cannocchiale di puntamento con reticolo balistico

Per adesso non possiedo alcuna ottica. Nonostante abbia conseguito l'attestato per effettuare la caccia di selezione al cinghiale qualche tempo fa, ho acquistato la carabina da circa 1 mese. Propenderei per il reticolo balistico perché penso mi aiuti molto, essendo totalmente digiuno da queste esperienze venatorie, nell'essere maggiormente preciso nel piazzare i colpi anche e soprattutto a codeste distanze ritenute canoniche da un punto di vista etico.
setterman1
 
Giovannit sono contento che qualcuno, tu, finalmente parli di tarature "lunghe". I +3 inch, un classico americano, contrastano nettamente con i +4cm di scuola tedesca, ma mi sembrano molto, molto più funzionali e, in linea di massima con calibri di discreta radenza, rendono inutili i reticoli e torrette balistici fino a oltre 250m.
Si consideri inoltre che se, per errore, l'animale viene colpito alto, alla colonna, solitamente cade sul posto, eventualmente occorrerà finirlo. Se invece, sempre per errore, si tira basso si corre il rischio di rompere una gamba e perderlo, condannandolo ad un'ignobile morte.
Quanto a reticoli e torrette balistiche, mil dot ecc. sono tutte belle cose, ma richiedono allenamento, allenamento e allenamento per abituarsi ad usarle bene, altrimenti rappresentano solo una complicazione, una palla al piede.
Quanto alla regolazione/taratura in funzione del reticolo balistico non mi fiderei delle tabulazioni, ma effettuerei più prove al poligono. Troppe volte, infatti, mi è capitato di riscontrare differenze anche molto grossolane fra i dati enunciati sulle tabelle e quelli effettivamente rilevati facendo le prove.
Umberto
 
Setterman1 il reticolo serve per sparare oltre i 250 mt.

Ti faccio un' esempio...io ho sul 7 remington il meopta artemis con reticolo sniper. Ecco la prima tacca sotto la croce centrale, con arma tarata 3 cm alta a 100 mt, corrisponde a....342mt!!

Uso tale arma quando si presentano tiri sopra i 200 mt quindi....mi consente di avere un punto di riferimento ma....credimi oltre i 300 è molto complicato sparare con sicurezza.

Vuoi un consiglio? Acquista un' ottica luminosa e sopratutto con punto rosso (che però regolato al minimo non sia fastidioso al buio) con campana da 50/56 e ingrandimenti 3/12 o meglio ancora 2,5/10.....se poi ha il reticolo balistico ok altrimenti....è uguale.

Tara la tua 30/06 5/6 cm alta a 100 mt con ottime cartucce con palla da 165 grs e.....se ti capita un tiro a 250 mt mira a filo schiena (sopra la spalla piena) del verro....se fai tutto come deve essere fatto (ottimo appoggio, respirazione, scatto perfetto ecc) il verro cadrà......altrimenti l' errore è tuo.

Saluti
 
Attenzione....nell' art. 73 si dice chiaramente che le armi da utilizzare per la selezione al cinghiale sono le stesse, rigate ma munite di ottica previste per la braccata.

E' vero che nell' art. 75 si dice che per il cinghiale il calibro minimo è 5,6 mm ma....l 'art. 75 è riferito alla caccia ai cervidi e bovidi. Mi sfugge il motivo per cui hanno inserito il cinghiale......
Questo regolamento presenta questa contraddizione. Alessandro il Cacciatore scrisse a Remschi facendo presente quanto sopra ma....non credo che a oggi abbia avuto risposta.
Siceramente.....io per tagliare la testa al toro considero il 270 calibro minimo....

Grazie Setteman e Grazie Merlo.

