Deviazione proiettili arma rigata..per "sfrascare" devono essere pesanti e lenti o..?

Per me dipende molto dalla forma della palla e dall' angolo di incidenza con cui colpisce l'ostacolo. Io uso palle Hornady RN da 180 gn sul 30-06 e ho visto DI PERSONA queste palle spaccare tre quercioli di circa 2cm di diametro e finire nel piede di un cinghiale lasciando solo il moncherino a circa 15 m di distanza. Altro non posso aggiungere. Fate voi..io nel bosco fitto uso solo quelle e nel 308 userò le sorelline da 150 gn.
 
Altra cosa che secondo me riporta alla stabilità secondo Miller piuttosto che al peso del proiettile e al mito del "lento e pesante"..

Poniamo il cinghiale e un querciolo rammentati da Ale60.

Primo caso.....Ale60 ;)...spara al cinghiale che transita a 30 mt da lui ma a 20 mt dalla dalla bocca della sua arma (e quindi 10 mt prima del cinghiale) la palla impatta in un querciolo da 5cm di diametro di tronco......

Secondo caso.....stesso cinghiale sempre Ale60 alla posta ma....il cinghiale transita a 150 mt e il querciolo, e' a 140 mt dalla bocca della carabina....

quale palla subira più deviazione? Nei 10 mt che separano il querciolo dal cinghiale....quale delle due si allontanera' di piu dal punto mirato?

Il peso e' lo stesso e....a 150 mt e' la palla subira meno deformazione nell impatto col querciolo...

Scusami Ale;);)
 
Pensa che noi qui siamo convinti che la palla della carabina, non rimbalzi!

Dovresti vedere i filmati di gente che spara proiettili traccianti di notte... Come rimbalzano in tutte le direzioni... Tutto puo' rimbalzare. Tutto dipende dalla velocita' della palla, dall'angolo di impatto, dalla durezza della superficie impattata, dalla forma e costruzione della palla, ecc. Chi ha sparato tanto con i rigati conosce bene il suono di una palla che rimbalza in una direzione imprevedibile. Anche sparando sulla superficie di un lago o corso d'acqua si ottengono rimbalzi. Le palle consuete da caccia possono rimbalzare, eccome! Le Varmint Grenades e altre palle da varmints costruite con un'incamiciatura leggera e un "core" non monosolido, ma da un aggregato di particelle di metallo invece "esplodono" anche se colpiscono un acino d'uva.

Una variabile che qui non si e' discussa e' la distanza fra l'indesiderato arbusto o filo d'erba ed il bersaglio. Oserei dire che se l'ostacolo e' molto vicino all'animale la palla, anche se deviata, probabilmente colpira' il bersaglio lo stesso, ferendolo gravemente o uccidendolo. Se l'ostacolo e' piu' lontano, se la palla devia potrebbe mancare il bersaglio del tutto. Una rondine non fa primavera, ma ho un altro esempio. Una volta tirai ad un fusone a non piu' di 50 metri. al colpo parti' a razzo. Mi ci volle un po' di tempo per ritrovarlo perche' a causa del mio daltonismo io non vedo il rosso del sangue sul verde del sottobosco. Fortunatamente (o sfortunatamente per me che mi riempii di spine) la zona era piena di "devil's clubs," piante spinose dalle foglie enormi e parallele al suolo. Su quelle foglie verde chiaro le macchie di sangue erano inconfondibili anche per me. Quando lo trovai vidi che la palla non lo aveva colpito dove avevo mirato, e all'interno del corpo aveva seguito una strana traettoria, dalla spalla sinistra a davanti alla coscia destra, sebbene l'animale mi si presentasse di fianco. Era uscita da li' lasciando un buco pulito con un "ricciolo" di intestino tenue, fortunatamente intatto, che fuoriusciva dal buco. Il buco d'entrata non era perfettamente tondo. Sono sicuro che la palla (una .338 Nosler Partition da 250 grani) deve aver colpito qualcosa (l'animale era nel folto) prima di colpire il fusone, e ne era stata deviata. Probabilmente l'ostacolo era vicino all'animale.
 
Teddy, e se fosse la somma che fa il totale? Cioè: un conto è se la palla subisce UNA deviazione, come nel caso dell esempio tuo del querciolo, un altro invece quando la palla subisce UNA SERIE di deviazioni procurate dagli steli del grano, come nel video di Giangio, o da foglie e rami del bosco.
 
Leggo piu' sopra che la deviazione dovuta ad ostacoli puo' essere prevenuta o ridotta iperstabilizzando la palla (rigatura a passo molto corto e palla lanciata a gran velocita'). Ma... e c'e' un ma! Le palle iperstabilizzate perdono precisione alle distanze piu' lunghe e possono anche presentarsi lateralmente rispetto al bersaglio a tali distanze, come ho letto su articoli di balistica. Sembra un paradosso, ma e' cosi'.
 
