Un consiglio. ..... il colpo al cuore è un colpo per me non corretto.
Spara un po' più alto e vedrai che i cinghiali faranno molta meno strada...

Ho detto al cuore, ma ovviamente non vedendolo non posso sapere la posizione al centimetro, intendo in blat.
Miro poco sopra la spalla 6/7 cm più in alto. Te dici di sparare ancora un po' più in alto??
 
La probabilità che rimanghino sul posto è quasi certa se gli tiri nei punti indicati da Pieffe50, purtroppo però non è sempre possibile, vuoi per la distanza di tiro, vuoi per la mancanza di luce, vuoi per la posizione... ecc. ecc..
E' anche vero che ogni tiro ad ogni diverso animale ha una storia a se,....bisogna solo trovare per ogni calibro il compromesso giusto di una palla che abbia il maggior stopping power facendo meno danni possibili.
Al di la delle Barners TTsx che carico dove mi obbligano ad utilizzare le monolitiche, gli ultimi due cinghiali li ho sparati con le accubond da 180 gr. con cal. 300 wm e pure mi hanno fatto un po' di strada, in una delle due occasioni ho dovuto chiamare l'amico recuperatore.
Mi sa che ricompro le SST, che tra l'altro costano anche la metà 43 Euri per 100 palle, mentre le nosler accubond mi son costate gli stessi 43 Euri ma per 50 palle.
 
Condivido in toto le affermazioni di Zim relative al .22,LR. Sarebbe adeguatissimo in molteplici situazioni venatorie e, a mio modestissimo avviso anche "educativo" nell'approccio alla caccia con canna rigata. Ma le leggi italiane ahimè...sono spesso incomprensibili.
 
Aziono la rotella dell'illuminatore del reticolo portandolo al massimo: "11", niente.
setterman1

Setterman, scusa se mi intrometto ma, in una situazione di buio pesto (tanto da non riuscire a vedere il reticolo), non e' consigliabile portare direttamente il cursore della luminosita' al massimo (11), pena un grande alone intorno al puntino e riflessi all'interno dell'ottica. In genere, in questi casi, la regolazione dovrebbe essere la piu' bassa possibile, sufficiente comunque a poter inquadrare bene la porzione del selvatico che vuoi attingere....in pratica il puntino luminoso ti deve apparire netto, pulito e preciso senza interferenze di sorta.

Un salutone
Alberto[/QUOTE]

Alberto, quello che hai scritto è esatto, però il problema per chi spara al buio o comunque in condizioni di scarsissima visibilità è l'occhio. La prima cosa è proteggere l'occhio da qualsiasi fonte luminosa. Anche l'orologio ad alta visibilità fa restringere la pupilla, il telefonino in modalità silenziosa non dovrebbe essere guardato, se lo si guarda bisogna farlo chiudendo l'occhio interessato alla mira. L'occhio prima del tiro va salvaguardato da qualsiasi sorgente luminosa. Anche la differenza di luminosità fra binocolo e cannocchiale può incidere negativamente e togliere qualcosa all'occhio interessato alla mira. Prima di accendere il punto luminoso bisogna vedere almeno il profilo dell'animale, dopo si accende il punto e per non sbagliare si regola la luminosità il minimo indispensabile. Fermo restando che accendere il puntino quando si ha la possibilità di vedere il reticolo fa cambiare lo scenario in peggio. Logicamente sono opinioni, e quello sulla vista sono molto ma molto soggettive.
 
