Ancora sul 223 remington e il capriolo di selezione.....esperienze!!

Secondo abbattimento con 223......agosto 2016....riporto gli appunti...

Abbattimento di maschio adulto alla distinza di 172 mt.....tiro da sdraiato con bipede e zaino come appoggio...il capriolo era nel campo che si vede di fronte nella foto!!

Animale leggermente in tralice, la palla è entrata nella parte anteriore della spalla leggermente alta, ha attinto e frantumato parte della colonna (oltre 5 cm) all' altezza delle scapole.....senza però uscire..

E' vero che ho preso forse la parte "più dura" del capriolo, e son sicuro che colpito in cassa la palla sarebbe fuoriuscita senza problemi ma.....forse devo pensare a qualcosa di più tenace o più pesante.
La cartuccia utilizzata è è ben diversa da quelle del primo abbattimento ed è così composta... bossolo lapua match inn. federal s.r. 23,2 grs di norma 200 e bal tip da 55 grs.....nella canna da 61 cm esce in pratica a 1000 ms.

Mi ha fatto un certo effetto vedere crollare sulle proprie zampe il capriolo in maniera così netta, praticamente in diretta vista la quasi totale assenza del rinculo......

Due foto del posto e.....del bellissimo capo. baikal 223.jpgsecondo capriolo col 223 baikal.jpg
 
Questa carica l ho provata sui caprioli sia con la bal tip che con la hornady s.p. sempre da 60 grs.

Il comportamento e molto simile, la bal tip però ha forse un po' piu di penetrazione.

Entrambe le palle fanno un piccolissimo foro di entrata (spesso invisibile per l' elasticità della pelle) poi, la grande velocità e la repentina espansione, distruggono gli organi interni sia quelli direttamente interessati dalla palla stessa che quelli prossimi. La palla poi, (o parte di essa) dopo aver ceduto in pratica tutta l energia fuoriesce provocando un foro di 2/3 cm.

​​​​​​Spesso se il capo non e proprio perpendicolare nemmeno esce (e questo è un difetto)

Danni alla spoglia....praticamente nulli (al max un po' di gelatina in corrispondenza della entrata....)

Chiaramente colpendo ossa importanti come la spalla piena i danni sono maggiori ma mai ai livelli di calibri medi normalmente usati (308 270 7 mm REM, 243....questi quelli con cui l' ho confrontato).

Insomma....torno a dire.... marmellate e scempi a questo calibro io ancora non ne ho visti fare....tempo fa lessi sul web di un capriolo che un .22 aveva ridotto a una "fetta biscottata con sopra marmellata di more"....foto però non c'è ne era e...io non ne ho ancora mai viste.
 
Buonasera a tutti!
Come sempre decido di fare la mia uscita mattiniera della domenica al capriolo.... avevo una voglia terribile di rimanere a letto ma mi sono fatto forza.
Nella mia zona ho sempre il grano alto quindi ero sfiducioso di vedere il folletto ma comunque con pazienza mi sono messo ad attendere... verso le 8 di mattina vedo uscire un bel cinghiale in fondo al campo ... senza pensarci 2 volte miro alla spalla e bum! casca al tappeto... ricarico e lo tengo in mira ma vedo che si dimena e tenta di rialsarsi lo guardo meglio e avevo colpito tutte e due le zampe anteriori stroncandogliele... decido di ribatterlo sparando alla base del collo e pongo fine a tutto.
Eviscerando l'animale mi rendo conto della micidialità di questo piccolo ma grande calibro....

scusate la foto non è il massimo ma ho dovuto chiamare amici a darmi una mano con il mitico pandino 4x4 e non ho avuto modo di farne una come si deve.
 

Allegati

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Riporto velocemente qualche abbattimento che mi ricordo tutti con Baikal:

- Balestrone di daino tirato ad una 60ina di metri.Tiro sulla colonna vertebrale, rimasto sul posto ma vivo. Cartuccia commerciale matcking da 69 grn.
- Femmina adulta di daino, tirata ad una 70ina di metri con palla v-max da 55 grn. Percorsi una 10ina di metri.
- Coppiola femmina e piccolo di daino tirati ad una 20ina di metri v-max 55grn (un mio amico con il mio baikal). Rimasti sul posto
- Femmina adulta di daino tirata ad un 100inaio di metri v-max 55 grn (un altro mio amico sempre con il mio baikal). Rimasta sul posto.
-Fusone di daino tirato ad una ottantina di metri, palla v-max da 55grn. Rimasto sul posto.
- Maschio adulto capriolo 100 metri con sierra varminter 60grn. Percorsi una decina di metri.
- Piccolo maschio in inverno 100 metri circa con v-max 55 grn, rimasto sul posto.
- Femmina adulta capriolo 60 metri circa, v-max 55 grn sul posto.
- Verrone di oltre un quintale tirato ad una 40ina di metri in testa. v-max 55 grn. Rimasto sul posto, ma si è alzato e ricaduto dopo un paio di metri quando mi sono avvicinato.
- Piccolo capriolo in estate da un altro mio amico, v-max da 55 grn (sempre con la mia baikal).
- Scrofa adulta tirata ad un centinaio di metri, v-max 55 grn rimasta sul posto.

Questi quelli che mi ricordo così su 2 piedi, ma sicuramente ne ho dimenticato qulacuno. La 223 non la uso tantissimo, di solito la porto fuori quando ho già tirato qualche animale e mi va di togliermi qualche sfizio per giocare.
 
Fabio, scusa, mi è venuto in mente ora questo quesito: i video di caccia alla beccaccia e gli eventuali abbattimenti effettuati in selezione li posso pubblicare per discutere con gli altri appassionati di tali cacce nella sezione ordinaria del forum?
setterman1

Per il forum girano video di caccia, di utenti oppure selezionati dal web. Mai la moderazione si è posta la questione dei video e a ben vedere il video immortala scene difficilmente imputabili come azioni illecite in quanto ... a parte certa monnezza girata in paesi africani ..... mai verrà rappresentato un carniere eccessivo ed il video stesso si compone appunto di più azione dove l'abbattiumento è proprio la sublimazione della " cacciata ". Ecco, questo non riesce a dare una fotografia .... il modus in cui si è conseguito un carniere rappresentato nella stessa ..... e chissà quanto altro immortalato solo per vanto.
 
image_64386.jpgClicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   CAPRIOLO M.G. A 230 MT.jpg  Visite: 1  Dimensione: 79.7 KB  ID: 1828395 Nell' estate 2017....ho acquistato un' altra arma, sempre in 223 remington, trattasi di una vanguard munita di ottica meopta artemis 3/12x50 canna da 61 cm.

Il difetto del baikal ( che mi ha convito a cambiarlo) era la difficoltosissima eventuale ripetizione del colpo, difetto comune a tutti i basculanti....per il resto, l' economico russo, andava benissimo, sfoderando tra l' altro una precisione più che buona.

Tuttavia, il pensiero di non poter ripetere velocemente e l' abitudine ad avere per le mani un bolt......mi hanno convinto.

Presa usata la vanguardina.....dopo accurata pulizia anche della canna.....via al poligono con la ricarica usata per il baikal (avevo solo quelle e.....la caccia era ormai aperta)......una volta tarato il meopta a 100 metri, ha dato prova di raggruppare notevolmente le economicissime hornady s.p. 60 grs spinte da una dose massima di norma 200.

Avevo un maschio adulto assegnato quindi....via a caccia.

Animale a 115 mt....colpo perfetto nei polmoni e animale che fa 5 mt...

Poi.....ricordo che dopo il 20 di agosto il capodistretto ci esorta a terminare il piano delle varie macro aree..ho quindi ha disposizione un maschio giovane e via.

Lo tiro in extremis......purtroppo di culo.....in quanto si allontanva e sarebbe sparito....la distanza era già molto importante però grazie all' ottimo appoggio, alla traiettoria assolutamente pulita, al fatto che comunque l' animale era abbastanza distante dal bosco....mi son sentito sicuro e ho dato fiducia all' arma e calibro.

Quindi tiro a 230 mt, sempre da sdraiato con harris e....animale fulminato. La palla è entrata da dietro sopra i prosciutti frantumando spina dorsale......
 
sopra la spalla forse un po piu verso il collo... la scapola era distrutta.

Vedendo la foto pensavo che il colpo avesse interessato solo qualche vertebra del collo (certo, dipende anche dall'angolazione del tiro....)....comunque penso sia andata meglio cosi'......se la palla avesse attinto in "piena spalla", come avevi scritto sopra, quasi sicuramente i danni alla spoglia sarebbero stati maggiori.....
Complimenti di nuovo, sia per l'abbattimento che per il tiro!