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Deviazione proiettili arma rigata..per "sfrascare" devono essere pesanti e lenti o..?

Abbiamo iniziato la discussione nell' altro 3d ma, credo sia vasta e interessante, tanto da aprire un 3d dedicato.

Parto riportando i link di due video....molto molto interessanti e a dire il vero gli unici "pratici" che sono riuscito a trovare (un like all' autore!!).

https://www.youtube.com/watch?v=snFU1-TNgo0

https://www.youtube.com/watch?v=8X23Gt6nzWo

Dateci un' occhiata e.....poi ne riparliamo....io ho una teoria che mi piacerebbe poi discutere....
 
Abbiamo appena trovato un video molto interessante attinente la deviazione della palle nella armi rigate: per cortesia guardatelo, è molto interessante perché dimostra in modo evidente quanto purtroppo talvolta possa essere il grado di deviazione di una palla, ovvero rimbalzi assai imprevedibili anche con questo tipo di arma, e di conseguenza sia necessario prestare sempre moltissima attenzione prima di puntare e sparare.
https://www.youtube.com/watch?v=2Gjpv0oJTQg oppure su Internet digitate > Blaser in motion - Dangers of richocets
Giorgio e Maria
 
Arrivo in ritardo, come al solito. Ho visto anche io la prova. In considerazione che, nell'ambito dello stesso calibro e cartuccia, i risultati sono stati diversi, più che la differenza di palla e/o calibro, non è che ci sia la possibilità che sia solo un caso, nel senso che quella data fucilata ha incontrato più ostacoli rispetto a un'altra?
 
Abbiamo appena trovato un video molto interessante attinente la deviazione della palle nella armi rigate: per cortesia guardatelo, è molto interessante perché dimostra in modo evidente quanto purtroppo talvolta possa essere il grado di deviazione di una palla, ovvero rimbalzi assai imprevedibili anche con questo tipo di arma, e di conseguenza sia necessario prestare sempre moltissima attenzione prima di puntare e sparare.
https://www.youtube.com/watch?v=2Gjpv0oJTQg oppure su Internet digitate > Blaser in motion - Dangers of richocets
Giorgio e Maria

Spero che questo video arrivi a tutti coloro che tirano il grilletto senza pensare....
e fatelo vedere ad alcuni nostri amici con cui facciamo le battute ai cinghiali li da voi in Romania!!!!!
 
Anche noi per alcuni anni abbiamo utilizzato armi semi automatiche Brow. Bar il cal 338 Winc.Mag ed anche una carabina ad otturatore Sabatti Rover EDL cal. 338 W.M., calibri indubbiamente davvero stupendi per ogni tipologia di tiro (armi che alternavamo al cal. 9,3x62), calibri tra i migliori al mondo per ogni forma e/o situazione di caccia, sopratutto per chi ama sparare da una certa distanza. Condividiamo totalmente il pensiero, le esperienze e quanto riportato da Giovannit. Alabama in quanto purtroppo i rimbalzi più imprevedibili e pericolosi esistono eccome: insistiamo che il tanto buon senso è la base affidabile per l'incolumità nostra ed altrui (cautela nel maneggio ed utilizzo delle armi, estrema attenzione e rispetto in ogni sua forma nell'ambiente venatorio ecc.), cercando di assicuraci il meglio possibile che dove cacciamo non ci siano persone, animali o cose a rischio nel raggio di azione della nostra palla proprio perché può facilmente deviare quando meno ce lo aspettiamo, al fine di cercare di fare in modo che la nostra ogiva non danneggi nessuno. Il giubbetto arancione può essere utile, come no, ma come giustamente indica anche Giovannit. non tutti lo indossano, ovviamente e sopratutto in certe occasioni, motivo per il quale noi riteniamo appunto che siamo solamente noi con il nostro buon senso che dobbiamo garantire l'incolumità agli altri. Per questo affermiamo che non è certo un giubbino arancione che ci salva la vita ... Personalmente (da sempre) non lo indossiamo mai anche perchè ci nascondiamo "ben mascherati" con sofisticati indumenti adatti all'uopo, ovvero fogliari bosco-autunnale in agosto>novembre oppure fogliari bosco-neve invernale in dicembre>febbraio: ci limitiamo farci notare bene dai nostri compagni più prossimi (loro idem) ed utilizzare le medesime accortezze: se necessario non si spara e basta! In questi casi ci accontentiamo (e proviamo soddisfazione ugualmente) per aver avuto la possibilità di vedere un selvatico. In più occasioni così "camuffati" il selvatico ci è arrivato a 3-5 mt. .... anche gli orsi ed i lupi... e qui tutti ci conoscono anche per questi "travestimenti" ! Ecco perchè tiriamo sempre da molto vicino .... colpi molto ravvicinati .... una tecnica che ci piace perché aumenta la sfida con il selvatico autentico e ci regala grandi soddisfazioni... anche quando non si deve sparare ... ! Basta un pò di calma e sangue freddo, proprio niente di speciale ! Anche noi come Giovannit. pensiamo sia molto pericoloso mettere le poste dei Cacciatori vicine l'una con l'altra: è necessario rispettare una certa distanza per cercare di avere un maggiore margine di sicurezza (sicurezza... discutibile...), guardando bene se ci sono ostacoli davanti a noi prima di sparare (battitori, cani ecc.), meglio se possibile aspettando che il selvatico attraversi uno spazio un pò libero e sparare soltanto lì.....facile da dirsi ma non sempre fattibile... è accaduto anche a me ..... testimone Barone Rosso.... Giorgio
 