La caccia si basa sulla consapevolezza del cacciatore, tradotto avere cognizione di quello che si sta facendo nei limiti delle proprie possibilità. Non credo che con un'arma da caccia di qualsiasi calibro si riesca a fare un tiro all'interno di un'area avente come diametro di 10 cm a una distanza di 250/300 m. Se non si è nelle possibilità di ottenere queste prestazioni, si devono accorciare le distanze, questo per far capire come la penso. Secondo me a questa distanza si tenta di colpire il cinghiale, dalla serie "tentar non nuoce" il mio ragionamento si basa su questo. Secondo il tuo ragionamento è più difficile colpire l'orecchio di un cinghiale a una distanza di 40 m. o colpire un cinghiale in un'area vitale a 250/300 metri? Sento parlare di 20/25 ingrandimenti, non ho mai capito a cosa servono 25 ingrandimenti su di un'arma da caccia. Quando si punta un capriolo con quattro ingrandimenti e si ha un piccolo dubbio, non bisogna aumentare gli ingrandimenti, bisogna rinunciare al tiro. Però ognuno interpreta la caccia secondo la propria etica. Io mi vergognerei a presentare un animale colpito nella pancia a chi è addetto alla valutazione del capo abbattuto.

Germano...quindi da me dove non e consentito pasturare....devi rimanere fermo all' appostamento....e la conformazione del territorio prevede le difficoltà che ti ho indicato....tu come andresti a caccia??

Riguardo il tiro....a parte che un cinghiale di medie dimensioni ha un area vitale di 25 cm e oltre (almeno se sparato con calibri adeguati) e non 10.....poi per me si, è più facile colpire un cerchio anche di 10 cm sparando da sdraiato con 2 appoggi a 250 mt con buona luce che piantare una palla a 40 mt nell' orecchio di un cinghiale (la testa sta' ben poco ferma!!)....ma il vero problema Germano e che, senza governe, e dovendo sparare entro un ora dopo il tramonto un cinghiale a 40 mt, nelle mie zone, all' aspetto, e raro quasi quanto trovare un politico italiano sincero!!!!

25 ingrandimenti dell' ottica a caccia non servono se non per valutare il capo posto a 200/250 mt senza usare il lungo.....sparare, si spara con 12/16x (io ho ottiche fino a 12x).
​​​​​​
Ti assicuro inoltre che non avrai mai problemi di vergogna verso chi controlla il capo (mansione da me svolta nel mio distretto di caccia al capriolo) per un cinghiale preso in pancia......perche con un colpo in pancia tirato sul far della sera il cinghiale non lo recuperi!! Se non il giorno dopo col cane da traccia!!
E questo indipendentemente dalla distanza.

A chi, alle prime armi, mi chiede dove sparare al cinghiale per avere la maggior probabilità di bloccarlo.....senza indugio e con la consapevolezza di consigliare bene dico attaccatura collo/spalla.......con un calibro adeguato!

Son curioso di sapere la tua risposta alla domanda che ho fatto all' inizio.

Magari ne escono spunti interessanti per migliorarmi a caccia...
 
Giovanni cambia poco e niente, però c è meno rinculo e un po’ di precisione in più, se volessi maggiore potenza sceglierei un calibro diverso dai “7” , ma non ne vedo la necessità in Italia.[29]

In un tutorial di Giangio ( wildhunters.omb - cacciare a palla- "quando lontano è troppo lontano", che deve essere stampato per leggerlo tutto) viene intervistato il p.h. Richard Sachs ex maggiore dei marines ed ex sniper in Vietnam, il quale nelle cacce di selezione, ad eccezione delle alpi, preferisce usare una carabina customizzata remington 7400 in 30-06 semiautomatica. Asserisce che questo, per lui, è il miglior e polivalente calibro tanto che vi ha abbattuto un palancone da record di oltre un quintale con un tiro a 466 metri. La customizzazione ha compreso anche e soprattutto il peso dello scatto che da 1200 grammi circa lo ha regolato sui 950. Penso proprio che seguirò il suo consiglio, visto l'esperienza che porta seco. Quindi per me stessa carabina e stesso peso di scatto. Tra l'altro, dice Giangio, sono armi costruite in serie e perciò più economiche.
setterman1
P.s. Aggiunge Sachs che potendo egli avvalersi di calibri più veloci e radenti, data la capacità chirurgica che lo contraddistingue, preferisce usare un calibro che a potenza mette in terra qualsiasi ungulato presente in Italia, per non rischiare inutili ferimenti ed ulteriori sofferenze all'animale tirato. Figuriamoci noi….
 