Un salutone
Alberto
 
Germano, concordo sul fatto cheche una palla nella zona dell'orecchio abbia effetto, anche con palla leggera, ma non concordo affattto sull'eficacia nella zona del collo. La zona vitale del collo corrisponde ai pochi centimetri della colonna vertebrale e ai pochissimi centimetri (alcuni millimetri) della carotide. I quella zona una palla pesante si espande più di una leggera e,forse, va danni immediatamente mortali. Una palla leggera si espande di meno. Qualsiasi sia il calibro usato, il tiro al collo è rischioso (per il selvatico) perchè se si manca di danneggiare colonna o carotide, si producono ferita e anche gravi ma non immediatmente mortali. Con una lesione alla trachea o all'esofago il selvatico puo morire dopo lunghe sofferenze.

Ho visto cervi sparati al collo o alla testa perduti e condannati ad una morte atroce. Basta un leggero movimento del fucile o dell'animale nell'istante in cui parte il colpo per frantumare una mascella o passare sotto l'osso del collo. Io sono tanti anni che miro alla punta della scapola ed uso un calibro che certi qui considerano esagerato. I cervi vanno giu' con un tonfo. Alla testa ho tirato una volta sola. Il cervo, un bel fusone, era nell'erba alta e solo la testa ne spuntava al di sopra. Ma era a venti metri da me, che guardava nella mia direzione, e col fucile che uso io fargliela un po' troppo alta o un po' troppo bassa sarebbe stato ugualmente letale. Una decina di anni fa, a Kodiak, mi capito' un altro bel fusone, grosso e grasso, che attraverso' lo stradello a cinque o sei metri da me. Gli sparai al collo (sempre col .338 WM e palla Nosler Partition da 250 grani) e a causa della distanza fra l'asse della canna e quella dell'ottica, che a brevissima distanza ti fa tirare un pochino piu' in basso del punto mirato, gli mancai l'osso del collo per un pelo. Se colpito da un calibro inferiore sono sicuro che quel cervo non sarebbe caduto sul posto. Ma lo shock della grossa palla trasmesso al sistema nervoso lo paralizzo' e cadde immediatamente. La palla, poi, a distanza cosi' ravvicinata, colpendo i tessuti morbidi a grande velocita' deve essersi espansa molto, perche' fece uno squarcio notevole dal quale il sangue usci' tutto in pochi secondi.
Con un calibro adeguato o anche un po' esagerato, il colpo alla punta della scapola (che potrebbe essere un po' aleatorio con calibri troppo piccoli) ha effetti sorprendenti. Lede la colonna vertebrale o direttamente o con lo shock, e la zona polmoni/cuore con i frammenti di osso e cartilagine che vengono proiettati nella cavita' toracica come una schioppettata di liscio. Ho visto un filmato di un guardiacaccia di una grande riserva in Germania o Slovenia o non so esattamente dove che abbatteva caprioli in sovrappiu' o difettosi fuori della stagione venatoria, credo, cosa possibile dove il management della selvaggina e' affidato al proprietarrio del fondo o chi per lui. Li sparava tutti alla punta della scapola, dove miro anch'io, e piombavano in terra istantaneamente.
Un altro vantaggio del colpo alla punta della scapola e' che solitamente, se l'animale e' nella posizione classica, rompe abedue le spalle (se non e' una pallottolina di calibro minuscolo), e un ungulato con ambedue le spalle rotte non va da nessuna parte se per qualche ragione non e' abbastanza morto.
Nel Montana (zone aperte, prateria) mi potevo permettere di sparare dietro la spalla. Anche se l'animale correva per una cinquantina di metri prima di cadere lo potevo tenere di vista fino alla caduta. Ma a Kodiak, fra terreno scosceso, vegetazione da giungla, erba fitta ed alta fino al collo, un animale che correva cinquanta metri poteva essere introvabille o irrangiungibile. Qui in Alabama la vegetazione e' ancora peggiore, e se non fermi l'animale sul posto dell'impatto recuperarlo potrebbe essere impossibile o difficile e faticosissimo. Un mio amico tre anni fa, cacciando dove cacciavo anch'io, sparo' nella zona cuore/polmoni con una .30-06. Il cervo parti' a razzo, si infilo' fra i cespugli, attraverso' un piccolo corso d'acqua e mori' dall'altro lato. Il mio amico riusci' a seguire la traccia di sangue, ma quando arrivo' al fiumicello dovette togliersi i pantaloni e gli stivali e appenderseli al collo, attraversare il corso d'acqua (infestato da mocassini--non le scarpe, ma serpenti acqiuatic velenosi ed aggressivi) a piedi nudi con l'acqua fino al cu10, rimettersi pantaloni e stivali (rovi!)
e poi trascinare il cervo nei rovi, in acqua (fortuna che galleggiava), e fino a dove potesse raggiungerlo con il suo quad. Io tutte 'ste torture non le devo subire. Sparo pallottolone a velocita' abbastanza alta (2700 piedi al secondo), e le mie prede si ribaltano. E perdo anche pochissima carne. Nota: una palla di .338 prima dell'espansione e' piu' grande di diametro di una palla cal. .22 completamente espansa. Devo dire altro? Use enough gun. Il .223 e' abbastanza per il capriolo. Ma se ti capita un grosso solengo mentri aspetti il capriolo, e come tutti i cinghiali non si mette facilmente in posa come un cervide, ma e' quasi in continuo movimento, che fai?
 
