Ancora sul 223 remington e il capriolo di selezione.....esperienze!!

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Piccolo fuori tema: Il Kurzhaar, fa anche questo, come anche il cugino DD. Poi magari si faceva un giro a beccacce, o altro. Fallo con gli inglesi se ci riesci! (riferito ad altra discussione in altra stanza)

Si......la cagnina in questione fa recuperi su ungulati (quindi con tanto di abilitazione) e.....qualsiasi altra caccia!

Io l' ho vista in azione su più recuperi e......bravissima!! Addestrata in Germania credo abbia superato tutte le prove e abilitazione là.

Il suo fortunato proprietario scrive qua......magari ci approfondirà l' argomento.

Il lavoro del cane da sangue.....è veramente avvincente, emozionante...bellissimo!! E ve lo dice un' appassionato di caccia alla beccaccia (attualmente ho una bellissima breton di 6 anni)
 
ma via su!! gli arbusti e frasche danno noia a tutti i calibri! personalmente non sparo mai dove ci sono impedimenti di questo tipo e nemmeno quando c'e vento e poi io ho scelto il .223 perchè mi consente di avere un'arma piu leggera e dal costo contenuto e con basso rinculo.
Ero indeciso con un .243 (calibro che amo) ma se devo comprare una carabina in .243 che mi pesa come una in 30-06 che senso ha comprarlo? le cartucce non sono nemmeno economiche mi costano come le altre.
Andatevi a vedere i video degli americani che con il .223 ci buttano giu i cervi coda bianca che pesano oltre i 60 kg e cascano come sassi.
i feriti si fanno anche con un 300 wm quando si spara male.
ciao!
 
Comunque la prova del nove è sempre stata l'esperienza, a prescindere dai consigli elargiti anche se non richiesti. Le analisi di psicologia di massa hanno evidenziato una preponderanza a sentirsi al di sopra delle proprie reali potenzialità; basta andare in poligono e tutti, o meglio, la stragrande maggioranza vorrebbe consigliare il neofita da un piedistallo di docenza che è solo a loro immagine. Così anche nei forum. Quindi non ti porre alcun problema: vai avanti per la tua strada che i mezzi non ti mancano, reperta, archivia, dimostra e studia.
 
Giovanni.....io chiudo sempre l' occhio sinistro.....e miro col destro! ;)

Col 338.....credo proprio che forse...."credi" di vedere la reazione al colpo:p

Forse hai ragione. Quando arriva il momento culminante il corpo assume il comando della mente, e non si puo' dire di sicuro che cosa vedi o non vedi. Comunque io tengo ambedue gli occhi aperti quando premo il grilletto. Questa e' l'unica cosa di cui sono sicuro. Pero' tieni in mente che il mio Ruger M77 con canna spessa e cosi' lunga da far arrapare Centro 67, dal calcio e azione pesanti, e sormontato da una grossa ottica Leupold variabile con obiettivo da 50mm con montatura d'acciaio e pesante (con i grossi calibri non mi fido del leggero), forse non scalcia e si impenna come un fucile piu' leggero. Non lo so. Non sono mai stato sensibile al rinculo (neanche me ne accorgo a caccia, anche quando sparo il .450 Marlin o il .50 Beowulf). Boh! Vabbe' che ormai qui in Alabama tiro sempre a distanze ravvicinate e col minimo degli ingrandimenti (il tiro piu' lungo qui e' stato di 80 metri), percio' forse e' piu' probabile che l'animale resti inquadrato nell'ottica o almeno nell'occhio sinistro allo sparo. Ripeto: di sicuro non lo so (frase molto rara in qualsiasi forum):D
 
certo setterman... hai proprio ragione.. per adesso di 6 animali sparati con il .223 tutti sul posto. ( 2 caprioli, 3 cighiali e una volpe) .
già l'esperienza un bene che purtroppo non è trasmissibile. A.M.G DOCET!
 