Ultima modifica:
Il risultato è arrivato. Lui era lì, con la carabina, a caccia, (non di selezione), il selvatico si è presentato, molto scaltro, ha cercato di svignarsela, ma stavolta ha vinto l'uomo. Ha cercato di tirare con la massima precisione, ha sbagliato il bersaglio mirato ma il colpo è andato ugualmente a segno. Se non avrebbe sparato, era meglio una macchina fotografica. L'uomo è cacciatore fin dai tempi e quindi ha fatto molto bene a sparare, la sofferenza è durata secondi. Se penseremmo tutti di non creare sofferenza all'animale, non spareremmo mai per paura di ferire. Quanti animali se ne vanno feriti? Mi sa che con l'età stiamo diventando rincoglioniti! Torniamo un attimo indietro, si va a caccia,(e l'ho detto prima), oltre che per passione, anche per sparare e incarnierare.
 
Dove l'hai vista la caccia di selezione? Un uomo armato di carabina, che va a controllare la vallata a fianco a quella dove era in selezione e gli partono i cinghiali è selezione? Cogli l'attimo! Il cacciatore deve essere sempre pronto al palesarsi della preda, qualunque essa sia. Mettiamo che io sia piazzato ad anatre, non passa niente, decido di smontare tutto e andare a casa. Nel tragitto di ritorno, vedo che stanno entrando due colombacci... credi che li stia a guardare? O mi schizza una lepre sotto i piedi, credi che la guardi saltellare con compiacimento?
 
......continua.....

Ieri sera mi volevo appostare nella zona del mio vicino.....arrivo sul posto e vedo che ci sono gli agricoltori a seminare proprio nel campo vicino a dove mi volevo appostare.

Indeciso sul dove andare, mentre faccio inversione ad "U" decido di appostarmi nella mia zona all' appostamento n. 4 da dove riesco a dominare, il campo dove ho abbattuto il piccolo, il campo dove ho l' appostamento da dove ho sparato e il versante opposto della collina che degrada verso un lago di dimensioni piuttosto grandi.

Alle 16 circa parcheggio il defender, faccio la teleprenotazione e mi avvio all' appostamento....devo percorrere circa 500 mt di strada e quando sono vicino all' appostamento.......tre caprioli, disturbati da me, saltano nel campo davanti e se ne vanno nella valletta piena di spine più lontana.

A occhio, in quanto il binocolo era ancora nello zaino credo che sia femmina e due piccoli....

Estraggo il binocolo e tengo sotto controllo il fitto spinaio dove sono entrati.....e non escono! Bene dico è molto probabile che più tardi tornino indietro.

Mi siedo, carico l' arma, sicura e tac sul suo bipiede. Sistemo lo zaino e col telemetro faccio alcune telemetrate (anche se la zona la conosco benone). Questo appostamento è molto bello, in posizione dominante e, in questo periodo, grazie all' assenza di erbe (o meglio al fatto che sono basse) consente di sparare in posizione sdraiata, non dico a 360 gradi ma quasi. Il rovescio della medaglia (c' è sempre un "rovescio"), i tiri si presentano a distanze da lunghe a......infinite!!! In pratica si parte dai 180 mt in su.....

Mi metto in attesa e......"spippolo" un pò sul telefono....la temeratura è piacevole, sono stanco per giornata "vissuta a mille" e quella tranquillità unita al clima gradevole mi fa proprio stare bene!!

Mi arriva un telefonata.....un' amico ha problemi con la teleprenotazione....mentre parliamo (io a bassissima voce...lui invece..quasi urla!!) vedo un movimento e "qualcosa di bianco"....stoppo l' amico con secco.. "ho un capriolo" e chiudo.

