Che gli sia mancato il posteriore e' scontato, quello che mi ha sorpreso e' che si sia messo a tremare, dimostrando un effetto shock non indifferente. Che non avesse adrenalina in corpo non credo perche' aveva (questo mi sono dimenticato di riportarlo nel post sopra) la mandibola inferiore a penzoloni....aveva ricevuto un colpo precedentemente (non dimenticare che ero di controposta, quindi era riuscito a forare le poste). Hai ragione a considerare il peso della partition "relativamente leggero" per il calibro in questione ma l'ho scelto proprio per i tiri un po' piu' lunghi di quelli abituali che si effettuano nello sporco (come ho gia' scritto, in quel caso uso una Hornady 250 grs. RN). C'e' da aggiungere un altro aspetto: la Hornady l'ho tarata con le mire metalliche dotate di fibra ottica, mentre le partition con un puntatore Aimpoint dotato di attacco a sgancio rapido. Quella mattina, purtroppo mi e' caduto in terra e, avendo avuto timore che fosse potuta variare la taratura e non avendo avuto il tempo di una verifica prima della battuta (successivamente ho controllato ed era tutto a posto),nel dubbio, ho preferito non montarlo scegliendo quindi di utlizzare tacca e mirino anche se tarati per altra palla....questo puo' spiegare il colpo un po' troppo dietro. Dici che se non avessi doppiato il colpo l'animale se ne sarebbe andato a morire chissa' dove...ma certamente! Come ho scritto sopra,in tiri del genere effettuati sempre nello sporco e a distanze molto brevi (dove la maggior parte sono di stoccata) con i calibri trenta, non ho mai avuto modo di vedere l'animale accusare il colpo; se riuscivo a doppiare velocemente, bene, altrimenti era un animale perso. Ed e' proprio questo l'aspetto di questo calibro (cosi' come per il 9,3 che e' anche un pochino piu' prestante) che mi ha sorpreso di piu': il mettermi in condizione di doppiare anche se colpito in un punto non vitale per il selvatico. Di certo non diro' "mai", cosi' come affermano in tanti, che con calibri simili "dove lo prendi lo prendi l'animale se non muore si blocca" perche' e' scontato che ogni caso e' a se, non contando le troppe variabili in gioco ma se mi permette di avere piu' possibilita' di invalidare meglio, nella maggior parte dei casi, il cinghiale in caso di mancato abbattimento istantaneo, per poi "poter doppiare il colpo"...... beh per me la cosa e' molto importante...non so' se per altri e' una cosa secondaria..... ma per me lo e'.

Un saluto a tutti
Alberto

Ciao Alberto,
certo che è importante il fermare un animale anche solo momentaneamente con i colpi mal piazzati.....tuttavia credo che nelle stesse identiche condizioni una palla da 180 o meglio ancora da 150 o 165 sempre partition tirata da un 30/06 avrebbe avuto lo stesso effetto se non addirittura maggiore per la maggior velocità d impatto della palla.
Ogni abbattimento comunque è un caso a sè....
Proprio oggi un amico mi manda la foto di un cinghiale di circa 60/70 kg con un vistoso foro di uscita a metà costato perfettamente centrato...
Mi dice......ha fatto 50 mt......meno male aveva il 338 winc mag...se no ne faceva di più!!
Un colpo con quel piazzamento (forse 15 / 20cm dietro la spalla) molto spesso smascia il cinghiale sul posto o comunque fa pochi metri.....ma non sempre indipendentemente dal calibro.
Ricordo un tiro all' aspetto a circa 120 mt ad un cinghiale leggermente più piccolo di quello (55kg) preso praticamente uguale......strise e si dimeno un poco ma non si mosse......il calibro era il 270 con accubond da 130 grs spinta a "solo" 880/890 ms (era una carica precisissima).
Vero che nel mio caso la animale era tranquillo..

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Ciao Alberto. Questa discussione mi piace moltissimo in quanto con la Vostra competenza condita sempre da gentilezza ed educazione ci si avvicina al 1 novembre come piace a me.. Tra amici appassionati e desiderosi di mettere le proprie esperienze al servizio di tutti gli appassionati di questa splendida esperienza che è la caccia al cinghiale. Premetto che la mia Traquer non è piu . nuova! Ho già sparato tra poligono e cinghiale corrente almeno 150 colpi.. Spendendo per altro un sacco di soldi! Precisa e molto maneggevole questo è sicuro! Rinculo e inpenna mento vicini a zero. . Letale? Vedremo! Circa i calibri 35 sono certo della loro efficacia..e ci mancherebbe altro! Senza alcun dubbio dovessi affrontare animali come quelli da voi descritti avrei pochi dubbi anch'io circa la loro utilità. I cinghiali più grossi che ho visto abbattere si aggiravano sui 150 kg e il 30_06 è stato sufficiente. Da me i tiri vanno dai 5 ai 50m e il bosco di quercia e leccio la fa da padrone con tanto sottobosco.. Che dire di altro? IBAL a tutti e appena possibile vi dirò com'è andata...
 
Per Fulviogp: noi crediamo che lo shock idrodinamico è sicuramente invalidante ma a patto che la palla (comunque dura) arrivi a ledere i centri nervosi, ma senza toccare ossa robuste, lunghe ed importanti perchè altrimenti rischia di frantumarsi, non penetrare bene in profondità per creare i danni importanti necessari bloccare il selvatico sul posto. Per farlo deve essere non soltanto una palla dura, ma anche pesante o molto pesante in funzione della tipologia di selvatico che perseguiamo. Quindi ottima per selvatici entro una certa mole ed entro una certa distanza perchè il 30,06 è "lentino" rispetto altri calibri della stessa categoria, e mi riferisco ai vari 300 "Magnum" , ma non è tutto. Poichè a caccia non sappiamo mai fino all'ultimo momento cosa ci viene incontro, se fatalità (parlando di Cinghiali) arriva un Verro di misure ragguardevoli (non parlo di un mostro da 300 kg., bensì di un Verro da 120>140 kg. oppure un grossa scrofa carichi di adrenalina, che in certi frangenti non sentono i colpi (capita spesso quando sono feriti, oppure braccati da diversi cani mordaci, o come adesso che è già iniziato il periodo della riproduzione, peggio se cacci in zone montane perchè hanno una muscolatura più possente), li fermiamo solamente se gli tiriamo addosso una bella palla bonderizzata, grossa, pesante di costruzione complessa tipo Lapua Mega da 285 gr. oppure Swift A-Frame (senza pensare tanto nè all'angolo di tiro, nè alla distanza e neppure a colpire i centri nervosi, o pomoni, cuore ecc. perchè potremo anche non avere il tempo e la concentrazione necessaria per farlo. Si tratta quasi sempre di attimi e quindi noi gliela tiriamo sull'ossatura robusta del "telaio" e basta. Dove prende prende ... con il cal. 9,3x62 (o x 74R o altri calibri di analoghe prestazioni e potenza) siamo sicuri che se non crolla all'impatto, fa sicuramente solo pochi metri. Anche con il 30,06 lo puoi ovviamente uccidere, come no, ma rischi che vada a morire lontano, fra mille sofferenze, e talvolta diventa introvabile perchè fa moltissima strada prima di crollare definitivamente. Qui sono tanti ii Cinghiali che si sono portati via i colpi del 30,06, e più di qualche volta abbiamo trovato queste palle conficcate nella carne al momento di scuoiarli perchè uccisi con altri calibri più grossi. Ovvio che un colpo fuori bersaglio è sempre un colpo fuori bersaglio, ovvero come diceva qualcuno, anche un colpo di cannone non lo fermerebbe.......Voglio dire che per un'infinità di motivi ai fini pratici non sempre possiamo trovarci nelle condizioni di essere "chirurgici" come magari vorremmo nel colpire e ledere parti vitali con una palla medio-piccola poco veloce. Puoi uccidere sì un grosso Alce con il 6,5 (calibro le cui palle pesanti possiedono un'indiscussa buona Densità Sezionale), ma devi essere preciso nel tiro, e non tutti siamo precisi: per un'insieme di tanti motivi (età, salute, carattere, autocontrollo, esperienza, abbiamo temperamenti diversi e quindi gestiamo le nostre emozioni in modi diversificati. E non è tutto: se qualcosa va storto, troppo storto..... con il 9,3x (62 oppure 74R oppure classe 0.338 hai sempre in mano un buon "cannoncino" affidabile .... quindi organi vitali o telaio per noi è lo stesso.... non ci cambia nulla. E per sassi sulla fionda intendevo quelli medio piccoli che da bambini tiravamo contro uccelletti... quando non erano le lampadine che illuminavano la via.... Ciao, In bocca al Lupo, Giorgio e Maria

