Mah, io sono alcuni anni (circa 39) che sparo con i rigati sormontati da ottiche, e non ho mai sentito il bisogno di usare uno di quei reticoli balistici. Ho cominciato la caccia agli ungulati con una .30-06 con un'ottica Weaver 4x con reticolo duplex. L'ho azzerata in modo che colpisse 3 pollici piu' in alto a 100 yarde con le cartucce che usavo allora. Con tali cartucce il punto d'impatto a 260 yarde era precisamente nel punto mirato. A 300 yarde, se ben ricordo, 7 pollici in basso rispetto al punto mirato. Quindi ne consegue che con un animale della taglia di un cervo americano, un cinghiale o un daino, basta mirare nel centro del torace, dietro la spalla fino a 260 yarde, e un pochino piu' alto, all'altezza della scapola, a 300 yarde. Piu' lontano di 300 yarde io non ho mai sparato, e preferisco sempre sparare entro le 150 yarde. Gia' a 200 yarde l'errore umano dovuto a tanti fattori viene moltiplicato dalla distanza ed e' abbastanza probabile ferire e perdere un animale o, nella migliore delle ipotesi, mancarlo del tutto. Con un buon appoggio, se non c'e' vento, se non ho il fiatone, se l'animale e' immobile, se--insomma--tutte le condizioni sono propizie, allora tentero' un tiro piu' lungo. Ma in tanti anni di caccia il tiro piu' lungo che abbia mai fatto (con un buon appoggio) e' stato di 250 yarde (con un .243 e ottica Bushnell da pochi soldi, con reticolo semplice), ad una grossa cerva-mulo, che ho colpito esattamente al cuore. Era il fucile di mia moglie. Avevo finito le cartucce della .30-06 e non avevo avuto il tempo di ricaricarne qualcuna.
I reticoli balistici richiedono anche l'uso di un rangefinder, che ti consente di conoscere esattamente la distanza del bersaglio. Poi bisogna adattare l'uso delle varie sbarrette (o punti di riferimento) alla munizione usata (VuZero, peso della palla, coefficiente balistico, ecc.) Certe case produttrici di ottiche ti faranno un reticolo "custom" se fornisci loro tutti i dati, credo. Non ho mai approfondito questo argomento perche' non mi interessa. Non faccio il cecchino e non sparo a mille o millecinquecento yarde, e a caccia meno complicazioni ci sono e meglio e'. Oggi poi, dove caccio in Alabama dal 2013 i cervi codabianca, non ho mai sparato a piu' di una novantina di yarde e a questa distanza soltanto una volta su nove. Gli altri otto cervi li ho uccisi da 15 a 50 yarde. La mia ottica ha un reticolo spesso (avviene sovente che si spari in condizioni di luce fioca) e duplex, senza altri ammennicoli, fischietti e specchietti.