Azz.... Allora tutto quello che si dice riguardo alla sicurezza rigato, rispetto al liscio, per quanto riguarda i rimbalzi, sono tutte fesserie. E io che diramo notizie con i miei compagni di squadra e altri, sull'uso sicuro del rigato e della pericolosità del liscio, appunto per i rimbalzi! Devo modificare tutto!
 
Da quanto si osserva nell'istruttivo video, si deduce che sono più le situazioni che portano a rischi di quelle che ci fanno stare tranquilli, ahinoi.....
Detto ciò, si evince che, senza ombra di dubbio, contro ostacoli "duri", più il proiettile è grosso e lento e più pericoloso è, come la palla del 12, poiché i frammenti di palla saranno più grossi, sempre che si frammenti.
Il materiale di cui è fatto conta si, ma, come dimostra il cal. 12 a palla, in piombo puro, non sempre.
Una Barnes in rame da 150 grs all'impatto su roccia perderà quantomeno alcuni "riccioli" ed il pezzo di maggior grandezza starà sui 100/120 grs, non di più, penso.
Una palla da 300 grs "classica" con piombo si disintegrerà in parti inferiori? Non penso.
E le palle a doppio nucleo?
Proiettili sicuri non ne esistono purtroppo, occorre cercare sempre di immaginare cosa può capitare una volta tirato il grilletto puntando una certa direzione, essere assolutamente sicuri della posizione dei propri compagni e dei battitori.
Mi permetto di aggiungere la mia contrarietà alle armi semiautomatiche poiché, inconsciamente, il cacciatore incanala la preda e continua a sparare in rapida successione perdendo la cognizione di chi sta attorno, effetto tunnel.
 
