il.randagio

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Ciao a tutti sono nuovo, spero di scrivere nella sezione giusta, non essendo molto pratico dei forum.
Avrei bisogno di qualche consiglio dato che ho appena fatto il porto d'armi e volevo comprare una carabina bolt action per il poligono (sparo per divertimento, non sono un "maniaco" della precisione), sono indeciso tra una 223 rem oppure una carabina in cal 7.62x39. Sono indeciso sulla seconda perche vorrei comprare in futuro un sks e mi piacerebbe avere un unico munizionamento, ma non ho trovato molte informazioni su questo calibro come bolt-action, sapete darmi un consiglio? Grazie in anticipo
 
Sono armi per collezionisti dove il calibro passa in secondo piano. Se vuoi divertirti e fare qualcosa (di serio) in poligono compra un carabina in 0,22 dopo per la caccia 308, 30.06, 270 e puoi cacciare capriolo, cinghiale e anche il cervo, se proprio vuoi sostituire uno di questi calibri, lo puoi fare pensando a un 7x64.
 
Il 308 W è un ottimo calibro di notevole precisione intrinseca, adatto per la maggior parte della selvaggina (escluso il cervo). Io ci ho abbattuto daini, cinghiali e caprioli a distanze fino a 250 mt con una carabina Steyr SSG 69 con canna pesante da 26 pollici. Se opti per questo calibro vai tranquillo che non ti deluderà.
 
Be', come calibro della palla il 7,62x39 sara' pure uguale a .30-06 e .308, ma il suo bossolo e' notevolmente piu' corto e dal volume interno molto minore, e come prestazioni balistiche e' piu' o meno uguale al .30-30, che molti trovano insufficiente per il cinghiale. Non so su quali dati e statistiche basi il commento che sono piu' i cinghiali feriti da armi di grosso calibro. Non sara' mica perche' quelli che sparano a caccia i calibri grossi senza passare mai qualche ora al poligono con quei calibri chiudono gli occhi e danno una strapponata al grilletto temendone il rinculo? Le guide dell'Alaska che portano i loro clienti a caccia degli orsoni di quello stato preferiscono che i loro clienti sparino un .30-06 col quale siano familiarizzati piuttosto che un fucile molto piu' potente che poi non sanno sparare. Un orso impanciato da un .458 Lott e' sempre impanciato e la guida poi deve rischiare la pelle per scovarlo nel fitto degli "alders" e finirlo, mentre se l'animale fosse stato colpito con un calibro minore ma nel punto giusto sarebbe morto o sul posto o entro una ventina di metri.
Un altro svantaggio del calibro minore e veloce (come il .223) rispetto a un calibro maggiore e' la tendenza del minore e veloce a partire ad angoli impensabili se incontra anche un semplice filo d'erba nel tragitto verso il bersaglio. A costo di ripetermi, il .223 proprio non ce lo vedo a caccia di animali piu' grossi di un coyote. Il 7,62x39 sarebbe piu' efficace, ma perche' handicapparsi quando ci sono tante ottime armi camerate per il .308?

Giovanni, non sono molto esperto di balistica, per questo sono costretto a fare paragoni. Il 7.65 para è un cal. per pistola con un bossolo molto meno capiente di un 357MG, eppure la forza di penetrazione del 7,65 para ad una certa distanza si equivale al 357 MG. Molto probabilmente è una questione di polvere, più che di bossolo. Se mettessimo la polvere usata nel 7,62x39 nel 308 con lo stesso quantitativo messo nel 308, non lo so come andrebbe a finire. Come ho detto prima non è un calibro da utilizzare nelle lunghe distanze, e neanche per la caccia all'orso. Per il capriolo e per il cinghiale cacciati in selezione da altane è più che sufficiente. Il 30,30 non lo conosco, però non ho mai sentito di vetri blindati sfondati con questo calibro. Sul ferimento mi baso sulle percentuali. In percentuale, anche se le armi di piccolo calibro sono inferiori numericamente a quelle di grosso, fanno meno ferimenti, ma questo non dipende solo dall'arma. Molto probabilmente è come dici, compensano con il grosso calibro quello che manca nella precisione, l'importante è colpire, il resto lo farà l'esuberanza del calibro. Se dovessi andare a caccia vagante di orsi oltre a un fucile di grosso calibro mi porterei anche un revolver in 44 Mg. In Italia si caccia in prevalenza cinghiali e caprioli, in alcune modalità di tiro non serve portarsi il cannoncino, nella stessa modalità si fa meglio o si fa uguale con un piccolo calibro.
 