Pur rispettando la tua opinione, io ritengo il carniere la sublimazione della giornata venatoria ed è umiliante non condividerlo perchè a rischio strumentalizzazione da parte di pochi imbecilli ignoranti, come se provassimo vergogna di essere quello che siamo. Attenzione dico condividere e non ostentare. Farlo con immagini che replicano i contesti che noi amiamo frequentare dall'alba al tramonto. Carnieri che rispettino le spoglie, che rispettino la legge e che non lascino nessun motivo alcuno per essere strumentalizzati a nostro discapito. Non selvaggina ammassata, sporca ecc. Ecco questo è il mio pensiero da Cacciatore che non si vergogna di esserlo .... dall'attesa dell'alba al colpo sparato, al selvatico onorato ..... magari anche a tavola tra commensali che non mi giudichino diversamente da quello che sono.

Ti mando un caro saluto con un quadro rappresentante una natura morta di jean baptiste oudry, battutto ad un asta qualche anno fà per non pochi denari dopo un'accesa ed assai partecipata gara .... magari proprio tra quei benpensanti che inorridiscono davanti le spoglie di un colombo

Quoto tutto al 100%.
 
Il prelievo di femmine e piccoli in estate è stato reintrodotto da due o tre anni (legge obbiettivo).
A dire il vero anche quando iniziai si sparava a femmine e piccoli in estate.
Devo dire che secondo me quando abbiamo smesso di sparare alle femmine in agosto si è assistito ad un incremento della specie.
Personalmente le femmine le caccio in inverno. Quello è il suo periodo.
Dico comunque che a partire dalla metà di settembre non vedo grossi problemi a prelevare femmine e piccoli.....in gennaio è comunque molto piu corretto.
​​​​​​
 
Lo so......su questo argomento è stato scritto tutto e...il contrario di tutto!!


Intanto...dico che col 223 remington ho utilizzato a caccia due armi.....il primo un baikal monocolpo poi sostituito con una vanguard dotata di meopta 3/12 x50 che utilizzo tuttora...

Ho utilizzato solo ed esclusivamente munizioni ricaricate con palla bal tip da 55 grs, hornady sp. 60 grs e ...bal tip da 60 grs...

Inizierò a riportare le mie esperienze.......dai riportate le vostre:

Ma perche' americaneggiare con un selvatico europeo? 5,6x52R è la sua....morte ! E poi ti diverti a cercare le cartucce che non e' proprio detto che il tuo armaiolo di fiducia (o sfiducia...) ce l' abbia sempre disponibili!
 
Sparare con bassi ingrantimenti aiuta moltissimo sotto questo aspetto.

Come fai a sparare con l' ottica tenendo entrambi gli occhi aperti?

Credo che sia possibile a tutti, forse con un po' d'allenamento senza sparare, a casa, puntando a qualche bersaglio abbastanza vicino. Credo che sia un sistema adottato da chi caccia animali pericolosi quando spesso si deve tirare da vicino ed in fretta, sistema, lo riconosco, per niente necessario nella caccia di selezione.
 
Discutere dell efficienza e dell efficacia di un calibro senza l’ausilio di foto che possono documentarne gli effetti a caccia non so quanto possa essere utile a chi voglia imparare ( e io sono tra questi....) . Capisco Nicola , però io ne ho piene le tasche( eufemismo) di questo rispetto peloso che dobbiamo alla “ gente” , la caccia che rispetta norme e comportamenti non deve nascondersi o giustificarsi, anche perché qualunque cosa noi si faccia non risulterebbe utile , non avremo mai la loro approvazione, e francamente ...: mi ni stai futtennu, per citare Camilleri.

Arsevenandi sono d'accordo al 110%. Basta basso profilo, come se ci si dovesse vergognare di qualche cosa. Si sentono offesi? Si facciano curare e nel frattempo guardino il grande fratello.
 
