Ottima spiegazione Giovanni e soprattutto sei un preziosissimo tutor sempre disposto a elargire la sua esperienza agli altri. Una curiosità: i cecchini delle wwI wwII significano soldati della prima e seconda guerra mondiale?
setterman1

Significa i tiratori scelti (cecchini) U.S. che usavano l'Enfield e la Springfield in .30-'06 con ottiche nella Prima e nella Seconda Mondiale. Anche l'M-1 Garand, munito di ottica, fu usato per il cecchinaggio. Il .308 era ancora "nel caxxo a Padre Adamo," come si diceva a Roma ai tempi del Belli, cioe' molto di la' da venire. Grazie dei complimenti che non merito.
 
Se non spari tanto, la ricarica non conviene. Se spari tanto si'. Per me era questione di economia quando mia moglie ed io bruciavamo centinaia di cartucce (di pistola) al poligono ogni fine settimana. Ma piu' che altro e' questione di passione e divertimento--come farsi le mosche artificiali da se'. Inoltre non e' sempre detto che le munizioni commerciali con la palla che vuoi usare o anche con qualsiasi palla ti diano le prestazioni che vuoi. Io ti posso dare l'esempio della mia Browning in .22 Hornet. Quando la comprai nuova di zecca faceva rosate da schifo con munizioni commerciali. Sembravano, a 50 yarde, rosate di un 12 a pallettoni. Guardo, riguardo, provo e riprovo, e mi accorgo finalmente che la leade (distanza fra colletto del bossolo e inizio della rigatura) e' veramente, direi anche troppo, lunga. La palla, facendo un salto cosi' lungo, non sarebbe mai riuscita a raggiungere la rigatura coassialmente alla canna, e avrebbe presentato, uscendone, un movimento di nutazione che avrebbe precluso qualsiasi precisione. Nessuna munizione commerciale avrebbe funzionato bene in quella carabina, ma quando cominciai a ricaricarne i bossoli con la palla che ne sporgeva a sfiorare il principio della rigatura, sembro' che avessi portato la Browning a Lourdes. Rosate di un buco solo a 50 metri. Io non sono un pignolo tremendo per la precisione di armi che devono essere usate a caccia, ma quella Hornet sarebbe stata del tutto inutile. Oggi ogni tanto ci faccio fuori una cornacchia a 100 metri. Ci ho anche ucciso un coyote alla stessa distanza.
Ma poi vuoi mettere la soddisfazione di caricare tu stesso la cartuccia dopo aver fatto diversi esperimenti con palle e polveri diverse, assetti diversi, ecc., di abbattere un animale con quella cartuccia, di macellarlo e cucinarlo tu stesso e alla fine sederti a tavola e gustarne le carni? Penso che sia un bisogno atavistico, da quando, seduti davanti al fuoco in una grotta con una pelle di animale sulle ginocchia per proteggerci le gambe, scheggiavamo pezzi informi di selce o di ossidiana con una pietra come martello e una punta di palco di cervo come scalpello, dando loro piano piano la forma e la funzione di punte di frecce o di lance da usare per la caccia di orsi e bradipi giganti, mammoths, o anche piu' semplicemente cavalli selvatici o conigli.E ti diro', un buon ricaricatore pignolo puo' produrre cartucce piu' precise e performanti di qualsiasi cartuccia commerciale. Saranno 36-37 anni che non abbatto piu' un ungulato con cartucce a palla di fabbrica. Quelle del liscio ho smesso di ricaricarle perche' mi sono reso conto che qui negli States le cartucce da liscio commerciali sono molto migliori da tutti i punti di vista di quelle "fatte in casa." Vanno bene con tutti i climi e condizioni atmosferiche, e sono potenti e fanno rosate ottime. Tutte meno una, la Remington Hypersonic da 76mm con palliini di ferro che IMHO fa rosate da schifo e scalcia come un mulo. Provata al poligono mezza scatola, sparata una a uno smergo e regalato il resto.
 