Si, è un capriolo, ma non riesco a capire, in quanto mezzo coperto dalla vegetazione, se femmina o maschio. Provo col cannocchiale della carabina (molto nitido e definito il docter) ma...il fatto che non abbia dietro di se uno sfondo chiaro o comunque in contrasto, non mi consente una valutazione......il telemetro riporta...280 mt tondi tondi.

Lo osservo per diverso tempo quando....muove la testa e riesco a scorgere il palco!! Un maschio.

Passano ancora alcuni minuti in cui "passo" il binocolo su tutti i punti caldi e torno poi sempre ad osservare quel maschio che se ne stà, dopo essersi messo " a cartolina in una piccola radura, immobile che sembra una statua.

Noto un movimento sul bordo del campo dove ho l' appostamento da dove sparai al piccolo....e ecco un capriolo! Il binocolo dice....piccolo maschio.

Nel piano lo avrei ma....ho già prelevato un piccolo maschio e vorrei evitare. Mentre penso così dietro di lui noto un movimento.....una testa parzialmente nascosta che potrebbe.......sparita!!

Aspetto e osservo.....aspetto e osservo.....quando, altro capriolo nel campo! Un' altro piccolo maschio!!

Niente li lascio fare fiducioso che prima o poi debba uscire anche la femmina che accompagnava.

Si stà facendo scuro.....penso che oramai forse è scesa più in basso e non esce.

Altri 5 minuti e.....più in alto eccola!! Si mantiene sul bordo del campo.....non ho tempo.... telemetro e....la distanza è di 229 mt...mi sdraio ma è di punta. Inizia a muoversi allontanandosi un poco.....quando si ferma è quasi a cartolina, miro dietro la spalla, compenso leggermente, trattengo il respiro, aumento la pressione sul grilletto.....il colpo "mi acceca" nel senso che non riesco a vedere niente. Il forte colpo di rimando, della palla però, nonostante nel campo non ci sia nulla a vista, mi fa ben sperare...

Tolgo bipiede, scarico, metto il caricatore in tasca e porto l' ottica a 2,5x.....prendo dallo zaino; coltello, fascetta, porto d' armi, maniglia da traino con corda, guanti di pelle e metto tutto in tasca, che lo zaino lo lascerò a metà strada nel posto più vicino all' auto.

Arrivo sul posto e...non c' è niente. Sento sfrascare tra le spine, in silenzio impreco pensando ad un ferimento, invece poi vedo uscire dalla parte opposta un capriolo che se ne va saltando in salita cosa improbabile se fosse stato colpito (credo uno dei due piccoli ma è veramente scuro per vedere bene).

Accendo la lampadina e scendo nella scarpata che era alle spalle della capriola cercando tracce....inizio a risalire verso sx e fatti una ventina di metri ecco una grande scia di sangue e....la capriola!!
In pratica è solo rotolata giu per la scarpata ma io la cercavo troppo in basso.....sospirone, onore a lei e.....inizia la fase, a dire il vero non molto complicata, del recupero!!

Mi spiace non aver potuto far foto decenti per le condizioni di luce.....
 