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Entro in punta di piedi, in quanto non ho il tuo livello di esperienza sul rigato, per fare alcune considerazioni su quello che hai scritto, non per polemica, come potrebbe sembrare, ma solo per fame di sapere.
Difficilmente da noi in Calabria si trovano cinghiali che passano i 150 kg, non esistono cinghiali di tre quintali, ma quelli che ci sono sono resistenti all'inverosimile. Da un pò di anni, molti cinghialai, hanno preferito la carabina ai cal. 12 e 20. I motivi sono svariati, rimbalzo, distanze ecc... Quasi tutti usano il 30.06, la minoranza il 308 W, i rimanenti altri come il 30,30 ecc....
Il 30.06, che attualmente uso insieme alla maggioranza della mia squadra, ed è quello che fa più abbattimenti, perchè in numero superiore. Gli abbattimenti sono avvenuti per lo più a brevi distanze e comunque nei 50 mt. Ma in alcuni casi anche dopo i cento metri. In questi ultimi, non abbiamo notato palle che si sono fermate nella carne, anzi non le abbiamo trovate proprio! Però abbiamo trovato i danni che ha fatto all'interno...devastanti. Usiamo quasi tutti,delle cartucce caricate, (non so con quale polvere), con palle Barnes monolitiche TTSX.
Sicuramente quello che dici è vero,ma ho spalancato gli occhi per lo stupore quando ho letto che avete trovato palle del 30.06, conficcate nella carne. A che distanza è stato colpito? Dove? In qualche rarissimo caso può verificarsi il rimbalzo, che non sia stato proprio così?
Dici che in certi casi il 30.06 è "lentino". Considerando che a seconda della carica, palla, lunghezza canna, una palla del 30.06 viaggia all'incirca sui 900 mt al secondo e una del 9,3x62, a circa 600 mt. come è possibile questa affermazione.

Da qualche parte ho letto che alcuni cacciatori in Africa usano il 30.06 su tutta la selvaggina che cacciano, addirittura anche sul bufalo ed elefante. Mi rendo perfettamente conto che questo calibro non è molto idoneo a cacciare animali pericolosi, ma forse in giuste mani, riesce egregiamente a fare il lavoro.
Come fa Springer toscano che abbatte tranquillamente cinghiali col 223, che per alcuni è fuori luogo.

Comunque, secondo la mia personale esperienza, da neofito, credo che il 9,3x62, sia esagerato, (almeno dalle mie parti). Pensa che io reputo esagerato anche il 30.06, ritenendo idoneo il 308W, che in base a quanto detto nel tuo scritto, sembra una carabina ad aria compressa!
Questo mio pensiero, scaturisce dal fatto che ho visto (ed ho), abbattere cinghiali, anche a riguardevole distanza per un liscio, sia col cal. 12 che col cal. 20. Altre volte hanno fatto strada, per essere poi abbattuti da altre poste. Tuttavia, le ferite inferte alla prima posta erano talmente gravi, (non letali), da far si che il cinghiale si sarebbe fermato comunque o comunque è stato abbattuto all'abbaio a fermo.

Sicuramente la vostra realtà sarà diversa, i tiri si effettueranno sempre a distanze riguardevoli o da altane e su animali di mole più grandi dei nostri e qui ci sta il calibro più grosso e potente.

Devo dire anche, che in Italia ci sono molti cultori di questo calibro e ne sono entusiasti, non lo cambierebbero, ma con disappunto dei compagni di squadra, per il troppo sciupo della carne.
 
Ogni contributo, specie se trattasi di esperienze vissute, è, in questa discussione ben accetto!!
Anzi....visto che l' ho aperta io sollecito tutti ad apportare il proprio contributo....e senza remore!!

Alberto....ogni calibro ha il suo peso aureo di palla....il 30/06 con palle oltre i 180 grs è castrato....per di più se a palle pesanti (e quindi polvere lenta) abbini una canna corta.

A caccia il 30/06 da il meglio di sé con palle da 165 ai 180 grs....e in canna corta meglio, molto meglio le 150 grs!

Hai fini di abbattimenti sul posto è molto importante lo shock idrodinamico che una palla provoca.

Lo shock è tanto maggiore quanto Piu una palla è veloce e scarica energia.

Una palla che attraversasse sempre l animale fermandosi sempre dalla parte opposta a quella dell' ingresso, affungata il più possibile ... sarebbe quella che, pur non agevolando l eventuale cane da sangue, garantirebbe il lavoro migliore ai fini della cessione di energia e possibilità di bloccare sul posto.

Ovviamente nella realtà questo non può essere sempre garantito quindi spesso si tende a preferire una maggior penetrazione....a discapito della cessione di energia.

Per quella che è la mia esperienza (su cinghiali e caprioli) palle morbide e velocissime fanno un po' di danno ma abbattono piu velocemente Delle più pesanti e lente.....il diametro Delle stesse non è influente.....il 223 altrimenti non potrebbe abbattere manco una volpe.....invece consente sul capriolo abbattimenti ottimi. Stessa cosa il 270 winc sparato a grossi Verri....le accubond da solo 130 grs, se il cinghiale e di buone dimensioni (oltre i 70 kg) lo attraversano si deformano ma non escono....ma sono ottime e sperimentate svariate volte.



​​​​SFRASCARE......
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Ti faccio una domanda....se il peso del proiettile e il suo diametro fossero determinanti ai fini dello "sfrascare"....il 12 non lo batterebbe nessuno!!

Ma così non è!! Guarda il 3d che ho aperto circa le prove di tiro nel grano....prove sicuramente perfettibili ma...ricche di spunti e considerazioni da fare (chi avrebbe mai pensato che il grano potesse deviare palle del 300 winc mag? O le 180 grs tirate dal 308?)


Grazie di nuovo a tutti per il contributo!!
 
Per Novellino 88: pensiamo che i Cinghiali ai quali hai sparato siano stati carichi di adrenalina probabilmente eccitati per il periodo della riproduzione oppure spaventati da qualcosa (cani, battitori, altro), inoltre si stanno "irrobustendo" in previsione dell’inverno (grasso, pelo più folto, nervosismo per la riproduzione ecc.), condizioni nelle quali "non sentono i colpi", e talvolta anche se colpiti bene non ci danno la soddisfazione di crollare sul posto come vorremmo, lasciandoci l'amaro in bocca, avvilendoci perchè pensiamo di non aver colpito gli organi vitali mirati (o peggio di aver sbagliato il selvatico), ma non è affatto così ..... Ad ogni modo secondo noi prova montare una palla più dura e molto pesante, punta arrotondata o comunque poco appuntita, di costruzione complessa, bonderizzata, con alta densità sezionale tipo:
Swift A-Frame 180 >220 grs.
Lapua Mega 185 > 200 grs.
Sako Hammerhead 180 > 220 grs.
Sierra RN 220 grs.
Noi siamo in ogni caso sempre “propensi” per cartucce caricate “toste”: se hai la possibilità invece di comperare cartucce già confezionate, rivolgiti presso una persona seriamente capace ed esperta nel settore ricarica: fatti smontare le tue cartucce e fattele ricaricare appunto “toste” con materiali di prima qualità (inneschi mag., cariche massime di polvere –meglio la bi.basica tipo BLC oppure Vithavouri serie N perché rimane più stabile con il variare delle condizioni meteo- palle “pesi massimi” di ottima tipologia, crimpate bene). Costruite appositamente in funzione di com’è fatta la tua arma, le troverai eccezionali sia per precisione che per costanza di caratteristiche, tutta un’altra cosa da quelle che hai utilizzato finora. Fai prima soltanto poche cartucce (5-6) e le provi di provi (con l’appoggio) su un bersaglio a 70>80 mt. passando il colpo attraverso il Cronografo: così vedi la velocità effettiva alla volata e tari l’arma alla distanza che vuoi. Quando hai trovato quella che rimane più costante nella precisione (fai dei colpi sia a 30 mt. che a 100>120 mt. per vedere quant’è la differenza utile nel regolarti poi meglio a caccia fra tiri brevi e tiri lunghi). Fatti fare almeno un centinaio di cartucce tutte uguali, caricate tutte nello stesso breve arco di tempo di quello stesso giorno (per una questione legata al grado di umidità e pressione atmosferica): vedi tu quante ne puoi utilizzare nell’arco di un quinquennio. Conservate in un luogo asciutto temperatura ambiente, durano affidabili per anni: ti renderai conto “dopo” a caccia cosa sparerai … !! Anche noi adottiamo questa politica, ci troviamo davvero molto bene e siamo convinti che non esista niente di meglio! Per le nostre semi auto Brow. Bar cal. 9,3x62 utilizziamo con successo solamente le Swift A-Frame (250 e 300 grs) e le Lapua Mega (285 grs), inneschi CCI large magnum, polvere Vithavouri N540 con un paio di grani in più rispetto le dosi massime della tabella Vithavouri.
In bocca al Lupo, Giorgio e Maria
 
