[h=1]Malta – Shock venatorio. Sabato 11 aprile il Referendum anticaccia[/h][h=3][/h]di redazione | 11 gennaio 2015
GEAPRESS – Il Governo maltese coglie tutti di sorpresa ed a sole poche ore dal verdetto della Corte Costituzionale sull’ammissibilità del referendum anticaccia, fissa la data della consultazione. Sabato undici aprile i maltesi dovranno recarsi alle urne per stabilire se la caccia primaverile dovrà essere mantenuta oppure no. Come è noto tale forma di attività venatoria è ampiamente criticata, anche dai settori venatori più evoluti, perchè si svolge in piena stagione riproduttiva degli animali.
La data scelta dal Governo sorprende anche per un altro particolare. La stagione di caccia primaverile si apre infatti il 12 aprile. Secondo i giornali maltesi, che riportano una dichiarazione del Primo Ministro Muscat, l’effetto del referendum, nel caso di vittoria, sarà immediato. Dunque, se tutto va bene, già a partire dalla Domenica successiva, ovvero a poche ore dalla stessa consultazione, doppiette al chiodo.
La decisione del Governo ha lasciato sorpresi tutti, cacciatori ed anticaccia. I primi parlano di discriminazione di una minoranza, lamentandosi del fatto che un solo Sottosegretario avrebbe preso le loro difese. I secondi, invece, esultano della decisione presa, fiduciosi della vittoria finale.
Va comunque detto che nel caso di vittoria dei cacciatori, sulla caccia primaverile potrebbe incombere il veto dell’Europa. Tali forme venatorie vengono da Malta tollerate solo in regime di deroga rispetto alle Direttive europee. Per molti, però, non sarebbero più sostenibili.
Già lo scorso autunno il Governo maltese si era reso protagonista di una decisione storica, ovvero la sospensione per alcuni giorni della stagione venatoria, dopo l’ennesima strage di cicogne. Un atteggiamento non univoco, visto che pochi giorni dopo venne ammessa, sempre in regime di deroga, l’attività dei trappolisti, ovvero cacciatori specializzati nella cattura dei fringillidi.
Ad ogni modo, sabato undici aprile, i maltesi saranno chiamati alle urne nel paese che sostiene una delle più alte densità al mondo di cacciatori. Un esito, nel caso di vittoria, che potrebbe presentare un suono sinistro ben oltre i confini dell’arcipelago.
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