Giovanni, non sono molto esperto di balistica, per questo sono costretto a fare paragoni. Il 7.65 para è un cal. per pistola con un bossolo molto meno capiente di un 357MG, eppure la forza di penetrazione del 7,65 para ad una certa distanza si equivale al 357 MG. Molto probabilmente è una questione di polvere, più che di bossolo. Se mettessimo la polvere usata nel 7,62x39 nel 308 con lo stesso quantitativo messo nel 308, non lo so come andrebbe a finire. Come ho detto prima non è un calibro da utilizzare nelle lunghe distanze, e neanche per la caccia all'orso. Per il capriolo e per il cinghiale cacciati in selezione da altane è più che sufficiente. Il 30,30 non lo conosco, però non ho mai sentito di vetri blindati sfondati con questo calibro. Sul ferimento mi baso sulle percentuali. In percentuale, anche se le armi di piccolo calibro sono inferiori numericamente a quelle di grosso, fanno meno ferimenti, ma questo non dipende solo dall'arma. Molto probabilmente è come dici, compensano con il grosso calibro quello che manca nella precisione, l'importante è colpire, il resto lo farà l'esuberanza del calibro. Se dovessi andare a caccia vagante di orsi oltre a un fucile di grosso calibro mi porterei anche un revolver in 44 Mg. In Italia si caccia in prevalenza cinghiali e caprioli, in alcune modalità di tiro non serve portarsi il cannoncino, nella stessa modalità si fa meglio o si fa uguale con un piccolo calibro.

Non conosco i dati di ricarica del 7,62 x 39, quindi non posso discutere il paragone col .308 caricato con la stessa polvere. Pero' posso scrivere che la penetrazione e' dovuta a diversi altri fattori oltre alla velocita', e che a maggiore penetrazione non corrisponde necessariamente un maggior potere d'arresto (efficacia sul selvatico), anzi. La ragione per cui la velocita' relativamente alta (lasciando perdere la penetrazione, che come ho detto dipende da tanti altri fattori) del 7,65 para e' dovuta al fatto che il bossolo e' "a collo di bottiglia." Le cartucce "overbore" (cioe' col bossolo di diametro maggiore del diametro della palla, come appunto il 7,65 para) sviluppano velocita' piu' alte di quelle con bossolo cilindrico. Il 7,65 para, poi, spara in genere una pallottola molto piu' leggera di quelle usate nel .357 Mag, e il rapporto di quantita' di polvere/peso palla e' molto diverso, con parecchi piu' grani di polvere rispetto a grani di palla nel para. Ma come potere d'arresto, il .357 Mag batte il 7,65 di diverse lunghezze.
Il .44 Magnum contro gli orsi lo portavo anch'io a Kodiak quando andavo a pesca o a costruire o riparare il mio capanno per le anatre (situato in una zona letteralmente infestata dai plantigradoni di Kodiak) o durante la stagione per cervi con l'avancarica (un solo colpo e lentissimo da ricaricare) ma non e' che mi sentissi troppo sicuro. Le prestazioni balistiche del .44 Mag sono inferiori a quelle del .30-30 (e a quelle del 7,62x39) e nessuno con un po' di sale in zucca andrebbe a caccia di orsi Kodiak con un .30-30. Anche caricato con le potentissime munizioni della Buffalo Bore (che romperebbero una Smith and Wesson Modello 29--quella di Dirty Harry--e che possono essere usate soltanto in revolvers robustissimi come il mio Ruger Redhawk) un revolver in tale calibro e' marginale nella migliore delle ipotesi. Ma non avendo un .454 Casull o, meglio, uno S&W .500 o .460, dovevo arrangiarmi con cio' che avevo. Sempre meglio che prendere un orso a sassate! C'e' una barzelletta in giro a Kodiak e nel resto dell'Alaska: Se porti una .44 Magnum per difesa contro gli orsi grizzly o Kodiak, e' meglio limarne il mirino completamente, cosi' se l'orso te la toglie di mano e te la ficca in cu10 fara' meno male... Ecco perche' per difesa contro gli orsi cominciai a portare una carabina Marlin a leva con canna di 18 pollici e mezzo (il minimo consentito dalla legge) in calibro .450 Marlin, un calibro molto, ma molto piu' potente della .44 Magnum, specialmente come lo caricavo io (palla da 405 grani a quasi 2000 piedi al secondo VuZero).
 
le munizioni in calibro 7.62x51 che differenza hanno rispetto a quelle in 7.62x39? cambia solo la loro lunghezza e di conseguenza anche la potenza oppure c'è dell'altro? sono ricaricabili? dovrebbero essere piu simili alle .308 giusto?
ho appena provato un marlin 308 in poligono a 100 mt, ovviamente in appoggio, e l'ho trovata molto decisa come cartuccia, ma secondo me un po troppo potente per un semplice tiro della domenica al poligono, in fondo il bersaglio è solo un pezzetto di carta...
affianco a me tirava uno con il .243 win, mi ha parlato molto bene di questo calibro, me lo consigliereste rispetto a un 223 rem oppure e meglio che a questo punto prendo un 223 senza fare troppe storie? con questa munizione pero niente caccia giusto?
 
Meglio se la inserivi nella sezione "caccia di selezione". Per il poligono è molto meglio il 7,62x51 oppure il 223. Per la caccia e per il poligono non è molto usato. Non so neanche se il cal. 7,62x39 è consentito per la caccia, molto probabilmente il calibro compensa il mm in meno che non gli consentirebbe l'impiegato per la caccia.
 
Aggiungo, dopo breve ricerca:

Il 7,65 Para, con palla da 93 grani, ottiene una velocita' alla volata intorno ai 1200-1220 piedi. Il .357 Magnum invece puo' ottenere velocita' molto superiori anche con palla da 158 grani. Per quanto riguarda la penetrazione, non ho dati, ma se il 7,65 dovesse davvero ottenere maggior penetrazione a brevi distanze non sarebbe di certo grazie alla velocita', ma alla sagoma appuntita del proiettile che presenta una superficie frontale molto minore di quella della .357. Poi bisogna anche vedere se il paragone e' stato fatto con palla FMJ della 7,65 e palla parzialmente incamiciata a punta di piombo piatta o cava della .357, nel qual caso sarebbe come paragonare mele ed arance. Io pero' non ho mai visto palle per la .357 M FMJ e appuntite, ma se non le ho mai viste non e' prova che non esistano. Ma anche senza poter parlare con la cognizione di causa che otterrei veramente soltanto dopo aver fatto prove pratiche io stesso, potrei giurare che un'ipotetica palla FMJ e appuntita di .357 magnum del peso di 158 grani penetrerebbe molto di piu' di una pallotttlina FMJ e appuntita della 7,65 para a soltanto 1210 piedi al secondo.

Ecco una tabella balistica della .357 Magnum

http://www.ballistics101.com/357_magnum.php
 
Sicuramente è come dici, la penetrazione dipende dalla palla ma anche dalla spinta che riceve la palla. Il paragone l'ho fatto non per dire che il 7,65 para è più potente del 357 MG ma per dire che anche in un bossolo poco capiente la palla può essere spinta a velocità di tutto rispetto. L'arma e il calibro va scelta in relazione all'impiego, quindi non è assolutamente vero che il calibro grosso è più efficiente di quello piccolo. Fermo restando che il 223 è un bisturi e come tale va utilizzato, perciò il bisturi sta al chirurgo e il machete al macellaio. Il 7,62x39 è un calibro poco usato per la caccia, studiato per altri scopi, però anche se ha il bossolo più corto del 308, ha la potenza sufficiente per buttare giù qualsiasi cinghiale. Per il poligono come ho già detto io preferisco calibri più comuni, il 223 e il 308 lo sono.
 
Colpito nel punto giusto, un cinghiale cade sul posto o quasi anche se colpito da una .22 LR. Come hai detto tu, il .223 e' un bisturi. Ma non tutti i cacciatori sono chirurghi, e quelli che non lo sono farebbero meglio ad avere una "motosega" invece di un bisturi...
 
Grazie, ho visto che queste armi, compreso l'sks sono classificate caccia, quindi credo che il calibro sia ammesso di conseguenza .
cercavo piuttosto di capire come mai questo calibro viene sfruttato pochissimo come bolt-action e molto di piu nelle semiautomatiche
 
Non sono pratico di canna rigata come del resto di quella liscia ma ti racconto cosa ho sentito in un tutorial del sig.Alessandro Magno Giangio a proposito del 7,62 x 39. Dunque, il calibro è consentito in quanto è stato oggetto di precisazione da parte del legislatore delegato che con interpretazione autentica ha deliberato che il divieto permane solo per il 5,6 mm con bossolo inferiore a 40mm. Quelli superiori possono avere il bossolo al disotto dei 40. Nella trasmissione web ha presentato una carabina cz molto corta con canna, se ricordo bene, di 47cm. Per lui, che l'ha testata, nel range di 200 mt risulta micidiale su qualsiasi selvatico anche di buona stazza. Dunque in tiri corti esprime il meglio per quel calibro. Ha poi lanciato inviti a cacciare assieme a chiunque voglia contattarlo via facebook per poter dimostrare che il suo test effettuato è credibile.
setterman1
 
Una riflessione da parte di un non competente: i cinghiali li uccidono anche con l'arco. Dai filmati che ho visto su YouTube vengono fermati anche in battuta carichi di adrenalina. Penso, correggetemi se sbaglio, sulle discussioni dei calibri delle carabine vi è tanto di interessi commerciali. E' questa la ragione che ancora non mi ha fatto propendere all'acquisto di uno piuttosto di un altro fucile rigato. Tanto da obbligare per legge l'uso di un calibro di una certa "grandezza" per il Cervo quando cacciatori mitteleuropei lo hanno da sempre cacciato con il calibro 6 mm.
setterman1
 
Non sono un esperto di ricarica, deduco che in un bossolo da 39 non c'è una vasta scelta di polveri e di palle per la ricarica da caccia. Secondo la mia opinione è più indicato nelle armi automatiche da guerra perché vista la lunghezza è meno soggetto ad inceppamenti. Penso che non ci sia neanche una vasta scelta fra le munizioni di fabbrica. Il calibro è molto usato dalla malavita per via dell'arma che lo spara. Se ti piace l'arma prendila, se invece ti piace il calibro, il mio consiglio è trovare un calibro più comune per la caccia.
 
le munizioni in calibro 7.62x51 che differenza hanno rispetto a quelle in 7.62x39? cambia solo la loro lunghezza e di conseguenza anche la potenza oppure c'è dell'altro? sono ricaricabili? dovrebbero essere piu simili alle .308 giusto?
ho appena provato un marlin 308 in poligono a 100 mt, ovviamente in appoggio, e l'ho trovata molto decisa come cartuccia, ma secondo me un po troppo potente per un semplice tiro della domenica al poligono, in fondo il bersaglio è solo un pezzetto di carta...
affianco a me tirava uno con il .243 win, mi ha parlato molto bene di questo calibro, me lo consigliereste rispetto a un 223 rem oppure e meglio che a questo punto prendo un 223 senza fare troppe storie? con questa munizione pero niente caccia giusto?
Con il 223 a mio modesto parere puoi fare tutto, ma devi essere preciso. Io lo adopero dove i tiri non superano i 120/130 metri. In poche parole fino a quando riesco a lasciare l'animale sul posto dove l'ho tirato. Il potere d'arresto è uguale a tutti gli altri calibri, pero bisogna colpire nel punto preciso dove è stato mirato. A trecento metri è meglio fare affidamento sulla zona e non sul punto, per questo è preferibile un calibro più grosso. Fermo restando che a trecento metri ammazza anche il 223, se l'animale venisse colpito nella zona vitale, pero andare in giro a trovare la bestia morta non mi piace.
 
Se parliamo di numeri, sono più i recuperi di cinghiali feriti con armi di grosso calibro, o con armi di grosso calibro con cartucce dalle pessime prestazioni. Se il tiratore è preciso, il 223 se impiegato bene, nei tiri a corta distanza ammazza come un grosso calibro. Tirare a corta distanza all'orecchio del cinghiale con il 338 WM o con il 223 non cambia assolutamente niente, rimane sul posto sia con il cal. grosso sia con il piccolo. Bisogna dire che con il cal. piccolo si possono verificare delle situazioni che portano a rinunciare al tiro, con il grosso calibro si hanno più possibilità di sparare, basta tirare nella zona più grande, se si prendono le spalle il cinghiale rimane sul posto, ma sicuramente non è un tiro fatto bene. In un Paese del Medio Oriente, la canna rigata è vietata, si caccia solo con la canna liscia. Ho visto in una foto un cinghiale abbattuto da un conoscente di una persona che conosco bene, non ha nessun interesse a raccontare bugie. Il cinghiale pesava oltre 500 kg ed era stato abbattuto con il cal. 7,62x39 sparato da un'arma militare. Ho pensato ad un fotomontaggio, mi sono informato e mi è stato detto che in alcuni paesi i cinghiali possono superare anche i 500 kg. Il 7,62x39 è uguale al 30,06 e al 308, ha il bossolo più corto. Io penso che a corta distanza ha una potenza sufficiente per abbattere qualsiasi animale. IL 7.62x39 è comunque un calibro poco usato per la caccia.
 
Una riflessione da parte di un non competente: i cinghiali li uccidono anche con l'arco. Dai filmati che ho visto su YouTube vengono fermati anche in battuta carichi di adrenalina. Penso, correggetemi se sbaglio, sulle discussioni dei calibri delle carabine vi è tanto di interessi commerciali. E' questa la ragione che ancora non mi ha fatto propendere all'acquisto di uno piuttosto di un altro fucile rigato. Tanto da obbligare per legge l'uso di un calibro di una certa "grandezza" per il Cervo quando cacciatori mitteleuropei lo hanno da sempre cacciato con il calibro 6 mm.
setterman1

Se per questo, da noi i "cinghiomaiali" li uccidono anche con i fucili ad aria compressa (superpotenziati e di calibro abbastanza grosso). Certo, che una freccia puo' uccidere un cinghiale. Fred Bear cacciava leoni, elefanti e orsi polari con l'arco, e neanche un arco "compound" ma con quello "recurve," all'antica. Che calibro e' obbligatorio per il cervo in Italia? Nei paesi scandinavi il calibro piu' usato per le alci, molto piu' grosse dei cervi, e' il 6,5x55 Swiss. Di calibri 6mm ce ne sono tanti, a cominciare dal 6mm Flobert, appena capace di ammazzare un passerotto. Cio' che conta e' il nome della cartuccia.. Il .243, per esempio, e' un calibro 6mm, ma il bossolo e' quello del .308 col colletto "strizzato" a .243.
Da' retta a me. Se vuoi comprare un rigato, il .308 e' l'ideale per tutte le cacce in Italia.
 
Se per questo, da noi i "cinghiomaiali" li uccidono anche con i fucili ad aria compressa (superpotenziati e di calibro abbastanza grosso). Certo, che una freccia puo' uccidere un cinghiale. Fred Bear cacciava leoni, elefanti e orsi polari con l'arco, e neanche un arco "compound" ma con quello "recurve," all'antica. Che calibro e' obbligatorio per il cervo in Italia? Nei paesi scandinavi il calibro piu' usato per le alci, molto piu' grosse dei cervi, e' il 6,5x55 Swiss. Di calibri 6mm ce ne sono tanti, a cominciare dal 6mm Flobert, appena capace di ammazzare un passerotto. Cio' che conta e' il nome della cartuccia.. Il .243, per esempio, e' un calibro 6mm, ma il bossolo e' quello del .308 col colletto "strizzato" a .243.
Da' retta a me. Se vuoi comprare un rigato, il .308 e' l'ideale per tutte le cacce in Italia.

Qui da noi il minimo per il cervo è il 7mm. Il daino con il 6,5. Capriolo 5,6 con bossolo non inferiore a 40mm ed idem per il cinghiale in selezione. La dimensione del bossolo è prevista solo per il 5,6 mm. La legge non prevede ciò per quelli superiori . Tanto è vero che si può usare il 7,62 x 39.
setterman1
 
Be', come calibro della palla il 7,62x39 sara' pure uguale a .30-06 e .308, ma il suo bossolo e' notevolmente piu' corto e dal volume interno molto minore, e come prestazioni balistiche e' piu' o meno uguale al .30-30, che molti trovano insufficiente per il cinghiale. Non so su quali dati e statistiche basi il commento che sono piu' i cinghiali feriti da armi di grosso calibro. Non sara' mica perche' quelli che sparano a caccia i calibri grossi senza passare mai qualche ora al poligono con quei calibri chiudono gli occhi e danno una strapponata al grilletto temendone il rinculo? Le guide dell'Alaska che portano i loro clienti a caccia degli orsoni di quello stato preferiscono che i loro clienti sparino un .30-06 col quale siano familiarizzati piuttosto che un fucile molto piu' potente che poi non sanno sparare. Un orso impanciato da un .458 Lott e' sempre impanciato e la guida poi deve rischiare la pelle per scovarlo nel fitto degli "alders" e finirlo, mentre se l'animale fosse stato colpito con un calibro minore ma nel punto giusto sarebbe morto o sul posto o entro una ventina di metri.
Un altro svantaggio del calibro minore e veloce (come il .223) rispetto a un calibro maggiore e' la tendenza del minore e veloce a partire ad angoli impensabili se incontra anche un semplice filo d'erba nel tragitto verso il bersaglio. A costo di ripetermi, il .223 proprio non ce lo vedo a caccia di animali piu' grossi di un coyote. Il 7,62x39 sarebbe piu' efficace, ma perche' handicapparsi quando ci sono tante ottime armi camerate per il .308?
 
Io il .223 a caccia di animali piu' grossi e duri di volpi e (da noi) coyotes non ce lo vedo. Molti qui lo usano per i cinghiomaiali, ma molto spesso questi vengono sparati per ridurne i danni, non per cibo, quindi se si recuperano o no non importa. Lo scrittore Robert Ruark ("Qualcosa che Vale") diceva "Use enough gun," (usa abbastanza fucile). Io, pensa un po', uso un .338 WM per la caccia ai cervi americani, della grandezza di un daino. Lo comprai quando mi trasferii in Alaska dal Montana perche' sapevo che a Kodiak avrei cacciato i cervi Sitka Blacktail in zone frequentate da orsi brun giganti, e il vecchio .30-06 che avevo usato con successo nel Montana mi sembrava un po' debole per fermare la carica di un animale di 4-500 kg che volesse farmi la festa. Con le palle adatte (Nosler Partition da 250 grani a 2700 fps) rovina meno carne di tanti altri calibri, ma i cervi cadono 9 volte su dieci sul posto come se gli avessero strappato il mondo da sotto i piedi. E l'uno su dieci non va piu' di venti metri dopo l'impatto. Mi sono abituato cosi' tanto a questo fucile e alla carica che confeziono per esso dal 1985 che oggi lo adopro qui in Alabama dove (dove sto io) non ci sono orsi. Quando qualcuno si meraviglia che io uso tale calibrone per i whitetails, gli domando sempre, "Hai mai visto un animale troppo morto?" Sempre meglio di un animale "poco morto" che magari ti perdi perche' hai usato un calibro insufficiente. E anche se usi un calibro esuberante che magari fa piu' danni, che cosa e' meglio, perdere un kg di carne, o l'intero animale? Usa abbastanza fucile. Il 7,62x39 e il .223 sono calibri inventati per abbattere bipedi, non quadrupedi di una certa mole. Non discuto che anche una pallottolina della .22 LR puo' abbattere una tigre (e' accaduto) o un cinghiale. Ma deve essere piazzata nell'animale a breve distanza e con precisione chirurgica. A caccia non sempre si spara in una situazione e/o posizione ottimale. Usa abbastanza fucile. Fallo per rispetto verso la preda. Per sparare a bersagli di carta va bene di tutto, ma dobbiamo alle nostre prede viventi un abbattimento pulito ed una morte istantanea o quasi.
A proposito di 7,62x39, voglio aggiungere, un mio amico e collega a Kodiak una volta all'imbrunire sparo' a un cervo Sitka Blacktail con un SKS in tale calibro. Non riusci' a trovarlo e poi fece notte e dovette desistere. La mattina dopo, accompagnato da me (a Kodiak c'e' sempre il pericolo di trovare un orso intento a papparsi un cervo abbattuto da un cacciatore, e se il suo pranzo viene interrotto diventa subito di cattivo umore, e in questo caso due fucili sono meglio di uno), finalmente lo ritrovo'. Lo portammo a casa sua, e lo sventrammo. Il piazzamento della palla era stato ottimo e cuore e polmoni erano stati perforati. Ma il cervo non era caduto sul posto. L'intera cavita' toracica e addominale era piena di sangue, che durante la notte si era inacidito e aveva impuzzato la carne. Il mio amico lo sciacquo' per un'ora con un caucciu' da giardino e acqua gelida, ma ormai il danno era fatto. La carne a contatto col sangue era da buttar via, e anche il resto aveva risentito del fatto che la carcassa non era stata raffreddata dallo sventramento e spellatura. Quanto detto sopra, naturalmente, tutto IMHO.
 
Il 7,62x39 come prestazioni balistiche e' piu' o meno pari al .30-30 con palle "Leverevolution" (palle dotate di punta sintetica soffice che possono essere sparate in un fucile con serbatoio a tubo). Quindi non e' una cartuccia spinta. Le munizioni della cartuccia del fu blocco sovietico sono dappertutto e a basso costo, ma per lo piu' sono quelle con bossolo di ferro smaltato e innesco Berdan, non ricaricabili. Meglio un bel .308 in bolt action. Molto piu' versatile.
 
Capito, se non è ricaricaribile allora lo lascio stare, al massimo prendo un sks se ne trovo uno in buono stato solo per averlo, ma come bolt-action credo che optero per un .308, mi piacerebbe imparare a ricaricare tra le altre cose
 
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