Buondì a tutti! Ieri in terra Toscana ho... battezzato la "piccola" Tracker in 308w. con abbattimento pulito di scrofa di circa 70kg. Munizioni ricaricata con N135 e palla Hornady Interlock Spire point da 150 gn. Primo colpo basso alla zampa anteriore con notevole rallentamento dell'animale e secondo colpo subito sopra la spalla con esito immediato e danni rilevanti al la spoglia! Distanza di tiro circa 15 m. Grazie a tutti Voi per i pareri e i suggzrimenti.
Saluti. Alessandro

Ciao,
soprattutto a breve distanza qualsiasi palla che impatta con ossa importanti creerà danni alla spoglia.
Danni che creano spesso piu la miriade di schegge di osso proiettate ad alta velocità che la palla stessa.

Per me stai sparando un ottima combinazione tuttavia visto che ricarichi più di un pensierino alle partition di pari peso io lo farei.

La partition è ottima (fa danni anche lei) perché pur espandendosi molto facilmente (la parte anteriore è molto morbida) e quindi adatta anche per animali piccoli...ha sempre una ottima penetrazione grazie alla parte posteriore che è praticamente indeformabile.

I MIEI COMPLIMENTI PER L ABBATTIMENTO!!
 
I verri più grossi che abbia mai visto (Croazia) erano stati abbattuti col 30/06. Pulitamente e con un sol colpo. Io stesso ne ho abbattuti 2 sui 150-160 kg, col 30/06.
Nella mia vecchia squadra di cinghiali col 30/06 ne sono stati abbattuti veramente tanti, e nessuno si è mai lamentato del calibro. Per contro un mio amico ha perso un verro, recuperato solo dopo 3 giorni, marcio, osservando i corvi, colpito con 2 colpi di 9.3x74r. Quindi che dire? SPARA DRITTO! e abbatterai pulitamente anche con 308W 270W ecc. ecc. ecc. Il calibro miracoloso non esiste! Chi spera di sopperire usando maxi calibri si illude e basta. Piuttosto è importante scegliere la cartuccia giusta, e ce ne sono tante.
Umberto
 
Restando sulla domanda iniziale, io ho avuto una 9,3x62 da tempi non sospetti. Ci ho sparato, ho ricaricato le cartucce, cronografate ecc. ecc.…..e ora ho il 308. Credo di essere stato veramente ingenuo a pensare che con quel calibro avrei abbattuto cinghiali che mi sarebbero sfuggiti se avessi usato il 30.06. Poi ognuno può usare ciò che gli pare, anche il 416 Rigby (cit.), purchè non si venga a dire che lo si usa perché l'altra volta un cinghiale è andato via dopo avergli sparato col 338 WM
 
Ciao Alberto,
sono partito proprio con n. 135 (e palla da 185 grs) ma risulta troppo progressiva e anche oltrepassando la capacità del bossolo (quindi facendo un carica compressa) la polvere risultava comunque troppo progressiva...poi son passato alla 133.....poi sono arrivato alla 120.

Se guardi bene una delle due prove è fatta con la n 130 e, nonostante la carica sia già leggermente compressa (102%) le pressioni sono a "solo" poco più di 3900 bar indice che la polvere è ancora progressiva per il calibro...forse con una 200 o meglio una 220 grs.....

Ho notato che combustioni complete in canna (100%) danno i risultati di costanza e precisione migliori. Scarto cariche sotto il 95% salvo rari casi e anche in questo caso ho cercato di arrivare alla combustione totale.

Per usare polveri ancora più progressive (forse con palle più pesanti...anche se il calo di velocità sarà credo importante) si potrebbe provare con canne più lunghe, ma vista la destinazione di uso (braccata) la vedo un pò fuori luogo e poi....questo calibro dovrebbe sentire comunque ancora meno del 308 della "cortezza" delle canne quindi.......


Sono Prove fatte un pò alla volè ma se guardi i parametri ....sono possibili solo piccoli aggiustamenti (magari affinando e provando si raggiungono forse 15/20 ms in più......forse).


Ma credimi, sono risultati prevedibili se li confronti col 308 e pensi che la differenza è solo uno 0,88 (circa) mm nel diametro della palla.
 
Ciao Alessandro,
​​​​​​leggi bene il mio post...ho scritto SE I cinghiali non superassero I 40/50 kg.

In pratica se dovessimo sparare, solo ai rossi...quindi animali di media di 25/35 kg pensi che una partition da 100 grs spinta a oltre 860/880 ms dal 243 non sarebbe la medicina ideale? O una qualsiasi sp da 130 grs del 270 winc?

​​​​Per me si e sarebbero ancora meglio che di palle da 150 o 165 grs del 30/06 o 308.....e lasciamo perdere le 250 o 290 grs del 9,3!!

Ciao Springer. Io credo avendolo visto con i miei occhi che con il 243w in Italia si possa abbattere qualsiasi animale fino a 100kg di peso. Senza se e senza ma.se ingaggiato entro i 300 m.In Ungheria un mio amico ha abbattuto una femmina di cervo di 110 kg a 170 m caduta sulla sua ombra. Quindi per me il 243 è uno dei calibri migliori che a CACCIA IN ITALIA si possa usare! MA NON IN BATTUTA. E qui probabilmente è il punto dove non ci siamo capiti. Parlando di 9,3 e di arco (di cui preferirei non commentare oltre!..) il mio pensiero era andato alla battuta e non alla caccia di selezione e di contenimento danni. In questa situazione il cal. 7,62 per me rimane il meglio. Ma è solo una mia opinione.
Cordialmente.
Alessandro.
 
Questa è il risultato di una battuta dello scorso gennaio a cui abbiamo partecipato io e l'amico Giorgio in Romania,nella splendida "TARA LAPUSULUI"
Ovvero la terra del fiume lapus....ragione maramures.
L'esemplare più grosso abbattuto da un nostro amico ungherese pesava 298 kg......un mostro.
 

