel cal. .30 c'è la palla da 200 grs. che possiede valori molto elevati sia in DS che in BC, tantissimi per una palla in questo calibro: "tradotto" vuol dire che quando una palla ha valori DS oltre 300 nei tiri brevi e/o ravvicinati è davvero micidiale (anche nel bosco in presenza di ramaglie): è una garanzia di successo !!! Giorgio e Maria

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Ho visto, la massima espressione di DS la da la palla da 200 gn, che da 301, con lunghezza di 1,315, B.C. 444. Scusa la mia ignoranza, Nei caricamenti con palle di diversa lunghezza, la cartuccia si porta sempre alla stessa altezza o varia. Se varia, pensi che la BAR 2, abbia problemi di espulsione del bossolo? Inoltre con che polvere caricheresti questa cartuccia e con quali dosi?
 
Non tutti i battitori viaggiamo armati (non tutti hanno il porto d'armi), in genere uno ogni 3; in ogni caso tutti hanno si portano appresso sia un grosso coltello (lama da 20-25 cm. o più), una picozza molto alta che da un lato ha la "scure", talvolta anche un piccola scure appesa alla cintola, petardi molto grossi, i più giovani hanno anche le trombe "lunghe". Il fatto che essendo grande il territorio da "perlustare" (partono da lontano e per arrivare alle "poste" percorrono anche diversi km. -3>5- su e giù fra montagne e vallate), e pochi il numero dei battitori, sono generalmente molto distanti l'uno dall'altro, ragion per cui l'immediata reciprocità d'aiuto in caso di necessità può essere di difficile attuazione. Oltretutto dal 2017 gli orsi sono protetti e si apre un procedimento penale se ne ammazzi uno .... se per costrizione lo butti giù taci con tutti -hai sparato alla volpe- e poi lo seppellisci in qualche maniera ....accade... o noi o lui... meglio lui ! Ion aveva la "doppietta" ma i due colpi sparati nella sua direzione per spaventarla (non per colpirla) non sono serviti a niente: per l'agitazione invece di ricaricare (diceva che non ne avrebbe avuto il tempo) ha preferito arrampicarsi (era magro e molto agile) come ha potuto su una pianta vicina cercando di salire fintantoché i rami glielo hanno concesso... Inoltre in questi frangenti per bloccare la carica di una Locomotiva arrabbiata di questo tipo ti ci vuole in mano un'impianto balistico di tutto rispetto "tanto abbondante" perchè il tiro è di "punta" e l'unico punto vulnerabile del plantigrado è la "fossetta" che si trova nell'incrocio fra orecchie ed occhi (sotto c'è il cervello).... . E' un tiro molto impegnativo non soltanto per il fatto che l'adrenalina salita alle stelle ti fa scoppiare per l'agitazione, ma anche per il fatto del portamento ciondolante della testa tipico dei plantigradi... In questi casi non devi spostare l'arma a destra ed a sinistra seguendo i suoi movimenti, ma calcolandone i tempi la devi tenere ben ferma ed indirizzata nel punto che ritieni opportuno per il quale avrai calcolato di troverà la testa nell'istante che premerai il grilletto.... la palla deve centrare assolutamente quella "fosseta" ... è un pò complicata la storia data l'emozione molto forte, ed è ben per questo che lo devi lasciare avvicinare il più possibile, per tirare obbligatoriamente solamente da vicino, estremamente vicino perchè il bersaglio è più grande ..... sperando poi che la dea bendata sia dalla tua parte e che ti vada bene.... . quindi tanto sangue freddo ed aspettare che arrivi sotto i 10-12 mt. (facile da dirsi, ma bisogna viverli certi momenti per rendersene conto di quanto non sia così semplice....). A me e Maria ci è andata fin troppo bene quando il 4 Novembre 2012 quando alle 12,15 il 1° orso ci è passato a neppure cm. 250 (3 passi, due metri e mezzo...) l'abbiamo tenuto puntato ma se n'è andato via senza che sparassimo. mentre il 2° alle ore 12,40 - un gigante sui 450 kg che ci ha impressionato!- che si è fermato 30 mt. davanti e sopra di noi: ci avrebbe attaccato sicuramente se non fossero arrivati un paio di cani che lo hanno fatto desistere allontanandolo... se non abbiamo fatto un'infarto quella volta ci sà che moriremo per altre "menate", ma certo non d'infarto ! Alle "locomotive" non sparare mai da lontano (per timore che ti venga vicino), anzi: se vuoi ottenere ottime probabilità di successo più il selvatico è grosso e pericoloso e più da vicino gli devi sparare! La paura (certe sensazioni le proviamo tutti!) la gestiamo dopo .... anche per questo noi portiamo in tasca e nello zaino tanti pacchettini di fazzoletti di carta....