Iosna....io ho iniziato ad usare il 223 proprio per vedere se era vero che....era inadatto al capriolo perché poco potente......era inadatto al capriolo perché faceva troppo danni (allora è poco potente ma fa troppi danni..mmmm[huh.gif]).....era inadatto perche le palle esplodono se incontrano un filo di erba (i militari allora non hanno capito un "h"..)...era inadatto a tiri sopra i 100 mt......era inadatto perché fa troppa gelatina.....era inadatto perché le palle s.p. esplodono a contatto con la pelle e provocano ferite inguardabili ma superficiali.....era inadatto perché un alito di vento sposta la piccola palla di metri (al vento e sensibile è vero ma......non certo così).

​​​​​​Insomma....preso.....provato e cercato di documentare il più oggettivamente possibile e......i risultati li puoi leggere.

Hai avuto esperienze (anche indirette....cioe di amici o conoscenti) per affermare ciò? Riportale qua sopra saranno sicuramente utili....a me per primo, visto che il 3d l ho aperto proprio per confrontarsi

Nelle mani giuste, con le munizioni giuste, con le condizioni atmosferiche giuste, alle distanze giuste, con l'appoggio giusto, l'ottica giusta, e la posizione dell'animale giusta, il .223 va benissimo. Ma se leggi fra le righe... Lo so, lo so, io pecco dal lato opposto al tuo--ma un animale troppo morto non l'ho mai visto!
 
Ciao,
riguardo l' ottica...ben poco da dire è ottima, specie abbinata a quell' arma.
Lenti nitide e luminose, con 7 x consente tiri al capriolo fino a oltre 200 mt con sufficiente precisione.....l' abbinamento cz e meopta 7x50 è molto azzeccato.

Venendo all' appoggio.....in passato ho utilizzato anche io quel sistema e devo dire che per sparare entro i 150/180 mt può andare bene.....a patto di sedersi a terra e cercare, con l' arma appoggiata al seggiolino, di appoggiare il gomito dx al ginocchio.

L' appoggio, oltre che dell' arma (meglio in due punti....astina e calcio), anche del gomito è fondamentale per la stabilità nei tiri a lunga distanza.

Nel 90% dei casi cerco di sparare sempre da sdraiato con arma dotata di bipiede harris.....il massimo per la stabilità,
Se, per vegetazione o angoli di tiro non posso, utilizzo uno bipiede auto costruito e smontabile in tubetti di alluminio....

Quando è smontato stà tranquillamente nello zaino (gli ho fatto un piccola custodia) è leggerissimo e si monta in un baleno.
In pratica sono 6 pz di tubetto in alluminio di due diametri diversi che si innestano tra loro...due di essi sono uniti con un perno a formare una focina (rivestita di gomma dove si appoggia l' arma) e gli altri si innestano sue in modo da avere due altezze...una utilizzabile sparando da seduto a terra e l' altra da seduto su seggiolino.
Comunque......l' harriss per me rimane insuperabile.
 
Forse saranno solo fisime mie basate su assurdi antropomorfismi, ma uccidere una femmina col piccolo e' una cosa che io non farei, specialmente dove esistono tanti predatori che amano incontrare piccoli senza mamma e ancora non scaltri abbastanza da evitare i pericoli. Ma certo non posso pretendere di imporre il mio codice di etica venatoria ad altri ne' di giudicarli. Se e' legale e se non vi graffia la coscienza, fatelo pure. Ma se proprio avessi dovuto abbattere io uno dei due animali avrei sparato al piccolo. La femmina ovviamente era fertile e capace di mettere al mondo e allevare piccoli. Qui da me le femmine con i piccoli non capitano spesso. La caccia ai cervi apre a fine Novembre, ed i piccoli sono gia' svezzati ed autonomi e difficilmente li vedi con la mamma. E del resto sono gia' sviluppati e scaltriti come gli adulti, e non hanno piu' bisogno della mamma.
 