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Non sempre “scuoiamo” i Cinghiali: solamente quando qualcuno chiede la “pelliccia” del selvatico qualora si tratti di una “pelle” di buon aspetto, non rovinata nel suo insieme, da appendere alla parete oppure abbastanza grande per farne un “tappeto”ornamentale. Ovviamente si “scuoia” quando i tempi cronologico e meteorologico lo permettono. Il più delle volte è usanza utilizzare le torce a gas gpl per bruciare rapidamente il pelo dell’animale asportandolo con la zappa: poi lo si lava esternamente, lo si spazzola e lo si "raschia" aiutandoci con il coltello fino a quando la pelle diventa liscia e giallastra, quindi viene eviscerato, lavato e squartato per fare le porzioni di carne destinate ad ogni partecipante: operazioni che avvengono quasi sempre a “cielo aperto” anche in caso di leggere nevicate o temperature gelide fino a -25°C, comunque è un freddo asciutto che se ben vestiti e "carburati" si sopporta in qualche modo... (in Gennaio e Febbraio arriviamo anche a-34°C): ci si scalda con i falò, thè caldo, vino brulè, grappa da 60>70°…). Qualora la temperatura diventi troppo rigida (magari perché abbiamo preso diversi selvatici e di conseguenza impieghiamo molto tempo per “curarli”, arriva notte, si raffreddano le mani e la pelle del selvatico si congela, è necessario sostituire i coltelli con le scuri per “tagliare” sotto la luce dei fari delle auto: in questi casi è davvero ottima e provvidenziale la torcia a gas (riscaldiamo anche la bombola perché non si ghiacci il gas…) e mantenere più che mai ben vivi i falò . E’ altresì di “rito” che il fortunato cacciatore che abbia abbattuto il Cinghiale “offra” una birra (grappa o altre bevande) a tutti gli altri componenti della squadra, battitori compresi: Barone Rosso, stimato socio cacciatore nel nostro gruppo, conosce bene tutte queste abitudini locali….. e qualche cassa di birra l’ha offerta anche lui… Allego qualche foto dimostrativa (in quella di gruppo ci sono anch’io…).

Ciao Giorgio e Maria, dalle foto presumo che la frollatura delle carni, come prassi, la saltiate....non e' in uso da Voi?

Un salutone
Alberto
 
Ciao Springer....certo che questo 9,3 non ti piace proprio quando lo si associa alla braccata!!!!! :lol: :lol: :lol:

E pensare che quando ho iniziato ad andare a cinghiali, molti anni fa', la pensavo come te. Pur avendo in casa una semiauto (H K 770 k) decisi di acquistare una Ruger in 7,62x39 ritenendo il 308 "troppo esuberante". Questa carabinetta l'ho utilizzata per 8 anni alternandola, negli ultimi 2, con un'altra Ruger in 44 magnum fino a che non mi sono reso conto di persona (mi avevano avvertito ma.....io sono come San Tommaso) che erano due calibri da ritenersi al limite minimo per questo tipo di caccia. A quel punto, dopo aver rivenduto le due Ruger, rimisi in gioco la 308 utilizzandola, insieme ad una Bar longtrack in 30-06, per circa 10 anni. Di certo le prestazioni erano cambiate in meglio ma, cacciando sempre in una macchia mediterranea (che non si spoglia mai) con aggiunta di forti ginestrai e fortissime spinare (spesso, con i cani a fermo dentro queste, era impossibile entrare carponi per poter sparare al selvatico), mi capitava di rinvenire su animali abbattuti, fori di entrata piu' larghi del dovuto, segno inequivocabile che le palle avevano impattato su qualche ramo prima di arrivare a destinazione. Non e' che mi preoccupasse il danno materiale ( vasti ematomi, per non parlare della parte interna) in se' quanto il fatto che le rispettive palle, dopo il / i vari impatti precedenti, perdessero buona parte del loro potere penetrativo provocando a volte grosse ferite superficiali al cinghiale senza avere la forza necessaria per abbatterlo. Lo capisci da solo che in un contesto di macchia simile, dove spesso hai modo di tirare un solo colpo senza poter ribattere e dove al cinghiale ferito gli basta fare 10 metri per entrare nelle spinare, la cosa diventa alquanto pericolosa sia per i cacciatori presenti ma soprattutto per i cani che ha al seguito (ne ho visti diversi "volare" letteralmente fuori dalle spinare per i colpi ricevuti dal selvatico). Da qui la decisione di prendere una carabina che camerasse un calibro che potesse "sfrascare" meglio; presi il 35 Whelen che altro non e' se non la fotocopia del 9,3x62 in versione americana. E' un calibro molto equilibrato che utilizza gli stessi medesimi bossoli del 30-06 e con le stesse quote (infatti ho usato specialmente per i primi tempi i bossoli del cal 30 per il 35) con la sola differenza del colletto allargato a 358" (9,1 mm.) per poter accogliere la rispettiva palla. Come rinculo si puo' paragonare tranquillamente al 30-06, leggermente meno secco e lavorando con pressioni piu' basse ( ha meno spalla del cal. 30) si possono spingere molto bene le rispettive palle ( quelle da ma preferite sono le Nosler Partition 225 grs. e le Hornady RN 250 grs. che utilizzo in funzione della zona di battuta) trasmettendo al selvatico uno stopping maggiore rispetto ai calibri 30.
Ormai lo utilizzo da 15 anni ed onestamente non posso che parlarne bene e non sento assolutamente la necessita' di cambiare......pero', per non far torto a nessuno, ritengo (sempre in base alla mia esperienza) che oltre al 35 Whelen e al 9,3x62 ci sono anche altri ottimi calibri indicati per la battuta nella macchia molto fitta tipo il 444 marlin, il 450 marlin il 45/70 (questi per le armi a leva) e il 9,3x74.
Caro Springer cercavi opinioni sull'utilizzo di calibri simil 9,3 (ritenendoli eccessivi) ed io ho cercato di spiegarti "le mie motivazioni" maturate con il tempo ed esperienza vissuta (e non letta su riviste o perche' di moda)..... di certo non mi aspetto che ne tu e ne altri felici utilizzatori di 308 o 30-06 si convertano a fare questo passo cosi' come io non diro' mai che i cal. 30 non siano efficaci ma, ribadisco, il discorso varia e anche di molto in funzione del tipo di ambiente dove si caccia non considerando, oltretutto, che anche la mole dei cinghiali sta' subendo un incremento non indifferente.....forse dovresti rivedere le "medie" che hai riportato sopra. [9] :lol:

Un salutone
Alberto

Nb- le munizioni per le suddette carabine le ho sempre caricate al massimo eccetto quelle per il 35 Whelen

Grazie Alberto......bella spiegazione. Un piacere leggerti.

Venendo ai calibri....

Hai parlato di animali con fori d' ingresso più grossi del normale segno che la palla ha impattato in rami prima di arrivare a segno, questo però, vuol dire che non ha subito deviazioni importanti e, visto che hai recuperato la preda, essa aveva ancora energia sufficente per abbatterla!!

Domanda.....ti sono mai capitati di animali sparati in quelle situazioni (quindi palla che impatta in ostacoli prima di arrivare sul bersaglio) che sono stati poi ritrovati morti o feriti? Se si dove era stato colpito il cinghiale?

Ti faccio questo domande perchè non ho mai visto (presi bene...ovviamente ....un colpo in pancia....rimane un colpo in pancia) animali andar via perchè colpiti da palla deformata per aver attraversato la vegetazione.

A me è successo di decapitare (letteralmente proprio!!) un cinghialotto (credo di averlo già scritto) tirato a breve distanza perchè la tig da 150 grs caricamento RWS prima di colpirlo, aveva attraversato il gambo di una piccola quercia (10 cm circa di diametro) facedo un taglio tutto sfrangiato che l' aveva quasi diviso a metà e...senza deviare in maniera significativa (la distanza comunque tra il cinghiale e la quercia era di circa 10 mt) aveva poi creato quello scempio.

Per mia esperienza i cinghiali più difficili da fermare sono i cinghilotti di 25/30 kg che "portano via colpi" in maniera incredibile....i grossi credo proprio perchè tutti calibri utilizzati riescono a lavorare bene......crollano più facilmente!

Su cinghialotti del genere posso dirti che, tra i calibri da me provati, più efficienti in assoluto sono il 12 in braccata (che fa danni spaventosi) e il 270 con le bal tip 130 "da capriolo" all'aspetto!!

Ad un' aspetto feci tripletta.....tre colpi tirati ad un branco di cinghialotti di circa 20 kg intenti a devastare un campo di orzo
Avevo il remington 270 winc e le distanze erano comprese tra i 90 e i 170 mt (dopo il primo colpo iniziarono a risalire l' enorme campo di fronte a me....fermandosi ogni tanto).

L' unico, dei tre colpiti, che fece strada fu il secondo, pur preso bene, perchè per errore avevo messo come seconda cartuccia, invece della solita bal tip 130 grs, una partition da 150 (le portavo dietro perchè con l' arma tarata a 200 mt con le bal tip le partition impattavano perfettamente al centro a 100 mt) gli altri 2 rimasero sul colpo.

