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MUFLONI DELL'ELBA

Con questa storia l'amministrazione provinciale si è davvero resa ridicola e poi per che cosa, per cedere al ricatto di una lobby ambientalista, o per perseguire un banalissimo ideologismo che a mio avviso non ha nulla a che vedere con la conservazione ambientale!
Questi sono i reali nemici della caccia e dell'ambiente in genere e mi chiedo come mai a questi aneddoti non viene dato il giusto risalto?
 
la caccia nei parchi ufficialmente non esiste, in realtà sono molte le situazioni in cui vengono fatti gli abbattimenti (in genere cinghiali) per sovrannumero o per gli ingenti danni arrecati alle culture :(
 
marco ramanzini ha scritto:
Leggetevi il numero scorso di Caccia a palla. Alla cosa ho addirittura dedicato la copertina... Più risalto di così...
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Ho letto, ho letto.....è stato il buon Massimo Fabbri a sollevare la questione (aveva già la gocciolina alla bocca sognando il muflone elbano!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: ).....comunque ha ragione da vendere!
 
Voi la situazione la conosceti di sicuro meglio di me, ma leggendo l'articolo che hai postato, mi sembrava che parlavasse di animali DENTRO al parco.
Se così fosse non mi pare che ci siano alternative a quello che hanno deciso di fare.
 
lando ha scritto:
Voi la situazione la conosceti di sicuro meglio di me, ma leggendo l'articolo che hai postato, mi sembrava che parlavasse di animali DENTRO al parco.
Se così fosse non mi pare che ci siano alternative a quello che hanno deciso di fare.
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Io resto comunque stupefatto. Possibile che a nessuno sembri abnorme che la comunità (tutti noi) debba pagare per qualcosa che membri di questa stessa comunità farebbe volentieri magari pagando loro qualcosa al resto della comunità?
Dobbiamo continuare a stupirci e a indignarci per queste cose e, soprattutto, a denunciarle.

O la carabina delle guardie provinciali spara tappi di champagne???
 
Stefano perchè dici che non si poteva fare altrimenti?
Quel genere di abbattimenti non rientrano nell'attività venatoria, ma sono interventi di contenimento, previsti al fine di evitare danni all'ambiente.
Quindi basterebbe il solo coordinamento della polizia provinciale che con l'ausilio delle guardie venatorie volontarie e dei selecontrollori, potrebbero risolvere la questione accontentando tutti e risparmando un sacco di soldi!
Ragazzi non ci sono ne ma e ne se, la questione è stata gestita nel peggiore dei modi e alla fine ne usciremo tutti con le ossa rotte!
 
Se in Toscana i cacciatori non possono fare gli abbattimenti nei parchi il problema non sono i mufloni dell'elba, ma tutte le situazioni analoghe nella regione.. e di tutta italia direi, tranne forse l'alto adige o altri casi che non conosco.

In Piemonte i cacciatori partecipano agli abbattimenti dei cinghiali, ma se li fanno dentro ai parchi non ci vanno, vanno solo le guardie provinciali.

Quindi o si riesce a modificare 'sta storia che i cacciatori nei parchi non entrano, altrimenti la questione dell'elba non si pone non essendo un caso particolare, ma la normalità.
 
INFATTI!

E' proprio questa "normalità" che deve essere fatta conoscere a tutti...perchè è una "normalità" abnorme che deve indignarci.
 
lando ha scritto:
Gianni, in Toscana i cacciatori possono fare gli abbattimenti nei Parchi?
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sì,vengono fatti in girata con un cane da limiere per contenere le popolazioni troppo numerose.....di solito cinghiali.aggiungo dietro la supervisione delle guardie sempre e comunque.
gira voce che si vogliano ampliare i modi per prelevare ungulati,ovviamente ci si riferisce a quelli in selezione,soprattutto per quanto riguarda la provincia di grosseto dove gli incidenti stradali a causa di attraversamento selvatici,stanno aumentando in maniera esponenziale.
 
Che io sappia non c'è nulla che poni un veto particolare sui prelievi fatti dai cacciatori.
Nel senso che di solito nei parchi c'è molta reticenza ad effettuare gli abbattimenti, ma se si stabiliscono possono essere fatti anche dai cacciatori e non solo dalle guardie provinciali, queste ultime però hanno l'obbligo di coordinare le operazioni di prelievo!
Quindi la normalità non è di tipo normativo, ma come al solito, solo ideologica e speculativa.
D'altronde va da se che è meglio imboscarsi gli straordinari che accontentare a GRATIS i cacciatori locali!
 
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