Ancora sul 223 remington e il capriolo di selezione.....esperienze!!

Riferisco un'esperienza indiretta: una mia amica, a Kodiak, sparo' con un Ruger Mini-14 .223 ad una cerva Sitka Blacktail a una trentina di metri. La prese nella spalla e la cerva comincio' a correre. Per fortuna il Mini-14 e' semiautomatico e lei aveva un caricatore da 20 colpi. Riusci' dopo qualche padella a colpirla al collo in corsa, e la fulmino'. Durante la macellazione lei e il marito si accorsero che la palla non era riuscita a penetrare la scapola. Pero' non so che palla avesse usato. Un mio amico usava sempre con successo il Mini-14 per i cervi di Kodiak (grandi piu' o meno come un daino) e moltissimi "Kodiakani," specialmente i giovanissimi, usano o il Mini-14 o l'AR 15 cal. .223 per tali cervi. Io sono sempre stato un fautore dell' "usa abbastanza fucile" e non ho mai considerato il .223 come calibro da usare con animali piu' grandi di un capriolo, ma ammetto che con la palla giusta il .223 puo' essere valido anche per animali piu' grossi. Qui lo usano tantissimi per cacciare i cinghiomaiali. E se presi bene col .223 e la palla giusta che penetri a fondo prima di espandersi anche questi animalacci cadono sul posto. E del resto anche un .458 Lott da bufali cafri ed elefanti, se ci impanci un capriolo con la palla sbagliata (una "solid") di sicuro non lo fermera' sul posto. Non dimentichiamo che Karamojo Bell uccise centinaia, forse migliaia di elefanti col 7x57. La palla e il piazzamento della stessa sono la chiave fondamentale del successo del tiro. Pero' io uso il .338 WM!
 
(omissis)
Una cosa che non capisco dal punto di vista legislativo è che in Toscana, per il cinghiale è consentito attingerlo con il 5,6x45, considerando che si può ingaggiare bestie anche di 100 chili, mentre per il daino occorrono calibri superiori.
Forse perche' se il cinghiale muore senza essere ritrovato non gliene frega niente a nessuno se non ai cacciatori, poiche' di cinghiali ce ne sono troppi e sono animalacci dannosi, mentre il daino e' un animale nobile e nod diffuso e dannoso come il cinghiale. E' cosi' anche da noi. Vedi i filmati di caccia da elicotteri o quads in Texas, dove tanti cinghiomaiali visibilmente colpiti da un .223 li lasciano arrancare e morire e vanno appresso ad altri. Poi del resto li lasciano quasi tutti a marcire e finire in pasto a coyotes, volpi, avvoltoi, opossum, procioni, mosche e bigattini.
 
Setterman....nonostante io sia un estimatore del 223 ti dico che per il tuo utilizzo la tua scelta è molto azzeccata.
Se ascolti ciao che dice Giangio....i tiri su cinghiali devono essere piazzati collo testa (poi penso che se tiri cinghialotti fino a 30/35 kg la palla la puoi piazzare anche dietro la spalla) e....credimi, a caccia, non sono colpi facili....

Sì. Però mi sembra di aver capito che l'elemento principe non è tanto il calibro ma la precisione del fucile, del tiratore e l'efficacia della pallottola che se anche piccola, nel nostro caso, può provocare effetti molto più letali di una di maggior mole. Non a caso ha spiegato l'effetto di salto che attingendo una parte del corpo fuoriesce da un altra non necessariamente opposta in linea al foro di entrata. Complice anche il passo di rigatura veloce. Inoltre se il tiro non è stato preciso anche utilizzando armi più performanti il selvatico se ne va a morire lontano. Alla luce di queste informazioni credo che avrei scelto il "piccolo diavolo".
setterman1
 
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Si come abbinamento cz e meopta è perfetto, sono andato sul sicuro perchè mio padre prima aveva una cz 550 in 243 con una meopta artemis 2000 3-12x50 che ha dato via a mia insaputa :(, per il discorso dell'appoggio sono sicuro che è un ottima soluzione però come ho scritto in precedenza non mi piace esteticamente come d'altro canto non mi piacciono le armi in calciatura sintetica comunque il discorso di un appoggio è relativo almeno per me perchè specialmente con la cizetina essendo molto leggera riesci ad essere preciso anche senza appoggio però c'è un fatto che su di me incide particolarmente ed è l'emozione e non riesco a stare fermo nemmeno con un discreto appoggio bisogna che mi tranquillizzi almeno per 5 min per poi sparare :)
 
un freddo boia... non ho visto niente però almeno ho provato il bipede sul campo di caccia e per 20€ è davvero un ottimo acquisto. Grazie per il consiglio Springer :)