A conferma ho notato che anche col 30/06 ho avuto meno efficacia sparando palle da 180 grs rispetto alle 150 grs (io ho raffrontato tig 150 grs e tug 180 grs).

Ecco che secondo me palle di calibro ancora maggiore e quindi più strutturate e "dure", spinte a velocità tutto sommato basse lavorano ancora meno accentuando questo fenomeno che vuole che, con calibri esuberanti, creati per ben altre tipologie di prede, le palle "passano e vanno" scaricando meno energia di quanto farebbe un calibro più adatto.

Ho avuto anche io una ruger in 44 mag. ......concordo che li siamo veramente al limite. Ma dal 44 magnum al 30/06 o 308....c' è un' abisso!!!


Infine non ho assolutamente niente contro il 9,3...solo che questà "volontà di potenza" mi fa spesso sorridere!! Si arriva a paradossi dove, NON TU, per il capriolo serve minimo un 7 mm, per il cinghiale risultano appena sufficienti 308 e 30/06 e per il daino il 270 è sottodimensionato......il terreno di caccia invece dimostra altro.

E seguendo questa filosofia vedi che il neofita compra un "mezzo cannone" che riesce a gestire con difficoltà, non si allena in poligono perchè costoso e sicuramente non divertente (tirare 20 colpi di 7 remington in 2 ore con un' arma leggera da caccia in poligono....fa male alla spalla e al portafoglio!!) ma......si sente comunque sicuro e azzarda tiri a caxxo pensando che...tanto con un calibro del genere come lo prendi...muore!


Poi....se uno si trova bene con una determinata arma....è giusto che usi quella ben sapendo cosa fa..
 