Aggiungo questo ottimo articolo. Spero che tu capisca l'inglese


http://www.accuracy-tech.com/shooting-eyes-open/

Pero' l'articolo, contrariamente a quanto ho scritto prima, consiglia di scegliere un bersaglio lontano per la pratica. In effetti io e' tanto che uso ambedue gli occhi che non mi ricordo neanche quando e come ho imparato a farlp, e forse l'ho fatto sin dal principio, non so.
 
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Lo so......su questo argomento è stato scritto tutto e...il contrario di tutto!!

Ci sono state prese di posizione nette e attacchi furiosi verso chi la pensava diversamente......insomma sicuramente una questione.....discussa.

Mi piacerebbe mettere insieme le esperienze di chi l' ha provato.....cercando di descrivere dettagliatamente ma in maniera obbiettiva gli abbattimenti.

Bene anche un certo racconto della cacciata (a me fa sempre piacere leggere anche il prima o il dopo) ma cerchiamo di rimanere "sul tecnico".....nessuno deve convincere l' altro che il 223 è adatto o meno.......pertanto chiederei cortesemente a chi è interessato, ma non lo usa, a fare si domande di chiarimenti agli autilizzatori, ma ad evitare commenti tipo "..preferisco altro.." " troppo piccolo" "troppi rischi" ecc.....altrimenti non se ne esce più e poi di commenti e discussioni di questo genere ne è pieno il web e la carta stampata.

Faccio presente che sul web io personalemente ho già riportato esperienze che andrò a riportare qua, quindi, se i moderatori ritengono la cosa non opportuna possono tranquillamente chiudere il 3d o darmi istruzioni diverse....


Intanto...dico che col 223 remington ho utilizzato a caccia due armi.....il primo un baikal monocolpo poi sostituito con una vanguard dotata di meopta 3/12 x50 che utilizzo tuttora...

Ho utilizzato solo ed esclusivamente munizioni ricaricate con palla bal tip da 55 grs, hornady sp. 60 grs e ...bal tip da 60 grs...

Inizierò a riportare le mie esperienze.......dai riportate le vostre:
 
Invitalo a scrivere qui, per quelli che non conoscono questa razza.

....a Spigeraccio non rispondo ;), ma ad un invito tuo non posso rimanere insensibile. E ti ringrazio.
L'argomento e' lungo. Ma sarò lieto di condivederlo con voi.
Inizio col dire che il kurzhaar così come lo conosciamo noi in Italia e' che una parte (anche se una magnifica) del Deutsch Kurzhaar di sangue ed addestramento tedesco.
Ci saranno per i piu' molte soprese, spero piacevoli.
 
Se prima mi eri simpatico, adesso che ho la prova della tua follia, ti adoro. E comunque quella frase ha folgorato anche me. Sintetizza, spiega, illumina chiunque abbia un cervello dotato di neuroni (più di uno) che il rapporto tra uomo e caccia non è un opinione è la Natura a cui nessuno può sfuggire.
 
Primo abbattimento con il 223 remingtone....primi di febbraio del 2016...riporto gli appunti...

Ottimo abbattimento a 151 mt di piccolo maschio! Preso anche un po troppo indietro non ha fatto più di 5 metri da dove è stato colpito.... è entrato nel bosco e subito lì l ho ritrovato morto.,,,la carica utilizzata inoltre è piuttosto blanda (ma costante) e nella canna del mio baikal, secondo quick load, spedisce la hornady 60 grs a 899/902 m/s...

Devo ammettere che, questa prova un pò di pensiero me lo dava... quindi mi ero imposto dei limiti e in particolare..130 mt di distanza max (poi ho ecceduto un pò...), tiro esclusivamente da sdraiato con bipiede (per avere la massima precisione possibile), l' animale doveva essere in campo aperto per vedere la reazione e l' eventuale fuga (poi invece ho sparato sul bordo di un bosco.....che comunque è pulitissimo e conosco bene) e......di mattina per avere il tempo per un recupero......insomma, avevo si fiducia ma.........