Salve raga,
vedo dalla foto che ti sei posizionato in controluce, non è il meglio! anche se potrai sparare bene una volta tramontato il sole... Ti consiglio di scegliere con più cura la tua postazione in modo da avere sempre una visuale ottima contro un eventuale bersaglio.
Waidmannsheil
 
Ma Giovanni scherza! Ha un dono dell'ironia che ben pochi possiedono. Sono convinto che non lo farebbe mai. Ben consapevole che per limitare una specie non occorre essere truci come descritto nel post.
setterman1
 
Ognuno porta le sue esperienze e il proprio modo di fare selezione. Per il mio modo di fare selezione, dopo una certa distanza il 223 rimane in armadio, anche per il capriolo. Oltre i 130/140 metri vado col 7 rm mag. L'arma per la sua efficienza la scelgo in base alla distanza di tiro. Dove tiro a 40 m. utilizzo per il cinghiale solo il 223, che per quel tipo di prelievo ha più pregi che difetti. Gli ingrandimenti che utilizzo vanno da 4 a 6 oltre non vado, per il semplice motivo che l'occhio è un organo di controllo e spesso inganna. Se avessi la facoltà di prelevare con l'occhio non sbaglierei un colpo, tutto quello che riuscirei a vedere sarebbe "bruciato" purtroppo non è così. Lo scopo dell'ottica nella caccia di selezione non dovrebbe esse quello di far abbattere un capriolo a 250 m, ma è quello di far tirare al capriolo in un punto preciso. Per abbattere un capriolo a 110/120 m. basta tacca di mira e mirino. Il primo cinghiale di quest'anno pesava 60 chili, ho tirato all'occhio perché il cinghiale messo in quella posizione era più fermo di tutti, la palla una RWS TM da 55 gr tirata a una distanza di scarsi 40 m non è uscita dalla testa. Il penultimo capriolo dell'anno scorso, tirato perfettamente dietro la spalla sx, a una ottantina di metri sempre con la stessa cartuccia, la palla ha quasi staccato la spalla destra ma non è uscita, il capriolo ha fatto con tre gambe una diecina di metri come se avesse tutte e quattro le gambe. Molto probabilmente la palla o ha deviato o il capriolo non stava perfettamente nella posizione giusta. Come ho già detto il piccolo calibro va usato con precisione, io con quel calibro riesco ad essere preciso e tirare al "punto" fino ad una certa distanza, dopo uso un calibro che mi consente di restare in una zona grande come un piattino da caffe. A lunga distanza potrei restare anche in una zona larga come un piattino da frutta, sinceramente questo tipo di precisione non è per me.
 
Liberarsi del colpo per vedere l'esito del tiro è uno sbaglio che porta all'errore. Quindi è meglio rimane sul colpo in azione "tesa" per qualche secondo dopo la partenza del colpo. La percezione avuta della direzione presa dal selvatico dopo lo sparo basta ed avanza. Quando si guarda il selvatico, e questo dopo lo sparo va via, più di qualcuno non sa se lo ha colpito o mancato. In poche parole non sa cosa ha fatto prima del tiro.

Quel che dici è corretto! Tuttavia io intendevo che, fermo il rimanere in azione "tesa", con calibri come il 308 o ancor di più il 7 remington (ho provato di recente un 8x68 senza freno.....o madonna!!), il rinculo comunque non ti consente di vedere la reazione del colpo.

L' ultimo capriolo preso col 223....ho visto distintamente il capriolo impennarsi sulle zampe posteriori (l' ho tirato di punta) con una zampa anteriore ripiegata e l' altra distesa.....poi mi è subito sparito buttandosi nella macchia... con calibri più potenti non avrei visto niente.

Riguardo la strada presa dopo lo sparo è si molto indicativa.....ma non sempre!! Per esempio quest' anno il mio amico ha sparato un cinghiale e questo dopo il colpo ha iniziato a correre in salita (lo ha poi doppiato mentre correva ma senza esito) per scollinare e sparire.....mi dice...l ho padellato per correre in salita in quel modo e sparire.....anche io ero dubbioso ma avevo sentito il crack della palla ......era morto dietro la collina. Preso un po dietro. Eppure gli animali colpiti di solito fuggono in discesa.....

Per me l' assenza o quasi del rinculo a caccia è un gran vantaggio.
 