Premesso che la scelta di un valido “impianto balistico” va effettuata in base a numerose circostanze ben ponderate quali:
legislazioni, tipologia del selvatico da perseguire, forma di caccia -all’aspetto, di selezione, battuta, cerca, singolarmente, con altri cacciatori ecc.-, periodo (autunno, inverno rigido con neve e gelo), ambiente e genere di ostacoli, visibilità ambientale, fattori di luce (alba, diurna, crepuscolare, notturna ecc.), distanze d’ingaggio, altri selvatici presenti (rischi e pericoli), età e corporatura del cacciatore (salute, resistenza fisica, pesi trasportabili - arma, zaino, sgabelli, ombrelli, impermeabile, vestiario, vettovaglie, binocolo ecc.-), temperamento della persona (nervosa, calma, auto controllo delle emozioni), scelta delle ottiche adeguate,
condividiamo totalmente le opinioni espresse da Giovannit. e da Alessandro il Cacciatore in merito al cal. 9,3.
Per un momento puntiamo invece per così dire “il dito” sulla tipologia delle ottiche, per le quali apriamo una piccola parentesi esprimendo la nostra opinione in base alle nostre esperienze.
Al di là della qualità ecc., la scelta di un buon cannocchiale da installare sopra un’arma deve essere ben oculata non solo in funzione delle esigenze di utilizzo (caccia da appostamento contro selvatici fermi oppure in movimento, condizioni di luce diurna, serale, foschia ecc.), ma soprattutto in base all’età del cacciatore (fondamentale!) poiché con il variare degli anni l’iride della pupilla umana si restringe. Mentre in un giovane la pupilla si dilata con l’oscurità fino al diametro di 7 mm. (pupilla di entrata), con l’avanzare degli anni essa nell’oscurità si restringe fino a circa 4 mm., mentre in piena luce arriva a circa 2 mm. Mi ricordo che quand’ero giovane utilizzavo cannocchiali e binocoli con tanti ingrandimenti (12x50 e superiori, mi sembrava non bastassero mai…), poi man mano che invecchiavo ho dovuto “ridimensionare” progressivamente la tipologia delle mie ottiche, ovvero mantenendo sì grande il diametro dell’obiettivo ma riducendo il numero degli ingrandimenti arrivando ad utilizzare ottiche 8x60, 7x50 e 6x50 per poter vedere ben “luminoso” il selvatico particolarmente in certe condizioni di luce (alba, crepuscolo, foschia densa, dentro le foreste ecc.)…. ed al tempo stesso ridurre le distanze di tiro. Poiché cacciamo principalmente in foresta con tiri brevi o ravvicinati (0>60 mt.), da una decina d’anni ci troviamo molto bene con un punto rosso Docter Sight II sulle nostre Brow. Bar L.T. 9,3x62. E’ pur vero che lo scorso anno insieme a Barone Rosso (7 Gennaio 2017, ore 10,15 con 27°C sotto zero, eravamo “piantati” da oltre due ore in mezzo metro di neve per “chiudere” una valle contro possibili fughe di selvatici) confidando sull’indiscussa affidabilità dell’ottimo impianto balistico che brandeggiavo, “azzardando” più colpi ho tirato giù un verro di 132 kg., neanche tanto grosso ma “tutto muscolo”, sparandogli palle Swift A-Frame 250 grs. mentre fra cespugli mezzi spogli ed innevati camminava in salita poco sotto il crinale di una foresta a circa 140 mt. telemetrati, selvatico colpito fortunatamente che rotolò “stecchito” a neppure 60 mt. da noi …. Ma dopo breve tempo il “morto” si è rialzato e se non ci fosse stato Barone Rosso ad inchiodarlo neanche 10 mt. davanti a me (io convinto che fosse rimasto “secco” per la felicità non avevo ricaricato l’arma … ed il verro mi stava caricando…) penso proprio che la “storia” sarebbe finita in tragedia anche perché dopo gli spari un paio d’Orsi “sfrascando” alle nostre spalle stavano “scendendo” verso noi sicuri di trovare un bel pasto caldo caldo …. plantigradi che Michele (da me ribattezzato San Michele) ha “convinto” prontamente cambiare direzione … mentre tutti gli altri cacciatori del nostro gruppo erano ben più avanti, circa due km. dopo noi, verso le zone più alte delle montagne circostanti …. Cosa avevo sparato? Cartucce ricaricate con polvere Vithavouri N540, palle Swift A-Frame 250 grs (dose polvere gr. 62) palle pesanti bonderizzate.
Allo scuoiamento tre miei colpi furono rinvenuti così: una palla aveva spappolato l’arto sx ant., una palla aveva leso le Apofidi ed una palla aveva “strisciato” sulla spina dorsale: dei due colpi sparati in rapidissima successione da Michele uno aveva staccato di netto l’attaccatura della colonna vertebrale sul collo (il selvatico era rimasto un’attimo “paralizzato” in piedi) mentre il 2° aveva spappolato il cervello con buona parte di uscita di materia celebrale (quando il Verro crollò a terra).
Personalmente il cal. 9,3 –classe 0.366- (x62 oppure x74R o i vari “cugini” classe 35 –Whelen, Winch, Norma) noi lo consiglieremo a chiunque al posto del cal. 30,06 escludendo il cal. 9,3x64, il 358 Norma Mag. ed il 375 HH perchè sono entrambe troppo “ostici” ed esuberanti per quasi tutta la selvaggina Europea). Un calibro che invece gli può stare bene al passo è il cal. 338 Winc. Mag. (stessa resa del 9,3x62 nei tiri brevi ma che invece nei tiri lunghi supera alla grande per radenza e potenza), calibri che sono entrambe ben gestibili se utilizzati in carabine semi automatiche, con rinculo contenuto perché smorzato dal cinematismo di funzionamento della meccanica: ben tutt’altra cosa invece se impiegati in carabine con otturatore girevole scorrevole, armi che richiedono “fisico” in quanto l’elevata potenza dei calibri esprime il meglio di se stessi …. e si sente proprio tutta ! Il cal. 338 Winc. Mag. noi lo abbiamo impiegato per anni con successo utilizzando carabine semi auto (Brow. Bar mod. Safari) e ad otturatore scorrevole (Sabatti Rover EDL): quest’ultimo, con la palla adatta, da grandi soddisfazioni nei tiri molto lunghi contro selvatici “tosti” come i nostri grossi Cervi da 250>350 kg., ma “picchia” sulla mia spalla ! D’altra parte la legge della fisica riguardate la balistica evidenzia che il contraccolpo è direttamente proporzionato sia al peso dell’arma che al peso ed alla velocità d’uscita della palla dalla volata di un fucile: l’arma con otturatore girevole-scorrevole in questo calibro Americano non è più adatto per me che in Dicembre sull’uscio di casa peso si e no 62 kg. … con vestiario imbottito invernale e scarponi compresi ….
Il rinculo del 9,3 nelle nostre carabine semiautomatiche Brow. Bar L.T. è ben gestibile, modesto, affatto preoccupante, anche perché la caccia si effettua nel periodo Autunno-Invernale con temperature “freddine”, almeno qui da noi, motivo per il quale siamo sempre ben coperti con indumenti adeguati contro le intemperie: vogliamo dire che il contraccolpo è sempre bene ammortizzato e più che accettabile, anche per una donna, oltretutto affievolito dalla carica di adrenalina che c’investe al momento dello sparo … in certe situazioni non abbiamo avuto neppure il tempo di ascoltarlo, di sentirlo, come aver sparato con niente in mano…
Riteniamo che il 30,06 sia indubbiamente un’ottimo calibro per Cinghiali ed altri ungulati fino ad un certo peso e dimensione, però pecca di peso e velocità rispetto ad altri cal. 300: preferibili i vari 300 Mag. (Winch, Reming., Blaser, Dakota ecc. per una questione di “Shock idro-dinamico”) oppure con qualche riserva i vari 0.350 in alternativa al 0.338 Winc. Mag.; in Italia da tempo si trovano molti Cinghiali provenienti da importazione e da incroci con quelli dell’Est Europa, con pesi elevati, qualche volta anche ben oltre i 200 kg. e quindi per noi il cal. 9,3 (classe 0,366) ed il 0.338 non sono affatto fuori posto !
Poiché Maria ed io non siamo né dei “Buffalo Bill” né dei “cecchini”, con un grosso calibro in mano di buona potenza risolviamo ugualmente qualsiasi situazione anche pericolosa, a condizione di sparare palle dure e pesanti, di costruzione complessa e sempre sul “telaio” oppure su ossa “lunghe” del selvatico: se poi parliamo di ambiente boschivo, ricco di tanti ostacoli spesso imprevedibili, il grosso calibro con palla dura molto pesante “dice sempre la sua” e con disinvoltura “sfrasca” che è un piacere … convince sempre …. può avere soltanto amici ….
Dalle nostre 9,3x62 escono palle da caccia pesanti da 250>285 grani con una velocità alla volata di circa 760 mts , tanti se consideriamo che le nostre Brow. Bar II Long Trac hanno le canne corte (appena cm. 51) ed oltretutto per contenere l’impennata ed il rilevamento mantenendo in asse l’arma puntata sul bersaglio nella ripetizione dei colpi, anni addietro abbiamo fatto eseguire da specialisti Italiani di settore, n. 4 tagli longitudinali in prossimità della volata, n. 2 laterali e n. 2 superiori. Così configurate queste armi sono l’ideale in foresta, ottime, corte e ben gestibili nei tiri ravvicinati e/o brevi tipici dell’ambiente forestale contro selvatici autentici di tutto rispetto, talvolta vere “locomotive” che solo un grosso calibro può convincere alla resa incondizionata …. Nei tiri ravvicinati contro selvatici particolarmente robusti impieghiamo palle Swift A-Frame da 300 grs.
Chi ha provato il 9,3 oppure il 338 Winc. Mag. non li cambia più: quest’ultimo è più performante per i tiri a lunga distanza, mentre il 9,3 è insuperabile per la caccia in foresta con tiri brevi: sono consigliabili entrambe in certe zone, oseremo dire “obbligatori” contro alcuni selvatici (Grossi Cinghiali, Cervi della Classe 4 o 5 e simili) e quindi non solamente per difenderci da eventuali abbracci di “Zio Martino” !
Peso elevato con alta Densità Sezionale sono caratteristiche che poche munizioni possiedono: bisogna “salire” di calibro per trovarle adeguatamente insieme, palle davvero micidiali !
Non dobbiamo mai dimenticare che è solamente il peso e l’elevato valore di Densità Sezionale, sommato ad una buona velocità, che determina l’abbattimento !!! Pertanto nei tiri brevi utilizziamo soltanto palle pesantissime 285>300 gr. nel cal. 9,3x62 perché per gli abbattimenti è molto più importante il peso rispetto la velocità !! In questi frangenti noi impieghiamo con soddisfazione palle bonderizzate Lapua Mega 285 gr. e Swift A-Frame 300 gr., doppiando subito il colpo contro tutti i selvatici robusti e/o pericolosi anche se a terra. Utilizziamo la Swift A-Frame 250 gr. solo per i tiri più lunghi: tutte hanno un’ottimo Killing Power e (secondo l’indice di Taylor) un’altrettanto valore molto elevato di TKO. Dopo molti anni di utilizzo, possiamo affermare che il 9,3x62 con queste munizioni è uno stupendo impianto balistico nelle situazioni di grave pericolo: un vero “Salva Vita” perché ci tira sempre fuori dai guai !
Riportiamo qui sotto il Confronto dei cal. 9,3x62 (mm. 9,30) e cal. 338 Win. Mag. (mm. 8,62) con il cal. 30,06 (mm.7,62) - Le rilevazioni, effettuate in data 02.02.2012, le abbiamo fatte sulle nostre armi semi-automatiche Browning Bar II mod. Safari cal 338 W.M., Browning Bar Long Trac II cal. 9,3x62 (canna lunga soltanto cm. 51 e con n. 4 tagli stabilizzatori sulla canna in prossimità della volata), e sulla carabina Sabatti Rover EDL cal. 338 Winc. Mag.: inizialmente il cronografo era stato fissato a metri 2 metri dalla volata e spostato successivamente in base alle varie distanze.
Calibro 9,3 x 62
La palla Swift A-Frame 250 grs. (16,2 grm) con 62 grani di polvere Vihtavouri N540 sviluppa:
Energia c.= 16,20:1000 =0,01620 : 2=0,00810 x 552.049 (743x743)=4.472 Joules : 9,8= 456 kgm
Velocità a mt. 0 = fps. 2.438 mts. 743 - En/c. J. 4.472 - kgm. 456 Ki. P. 10,59 TKO 3,19
Velocità a mt. 25 = fps. 2.388 mts. 728 - En/c. J. 4.293 - kgm. 438 Ki. P. 10,38 TKO 3,12
Velocità a mt. 50 = fps. 2.316 mts. 706 - En/c. J. 4.037 - kgm. 412 Ki. P. 10,06 TKO 3,03
Velocità a mt. 100 = fps. 2.195 mts. 669 - En/c. J. 3.625 - kgm. 370 Ki. P. 9,54 TKO 2,87
Velocità a mt. 150 = fps. 2.073 mts. 632 - En/c. J. 3.235 - kgm. 330 Ki. P. 9,01 TKO 2,71
La palla Lapua Mega 285 grs. (18,5 grm) con 60 grani di polvere Vihtavouri N540 sviluppa:
Energia = 18,50: 1000 = 0,0185: 2 = 0,00925 x 469.225 (685x685)=4.340 Joules : 9,81=442 kgm.
Velocità a mt. 0 = fps. 2.247 mts. 685 - En/c. J. 4.340 - kgm. 442 Ki. P. 11,22 TKO 3,35
Velocità a mt. 25 = fps. 2.178 mts. 664 - En/c. J. 4.078 - kgm. 416 Ki. P. 10,88 TKO 3,25
Velocità a mt. 50 = fps. 2.113 mts. 644 - En/c. J. 3.836 - kgm. 391 Ki. P. 10,55 TKO 3,15
Velocità a mt. 100 = fps. 1.978 mts. 603 - En/c. J. 3.363 - kgm. 343 Ki. P. 9,88 TKO 2,95