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Scelta sbagliata dell'arma, (secondo me), Io personalmente, in quelle circostanze, avrei scelto un semiauto con prolunga serbatoio. Così! Tanto per stare più tranquillo.Non sarebbe neanche male avere alla cintola un revolver cal. 50.... se la legge lo permettesse!
Anche perchè non credo che tutti avrebbero quel sangue freddo per fare avvicinare l'orso a dieci metri. Avendo una potenza di fuoco superiore ad una doppietta, si incomincerebbe a tirare sulla carica dell'orso, sperando, almeno, di fargli male con qualche brenneke e farlo desistere.
Ma credo che una buona cartuccia cal. 12 caricata in modo tosto e sopratutto provata sul campo su bersagli duri, faccia più danni di quanto ci si aspetti.
Ho visto Brenneke, trapassare da parte a parte bombole di gas.....(vuote):mrgreen:..... a venti metri.
 
Intanto Buona Pasqua a tutti voi e di cuore! Con questo racconto ho capito la predilezione di Walker per il 30-06!! Accidenti se l'ho capita! Sembrava di stare in Tanzania a bufali cafri nella savana! E non c'è assolutamente ironia nelle mie parole. A questo punto, caro Walker il 9,3x62 vedrei come calibro di riferimento dalle tue parti.. Altro che 30! Una bella Argo con freno di bocca e riduttore di rinculo nel calcio e munizione Norma o RWS.. Con tori sacri o profani che siano mi sembra la medicina migliore!
Saluti.
 
cacciare con la neve e' un'esperienza unica,ed anche se la caccia ai cinghiali non e' quella che prediligo,in Romania la pratico molto volentieri ........ed ho capito solo dopo la prima battuta perche' mi fu vietato di utilizzare il mio amato cal 20.....quei bestioni incassano piombo come se fossero di gomma...........
 
Credo Walker che i proprietari non avrebbero taciuto, è più che normale, ma in ogni caso l'assicurazione ha pagato "profumatamente" fino all'ultimo marco, non solo, ma poi Sepp (che aveva un'ottima disponibilità economica) mi disse che aveva "incrementato" la somma per il disagio elargendo inoltre altri lauti compensi...... al punto che il contadino sarebbe stato sicuramente contento se gli avessimo abbattuti altri 10 manzi......
Comunque meglio sparare a due manzi tranquilli che dover affrontare un toro "infuriato", animale domestico che in pochi e attimi si può trasformare in un imprevedibile "selvatico pericolosissimo" ! Se lo buttavi giù (legittima difesa, mica ci ragioni con un toro) l'assicurazione lo avrebbe pagato, quindi secondo noi la perdita per i proprietari era remunerata: più di uno scambio magari un pò "tirato" sul momento (ben comprensibile) non dovrebbe accadere nulla di particolare o di irreparabile; si spiegate le circostanze si paga il capo (ed il toro te lo porti a casa) e ciao. Scusa, ma se lì da te ammazzi un'essere umano che succede ? Qui se il giorno dell'apertura della caccia ammazzi il Presidente del Fondo venatorio (anche volontariamente... è lo stesso.....) non accade niente di particolare......: la Polizia ritira le armi di tutti i cacciatori presenti quella mattina con la scusa di verificarle, le trattengono 6 mesi (e nel frattempo se non hai altre armi tu a caccia non ci vai...), ti fanno un processo, tu ricorri, te ne fanno un'altro, tu ricorri ancora... te ne fanno ancora uno e ti prendi tre anni di carcere (3, non 30) ed è tutto finito lì....... Non funziona così anche lì da voi ?? .....