La definizione dei calibri consentiti nella caccia di selezione è specificata nel documento denominato "piano di abbattimento annuale della caccia di selezione al cinghiale per gli anni….." che la Regione emana previa autorizzazione dell'Ispra. In quello relativo agli anni 2012-2015 si legge che il calibro minimo è il 5,6. Per il 2015-2018 non l'abbiamo trovato in rete ma si pensa che sia confermato quello precedente. Ora, visto che hanno sospeso tale modalità di prelievo fino alla nuova stesura del piano in questione che andrà a considerare gli anni 2019-2022, attendiamo il documento e prenderemo coscienza dei dettami che ci verranno divulgati. Se non specificato il calibro minimo chiederemo una interpretazione autentica all'organo preposto che non credo sia identificabile con il sig. Remaschi ma il responsabile amministrativo non essendo una legge regionale ma un dispositivo.
setterman1
 
Grazie.
Sapevo che la selezione al cinghiale e' temporaneamente sospesa solo perche' non e' ancora stato approvato il piano di prelievo regionale della specie per il 2019. Anche lo scorso anno ci vollero 15/20 giorni.
So invece che I contenimenti sono sospesi perche' mancano I piani di controllo che hanno validita' 2019/2021.
In pratica credo che la selezione si sblocchera' a breve....per I contenimenti invece....
 
Vorrei utilizzare questo spazio per ricevere nozioni sull'uso del reticolo balistico da coloro che ne fanno o che ne abbiano fatto uso nella loro attività di cacciatori utilizzando l'arma rigata. Domanda: con l'ottica tarata con la carabina a mt. 200 se il bersaglio risulta distante 300mt debbo collimarvi la stanghetta che rappresenta quella distanza nel cannocchiale? O debbo verificare al poligono prima se quella data munizione che mi prefiggo di usare a 300 mt ha una caduta tale da raggiungere il target nel punto cui si sovrappone il dot relativo a quella distanza?
setterman1

Mi associo alla tua richiesta, da absolute beginner vorrei capire dove si posiziona il reticolo quando il bersaglio è oltre la distanza di taratura, cioè: se a 100 mt posiziono il centro del reticolo sul bersaglio perché l’azzeramento è a quella distanza, quando la distanza è a200 si compensa con le stanghette di compensazione, ok, ma dove e con cosa miro al bersaglio?[up.gif][lol2.gif]

siate clementi, lo so che probabilmente ho scritto stupidaggini......
 
Terrò di conto di codesto consiglio. L'esperienza è quasi tutto in tutto mi diceva il mio istruttore quando stavo imparando il mio mestiere. Eccome se aveva ragione!
ringrazio
setterman1
 
Mah, io sono alcuni anni (circa 39) che sparo con i rigati sormontati da ottiche, e non ho mai sentito il bisogno di usare uno di quei reticoli balistici. Ho cominciato la caccia agli ungulati con una .30-06 con un'ottica Weaver 4x con reticolo duplex. L'ho azzerata in modo che colpisse 3 pollici piu' in alto a 100 yarde con le cartucce che usavo allora. Con tali cartucce il punto d'impatto a 260 yarde era precisamente nel punto mirato. A 300 yarde, se ben ricordo, 7 pollici in basso rispetto al punto mirato. Quindi ne consegue che con un animale della taglia di un cervo americano, un cinghiale o un daino, basta mirare nel centro del torace, dietro la spalla fino a 260 yarde, e un pochino piu' alto, all'altezza della scapola, a 300 yarde. Piu' lontano di 300 yarde io non ho mai sparato, e preferisco sempre sparare entro le 150 yarde. Gia' a 200 yarde l'errore umano dovuto a tanti fattori viene moltiplicato dalla distanza ed e' abbastanza probabile ferire e perdere un animale o, nella migliore delle ipotesi, mancarlo del tutto. Con un buon appoggio, se non c'e' vento, se non ho il fiatone, se l'animale e' immobile, se--insomma--tutte le condizioni sono propizie, allora tentero' un tiro piu' lungo. Ma in tanti anni di caccia il tiro piu' lungo che abbia mai fatto (con un buon appoggio) e' stato di 250 yarde (con un .243 e ottica Bushnell da pochi soldi, con reticolo semplice), ad una grossa cerva-mulo, che ho colpito esattamente al cuore. Era il fucile di mia moglie. Avevo finito le cartucce della .30-06 e non avevo avuto il tempo di ricaricarne qualcuna.
I reticoli balistici richiedono anche l'uso di un rangefinder, che ti consente di conoscere esattamente la distanza del bersaglio. Poi bisogna adattare l'uso delle varie sbarrette (o punti di riferimento) alla munizione usata (VuZero, peso della palla, coefficiente balistico, ecc.) Certe case produttrici di ottiche ti faranno un reticolo "custom" se fornisci loro tutti i dati, credo. Non ho mai approfondito questo argomento perche' non mi interessa. Non faccio il cecchino e non sparo a mille o millecinquecento yarde, e a caccia meno complicazioni ci sono e meglio e'. Oggi poi, dove caccio in Alabama dal 2013 i cervi codabianca, non ho mai sparato a piu' di una novantina di yarde e a questa distanza soltanto una volta su nove. Gli altri otto cervi li ho uccisi da 15 a 50 yarde. La mia ottica ha un reticolo spesso (avviene sovente che si spari in condizioni di luce fioca) e duplex, senza altri ammennicoli, fischietti e specchietti.
 