Non solo Norma e Federal, anche Hornady e Winchester stanno proponendo nuove serie molto performanti.
Le ho viste utilizzare dagli amici (io sparo quasi esclusivamente ricariche) con ottimi risultati sia in termini di precisione che di radenza.
Le prime notizie di comportamento sul selvatico (non più di una dozzina in vari calibri) sono molto confortanti
 
Personalmente sarei del parere che per un neofita, soprattutto sul capriolo che è piccolo, il fattore più limitante sia la radenza. In particolare nella selezione invernale (gennaio-marzo) quando gli animali si trattengono a pascolare negli ampi seminati e non sempre si lasciano avvicinare sotto i 200m.
Recentemente alcuni amici neofiti si erano lasciati attrarre da calibri non molto radenti come 308 e 6.x55. Ma quella è roba da esperti ed hanno collezionato un bel po' di insuccessi.
Successivamente sono passati al 270 WSM e 7 Rem Mag. e la situazione è notevolmente migliorata.
La paventata devastazione delle spoglie (anche sul capriolo) non è così accentuata come si vorrebbe, dipende principalmente dalle regioni anatomiche attraversate e, a conti fatti, si manifesta anche con calibri meno veloci. Il rinculo, altro spauracchio, è ben gestibile e comunque si può imparare a dominarlo anche al poligono. Sul campo di caccia , poi, non ci si fa molto caso.
Umberto
 
Ricordo un vecchio consiglio che mi fu dato tanti anni fa: <risparmia sull'arma e spendi di più per la caccia>.
Altro consiglio: <se rivendi un fucile realizzi la metà di quanto lo hai pagato, se lo hai pagato tanto perdi tanto, se lo hai pagato poco perdi poco>
Avendo poi potuto verificare, sia direttamente che attraverso l'esperienza di amici, che moltissime carabine economiche forniscono prestazioni buone (e talvolta anche ottime) mi sentirei di girare questi consigli ai neofiti
Umberto
 
in qualunque caso la possibilità di ridurre gli ingrandimenti è PREZIOSA. Ritengo che i fissi siano da considerarsi superati perché insufficientemente versatili. E già lo erano negli anni '70, quando, contro i consigli di tutti comperai i primi variabili (Redfield e Weaver) che ancor oggi vanno benissimo.
Quanto alla campana da 50 la trovo eccessiva. Troppo ingombrante. Troppo esposta agli urti. Attualmente uso campane da 40, in passato, per lunghi anni, ne usai da 32 e 36. Ancora quest'anno sono riuscito ad effettuare 3 abbattimenti su 3, sull'anschuss, a buio pesto. Distanza d tiro 78, 116 e 154 m.
E' questione di allenarsi a mirare nel buio fino ad abituarvisi.
Umberto
 
c'è chi ha provato ad usarlo a breve distanza…………..per fortuna che era un uomo alto, così il cinghiale gli è potuto passare fra le gambe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La carta prende tutto. Poi…………………..
 
concordo che una calciatura comoda aiuti ma non ho mai sentito la necessità di farla personalizzare né ho avuto problemi, non dopo lunghe sessioni al poligono e men che meno a caccia
 
Vorrei riportare brevemente la mia esperienza circa i calibri ritenuti precisi e calibri meno precisi.

​​​​​​Sono leggermente OT perché il calibro "spreciso" di cui parlo è il 270 winc (ho anche il 30/06 ma in semiauto quindi . Non fa testo).
Bene vi dico subito che, nonostante lo abbia usato camerato in un arma super economica e che sia considerato un calibro "non preciso", dopo un po' di prove di ricarica, e sperimentando alcuni tipi di palle ottenevo regolarmente rosate di 3 3,5 cm a 200 mt.
​​​​tiratore permettendo. Con queste performance e essendo il 270 un calibro molto teso potevo cacciare caprioli fino al limite dei 300 mt facendo correzioni di alzo solo dai 230 mt in su.
Col 7 remington (calibro ipertrofico ma ritenuto preciso) ho dovuto penare ancora di più per trovare la giusta combinazione e le rosate sono simili al 270 e anche la traiettoria.....con la differenza che il 270 tura i 130 grs a 910 ms mentre il 7 raggiunge e supera (la mia carica viaggia a 920 ms) questa velocità con le 160 grs.
Poi son passato da pochissimo al super preciso 308 e devo dire che per ora l unica differenza che ho trovato è una semplicissima messa a punto. Praticamente ho provato solo tre cariche con due tipi di palle diverse e una ha ottenuto già ottime performance di precisione. Ma...mi trovo una traiettoria molto curva e una velocità del proiettile alla bocca di appena 800 ms (dovuti anche alla corta canna della mia arma).
Vedremo a caccia come si comporterà il nuovo acquisto ...anche se credo che sarà molto ma molto difficile fare meglio del glorioso 270...:rolleyes:

​​​​​
 
Springer, la distanza minima per un 8x56 si aggira sui 2,5 - 3 mt, lo puoi vedere anche dai dati tecnici dei vari modelli.