Bhe al piccolo in Gennaio sparo....ma preferisco dare la precedenza al prelievo delle femmine in quanto per il piccolo ho tempo fino al 15/03.
Evito di sparare alle femmine dopo il 15/02 (se posso cerco di finire in gennaio) perche' dopo e' evidentissimo il loro stato di gravidanza.
Hai fini della gestione 15/01 o 15/3'non cambia nulla ma...dopo averlo fatto una volta....cerco di evitare....

ps
il tuo capo distretto e' Sergio?
 
L azione di premere il grilletto tecnicamente è un azione di tiro dovunque tu la faccia, qualunque sia il bersaglio e dovunque tu ti trovi.
Ti faccio un esempio. al tiro a segno con una pistola con 8 rigature in canna, se la tua intenzione è quella di fare una mouche, se anche hai fatto una azione di tiro perfetta e subito dopo aver tirato il grilletto abbassi le canne, stai pur certo che la mouche (bottoncino a 25 metri) non l hai fatta. Lo stesso dicasi con bersaglio in movimento, quale ad esempio piattello. se non continui a seguire il bersaglio con le canne dopo lo sparo di certo non lo fumi, magari lo slamelli con qualche pallino. Questo per dire che l azione di tiro continua anche dopo aver premuto il grilletto perché il biompo viaggia in canna per un per un tempo x e tu abbassando le canne subito dopo interferisci sulla traiettoria.

Vero. Sparando con solidi appoggi ( e con calibri molto molto più veloci) tuttavia la possibile intereferenza di questi fattori è molto minore
 
Buonasera, ho acquistato lo scorso sabato le federal power shok da 55 grani.
Ho notato che mettendole a confronto con le ppu da sempre da 55 grani la palla sembra piu piccola. come mai? se sono dello stesso peso non dovrebbero essere uguali?
Forse la palla della cartuccia russa è stata meno affondata nel bossolo?
 

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Ciao Germano, io il catrame l'ho usato solo per il cinghiale.. il capriolo non mi interessa dato che da me apre il 15 giugno.
Per quanto riguarda il .223 posso dirti che non è un calibrino da solo volpi, le spalle del cinghiale sono state distrutte e la palla è anche fuoriuscita (ho le foto)
Non voglio far polemica o altro ma prima di giudicare se un calibro è buono o meno va provato o almeno vederlo in azione, detto ciò la precisione è fondamentale come qualsiasi altro calibro, pensi che con un 300 win se fosse stato impanciato o colpito a un garetto sia rimasto li? non credo.
Ho visto andar via caprioli con il 300 win mag.
Le chiacchere le porta via il vento... ogni volta che incontro amici cacciatori polemizzano l'uso del 223, poi gli faccio vedere le foto e rimangono a bocca aperta o senno esclamano frasi del tipo " gli hai tirato a 10 metri" però poi quando gli dico di venir con me non viene mai nessuno.... BAH!!!
Detto ciò non sto dicendo che è il calibro da cinghiale ma sicuramente dice la sua.
 
Forse perche' se il cinghiale muore senza essere ritrovato non gliene frega niente a nessuno se non ai cacciatori, poiche' di cinghiali ce ne sono troppi e sono animalacci dannosi, mentre il daino e' un animale nobile e nod diffuso e dannoso come il cinghiale. E' cosi' anche da noi. Vedi i filmati di caccia da elicotteri o quads in Texas, dove tanti cinghiomaiali visibilmente colpiti da un .223 li lasciano arrancare e morire e vanno appresso ad altri. Poi del resto li lasciano quasi tutti a marcire e finire in pasto a coyotes, volpi, avvoltoi, opossum, procioni, mosche e bigattini.

Io penso che codesta tesi non regga, almeno qui in Italia; tanto è vero che questa norma non è condivisa in molte regioni. Che di un animale anche se ritenuto dannoso oltre ogni limite non possa fregare a nessuno delle sue sofferenze e della perdita di proteine nobili non ci credo. Per me è una mancanza di cultura univoca sulla balistica e su i suoi effetti. Giovanni tu sei un estimatore del .338 ma ti rendi conto che il suo campo è la selvaggina pericolosa. Da persona incompetente di caccia con il rigato ma capace di ragionare secondo i criteri della logica aristotelica mi domando e vi domando a Voi esperti come possa credere e giustificare un calibro della potenza del 9.3x64 usato e creato per i cosiddetti big five che venga usato sugli ungulati di casa nostra. La chiave di volta della caccia è colpire con precisione; difatti vogliono che il nofita selezionatore superi la prova di tiro in un poligono riconosciuto. Per come intendo questa tecnica la distanza ed il teatro d'ingaggio della preda lo decido io dove possa sfruttare tutte o quasi le prerogative dell'arma che utilizzo. Parlo, ovviamente, della mia terra di Toscana e non delle cacce alpine.
 
image_66838.jpg Ieri sera.....appuntamento con un amico alle 19.00....