Che peccato! L'ho mangiato più volte a Laino Borgo, pappardelle al capriolo. La carne è superiore a quella di capra ma il sapore la ricorda tanto. Mi piacerebbe provarlo cucinato nel forno a legna con patate e altro, naturalmente con peperoncino abbondante!
Ti ho domandato per la semiauto, perchè avendo una vecchia Bar 2 in 30.06 (con oltre 500 cinghiali sulle spalle), potessi (dotandola di valida ottica), utilizzarla per la selezione al cinghiale, ma credo che non sia idonea, prima (ignorantemente) credevo di si, anzi lo credo ancora ma nei 100 mt non di più e se qualcuno mi regolerebbe lo scatto. (vedi che comincio a parlare come un'intenditore!?)
Il capriolo da noi si sta incrementando, ma credo che passerà molto tempo prima di poterlo cacciare, quindi non resta che il cinghiale che è moooooolto incrementato. Tanto che la regione ha indetto un altro corso per selecontrollori del cinghiale,(già nella provincia di Reggio Calabria ce ne sono 37 che hanno anche un corso specifico, voluto dall'Ispra, per fare selezione nei parchi), ho fatto domanda e spero che mi chiamino.
Se succederà, avevo pensato alla Maral, sempre in 30.06, solo per non far confusione con i calibri e penso sia più che sufficiente anche su verri grossi a distanze sopra i 200 mt.
Questo è quello che penso io, ora vorrei sapere cosa ne pensi tu e credo lo voglia sapere anche Martinuzzu.......
 
Teddy, due armi sono certamente la soluzione ma bisogna fare i conti con il portafoglio;) , ecco perché inizialmente sceglierò una semiauto, poi valuterò in base agli sviluppi della caccia nel mio territorio, qui è tutto nuovo riguardo la gestione del cinghiale, anzi della “non gestione” e al momento l’improvvisazione la fa da padrone. Francamente sono abbastanza preoccupato per non dire terrorizzato da questa improvvisazione, gente che si prepara ad andare in battuta avendo partecipato solo ad un corso teorico organizzato per compiacere l ISPRA , ma fino a ieri ha sparato solo tordi, infatti mi sono tenuto alla larga per il momento, aspetto di capire meglio, nel frattempo cerco di accumulare quante più nozioni possibili sull argomento “rigato” di cui sono completamente digiuno, se possibile mi farò invitare da qualche squadra esperta così tocco con mano la caccia cacciata.;)

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Martinuzzu, che semiauto vuoi prendere? Per l'invito non hai che da chiedere, ti farò un corso accelerato:mrgreen:
 
Setterman....che un ex sniper possa sparare a 466 mt un daino palancone con un' arma semiautomatica (molto particolare in quanto non ha solo lo scatto customizzato ma anche la canna è diversa da quelle di serie) non ho certo dubbi.

Che la cosa la possa fare un cacciatore medio.....invece di dubbi me ne lascia molti!!!

Io che ho provato semiauto e bolt (e non una semiauto e una bolt ma...diverse) ti dico che per la caccia all' aspetto.....non c' è semiauto che tenga....la bolt è superiore.

O meglio una bolt, per impostazione, tecnica e funzionalità permette anche ai medi di ottenere risultati.....anche senza essere uno sniper.

Questo è comunque solo il mio pensiero.
 
Ascolta quella che davvero si comporta in maniera differente è la Partition, la acubbond non da sostanziali miglioramenti. Il trattamento bonded la salda un po' di più alla camiciatura, ma è tutto qui...
Poi, ognuno fa quello che gli da maggior sicurezza ci mancherebbe.
 
Setterman, scusa se mi intrometto ma, in una situazione di buio pesto (tanto da non riuscire a vedere il reticolo), non e' consigliabile portare direttamente il cursore della luminosita' al massimo (11), pena un grande alone intorno al puntino e riflessi all'interno dell'ottica. In genere, in questi casi, la regolazione dovrebbe essere la piu' bassa possibile, sufficiente comunque a poter inquadrare bene la porzione del selvatico che vuoi attingere....in pratica il puntino luminoso ti deve apparire netto, pulito e preciso senza interferenze di sorta.

Un salutone
Alberto


Fermo restando che accendere il puntino quando si ha la possibilità di vedere il reticolo fa cambiare lo scenario in peggio. Logicamente sono opinioni, e quello sulla vista sono molto ma molto soggettive.[/QUOTE]

Ciao Germano, anche tu hai ragione sul fatto di "salvaguardare" l'occhio da fonti luminose esterne che non siano dell'ottica cosi' come quando si ha la possibilita' di vedere il reticolo, a volte, non e' necessario accendere il puntino....ed e' proprio questo il punto: Setterman ha scritto chiaramente che non era in grado di vedere il reticolo, quindi per poter tirare al cinghiale, non poteva far altro che accendere il puntino al minimo sindacale.