Calibro 338 Winch. Mag.
Palla originale Winch. Partition Gold 250 grs. (con semiaut. Brow. Bar canna cm. 51)
Velocità effettiva delle Winchester Supreme con Palla Nosler Partition Gold da 250 grs.
Energia = 16,20:1000 = 0,01620 : 2 =0,00810x 632.025(795x795) = 5.119 Joules: 9,81= 522 kgm
Energia a mt. 0 = fps. 2608 mts. 795 - En. J. 5.119:9,81= kgm. 522 Ki.P. 10,52 TKO 3,15
Energia a mt. 25 = fps. 2.569 mts. 783 - En. J. 4.966:9,81= kgm. 506 Ki.P. 10,36 TKO 3,09
Energia a mt. 50 = fps. 2.530 mts. 771 - En. J. 4.815:9,81= kgm. 491 Ki.P. 10,21 TKO 2,99
Energia a mt. 100 = fps. 2.452 mts. 747 - En. J. 4.520:9,81= kgm. 461 Ki.P. 9,89 TKO 2,83
Energia a mt. 150 = fps. 2.347 mts. 714 - En. J. 4.129:9,81= kgm. 421 Ki.P. 9,46 TKO 2,74
Palla Swift A-Frame 275 grs. – 17,82 gr. cal. 338 W.M. - DS 0,344
(nella carabina Sabatti Rover 870 EDL- canna cm. 60)
Energia= 17,82:1000 = 0,01782: 2=0,00891x 613.089(783x783)= 5.463 Joules : 9,81 = 557 kgm
Velocità a mt. 0 = fps. 2.570 mts. 783 En/c. J. 5.463:9,81=kgm. 557 Ki.P. 11,42 TKO 3,41
Velocità a mt. 25 = fps. 2.518 mts. 768 En/c. J. 5.441:9,81=kgm. 555 Ki.P. 11,20 TKO 3,34
Velocità a mt. 50 = fps. 2.467 mts. 750 En/c. J. 5.330:9,81=kgm. 543 Ki.P. 10,94 TKO 3,28
Velocità a mt. 100 = fps. 2.364 mts. 721 En/c. J. 5.108:9,81=kgm. 521 Ki 10,52 TKO 3,14
Velocità a mt. 150 = fps. 2.262 mts. 689 En/c. J. 4.242:9,81=kgm. 432 Ki.P. 10,04 TKO 3,00

cal. 30,06 palla Lapua Mega 200 gr.
Velocità a mt. 0 = fps 2.460 mts. 795 - En./c. J. 3.892 - kgm. 397 Ki. P. 7,51 TKO 2,24
Velocità a mt. 25 = fps 2.543 mts. 775 - En./c. J. 3.785 - kgm. 385 Ki. P. 7,32 TKO 2,18
Velocità a mt. 50 = fps 2.477 mts. 755 - En./c. J. 3.678 - kgm. 375 Ki. P. 7,13 TKO 2,12
Velocità a mt. 100 = fps 2.274 mts. 693 - En./c. J. 3.108 - kgm. 317 Ki. P. 6,54 TKO 1,95

Notare le grandi differenze che ci sono nei valori di energia rilevate -Kilogrammetri, Killing Power ed indice di Taylor (TKO) - sia alla volata che alle varie distanze : i numeri parlano da soli.
Vorremo far notare un particolare molto interessante: i valori del cal. 9,3x62 nella nostra carabina semi automatica (canna lunga soltanto cm. 51 e con n. 4 tagli stabilizzatori sulla canna) indicano che la palla Swift A-Frame da 250 grani (16,2 grammi) alla distanza di metri 150 sviluppa energie cinetiche ecc. che il cal. 30,06 NON sviluppa neppure alla bocca con la sua palla più pesante da 200 grani. Questo è il motivo per il quale noi insistiamo sull’importanza di un diametro elevato del calibro in funzione della tipologia di selvatico perseguito, del peso e della densità sezionale della palla, che in ogni caso dev’essere bonderizzata, di costruzione complessa ed abbastanza dura senza “gavitare” quando raggiunge un selvatico robusto.

Innanzi tutto nei tiri brevi la palla morbida NON ferma l’animale coriaceo !
In particolare impiegando calibri velocissimi come il cal. 338 W.M. nei tiri brevi (0>60 mt.) o molto ravvicinati (0>30 mt.) soprattutto contro animali coriacei e pericolosi è obbligatorio utilizzare soltanto una palla dura, grossa e molto pesante (ma non blindata!) 250>275 grs.: diversamente, data l’altissima velocità d’impatto, una palla morbida si distrugge in superficie a contatto con la pelle setolosa e coriacea, non entra e non crea il danno che invece è assolutamente necessario per bloccare l’animale sul posto! La palla morbida crea soltanto un’inutile ampia ferita superficiale ma non penetra, non passa né il consistente strato adiposo di grasso e neppure le poderose fasce muscolari sottostanti, ovvero NON rompe proprio niente, non fa danni importanti con grave pericolo per il cacciatore !!
Inoltre è preferibile utilizzare una palla grossa, poco appuntita, dura e pesante bonderizzata ad espansione controllata rispetto ad una più leggera e veloce, perché il canale che si crea con la palla grossa all’interno del corpo è più largo (anche l’espansione, la deformazione e l’energia è superiore) e quindi il danno è maggiore !!!
La spiegazione è presto data: una palla (ammesso che nel suo percorso non trovi ostacoli quali rametti, frasche, steli di erba alta, ecc.) quando colpisce un robusto animale selvatico (e l’angolo di tiro è molto importante!) deve passare la pelle setolosa e coriacea, poi lo spesso strato di grasso adiposo ed inoltre fare scoppiare le poderose fasce muscolari sottostanti, rompere le ossa lunghe e robuste (spina dorsale, gabbia toracica, costole, sterno, vertebre, spalla ecc.), provocare l’esplosione delle masse (dei tessuti e dei liquidi) per ottenere quell’elevato “SHOCK” idrodinamico necessario BLOCCARE l’animale sul posto! ATTENZIONE: parliamo di BLOCCARE l’animale perché UCCIDERE è tutta un’altra storia ! Un lavoro arduo, molto difficile ed assai complesso che soltanto una palla abbastanza dura, di costruzione complessa e che mantenga tutto il suo peso può garantirci !!! Questo è in sintesi il motivo che ci obbliga utilizzare una palla molto dura ma NON BLINDATA perché la palla si deve aprire “a fungo” cedendo il massimo dell’energia posseduta all’interno del corpo dell’animale, e quindi non fare soltanto un “buco di passata” tipico delle palle blindate !! Con un “buco di passata” il selvatico ha due reazioni: o fugge (per morire chissà quando e dove) oppure ci assale immediatamente !! L’adulto assale sempre ... occhio !!
Spesso un solo colpo non ferma sul posto un grosso ungulato, soprattutto se in fuga ferito, spaventato o molto eccitato. NON sottovalutare mai la potenza e la resistenza alle ferite degli animali in queste situazioni perché sono sovraccarichi di adrenalina (il migliore ormone antishock !), NON sentono i colpi, NON hanno paura di niente e pertanto sono estremamente pericolosi perché se ci individuano possono caricarci decisi travolgerci seriamente intenzionati ucciderci poiché in quel momento noi rappresentiamo per loro una seria minaccia di grave pericolo, la peggiore per la loro incolumità !!!
Attenzione: la carica di un grosso Cinghiale (verro) di 250>300 kg. o di un Cervo maschio adulto infuriato di 300>350 kg. può essere ugualmente molto pericolosa !!! Anche un Capriolo maschio “messo alle strette” o senza di via di fuga è altrettanto pericoloso: a testa bassa ci può caricare cercando di aprirci la pancia con le sue corna !!

Il 1° colpo è Assolutamente il più Importante perché deve Bloccare l’animale sul posto, sempre accompagnato immediatamente da un 2° colpo che gli tolga la vitalità, soprattutto se questi animali pericolosi sono intenzionati caricarci: i tiri frontali sono sempre molto difficli ed impegnativi !!!

Ecco perché è indispensabile conoscere bene l’anatomia del corpo degli Ungulati che intendiamo perseguire.
Giorgio e Maria
 
Anche questo é soggettivo! Nelle ultime due battute ho tirato 12 colpi, in totale in 20 giorni di caccia dove avrò fatto 5/6 battute già 15 proiettili tirati. E a dirla tutta spero di continuare così! Soldi spesi ottimamente!
 
Intanto felicitazioni Alle60 per il bel risultato che hai ottenuto inaugurando il tuo cal. 308 W.: in un'occasione (17.11.2011) abbiamo utilizzato anche noi la Hornady Interlock SP/RP da 286 grs. nel cal. 9,3x62 contro un Cinghiale di 93 kg. (alleghiamo foto del selvatico abbattuto + foto delle condizioni della palla ritrovata al suo interno), e tuttora le utilizziamo ma solamente in certi frangenti e soltanto contro selvatici di un certo tipo, indicazioni che potrai leggere nei nostri appunti personali attinenti questa palla (li cerchiamo e dopo li alleghiamo): in ogni caso vedi come questa palla non essendo "bonderizzata" si è letteralmente "separata e divisa in due" dopo l'impatto avvenuto a circa mt. 10 (molto ravvicinato).
 

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Devo chiedere alla mia associazione. Ti farò sapere. Se fosse così devo pensare ad una ottica diversa. Nei quiz per gli esami questo non c'era. Lo spunto tecnico l'avevo attinto da un tutorial di Alessandro Magno Giangio. Ma lui caccia in tutto il mondo….
setterman1
 
Ciao Alberto....ti avevo risposto anche ieri sera....bel posto, lungo e articolato che....il cellulare ha pensato bene di non pubblicare!!!:confused::confused:

Veniamo a noi....

Ovviamente lo "strenuo detrattore del 9,3" è ironico!! In realtà lo ritengo un bellissimo ed efficientissimo calibro perfetto per gli scopi per cui è nato.

Esso è nato per aver ragione di animali di grossa mole (parlando di "europa"), anche pericolosi, tirati a distanze da brevissime a medie e......in questo niente gli è meglio!!

Impiegato come fa il nostro amico Giorgio e Maria rappresenta una scelta di prim' ordine, equilibrata, sensata e sicura.

Da noi lo ritento poco adatto, o meglio, ritengo che si può fare lo stesso, e meglio, con calibri più piccoli, mansueti e, sui nostri cinghialotti di piccole di mensioni, più efficienti. Ma certo non dico che se uno ce l' ha e lo porta in braccata si trova mal armato!

Il 9,3 non è che sia un calibro lento ......esso è pesante e (relativamente) veloce ...in pratica potente e adatto e pensato per.....locomotive!!

Riguardo il 338 federal....ne parlavamo proprio l'altro ieri....calibro molto interessante in braccata e più "consono" ai nostri cinghiali del 9,3.

Non può essere paragonato al 7 reminton ne per energia ne per velocità ne per usi a cui è destinato.....è un 308 col colletto allargato per ospitare palle di 338 (8,5 mm) e....si a distanze brevi e brevissime può avere un suo perchè.


Come detto la braccata è diventata per me caccia occasionale e gli preferisco di gran lunga, parlando di ungulati, il prelievo selettivo che pratico sia sul capriolo che sul cinghiale. Direi che le mie uscite in selezione sono per il 70% rivolte al nero suide e il 30% al capriolo....guardando i carnieri in fondo all' anno però i numeri in pratica si equivalgono.....il cinghiale è molto più difficile (per le sue abitudini principalmente) del, bellissimo capriolo (che è molto più abitudinario).

Sul capriolo per il 95% delle situazioni che mi si presentano nelle mie zone reputo il 223 perfetto...per il cinghiale all' aspetto dopo aver sperimentato a fondo il 270 winc, che ha dispetto di quel che spesso leggo, con la sua palletta da 130 grs spinta ad alta velocità si è rivelato uno stopper, all' aspetto quindi su animali tranquilli, veramente eccezionale sia nella breve (70/80 mt) che lunga (fino ai 240 in base alle mie esperienze) distanza. Devo dire che oltre i 200 metri il cinghiale più grosso che ho abbattuto arrivava a 70 kg scarsi quindi non enorme mentre nei 150 mt ho abbattuto animali intorno al quintale.

Ho sostituito il 270 col 308 solo perchè esso è molto vicino al 7 mm rem (e per la curiosità)....calibro che, sempre all' aspetto ha mostrato un potenziale enorme e risultati di conseguenza. Io ci ho fatto abbattimenti fino ai 270 metri....non moltissimi in quanto lo porto solo quando devo sparare oltre i 200.

Se non devo sparare a lunga distanza preferisco calibri meno ipertrofici del 7 per il minor rinculo, che spesso mi permette di vedere l' esito del colpo (cosa che anche col freno a volte ora succede anche col 7), per la superiore maneggevolezza e leggerezza dell' arma (anche se la vanguard a canna da 61 cm col freno è oltre i 66 cm) il minor rumore non avendo il freno (dover indossare le cuffie al momento del tiro non mi entusiasma).
Quando però il gioco si fa duro..........;)

Il calibro che se darà i risultati sperati (ora lo sta sperimentando un amico) mi incuriosisce molto (non dico che funzionarà meglio di quelli menzionati) è proprio un lento e grosso (non pesantissimo....però) nel vero senso della parola!!

Ovviamente lo sperimentò (forse...) sul cinghiale all' aspetto, per tiri nei 100/150 mt......viene camerato anche in armi economiche, leggere (non so se un bene visto il rinculo) e precisissime......stò parlando del 450 bm.........vederemo....


Ciao Springer, come avrai capito gia' dalla frase iniziale che include il "piatto d'argento", anche il mio post era ironico. Conoscendo le tue considerazioni in merito al 9,3, ho pensato di "stuzzicarti" (nel senso buono e in totale rispetto...non te la prendere a male) ancora sull'argomento, solo ed esclusivamente per continuare questa discussione perche', se non fosse stato per le ottime pubblicazioni impreziosite da successive foto da parte di Giorgio e Maria e del Barone Rosso (che ringrazio apertamente), questa discussione, sembrava quasi destinata ad arenarsi. A quanto pare, sono riuscito nel mio intento .....altri due interventi da sommare agli altri, oltre al fatto che , per me, e' sempre un piacere scambiare due chiacchiere piacevoli nel sano principio del rispetto delle idee altrui.

Fatto questa premessa e tornando a "chiacchierare", il 338 Federal lo ritengo veramente interessante per un suo impiego nelle "nostre" battute in sostituzione ai calibri 30 ma, purtroppo, almeno qui in Italia, dobbiamo fare i conti con le ditte produttrici di carabine semiauto che si ostinano (per loro interessi ad incentrare la produzione solamente su questi)) a commercializzare sempre e soltanto i soliti 3 o 4 calibri, malgrado ne avessero catalogati, prima della loro commercializzazione, molti di piu' (chi e' stato tanto curioso, come il sottoscritto, ad andare a verificare sul catalogo nazionale, prima della loro immissione sul mercato, sa' di cosa parlo). Sopra ti ho accennato alle prestazioni di questo calibro mettendolo a confronto con il 7 RM ( velocita alla bocca con palla da 180 grs.) prendendo in esame una tabella della Federal stessa, quindi si parla di munizionamento commerciale.....si sa' che con la ricarica certi valori si possono modificare e comunque sono sicuramente due calibri dalle destinazioni d'uso completamente diversi, uno per tiri a breve/media e l'altro per lunga distanza. Ti posto la tabella in questione, giusto per curiosita':
Cartuccia peso palla grs/g V/0 m/sec E/0 joules E/Rinculo joules
.338 Federal 210 / 14 800 4373 31,75
.338 Federal 180 / 12 860 4300 29,61
7 Rem. Mag. 175 / 11,3 870 4309 35,78
.300 Win. Mag. 180 / 12 900 4748 44,61
.30-06 Sprg. 180 / 12 840 4097 31,41
.308 Win. 180 / 12 790 3665 24,32
.358 Win. 200 / 13 760 3733 27,21​

Per quanto riguarda il 450 Bushmaster e' sicuramente un gran bel "bisteccone" interessante, da impiego nelle macchie piu' fitte e, se il "tuo amico" e' quello che penso io (PH ?), sono sicuro che riuscira' a trovare, visto la sua esperienza e capacita' nella ricarica, la giusta munizione per questo calibro.

Nella speranza che "Giorgio e Maria" e il "Barone Rosso" non perdano la voglia di pubblicare ulteriori foto e racconti sulle loro avventure di caccia al cinghiale in terra Romena, auguro a tutti un grosso IBAL
Alberto
 
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