Io sono 45 anni che caccio senza l'Articolo 842. O terreni privati, dopo aver ottenuto il permesso, o terreni pubblici. Naturalmente nei terreni pubblici di stati relativamente affollati e vicino alle grandi citta' la concorrenza e' tanta e gli animali pochi e/o molto furbi. Nel West invece di terreni pubblici ce ne sono tanti, ma il problema e' arrivarci. In molti terreni pubblici o non ci sono strade, o i veicoli fuoristrada non sono permessi, o neanche le automobili. Va bene chi ha un paio di cavalli, uno da sella, e l'altro da soma., o due muli. Poi se non ti allontani di parecchio dai punti d'accesso trovi sempre parecchia concorrenza.
Io sono quasi sempre riuscito ad ottenere il permesso di cacciare su terreni privati, anche perche' mia moglie ed io eravamo conosciuti e rispettati come insegnanti, e ambedue avevamo ricevuto il "diploma" di istruttori di sicurezza venatoria, un corso che i giovani devono passare per ottenere la prima licenza. Ormai, grazie a Dio, non devo chiedere permesso a nessuno perche' caccio o sui miei terreni, o su quelli che affitto per la caccia. Non mi rompe i collioni nessuno, se becco uno che caccia sul mio o sul quasi mio (affittato, sono ca22i' suoi, Qui cacciare senza permessso su terreni altrui e' un reato abbastanza grave, reso anche piu' grave dal possesso di un'arma da fuoco.

Ma qui e' qui, e da voi e' tutto diverso. Da noi i proprietari terrieri hanno parecchia terra. Io, meschinello e con le pezze al cu10, ho 171mila metri quadrati di terreni , circa 44 acri. Altri ne hanno 100, o 200, o anche molti di piu'. In Italia se vuoi cacciare in qualsiasi tipo di caccia vagante, dovresti ottenere il permesso di una ventina di proprietari, perche' ci sono tanti che hanno si' e no 1000 mq di terra. Poi, se ottieni il permesso di tizio e di Caio, ma per andare dal terreno di Tizio a quello di Caio devi passare attraverso quello di Sempronio, che o il permesso non te l'ha voluto dare, o non sei riuscito a metterti in contatto con lui o chi per lui. E come siete sistemati voi, se uno scherano della LIPU, o WWF, o Legambiente travestito con permesso governativo da guardiiacaccia vi becca senza il permesso scritto del proprietario del fondo che stavate attraversando, anche col fucile scarico e in custodia, sai che bel multone che vi appioppa?! Scommetto che oggi come oggi, in provincia di Siena, o intorno a Spello, o a Palombara Sabina, per fare una battuta alla lepre uno passera' attraverso la proprieta' di almeno quattro o cinque persone, vigne o uliveti o maggesi che siano. E se non sai di chi sono quei terreni? E se lo sai ma non li trovi a casa? E se lo sai e li trovi non ti vogliono tutti dare il permesso?
Senza l'Art. 842 da voi si caccera' soltanto da appostamento, ed i contadini dalle scarpe grosse ma dal cervello fino, vi faranno pagare per poter cacciare da quell'appostamento. Niente 842, niente piu' caccia vagante in Italia. Fine della caccia per quasi tutti, liscisti e rigatisti, battutari e selettori. Rimarranno le riserve (o paghi la quota, o ti invitano un paio di volte l'anno, o devi abitare in un borgo sperduto per tre anni per poter cacciare li' (e se non hai un lavoro in quel comune, ma a 100 km di distanza, che fai? Per usare la riserva comunale devi farti 200 km al giorno per andare a lavorare?) Per carita', lottate con le unghie e con i denti, fate le barricate, tirate fuori i forconi per proteggere quella beneamata legge!
 
Germano, la soluzione che tu proponi funziona molto bene nei piccoli centri con tanta superficie cacciabile e pochi cacciatori.
Esempio: nel mio villaggio siamo 25 cacciatori e disponiamo di 4000 ettari (quattromila) pagando €750 a testa (assicurazione compresa) oltre ai €173,16 di PdA. Possiamo abbattere con certezza un camoscio e un capriolo all'anno con un sistema di turni per l classe di età. Le lepri sono poche e si abbattono pochissimi uccelli (qualche beccaccia e qualche anitra).
A Bolzano città un centinaio di cacciatori dispone di simile superficie che però comprende il duomo, l'università, stadi campi sportivi, piscina ecc.
L'area cacciabile in realtà è di circa 1800 ettari. L'ungulato non è garantito a tutti e rimangono lepri, merli e cesene. Credo che la quota annuale sia sui €200.
Cerca di immaginare lo stesso sistema applicato alle grandi città: caccia sul territorio comunale di Roma (o Bologna o Palermo).
I residenti cosa caccerebbero?
 
non devo chiedere permesso a nessuno perche' caccio o sui miei terreni, o su quelli che affitto per la caccia. Non mi rompe i collioni nessuno, se becco uno che caccia sul mio o sul quasi mio (affittato, sono ca22i' suoi, Qui cacciare senza permessso su terreni altrui e' un reato abbastanza grave, reso anche piu' grave dal possesso di un'arma da fuoco.


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Mi sa di cose antiche, quando i nobili avevano tutto il terreno disponibile e ci cacciavano solo loro. Guai a trovarci qualche suddito di un marchesato o di un principato o contea a cacciare dentro di frodo, erano bastonate a morire o peggio fucilate dei guardia caccia che venivano impiegati dai nobili. Latifondisti, come in Sicilia, che tante rivolte popolari non sono riusciti ad abbattere, (solo un uomo era riuscito a piegarli per un certo tempo, Salvatore Giuliano, ma poi sappiamo tutti la fine che ha fatto). Da qui la caduta del Regno, (fortunatamente dico io), la disfatta dei nobili tutti, ma non la loro banca rotta! Hanno mantenuto in gran parte i beni, mobili e immobili, in alcuni casi (giustamente), ci fù quella legge dell'uso capione, che vide alcuni contadini diventare proprietari dei terreni dove ci avevano lavorato una vita rompendosi la schiena per poter sopravvivere. I nobili però hanno dovuto rosicarsi il fegato, vedendo i "sudditi" cacciare nei loro terreni. Qualcuno si fece la sua riserva privata, ma stavolta dovette pagare allo Stato tutti i permessi e l'affitto.
Il "nessuno" del Marchese del Grillo...era diventato qualcuno, se verrebbe abrogata l'art. 842, si tornerebbe indietro di un secolo, stavolta con più "latifondisti" di allora, gente che ha un palmo di terreno e si sente il padrone del mondo! E magari per colpa sua non si può raggiungere un demanio dove poter cacciare. Ma si devono stare attenti, perchè i "nessuno" menzionati, potrebbero diventare qualcuno.....(nell'oscurità).

Non va bene...non va bene per niente.Anche nella caccia in battuta al cinghiale, dove le squadre sono, in qualche modo, relegate in uno spazio ristretto e predeterminato. Si può andare ospiti nel territorio delle altre squadre, ma per un numero di volte prestabilito! Le ristrettezze della libertà venatoria aumentano sempre di più. Questo mi fa pensare che a spinte e spintoni, ci stanno buttando fuori dal cerchio e una volta fuori sarà moooolto difficile rientrare. Non siamo più uomini liberi che cacciano! Già da tempo ci descrivono come assassini di esseri indifesi, senza passarsi la mano sulla coscienza e domandarsi; chi siamo noi? da dove veniamo? chi siamo stati? E sputano sui loro avi! Digenerati ipocriti! E "NOI" non abbiamo saputo, (voluto), contrastare la loro prepotenza, non abbiamo saputo domandare all'opinione pubblica, se quello che fanno loro è giusto, etico, permesso, onesto, umano......siamo una massa di imbecilli!
 
La caccia è molto incentrata sugli ungulati. I piccoli di molte specie sono cacciabili tutto L anno. Piccoli di volpe , piccoli di cinghiale per esempio.
Le madri e gli animali che si occupano della prole non possono essere cacciati finché i piccoli non sono autonomi. Ci sono molte deroghe per contenimento danni.
Tolto il cinghiale che è cacciabile tutto l'anno, la caccia al capriolo inizia il 15 maggio, si può abbattere il maschio adulto cl 2 il giovane cl 1 fino alla fine di ottobre. Dal 15 maggio al 15 giugno è abbattibile la femmina sottile di circa un anno di età. La femmina di capriolo di qualsiasi età è abbattibile da 1° settembre al 15 gennaio. Idem per i piccoli dell'anno, la femmina con piccoli da 15 dicembre al 15 gennaio. Non abbiamo il contenimento danni per la volpe, i piccoli di cinghiale sono sempre abbattibili, senza distinzione di sesso e di età. La femmina di cinghiale con piccoli è cacciabile dal 1° ottobre al 15 novembre. Il colombaccio si caccia dal 1° settembre al 10 gennaio. Le oche sono vietate. Il germano apre la 3 domenica di settembre e chiude al 31 gennaio. Il fagiano abbiamo deciso di cacciarlo dalla terza settimana di ottobre fino al 31 gennaio, la lepre dal 1° di novembre fino al 31 di dicembre. La licenza costa 173 euro la tassa regionale 84 euro l'assicurazione dipende dai massimali calcolo la massima e ci metto 140 euro, il totale è di euro 397,00 la quota associativa è di 190 euro all'anno, questa viene decisa in assemblea anno per anno, insieme al regolamento di fruizione venatoria. Totale generale euro 587,00 cacciamo in 11 in una zona di 700 ettari. Tutti abbiamo la nostra zona di pasturazione per il cinghiale, e la zona di pasturazione per gli anatidi, le zone per ol capriolo sono libere. A conti fatti preferisco continuare a cacciare in Italia. :):)
 
<<Mi sa di cose antiche, quando i nobili avevano tutto il terreno disponibile e ci cacciavano solo loro. Guai a trovarci qualche suddito di un marchesato o di un principato o contea a cacciare dentro di frodo, erano bastonate a morire o peggio fucilate dei guardia caccia che venivano impiegati dai nobili>>

C'e' una piccola grande differenza: i nobili ereditavano i latifondi senza aver mai versato una goccia di sudore per ottenerli. Io mi sono fatto un cu10 cosi' per tanti anni per poter comprare i mie relativamente piccoli terreni e per potermi permettere di affittare altri per la caccia. Io poi devo anche cacciare soldi per fare campetti con raccolto a perdere per attirare la selvaggina, arare, seminare, fertilizzare, e metter su distributori di mais, e tenerli pieni... E ti pare che con tutto questo lavoro e tutti i soldi spesi poi potrei tollerare che qualche FDM mi entri nei miei terreni e abbatta la selvaggina che pure non essendo mia, e' li' grazie ai miei sforzi?
 
Tolto il cinghiale che è cacciabile tutto l'anno, la caccia al capriolo inizia il 15 maggio, si può abbattere il maschio adulto cl 2 il giovane cl 1 fino alla fine di ottobre. Dal 15 maggio al 15 giugno è abbattibile la femmina sottile di circa un anno di età. La femmina di capriolo di qualsiasi età è abbattibile da 1° settembre al 15 gennaio. Idem per i piccoli dell'anno, la femmina con piccoli da 15 dicembre al 15 gennaio. Non abbiamo il contenimento danni per la volpe, i piccoli di cinghiale sono sempre abbattibili, senza distinzione di sesso e di età. La femmina di cinghiale con piccoli è cacciabile dal 1° ottobre al 15 novembre. Il colombaccio si caccia dal 1° settembre al 10 gennaio. Le oche sono vietate. Il germano apre la 3 domenica di settembre e chiude al 31 gennaio. Il fagiano abbiamo deciso di cacciarlo dalla terza settimana di ottobre fino al 31 gennaio, la lepre dal 1° di novembre fino al 31 di dicembre. La licenza costa 173 euro la tassa regionale 84 euro l'assicurazione dipende dai massimali calcolo la massima e ci metto 140 euro, il totale è di euro 397,00 la quota associativa è di 190 euro all'anno, questa viene decisa in assemblea anno per anno, insieme al regolamento di fruizione venatoria. Totale generale euro 587,00 cacciamo in 11 in una zona di 700 ettari. Tutti abbiamo la nostra zona di pasturazione per il cinghiale, e la zona di pasturazione per gli anatidi, le zone per ol capriolo sono libere. A conti fatti preferisco continuare a cacciare in Italia. :):)

Si Nicola, ci sono realtà in Italia che sono invidiabili, come quella in cui vivi tu. Io, per esempio, oltre circa 400 euro tra tasse governatrive regionali e assicurazione, ci metto atc residenza venatoria a vt., più atc Lt. più atc lecce, sono altre 330 euro. