Ciao Walker,
innanzi tutto ti dico che non è mio interesse sminuire o valorizzare uno o l altro tipo di armi.
Personalmente, pur avendo una semiauto in grado di svolgere il compito, in selezione andrò sempre con la bolt. Dico di più.....ho provato il monocolpo....e me ne sono disfatto alla svelta....per caccia all aspetto per me non esiste niente di meglio della bolt.
Riguardo la precisione delle semiauto....la mia H&K è in grado di fare, come ho detto, rosatine ben al di sotto del moa a 100 mt....a patto di saper gestire lo scatto.
Le piattaforme m16 americane con canne accuratizzate e scatti accuratizzati si sono dimostrate in grado di fare rosate quasi da bench rest.....ma alla fine per cosa? La velocità di ripetizione di una bolt è anche troppa per le esigenze della caccia all aspetto!!

Infine, per quanto riguarda il daino oltrepassato quasi per intero anche se posto per lungo a 466 mt....ti dico che per me il 308 avrebbe fatto usuale.
A quella distanza il problema è far lavorare la palla non tanto la penetrazione.
La bassa velocità non consente alla palla di espandersi come dovrebbe e....ecco la grande penetrazione.
Poi...non so che velocità abbia una palla del 30/06 a quella distanza ma....per raffronto ti dico che la accubond da 160 grs del mio 7 rem a 300 mt ha la stessa energia cinetica del mio 308 alla bocca....
La canna del remington dello sniper del racconto è utile solo alla precisione....la potenza è tutta fatina del sacco del buon 30/06..
 
Buon ferragosto.
La canna rigata precisa è rigida e lunga.
Per essere rigida deve essere di grande spessore quindi....pesante.
Le armi da tiro non hanno problemi e infatti hanno canne pesanti e lunghe.
A caccia però...il peso conta.
La lunghezza in se per se non aumenta la precisione ma consente di sfruttare al meglio la carica di polvere fornendo maggior costanza e velocità.
Ci sono calibri però che anche con canne relativamente corte (e magari adeguatamente caricati) forniscono buona costanza e velocità e quindi potenza più chr sufficienti....e tra questi c è appunto il 308....
Per dire la carica con norma 200 secondo q.l. in canna,da 46 cm brucia totalmente e possiede un ottima efficenza balistica.
Per me quindi la canna corta non andrà certo ad inficiare sulla precisione.....anzi essendo (proprio perché corta) anche rigida, questo garantirà comunque un ottima precisione.

Vado OT ma....avevo postato i risultati al poligono del 223.....ecco invece questi sono a caccia....tiro a 160 mt....di punta in quanto non avevo altra scelta.
 
Complimenti Springer! Una domanda.. Il PRIMO colpo è quello che vedo in foto? Sopra alla coscia sinistra a 3 dita dalla colonna vertebrale? Se è così, W le SST da 180!!
Ciao
Ale
 
Bene, innanzitutto ..anche se in ritardissimo leggo solo ora TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO fatto caro springer.

A me interessa sapere se il 270 è preciso e costante come il 308, perchè spesso sento dire che sia il 308 che il 6,5x55 lo superano sotto quegli aspetti. Per la mortalità non ho dubbi, credo sia uguale se non meglio degli altri due calibri...ma qui incidono anche altri fattori.

Per le cariche...sul 270 uso 56 grani di N160 palla accubond da 130 grani, AOL 83,60.

Sul 300 wm... uso 72 grani di N160 palla accubond ( o hornady sst ) da 180 grani, AOL 86,30.

Sto effettuando piani di controllo in un parco utilizzando il 300 wm, ultimi 3
cinghiali prelevati:
il primo di ben 162 kg. avevo palla hornady sst da 180 grani, non caduto sul posto mi ha fatto una cinquantina di metri e poi dopo il secondo colpo preciso al cuore è crollato a terra ( distanza 90 metri ).
Il secondo 60 kg. con palla accubond 180 gr...colpo al cuore, è partito nel grano ed è anch' esso caduto dopo una 50ina di metri ( distanza 170 metri ).
Il terzo 40 kg. 180 gr. accubond si è spostato di soli 3 metri ed è cascato ( distanza 60 metri ).
 
Chi tira all'orecchio lo fa per non procurare sofferenze all'animale, non il contrario. Il tiro. Chi ha una minima esperienza non "tenta" niente, se ha fatto degli esperimenti non li ha fatti certamente sulla selvaggina. Quindi il tiro all'orecchio in una determinata modalità è un modo sicuro di spegnere sul posto qualsiasi animale, indifferentemente dal calibro consentito dalla legge italiana. Ci sono cacciatori che tirano all'orecchio con il 30.06 e quelli che tirano con il 223. Sono convinto che il tiro all'orecchio non è per quelli che hanno il cannoncino perché lo ritengono valido per qualsiasi zona dell'animale, per intenderci quelli che hanno come obiettivo l'animale e non una zona precisa dell'animale. Per quella che è la mia esperienza posso dire (perché conosco tanti che tirano all'orecchio in caccia di selezione) che questi personaggi difficilmente tirano a un punto preciso oltre i 120 m. e difficilmente sparano oltre i 150 m. Chi azzarda sono quelli che tirano a 300 m. a questi non gliene frega niente dell'animale che hanno davanti, colpirlo dietro la spalla o nel sedere per questi non fa nessuna differenza, tanto con i loro cannoncini lo recuperano con il cane.
 
La mia short-track canna 51 e calciolo da 3cm pesa 3.080kg quindi come peso sono lì..
la tua dose di n140 l'anno consigliata pure a me ma credo che per la tua canna 47cm meglio la n135 oppure n530...io proprio su una bibasica vorrei andare proprio per spingere al massimo le potenzialità del calibro..

saluti,Alberto

Oh Alberto! Che ti devo dire? Questa carica in N140 la usano su HK 770 kurz con 16" di canna e assicurano cinghiali piegati in due!! Appena rientro dalle ferie inizio con calma a rodare la canna con delle Power point Winchester e una volta messa a punto e ripulita inizio a fare le prove vere. Ovviamente informerò gli amici.
Grazie.
Alessandro
 
Giovanni, ti domando non per fare polemica ma solo per capire. Non sono molto esperto quindi do per buono quello che sento e leggo dagli esperti. Sulla canna liscia ho letto che la canna che vibra è da preferire a quella che non lo fa, per questo alcuni costruttori evitano di mettere la bindella. Sulla rigata fanno al contrario? Sempre per capire, è conveniente portare a caccia una canna pesante per sparare uno o due colpi? Non potrebbe essere che la precisione della canna pesante per due colpi sparati si equivale a quella della canna leggerà? Io ho capito che le armi vengono costruite per impieghi diversi, quindi la canna corta è costruita per essere impiegata in tiri mediamente corti, come quelli che si effettuano in battuta. Nei tiri "meditati" non credi che la canna lunga nei tiri lunghi è da preferire in quanto a precisione a una carabina con la canna corta?

Io sono piu' "esperto" (che parolona--nei fora sono tutti "esperti" come in Italia sono tutti "dottori") di rigati, che ho studiato, fatto esperimenti con essi, ricaricato, giocato con il bedding e tante altre cose, che di lisci, che ho sparato tanto e ancora sparo, ma che non mi hanno mai ispirato troppe pippe mentali. In genere col liscio, con o senza bindella, lungo o corto, 12 o 20, magnum o 70 mm, piombo o lega di tungsteno, ecc., se ce cojo l'ucello casca, si nun ce cojo se ne va a arigala' l'animaccia sua a quarch'antro cacciatore...
Non so quindi se la canna di un liscio che non vibra e' meglio o no. Passiamo ai rigati: allo sparo, la canna vibra come un'onda sonora o un'onda radio, naturalmente non in maniera cosi' accentuata, diciamo come un'onda lunghissima. Se il bedding non e' fatto a dovere, o se ci sono altri problemi intrinsechi alla canna (mancanza di concentricita' perfetta fra anima e pareti esterne), stress generato durante la lavorazione che provoca una distorsione con i cambiamenti di temperatura dovuti agli spari, ecc., la vibrazione non avviene in maniera costante, e quando la seconda o la terza palla escono dalla volata, la volata non guarda verso lo stesso punto ogni volta e la rosata non e' buona. Ci sono tre cose che potrebbero ovviare a questi problemi, se la canna non e' perfetta ed il suo regime vibratorio e' erratico, non costante: il "fluting" della canna, cioe' scannellature longitudinali che rendono la canna piu' rigida e allo stesso tempo disperdono il calore, una canna piu' corta e tozza che vibra di meno, ed un "punto di pressione" nell'astina (la Remington ed altre marche usano questo nelle loro bolt action) che preme sulla canna all'altezza piu' o meno della maglietta (si dice cosi'?) della cinghia. Praticamente questo punto di pressione impedisce alla canna di vibrare troppo, perche' e' come se la canna "libera" fosse solo la meta' anteriore di essa. Ma questo e' spesso un compromesso che se garantisce una precisione accettabile, raramente ne permette una da gara. A volte e' meglio operare un free-floating della canna eliminando del tutto il contatto con il calcio dopo il
"recoil lug" davanti al castello e facendo un bedding solido e preciso. Ma questo e' in genere possibile soltanto con una bolt action. Carabine semiautomatiche, a leva e a pompa hanno serbatoi connessi alla canna, o tubi e pistoni del prelievo di gas, ecc. che non permettono il free-floating. Perche' una carabina che performa egregiamente con una carica fa schifo con un'atra? (Per "fa schifo" intendo rosate di piu' di tre pollici a 100 metri. Una carabina che fa rosate di due pollici, due pollici e mezzo a 100 metri non vincera' gare, ne' potrebbe essere utile per il cecchinaggio, ma per la caccia a distanze etiche andrebbe benissimo lo stesso.) Perche' ogni carica, ogni palla, causa un certo regime vibratorio. Certi regimi sono buoni, altri cattivi perche' erratici. Naturalmente ci sono altre cause di mancanza di precisione (leade troppo lunga e ogiva troppo distante dall'origine della rigatura, mancanza di concentricita' fra camera e canna, e una vera caterva di altre cause. Ma non facciamoci pippe mentali. Canna corta o lunga, fina o tozza, se si ottengono rosate di meno di un pollice a 100 metri, si ha un ottimo fucile. Se se ne ottengono di un pollice, si ha un buonissimo fucile. Se sono di un pollice e mezzo si ha un buon fucile. La Weatherby garantisce una rosata di tre colpi a 100 yarde per ogni fucile che vende. Pero' non dice quanto tempo passa fra uno sparo e l'altro. Con le canne lunghe e fine delle Weatherbys se spari tre o quattro colpi in rapida successione, le palle spesso "camminano" sul bersaglio orizzontalmente o verticalmente. I fucili da "benchrest," un tipo di gara dove vince chi mette cinque palle in praticamente un buco solo, hanno canne corte e tozze, ma sono fucili che assomigliano piu' a un pezzo d'artiglieria che a un fucile.
Morale della storia: trova una cartuccia che ti da' rosate di non piu' di due pollici a 100 metri e che ha una palla adeguata per la selvaggina che insidi, metti sul fucile un'ottima ottica con ottimi attacchi, fa' tanta pratica e non ti preoccupare. Se spari nel punto giusto porterai a casa la ciccia. Per quanto riguarda la perdita di velocita' di una canna di rigato corta, all'atto pratico un cinghiale colpito con una palla che va a duecento piedi al secondo piu' lenta di un'altra non si accorgera' mai della differenza. Io ho abbattuto la piu' grossa cerva-mulo che abbia mai visto--veramente enorme--con il .243 di mia moglie ad almeno 250 yarde, forse piu'. Cadde come corpo morto cade, per dirla alla Dante. Una rondine non fa primavera, ma quel fucilino con una canna corta e tozza di 18 pollici e mezzo non solo non ci ha mai fatto perdere un cervo colpito, ma mi ha fatto anche vincere delle gare di benchrest per fucili da caccia. E l'anno scorso ci ho fulminato un cinghiomaiale di media taglia a 150 yarde, e un coyote a 300+ yarde.
 
Piccolo aggiornamento.....

Domenica scorsa, la mattina decido di fare un' uscita nella mia zona del capriolo, per vedere, visto l' imminente apertura se c' è un maschio giovane al quale dare appuntamento per il 15/08....

La caccia al cinghiale è aperta quindi faccio la prenotazione e prima di giorno sono sono appostato con la ruger bella e pronta sul bipiede....

Viene giorno e vedo effettivamente un maschio giovane di capriolo e due femmine. Sono già contento quindi decido di tornare a casa che sono le 6,45.....arma in custode, binocolo al colle e via.

Prima di andare alla macchina però decido di andare a dare un' occhiata nella vallata accanto, dove c è un campo di medica per vedere se ci sono caprioli....

Camminando noto che la mieti trebbia che ha raccolto il favino seminato nel campo dove stò camminando deve aver avuto qualche piccolo problema perchè a terra ne è rimasto in abbondanza....e penso che, questo, unito alla costante presenza di acqua data dal lago del fondo valle ne fa un posto da tenere sotto controllo per il cinghiale...

Appena "scollino" infatti......c' è un branco di cinghiali che stà risalendo dal lago!!!

Mi accuccio estraggo la ruger, carico e.....quando mi alzo la cinghiala matriarca è a 30 mt....mi vede sfianca e inizia a correre richiamando il branco.....non è lei ovviamente che mi interessa e....cerco di mirare un cinghialotto di 20/25 kg ma.....l' ottica ancora a 8 o 9x non mi consente di inquadralo!!

Rinuncio e alzo un' attimo lo sgurado per accorgermi che 3 animali di circa 50 kg stanno sempre venendo verso di me....quello centrale mi vede e scarta portandosi dietro l' ultimo della fila ma.....il primo di gran carriera continua a venirmi incontro in velocità.

Ho sempre l' ottica con alti x e ......il primo colpo finisce fuori!!! L' animale accellera e......quando è a circa 50/60 mt tiro il secondo che impatta dietro e alto danneggiando la colonna vertebrale....

L' animale si siede stridendo io mi avvicino di qualche passo e prima che inizi a trascinarsi in discesa pongo fine a tutto con un' altro colpo.

La sst da 180 grs ha effettivamente fatto un grandissimo lavoro....nonostante abbia impattato in un punto tutto sommato "morbido" ha lavorato tanto fermando l' animale.

La distanza era breve e il tiro assolutamente non ben fatto.....ma mi sembra che come combinazione possa davvero essere adatta alle mie esigenze.......vedremo.

Una foto in onore della splendida preda (56 kg),.

Springer, non è un tiro da chi fa caccia di selezione. Chi non è sicuro di colpire il punto mirato non deve tirare, almeno per quello che concerne il tiro in caccia di selezione. Tirare in movimento in caccia di selezione non giustifica l'errore. Sicuramente abbiamo due modi diversi di intendere la caccia di selezione. Di seguito cambia tutto, anche sul piano morale, io nei confronti di me stesso non lo trovo decoroso presentare un selvatico colpito in quel punto. Può accadere di sbagliare anche nel tiro mirato, però è diverso, perché si è comunque tenuto un comportamento adeguato e corretto al tipo di caccia. Senza nessuna polemica, ho solo voluto mettere in evidenza due modi di intendere la caccia di selezione.
 
PHP:
Germano...quindi da me dove non e consentito pasturare....devi rimanere fermo all' appostamento....e la conformazione del territorio prevede le difficoltà che ti ho indicato....tu come andresti a caccia??
Se non vedo il terreno non posso dare un parere. Penso che dove passa il cinghiale lascia la traccia, la strada che ha fatto per andare nel grano, con molte probabilità la rifarà, basta mettersi a un centinaio di metri con il vento a favore. Io conosco un cacciatore che caccia con l'arco, appena lo vedo gli domando quale tecnica usa per avvicinarsi al cinghiale.

PHP:
Riguardo il tiro....a parte che un cinghiale di medie dimensioni ha un area vitale di 25 cm e oltre (almeno se sparato con calibri adeguati) e non 10.....poi per me si, è più facile colpire un cerchio anche di 10 cm sparando da sdraiato con 2 appoggi a 250 mt con buona luce che piantare una palla a 40 mt nell' orecchio di un cinghiale (la testa sta' ben poco ferma!!)....ma il vero problema Germano e che, senza governe, e dovendo sparare entro un ora dopo il tramonto un cinghiale a 40 mt, nelle mie zone, all' aspetto, e raro quasi quanto trovare un politico italiano sincero!!!!
Per me l'area vitale è racchiusa dentro un piattino da caffe, per te è racchiusa in un piatto da secondo molto grande. L'errore di mira non lo considero neanche, ma se dovessi "strappare" dal piattino da caffe potrei passare a quello della frutta. Proprio perché conosco il mio margine di errore preferisco restare entro certi parametri.

PHP:
25 ingrandimenti dell' ottica a caccia non servono se non per valutare il capo posto a 200/250 mt senza usare il lungo.....sparare, si spara con 12/16x (io ho ottiche fino a 12x).
Ognuno può tirare alla distanza che più lo soddisfa, a me tanti anni fa al corso di selezione, hanno detto che il tiro di selezione è un tiro medio corto. Con l'ottica tiro più o meno alla stessa distanza che tiravo con tacca e mirino
​​​​​​
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Ti assicuro inoltre che non avrai mai problemi di vergogna verso chi controlla il capo (mansione da me svolta nel mio distretto di caccia al capriolo) per un cinghiale preso in pancia......perche con un colpo in pancia tirato sul far della sera il cinghiale non lo recuperi!! Se non il giorno dopo col cane da traccia!!
E questo indipendentemente dalla distanza.
Questa non l'ho capita, un tiro da macellaio tale rimane anche se si recupera il giorno dopo con il cane. La maggioranza dei cacciatori, fa errori perché va oltre le proprie possibilità, pensa che l'ottica cancella le carenze che riguardano il tiro.

PHP:
A chi, alle prime armi, mi chiede dove sparare al cinghiale per avere la maggior probabilità di bloccarlo.....senza indugio e con la consapevolezza di consigliare bene dico attaccatura collo/spalla.......con un calibro adeguato!
Io gli dico di tirare dietro la spalla. Gli dico anche di pensare a se stesso, che nel tiro è la cosa più importante. Gli appoggi davanti e dietro gli dico che vanno bene per tarare la carabina, a caccia un appoggio basta ed avanza, questo se la distanza rispecchia le possibilità del tiratore. Per tirare all'orecchio da breve distanza bastano 3/4 secondi se la pastura è disposta bene rimane a mangiare anche per più secondi.
 
Complimenti Springer! Una domanda.. Il PRIMO colpo è quello che vedo in foto? Sopra alla coscia sinistra a 3 dita dalla colonna vertebrale? Se è così, W le SST da 180!!
Ciao
Ale

Ale...il colpo che l ha fermata (era una femmina perfettamente asciutta) è entrato in piena pancia e è uscito dalla altra parte un po' più dietro ancora.

I sangue sul prosciutto ci è andato quando l animale era seduto e tentava di trascinarsi...

Comunque penso si possa comunque dire w la sst.

Quando ho messo l arma in custode e ho deciso di dare un occhiata al campo di medica dovevo (come di solito faccio) portare gli ingrandimenti dell' ottica al minimo......sparare in corsa a 8 o 9 ingrandimenti è molto molto complicato.
Ho fatto un errore da principiante....

Altra cosa.... inutile nascondersi....le variabili, quando usate come si dovrebbe, hanno due marce in più rispetto alle fisse...
 
Springer, non è un tiro da chi fa caccia di selezione. Chi non è sicuro di colpire il punto mirato non deve tirare, almeno per quello che concerne il tiro in caccia di selezione. Tirare in movimento in caccia di selezione non giustifica l'errore. Sicuramente abbiamo due modi diversi di intendere la caccia di selezione. Di seguito cambia tutto, anche sul piano morale, io nei confronti di me stesso non lo trovo decoroso presentare un selvatico colpito in quel punto. Può accadere di sbagliare anche nel tiro mirato, però è diverso, perché si è comunque tenuto un comportamento adeguato e corretto al tipo di caccia. Senza nessuna polemica, ho solo voluto mettere in evidenza due modi di intendere la caccia di selezione.

Ma quale polemica !!

Mi hai strappato una sonora risata!!!
 
[

Ti ringrazio di aver menzionato il 223, uno dei calibri spesso criticati più di altri da cacciatori tiratori poco competenti, ma c'è un motivo... che risiede appunto nella loro scarca competenza.
Molti non conoscono nemmeno il passo di rigatura della loro carabina, non sanno se il passo è 1:7", 1:9" o 1:12", e ovviamente non sanno che ciò influisce parecchio sulla precisione del proiettile di diverse gramature/lunghezza. La percentuale degli utilizzatori di questo calibro che si dedicano alla ricarica è sempre molto bassa, in particolare fra i cacciatori che raramente frequentano i poligoni di tiro. Grazie anche al basso costo di questa munizione, molti preferiscono usare cartucce commerciali.
Basta una palla da caccia da 60-65 gns con un passo di rigatura 1:12" per ritrovarsi rosate ben oltre i 10 cm, a volte anche 30-40-50 cm.
Se nessuno spiega loro che quella palla vuole certi passi di rigatura, la sentenza è sempre la stessa: cartucce di m***a o carabina da cambiare perchè difettosa. :mad:
[/QUOTE]

Assolutamente non una regola!!!!!!

A dispetto della TEORIA la rosata di 8 mm che ho pubblicato su questo 3 e stata fatta con un arma in 223 con passo di 1.12 utilizzando palle da bal. Tip. da 60 grs!!!
​​​​​​E ti dico di più.....anche le 65 (game king) provate hanno prodotto, con la prima ricarica, una rosata di 2,05 cm di diametro a 100 mt.....lavorandoci un po' il risultato della bal tip era a portata di mano.....il tutto con passo 1.12....altro che 10/20/30 cm!!

Zim....anche stavolta tra pratica e teoria spesso le cose non convergono....
 
Eccomi di ritorno da una breve sessione al poligono.
Ho portato solo la carica con norma 200 e accubond da 150.
Parto dai 100 mt....il primo colpo in basso è quello a canna pulita (avevo fatto pulizia profonda con sramatore ecc)...poi gli altri 2.
Do due click in alzo all ottica e vado ai 200.....primo colpo a sx....gli altri due perfetti.

​​​​​Tiri fatti da bancone senza rest, in assetto "caccia" con harris e sacchetto.

Come si può vedere, tiratore a parte, le canne corte sono precise....molto precise.

Ora non resta che....provarla a caccia, sono molto, molto soddisfatto. IMG_20180818_104902.jpgIMG_20180818_105123.jpg
 
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