Un saluto
Alberto
 
Appunto, “ quando lontano è troppo lontano”, situazione in cui non mi troverò praticamente mai nelle mie zone, tra l altro lo stesso Giangio in altri tutorial e test ha ribadito che con il .308 non c’è selvaggina italiana che non possa essere abbattuta.;)
 
Comunque se si centra in pieno l'articolazione della spalla, è difficile che la palla (di qualunque tipo) riesca a fuoriscire. A meno che non si usi appunto la partition oppure qualche monolitica particolarmente dura.
Ma a quel punto i problemi ce li avresti se prendi i polmoni e li l'animale ti si allungherebbe di sicuro.
La partition ha il grosso vantaggio di comportarsi come una normale softpoint nella parte apicale, rimanendo integra dal transetto in poi.
Ma i danni li fa comunque ed anche parecchi, ma su animlai grossi offre una buona penetrazione. Anche con la partition la taraura è più o meno simile che se usassi la BT. Nel mio 243 le uso senza cambiare taratura.
 
Altro particolare importante che non vi ho detto (scusatemi)...

La palla ha prodotto il solito piccolissimo foro in ingresso rompendo una costola e, anche in uscita, il foro era di appena 2,5/3 cm....con due costole rotte.

Più ci ragiono e.....più ritengo questa accubond eccessivamente tenace per la combinazione (calibro / lunghezza canna) da me utilizzata.

Pieffe......il colpo io lo volevo indirizzare proprio dove indichi tu ma....evidentemente, vuoi perchè l' animale era comunque in movimento, vuoi per il fatto che effettivamente la croce centrale dell' ottica quasi "spariva" quando si trovava sul cinghiale, che vedevo come una sagoma ben definita ma scurissima, vuoi per qualche movimento attribuibile al non eccelso tiratore....il colpo è finito subito dietro la spalla (4 cm più a sx e l' animale sarebbe rimasto sul posto).

Comunque.....con la sst credo che partirò da quà.... IMG-20190501-WA0014.jpg
 
Giovannuzzo beddu, ormai credo di aver deciso per la Bar mk3 ( appena racimolo la cifra..:D) , invece accetto l’invito senza indugi, vuol dire che ti stupirò anche nel tiro a palla con il “fuciletto” come lo chiami tu[lol.gif]
 
Giovannuzzo beddu, ormai credo di aver deciso per la Bar mk3 ( appena racimolo la cifra..:D) , invece accetto l’invito senza indugi, vuol dire che ti stupirò anche nel tiro a palla con il “fuciletto” come lo chiami tu[lol.gif]

Scusate se vadonon ot ma forse posso aiutarti..un amico,tuo conterraneo aveva(nn so se ce l'ha ancora)una argoE comfortech in 30.06 con 0 colpi all'attivo a un prezzo molto buono. se ti interessa mandami un msg privato che ti do il numero..

saluti,Alberto
 
Comunque se si centra in pieno l'articolazione della spalla, è difficile che la palla (di qualunque tipo) riesca a fuoriscire. A meno che non si usi appunto la partition oppure qualche monolitica particolarmente dura.
Ma a quel punto i problemi ce li avresti se prendi i polmoni e li l'animale ti si allungherebbe di sicuro.
La partition ha il grosso vantaggio di comportarsi come una normale softpoint nella parte apicale, rimanendo integra dal transetto in poi.
Ma i danni li fa comunque ed anche parecchi, ma su animlai grossi offre una buona penetrazione. Anche con la partition la taraura è più o meno simile che se usassi la BT. Nel mio 243 le uso senza cambiare taratura.
Ho sempre sentito dire che la partition non è molto precisa..è vero?
 
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