Germano, concordo sul fatto cheche una palla nella zona dell'orecchio abbia effetto, anche con palla leggera, ma non concordo affattto sull'eficacia nella zona del collo.
Hai ragione, io evito il tiro al collo del cinghiale, proprio perché il collo non da un punto preciso come riferimento da acquisire durante il puntamento, specialmente con scarsissima visibilità.
 
Signori, in Toscana il prelievo delle femmine e dei piccoli in distretti non vocati è consentito dal 15 agosto fino al 30 settembre e di nuovo da gennaio a metà Marzo per le femmine, per i piccoli si va avanti fino al 15 Aprile.
Anni fa, io inizia nel 2007, si cacciavano tutte le classi di età dal primo Agosto.
Detto questo, chi ha un po' di esperienza e qualche anno, non tira a femmine e piccoli in estate, tanto più che può cacciarli fino a metà aprile, ma è una scelta personale e non criticabile come non può esserlo chi nella sua zona, si tira una femmina ora (imparerà che non gli conviene farlo).
Poi, le femmine o allattano o sono gravide, e questo sarà sempre così, quindi o non si tirano per niente, con conseguente squilibrio di prelievo sulla popolazione o si tirano in uno di questi 2 periodi. Lo stesso per i maschi, in inverno sono cacciabili nei distretti non vocati, ma sono in velluto...Vale la pena? Ognuno decide come gli pare, ma una cosa dobbiamo ricordarcela tutti...chi semina raccoglie...Altra cosa, siamo stati tutti giovani e ingrifati, quindi non puntiamo il dito su chi è ora come eravamo noi prima...
 
Bravo! Se sei sempre in tempo, per favore, cerca di recuperare la palla, se non fosse uscita, fotografa il reperto, così come la ferita e il tramite, riporta la distanza di tiro e la munizione impiegata: peso palla, granitura polvere e marca. Per verificarne l'età approssimativa, visto che abbiamo degli esperti nel forum da cui imparare, fotografa anche la dentatura del cinghiale prima che il rigor mortis renda le mascelle dure ed attaccate.
 
La zona vitale del collo corrisponde ai pochi centimetri della colonna vertebrale e ai pochissimi centimetri (alcuni millimetri) della carotide. I quella zona una palla pesante si espande più di una leggera e,forse, va danni immediatamente mortali.
Mi trovi d'accordo anche su questo. Però in questa discussione stiamo discutendo del 223 e la caccia di selezione al capriolo, dove comunque ci può stare anche il cinghiale.
 
Ciao Germano, ce ne sono molti di sciacalli?
Un salutone
Alberto
Abbastanza da far calare il numero dei caprioli. Ho partecipato a una conferenza sullo sciacallo, dove l'esperto asseriva che lo sciacallo preferisce la lepre al capriolo. Noi cacciatori siamo convinte che una specie di predatore che caccia in gruppo di 2/3 individui preferisce la selvaggina più grossa. Fino a quando non sapranno con certezza tramite un studio specifico che il calo del capriolo è dovuto allo sciacallo, non lo daranno in deroga, quindi mai. Anche il cinghiale contribuisce al calo del capriolo.
 
Mi trovi d'accordo anche su questo. Però in questa discussione stiamo discutendo del 223 e la caccia di selezione al capriolo, dove comunque ci può stare anche il cinghiale.