Pensiamo altresì che in certi frangenti (come quando s'insidiano selvatici di una certa mole e/o potenziale pericolosità) le poste a terra fossero formate da "coppie" di Cacciatori, o comunque estremamente vicini per essere d'appoggio l'uno con l'altro per ogni evenienza (capacità di fuoco, malore o peggio in caso di pericolo). Abbiamo scritto Cacciatori con la "C" maiuscola per differenziarli dai cacciatori occasionali e dagli sparatori che sono tutta un'altra cosa ! Cioè persone con la testa sulle spalle, Cacciatori accorti e prudenti che pensano e si concentrano con senso ri responsabilità solamente sul momento che stanno vivendo, e non pensano nè al conto in banca, nè ai crediti o debiti, nè tanto meno all'amante in vacanza da sola e che non risponde al telefono.... Nei vari corsi preparativi per sostenere gli esami di caccia (che qui purtroppo non esistono ed è una mancanza estremamente super-grave !!!!!!) sarebbe utile che invece d'insistere per esempio sul "riconoscimento del verso" o del "colore delle penne" degli uccelli ecc. insistessero all'inverosimile sulla sicurezza nel brandeggio ed utilizzo delle armi, sulle loro doti balistiche di gittata e di conseguenza proprio sulla pericolosità e potenzialità lesiva anche dei rimbalzi delle palle. Il comportamento responsabile e l'etica venatoria devono fare parte integrante, meglio dire Primaria, del nostro "status" di Cacciatori. Molto meglio che i controlli della Vigilanza si concentrino verificare se un Cacciatore è davvero capace e responsabile nel maneggio di un'arma piuttosto che controllare se ha pagato la tassa venatoria ecc., che se anche la paga dopo il termine non deve succedere nulla. Mi ricordo che negli anni '75 quando iniziai cacciare Caprioli e Cervi con un Amico socio in una nostra "riserva privata" in Baviera (confini con l'Austria), quando rare volte incontravamo le Guardie venatorie Federali, la prima cosa che ci chiedevano non era se avevamo pagato la tassa governativa e/o l'assicurazione, ma bensì se avevamo frequentato le prove di tiro al poligono di Rosenheim (obbligatorio ogni 6 mesi) per il quale veniva rilasciata l'attestazione che eravamo perfettamente in grado di maneggiare un'arma rigata, che avevamo delle buone cognizioni inerenti armi, munizioni ed effetti della balista -si consideravano importanti i rimbalzi già a quel tempo!- e che i nostri 5 colpi entravano tutti nel bersaglio a 100 mt. Se non fosse stata pagata in tempo la Tassa Federale questa doveva essere pagata entro 3 giorni e non veniva applicata nessuna sanzione. Se invece non avessimo avuto l'attestazione rilasciata dal "Maestro di tiro" del Poligono ci sarebbe stata l'immediata confisca temporanea delle armi e munizioni (6 mesi), un'ammenda pesantissima (mi sembra 500 Marchi - tantissimi a quel tempo, circa 4000 euro oggi !) ed il divieto di esercitare qualsiasi forma venatoria per 6 mesi !!! Non solo: poi si doveva sostenere una serie di esami "pesantucci" psico-fisici, medici (vista, udito, articolazioni), di pronto soccorso e di tiro !!! Un Calvario..... Tedeschi... ma avevano ragione e proprio lì per molti anni (fino al 1996) mi sono fatto per così dire "la scuola", oltre che aver avuto la fortuna di conoscere Cacciatori con tantissima esperienza di caccia grossa praticata un pò in tutto il mondo ma sopratutto in Africa, mettendo io in discussione di tutto e di più.... tribulazioni ed anche umiliazioni...(mi chiamano "Varum" tradotto = perché) in quanto io "giovinastro" rispetto a loro ero sempre assetato di conoscere, di sapere e di apprendere (venatoriamente parlando): chiedevo sempre il "Perchè" o spiegazioni su tantissime cose, anche le più banali, talvolta prendevo "in prestito" le loro armi (cannoni per la mia esile costituzione...), ma oggi mi ritrovo contento perchè al notevole bagaglio di esperienza acquisita ho associato il loro coraggio e l'autodisciplina, fattori che mi hanno aiutato evitare tanti disagi, rischi e pericoli....... anche se non tutti..... vero Barone Rosso ??.......
 
I tuoi consigli sono giusti e ben accetti, ma io come bastian contrario voglio ribattere alcuni passi. In base a dove caccio io, che sicuramente il territorio, le zone e altro sono diverse da dove cacci tu.
In primis, voglio ritornare al giubetto alta visibilità, che secondo me è indispensabile nelle battute al cinghiale, per i motivi già detti. Per quanto riguarda la mimetizzazione, mi risulta che gli animali, (forse sbaglierò), vedono in bianco e nero, ma vedono le masse in movimento di qualsiasi colore esse siano, per questo alcuni giubbotti/gilet alta visibilità adottano delle strisce deformate per non far vedere la massa,...per spezzare, (io uso questi).
Rimbalzi: per quanto possiamo stare attenti, non possiamo mai e poi mai, prevedere dove colpisce un proiettile, se si sbaglia l'animale e comunque anche se si centra l'animale, il proiettile può fuoriuscire, facendo la passata e mantenendo ancora quella potenza che se colpirebbe una pietra, potrebbe rimbalzare in qualsiasi direzione. Credo che se la posta vicina sia anche a 100 mt. potrebbe essere colpito dal rimbalzo.
Secondo la mia grande ignoranza in materia, si dovrebbe invece, usare una palla che riduca al massimo il pericolo di rimbalzo, magari con punta di piombo dolce per favorire lo schiacciamento e non dare importanza ai danni che provoca sulla carcassa, sciupando carne.
Credetemi che questo fatto del rimbalzo della canna rigata mi ha sconcentrato, in un certo senso, spaventato. Ero sicuro al 100% che la palla del rigato non rimbalzasse e quindi mi regolavo di ciò.
Anche quando vengo appostato nel gretto di un fiume ghiaioso e con molti massi grossi, ero sicuro che la palla della mia 30.06 non sarebbe rimbalzata. In questa posta, ho abbattuto un cinghialotto di circa 40 kg. preso in corsa al terzo colpo, ora mi domando; chissà dove sono andate a finire i primi due colpi. E se penso che d'avanti a me, spostato sulla mia sinistra, in posizione alta rispetto a me, c'era appostato un mio carissimo amico di trentennale conoscenza, mi si accappona la pelle.....porca miseria!
Con queste informazioni che mi date, sono convinto che molti cinghiali che usciranno nella mia posta, andranno via illesi.
 
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