Danni alla spoglia assolutamente irrisori con foro di ingresso pari al calibro con piccolo ematoma intorno di 3 cm di diametro.....foro di uscita di 2 cm con ematoma che interessava solo la parte esterna del costato di 5 cm di diametro....

Metto una foto.....anche se non bellissima....scusate
 

Allegati

  • primo capriolo col 223.jpg
    primo capriolo col 223.jpg
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Devi farne richiesta all'amministrazione o ai moderatori di stanza. Requisito necessario la presentazione da parte di utente già ammesso e che ti conosca anche di persona

Fabio, scusa, mi è venuto in mente ora questo quesito: i video di caccia alla beccaccia e gli eventuali abbattimenti effettuati in selezione li posso pubblicare per discutere con gli altri appassionati di tali cacce nella sezione ordinaria del forum?
setterman1
 
Non è un calibro nato per la caccia al cinghiale, penso che nessuno o quasi, si porterebbe un 223 per la battuta al cinghiale. Può essere utilizzato per la caccia di selezione al cinghiale nelle ore notturne, dove la vegetazione molto fitta potrebbe creare problemi al recupero di un cinghiale tirato "nell'aria vitale venatoria" è sicuramente meglio tirarlo "nell'aria vitale accademica" Se si parte dal concetto che una palla di 3,5 grammi tirata al collo o nella zona dell'orecchio fa la stessa cosa di una palla di 10,5 grammi non ci vuole molto a capire che la scelta ricade sull'arma più leggera, che in questa modalità ha solo pregi e pochi difetti. Logicamente ogni abbattimento fatto in modo pulito con questo tipo di calibro va ben ponderato, e qualche volta bisogna saper rinunciare. Se si va con un'arma più potente si hanno due possibilità, una è quella di tirare nelle stesse zone del 223 e l'altra è di tirare al bersaglio grosso quando la visibilità non permette di mirare in zone molto strette. A me piace l'asciare il cinghiale sul punto preciso dove l'ho tirato, quindi escludo dal principio il tiro dietro la spalla, preferisco rinunciare. Un calibro per avere la sua efficienza deve essere adatto al tiratore, per esempio un cal. 28 nelle mie mani non avrebbe nessuna efficacia sul selvatico, in altre mani potrebbe risultare micidiale, il paragone con la canna liscia si può fare benissimo, solo per qualche cogli.ne non ha validità. Quindi il 223 è sconsigliato a tutti, quelli emozionabili, ansiosi, troppo apprensivi, e anche a tutti quelli che non hanno una grande passione per il tiro, a quelli che non riescono a stabilizzare la carabina in una punto preciso, ma sanno stare fermi in una zona più ampia, a quelli che tirano fuori tempo, ecc.ecc. Ecco per questi il 223 non è adatto. Un 7 rm. mag. non è adatto a chi ha paura del colpo alla spalla e decide di contrastarlo invece di farlo proprio assorbendolo. ;):)

Germano, concordo sul fatto cheche una palla nella zona dell'orecchio abbia effetto, anche con palla leggera, ma non concordo affattto sull'eficacia nella zona del collo. La zona vitale del collo corrisponde ai pochi centimetri della colonna vertebrale e ai pochissimi centimetri (alcuni millimetri) della carotide. I quella zona una palla pesante si espande più di una leggera e,forse, va danni immediatamente mortali. Una palla leggera si espande di meno. Qualsiasi sia il calibro usato, il tiro al collo è rischioso (per il selvatico) perchè se si manca di danneggiare colonna o carotide, si producono ferita e anche gravi ma non immediatmente mortali. Con una lesione alla trachea o all'esofago il selvatico puo morire dopo lunghe sofferenze.
 
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