Partiamo da casa mi alle 19.15...10 minuti e siamo in postazione. Il posto, vicinissimo a quello dove ho prelevato il maschio giovane è praticamente un' enorme collina che degrada verso un fosso con due boschi a destra e a sinistra. Dal fondo, nel mezzo ai due boschetti inizia un campo a medica che risale sulla collina di fronte.

Noi siamo appostati in cima e da li dominiamo praticamente tutto il fosso.

Ci posizioniamo, faccio la teleprenotazione, e carichiamo le armi. Il mio amico ha portato, per farmi provare, nell' evenutalità si presentasse il cinghiale, il suo ultimo acquisto....blaser r8 in 300 winc con swaroschi x5.

Dopo 10 minuti esce un piccolo a 250 mt......lo swaro, messo a 25 x ci fa vedere ogni singolo pelo.....ottica spettacolare.

Altri 10 minuti e..."....ecco l' adulto!! mi dice il mio amico. Mi sdraio e lo guardo direttamente nel meopta.......bel maschio.....215 mt.

E' in avvicinamento quindi aspetto.......cammina piano....sparisce dietro un' avvallamento.....quando lo rivedo telemetro...175....croce sulla spalla...è fermo....bang!

Crolla sulle zampe!! Ricevo i complimenti del socio (che ha seguito tutto dall' ottica della blaser). Mi dice che a prendere il land va lui......io metto a posto tutta l' attrezzatura.

Arriva....carichiamo tutto e scendiamo col fuoristrada il ripidissimo campo......arriviamo sul capriole e.....è sempre vivo!!:(:(

Carico....mi avvicino e do il colpo di grazia. Il colpo finito un pò a sx (strano ero certo di aver scattato bene.....non vorrei aver avuto qualche filo di erba secca nei pressi della volata....ero veramente certo del tiro....) ha impattato alla base del collo lo ha paralizzato. Evidentemente la palla ha solo sfiorato la colonna, danneggiandola comunque comunque per lo schok ma non in maniera letale...

Comunque....animale piuttosto vecchio, 7/8 anni veramente di grandi dimensioni....32,1 Kg!!!!

Ora.....la 223 rimarrà in rastrelliera e ci dedicheremo più specificatamente al cinghiale.
 

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L harriss lo puoi portare nello zaino e montarlo sul posto!!
L appoggio, anzi gli appoggi (perche' sempre meglio che siano 2) a caccia sono F O N D A M E N T A L I!!
Non fare l errore di sottovalutare questo aspetto perche prima o poi ci rimani molto male.....vendendo l animale andarsene ferito.....MI RACCOMANDO!!
Con un arma leggera solidi appoggi sono ancora piu importanti perche' piu ballerina.
Su amazon si trovano bipiedi simili harris a 20 euro....io ne ho uno e svolge egregiamente il suo dovere come quelli piu blasonati.....
​​​​


 
No, si chiama Giorgio.
Il fatto di sparare alle femmine di inverno mi lascia molto riflettere... perchè abbatti 3 caprioli e non uno solo.
Mi ricordo anni fa che potevi abbattere femmine,piccoli e maschi sia in estate che in inverno e secondo me era piu corretto. abbattevi la femmina in estate, tanto i piccoli erano autonomi e potevano sopravvivere anche da soli.
 
diciamo che è rimasta metà della sua massa. ho trovato schegge dentro il buco.
Sulla mia cizetina non credo vadano bene le 70grs... comunque ho ordinato le 64 grani forse sono piu penetranti e meno devastanti delle 55grs.. vedremo.

Ripeto per l'ennesima volta.. chi non lo ha provato almeno abbia la decenza di stare zitto.
lo dice uno che a fagiani va con .410 e con il 28.
 
Sai Capriolo Astuto che ti dico? La compro pure io una carabina in 223R per la volpe, da calendario venatorio, in attesa che arrivino delle beccacce, tarandola con munizioni da 70 grani monolitiche per insidiare anche il cinghiale; penso che si possano fare magnifici lavoretti con questo "piccolo diavolo" e la cartuccetta giusta, con condizioni climatiche favorevoli. A risentirci sui risultati. Ovviamente, se possibile, con documentazione esplicativa allegata. I tabù solo così si possono abbattere.

setterman1
 
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