Quindi se taro l'ottica a 200 mt per colpire il centro di un bersaglio, successivamente dovrei fare i tiri a 100 e 300 mt per vedere di quanto si distanziano i colpi da quelli sparati precedentemente e regolarmi poi in caccia dopo aver valutato la distanza del selvatico?
Setterman1
 
Un altro quesito: un .243w ed una palla monolitica strutturata con buona densità sezionale eguaglieranno la performance su un cinghiale di buon peso sparato con un 30.06 con palla in piombo del peso più indicato per il calibro, ingaggiandolo a 200 mt? Perdonate l'o.t..
setterman1
Concordo con Springer Toscano. A me non è mai successo però ad alcuni amici si. E neanche con una monolitica o una Partition, ricordo di un verro di 90 kg fatto secco con una Sierra 85 hpbt. purtroppo non ho potuto fargli la necroscopia.
Comunque, benché entusiasta estimatore del 243, non lo consiglierei come arma da cinghiale
Umberto
 
Setterman....la legge regionale, anche se non chiarissima per quel che riguarda la selezione, prevede per il cinghiale un calibro minimo di 270 millesimi di pollice....leggi qua..art. 73.
 

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Quindi se taro l'ottica a 200 mt per colpire il centro di un bersaglio, successivamente dovrei fare i tiri a 100 e 300 mt per vedere di quanto si distanziano i colpi da quelli sparati precedentemente e regolarmi poi in caccia dopo aver valutato la distanza del selvatico?
Setterman1

Credo di si'. Ma valutare la distanza del selvatico non e' facile senza esperienza. Dipende dalla natura del terreno. Su una superficie piana e spoglia sembrano piu' vicini di quanto siano. Comunque col mio sistema di azzeramento vai bene fino a 300 metri, oltre i quali non dovresti sparare. Ma attento! Io mi riferivo ad animali di una certa mole (daini, cinghiali, cervi). In questi animali la grandezza del petto da schiena a sterno e' molto maggiore di quella di un capriolo. Se tre pollici in alto a cento metri non contano se spari un capriolo nel petto a quella distanza, 9-10 pollici in basso a 300 metri (non yarde) sono tanti, per un animale di mole cosi' esigua, e c'e' la possibilita' o di mancarlo del tutto o di ferirlo di striscio vicino allo sterno, o di rompergli una gamba.Quindi bisognerebbe contenere i tiri entro i 220 metri. E poi molto dipende dal calibro e dalla sua radenza. Un .270 con palla relativamente leggera avra' una traettoria piu' piatta della mia vecchia .30-06 (che fra l'altro non ho piu' perche' l'ho regalata a mia figlia dopo averci montato un'ottica migliore).
 
In codesto testo sì ma è stato superato da un altro più specifico dove viene dichiarato esplicitamente l'altro calibro, cioè il 5,6. Molto probabilmente l'estensore del testo di cui all'art.73 che mi hai proposto ha considerato la caccia di selezione uguale alla braccata prendendo spunto che si tratta del solito selvatico senza considerare che all'aspetto l'animale non è carico di adrenalina. Anche da un punto di vista logico appare insostenibile l'obbligo del .270 come calibro minimo perché escluderebbe il 6,5 x... che ha fatto la storia della caccia di selezione europea abbattendo selvatici di ogni specie e stazza. Inoltre ricordo benissimo le schede di esame con cui ci preparavamo alla sessione d'esame dove vi era riportato il 5,6 come calibro minimo. La Regione toscana ha risolto tale diatriba tra le due fonti confermando, per la selezione al cinghio, quello piccolo. Resta il fatto che non intendo certo cimentarmi con questo.
setterman1
 