Teorica?!!

Prova a inquadrare a 5/6-10 mt nella macchia, velocemente (una carica di un verro ferito......non è da escludere a priori) con 8 ingrandimenti e....poi ne riparliamo.

Occhio Zim....dalla teoria (dati riportati sulle scatole o sui manuali) alla pratica vera....le cose spesso cambiano.
 
Ti ringrazio Zim per la disponibilità che dimostri verso tutti gli utenti apportando temi di discussione e documentazioni interessanti così come in questo post che, purtroppo, non posso leggere in quanto l'americano non lo conosco, visto che in questa vita ho conseguito la licenza elementare. Ciò nonostante nei forum occorrerebbero tante persone come te per apportare grande utilità alla conoscenza e cultura personale.
setterman1
 
La minor precisione non impedirà a un 30,06 di abbattere quello che abbatte un 308. Sono convinto che se a livello NATO il 30,06 è stato sostituito dal 308 non è per la precisione. Se a caccia si fanno buchi nell'aria questo raramente è dovuto alla precisione dell'arma. A 100 metri un tiratore di media bravura con il Garand in 308 in appoggio riesce a fare rosate di 4/5 cm. con diottra e mirino. Per vedere la rosata bisognerebbe tirare un ventina di colpi e dopo misurare la circonferenza del buco. Io per precisione intrinseca intendo questo.
 
Vorrei riportare brevemente la mia esperienza circa i calibri ritenuti precisi e calibri meno precisi.

​​​​​​Sono leggermente OT perché il calibro "spreciso" di cui parlo è il 270 winc (ho anche il 30/06 ma in semiauto quindi . Non fa testo).
Bene vi dico subito che, nonostante lo abbia usato camerato in un arma super economica e che sia considerato un calibro "non preciso", dopo un po' di prove di ricarica, e sperimentando alcuni tipi di palle ottenevo regolarmente rosate di 3 3,5 cm a 200 mt.
​​​​tiratore permettendo. Con queste performance e essendo il 270 un calibro molto teso potevo cacciare caprioli fino al limite dei 300 mt facendo correzioni di alzo solo dai 230 mt in su.
Col 7 remington (calibro ipertrofico ma ritenuto preciso) ho dovuto penare ancora di più per trovare la giusta combinazione e le rosate sono simili al 270 e anche la traiettoria.....con la differenza che il 270 tura i 130 grs a 910 ms mentre il 7 raggiunge e supera (la mia carica viaggia a 920 ms) questa velocità con le 160 grs.
Poi son passato da pochissimo al super preciso 308 e devo dire che per ora l unica differenza che ho trovato è una semplicissima messa a punto. Praticamente ho provato solo tre cariche con due tipi di palle diverse e una ha ottenuto già ottime performance di precisione. Ma...mi trovo una traiettoria molto curva e una velocità del proiettile alla bocca di appena 800 ms (dovuti anche alla corta canna della mia arma).
Vedremo a caccia come si comporterà il nuovo acquisto ...anche se credo che sarà molto ma molto difficile fare meglio del glorioso 270...:rolleyes:

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Nel nuovo canale web: wildhunters omb Alessandro Magno Giangio pubblicizza delle nuove cartucce in .308 e .30-06 con un altissimo coefficiente balistico. Sono, mi pare, della serie premium norma e federal.
setterman1
 
La minor precisione non impedirà a un 30,06 di abbattere quello che abbatte un 308. Sono convinto che se a livello NATO il 30,06 è stato sostituito dal 308 non è per la precisione. Se a caccia si fanno buchi nell'aria questo raramente è dovuto alla precisione dell'arma. A 100 metri un tiratore di media bravura con il Garand in 308 in appoggio riesce a fare rosate di 4/5 cm. con diottra e mirino. Per vedere la rosata bisognerebbe tirare un ventina di colpi e dopo misurare la circonferenza del buco. Io per precisione intrinseca intendo questo.