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In un ambiente "civile" sarebbe così, ma purtroppo qui non lo è. O almeno non lo era. Le "vacche sacre" chiamate così, perché paragonate alle vacche sacre dell'India, dove, come saprai, vivono libere per il Paese e nessuno le tocca perché considerate un Dio in terra.
Qui il discorso è diverso. Le vacche e vitelli, appartenevano a determinate persone, che appartenevano alla faida scoppiata negli anni sessanta, che durò fino al 1978 per poi riprendere nel 1987 e finire nel 1991...... si spera!
Lasciare il bestiame allo stato brado, era una forma di "potere", nessuno le doveva toccare, neanche se erano sul proprio terreno, pena la morte. Anche se i proprietari recintavano la proprietà, veniva buttata giù la recinzione e guai se fosse stata ripristinata.
Queste cose si sapevano ma nessuno ne parlava.
Ovviamente, nel paese c'era chi simpatizzava per una parte e chi per un altra.
Il Paese era diviso in due, proprio nel vero senso della parola. Destra e sinistra, (guardando verso nord), dove latitavano questi gruppi.
Noi eravamo liberi di andare ovunque..... ma a destra non andavamo mai!
Nella squadra vi erano amici di alcuni componenti e quindi stavamo "quasi" tranquilli.
A questi non interessava che gli pagassi il vitello, non avevano bisogno, gli interessava perchè era successo. Ed ecco in ballo gli amici, che spiegato il motivo tutto si agiustava e il vitello te lo regalavano.
Cosa diversa d'altra parte, non vi era modo di discutere, per loro tu avevi sbagliato e dovevi pagare. Non si calmavano neanche se gli davi dieci milioni d'allora per coprire il danno, ti ammazzavano e basta.
Ricordo proprio un omicidio in questo senso. Una persona, sorprese del bestiame che gli stava devastando l'orto, si limitò a cacciarle via, una vacca cadde da un sentiero e si spezzo le gambe anteriori, di lì a poco morì. Dopo poco, venne ucciso il proprietario del terreno, che era completamente estraneo alla faida. Questo per dirti che loro avevano informatori e fiancheggiatori ovunque.
Dal canto nostro eravamo più tranquilli, perchè avevamo a che fare con gente.......più umana.

Ho letto con dispiacere quello che vi è accaduto all'apertura. Non ti nascondo che mi hai turbato. Per come lo racconti, non si può dire che sia avvenuta una disgrazia, sembra che il tutto sia stato voluto e questo è gravissimo!
Credo che ancora il processo non sia finito e se poi i tempi sono come qui in Italia....campa cavallo!....
Dici bene tu, 3 anni non sono 30. qui in Italia, per tre anni di condanna, non vai nemmeno in galera!
E se poi, durante il processo, si stabilisce che c'è stato un nesso di casualità, non viene manco condannato. Non so da voi.
Inoltre credo, che visto il lavoro che fa chi ha sparato, vedrai che metteranno tutto a tacere.....voglia Dio che mi sbagli!
Certo che per l'accaduto, le supposizioni da fare sono tante, ma supposizioni restano, non ci sono certezze. Da noi quando un Giudice non ha prove di colpevolezza, ma solo supposizioni, anche gravi, nell'incertezza.....assolve.
 
Alberto, penso che a te (e per come è giusto), non sia mai capitato di andare a caccia col 20 e portarti le cartucce del 12! Oppure, caricare tutto in macchina e scordarsi le cartucce, a me si e spesso. E ancora, arrivare sul posto di caccia, aprire il cofano per prepararti e non trovare il fucile, ritornare (quando la distanza te lo permette), a casa in fretta a prenderlo. Hai ragione a dire; preparati la sera prima. Mi dovrei scrivere un promemoria e controllare sempre il tutto. Non sai quante cose mi porto in battuta, ho il cofano della Frontera pieno, tra me e mio figlio, che non si porta quasi niente e poi viene a chiedere da me.
Saranno i primi sintomi di Alzheimer!
 
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