Per la distanza userei il telemetro. Per la caccia di selezione ho optato solo per il cinghiale. La distanza di tiro sarà all'incirca di 200mt in quanto eserciterò nelle mie terre anche per la salvaguardia dei miei prodotti.
setterman1
 
Per la distanza userei il telemetro. Per la caccia di selezione ho optato solo per il cinghiale. La distanza di tiro sarà all'incirca di 200mt in quanto eserciterò nelle mie terre anche per la salvaguardia dei miei prodotti.
setterman1

IBAL, allora! Assicurati di avere un buon appoggio se tiri a 200 metri. Avrai un capanno a terra o un'altana? E assicurati che sia l'astina appoggiata sull'appoggio, mai la canna, che non deve toccare niente allo sparo.
Sono curioso, che cosa produci che devi salvaguardare dai cinghiali?
 
Setterman.....mi faresti un grosso piacere a postare qua il testo dove viene chiarito che il calibro minimo e' 5,6.
Le persone a cui ho chiesto mi hanno sempre rimandato a quello che ho indicato io, per altro con all interno una evidente contraddizione.
Non che voglia mettermi a cacciare cinghiali col 223 ma qualora si presentasse un tiro pulito e a giusta distanza mentre sono al capriolo eviterei di rinunciare solo e soltanto per il calibro che sto' utilizzando.
Grazie.
 
Coltivo, insieme ai miei fratelli e cugini la terra dei nostri genitori che copre il fabbisogno familiare in natura, non vendiamo al mercato. Siamo come gli storni: un gruppo familiare esteso e certi anni ci approvvigioniamo alla coop. Coltiviamo i prodotti tradizionali toscani: vite, olivo, mais per i polli e alleviamo conigli. Dulcis in fondo un po' di orto per verdure di stagione. Proprio un pochino perché l'orto vuol veder l'uomo morto. E noi siamo invecchiati. I nostri figli non ne hanno voluto sapere.
setterman1
 
Setterman.....mi faresti un grosso piacere a postare qua il testo dove viene chiarito che il calibro minimo e' 5,6.
Le persone a cui ho chiesto mi hanno sempre rimandato a quello che ho indicato io, per altro con all interno una evidente contraddizione.
Non che voglia mettermi a cacciare cinghiali col 223 ma qualora si presentasse un tiro pulito e a giusta distanza mentre sono al capriolo eviterei di rinunciare solo e soltanto per il calibro che sto' utilizzando.
Grazie.
 
Provo a "rovistare" nelle leggi della Regione Toscana attingendo al sito ufficiale. Se sarò capace provo inoltre a recuperare le schede con cui al corso mi preparavo a sostenere l'esame. Stasera ho una riunione all'associazione venatoria e sento qualcuno se mi può aiutare. Potresti sentire anche la Polizia Provinciale.
Setterman1
 
Per esempio 270W 243 W 30/06 7 rem. con palle non troppo pesanti e buon coefficiente di forma, ma sicuramente anche con molti altri

Un altro quesito: un .243w ed una palla monolitica strutturata con buona densità sezionale eguaglieranno la performance su un cinghiale di buon peso sparato con un 30.06 con palla in piombo del peso più indicato per il calibro, ingaggiandolo a 200 mt? Perdonate l'o.t..
setterman1
 
Springer l'ho trovato: si tratta del regolamento n. 48R del 5 settembre 2017 all'art. 75. Comunque hanno fatto un gran bailamme. Per essere maggiormente sicuri dovrò trovare il testo preciso e cioè l'errata corrige alla legge di riferimento cui si riferisce questa disposizione che appunto serve per attuare la normativa ordinaria della regione.
setterman1
Ps Non mi riesce a postarlo: ho fatto copia e incolla e mi è venuto fuori un sacco di finestrelle….
 
È sul sito Web della Regione. Art 74 comma 6.
capriolo e cinghiale calibro minimo 5,6mm daino e muflone 6 mm cervo 7 mm o 270 millesimi di pollice
 
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