Mi auguro che sia come affermi. Ho pensato come potrei insidiare i cinghiali nella mia terra, studiando le tracce ed i sentieri che percorrono, e presumo che il punto sparo disti dal bersaglio a non più di 70 mt.
setterman1
 
Le modalità sulle operazioni di recupero a mezzo di unità cinofila al corso non le hanno date o forse dormivo. Sulla ricerca del selvatico partendo dall'anschuss o come si scrive, essendo modalità di selezione, dobbiamo farlo con la carabina, questo sì. Sull'ottica volevo partire dal più economico e farmi un'idea. Per l'invito ti ringrazio, se avrò bisogno ti contatterò. Certamente, come ho detto a Zim, di colleghi come Voi ce ne vorrebbero tanti per trasmettere informazioni ed esperienze acquisite con lo studio e la pratica. Per gli orari dei cinghiali ho notato che quando la caccia è chiusa effettuano scorribande anche ad orari non proprio vespertini. Comunque ormai fino a febbraio non mi cimenterò in questa attività.
setterman1
 
Prima hai scritto che il recupero lo affidi ad altri, preposti, che sono gli unici autorizzati ad usare l'arma zenza cannocchiale.
Ricordi? ;)

Leggi bene Zim!!

Se dopo lo sparo vado sul posto....trovo sangue...lo seguo e trovo il cinghiale lo finisco!

Se dopo lo sparo vado sul posto....trovo sangue...lo seguo ma non riesco a trovare il cinghiale in breve tempo....segno con un fazzoletto di carta il sangue e chiamo il cane!!

Se ho sparato la sera, il recuperatore verrà la mattina successiva e allora io.....disarmato potrò solo indicare il posto, spiegare come è andata e....fare da spettatore fino a quando cane e conduttore non avranno trovato il cinghiale e lo avranno finito....solo allora penserò al recupero.
 
sono anch'io felicissimo proprietario di un impreciso 270W ed un altrettanto impreciso 7 rem. entrambe Remington 700, acquistate nel 1976 e 1978 e stra-stra usate.
Bene, se queste armi sono imprecise mi chiedo quali siano quelle precise e a cosa servano. Forse per colpire le zanzare a 500 m?
Scherzi a parte sono ahimè convinto che tante affermazioni facciano parte della claque pubblicitaria, per lo più volta a lanciare calibri nuovi o riemergenti.
Nel caso del 308 , ovviamente, questa convinzione non si applica. E' notorio che si tratta di un calibro veramente superiore. Ma per poter apprezzare questa maggior precisione è più opportuno dedicarsi maggiormente al tiro (con armi dedicate) che alla caccia.

Sarò un pressapochista ma sono convinto che per uso di caccia basti poter raggruppare i colpi in 5-7 cm a 300m.
E quando mi è capitato di sbagliare, ne sono sicuro non è stata MAI colpa dell'arma.
 
si beh, M vuoi mettere la SODDISFAZIONE?
inoltre la ricarica te la ritagli su misura della tua arma e della tua caccia, cosa che industrialmente non è molto possibile.
Se parliamo di economia lascia perdere. Con la ricarica non risparmi certo
 
io prima ero portato in gran parte a credere a tutto quello che si scriveva nei forum, ovviamente quello credibile e non che gli asini volano, poi ho cominciato a capire che molti giudizi vengono scritti con finalità ingannevoli da soggetti che intrufolandosi nei forum approfittano della buona fede e della incompetenza degli iscritti solo ed esclusivamente per finalità commerciali per vendere e pubblicizzare una carabina, un'ottica, un red-dot, una cartuccia, un nuovo calibro dalle prestazioni strabilianti e via dicendo. Quindi suggerisco a tutti i cacciatori e tiratori sportivi iscritti nei vari forum di valutare bene i pareri pubblicizzati da presunti esperti "interessati" del settore armiero prima di sperperare inutilmente soldi per prodotti che non sono di nessuna o minima utilità.
 
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