Ecco, tagliamo la testa al toro: Un bel combinato: una canna cal. 223 per il capriolo, e una in .308 o .30-'06 per il cinghiale--ma buona fortuna nel regolare le cariche cosi' che i due calibri colpiscano nello stesso punto...
 
Una palla leggera si espande di meno. Qualsiasi sia il calibro usato, il tiro al collo è rischioso (per il selvatico) perchè se si manca di danneggiare colonna o carotide, si producono ferita e anche gravi ma non immediatmente mortali. Con una lesione alla trachea o all'esofago il selvatico puo morire dopo lunghe sofferenze.
Sicuramente il 223 si espande meno di un calibro più grosso. Da una modesta esperienza col cal. 223 dico: se il cinghiale dopo essere stato tirato al collo non accusa il colpo, al 99% e stato sbagliato. Se venisse scarseggiato o anche solo toccato sul collo crollerebbe di scatto sulle zampe, per dopo rialzarsi. Una ferita di striscio sul collo o sulla schiena al 99% deve per forza interessare le apofisi spinose delle vertebre. Anche per questo motivo sono dell'opinione che per la caccia di selezione è meglio avere un'arma a due o più colpi e non solo per la caccia di selezione. Io ho preso l'abitudine di ricaricare e continuare l'azione come se il cinghiale fosse ancora vivo, e ti garantisco che al secondo ribaltamento su di un lato, si prende ancora una palla abbastanza precisa. ;) Bans, il capriolo se venisse raggiunto al collo da una palla di 3,5 grammi la quale viene fuori a un metro dal vivo di volta a quasi 1000 m. al secondo, anche se non colpito alle ossa del collo morirebbe sul punto dove è stato tirato. Tutto il resto l'ho scritto prima.
 
nella mia zona io e i miei colleghi miriamo alla conservazione e lasciamo quasi tutte le femmine adulte e giovani, ed infatti abbiamo molti caprioli.
Sono un cacciatore di selezione che ragiona e non segue le direttive scellerate della Regione.
Ti sbagli, non ho astio verso di te, sei un bravo ragazzo, non mi piace solo il tuo modo di confrontarti con gli altri, visto che non vuoi critiche al tuo operato
 
Grande Capriolino Astuto;)​​​​​​

Ennesima dimostrazione che sul cinghiale i tiri devono essere ben piazzati!!

La palla ha attraversato l animale fulminandolo sul posto.... 55 grs!!

Vero che in selezione si spara ad animali tranquilli quindi meno "incassatori" ma.... si parla di un calibro che in tanti sconsigliano anche per il capriolo.......mah!!

​​​​​​
 
Per me tirare a una femmina con il piccolo ora a fine estate è solo per riempire il congelatore. Ha ragione Giovani che si condanna il piccolo perchè non conosce ne i predatori ne l'inverno, e poi eliminare una femmina riproduttrice è darsi la zappa sui piedi perchè si elimina una madre che può generare cuccioli negli anni avvenire.

Capriolo non cercare di sviare la discussione, non sei il MODERATORE è inutile che pubblichi foto dei tuoi abbattimenti e quando non ti piacciono i commenti cerchi di cambiare discorso.

Tommaso, purtroppo in caccia di selezione bisogna abbattere anche le femmine, da queste parti la femmina con il piccolo è abbattibile dal 15 dicembre al 15 gennaio. Qui se c'è la possibilità di risparmiare qualche femmina lo si fa volentieri, Anche perché abbiamo un rapporto di 1a1 per me con la venuta dello sciacallo, il rapporto andrebbe modificato, a favore delle femmine. Quasi ogni anno il piano di abbattimento non viene completato al 100% rimango un 15/20% di capi non abbattuti, e la maggioranza sono femmine. :rolleyes::)
 
E come dice 'i mi babbo reduce di guerra e prigionia ma mai stato cacciatore: "i fucili ammazzan tutti, boia d'un cane; o 'i che tu cerchi?". Me lo diceva a me quando ero indeciso sull'acquisto della carabina.
setterman1
 
Generico: il tiro (ammenochè non si presenti di fronte) deve essere alla base del collo/tronco zona ferma da movimenti. Una palla qualsiasi (escluse le le mach) offre il suo lavoro e il capo crolla . Se il tiro è errato "un c'è niente da fare", scappa soffrendo.
 
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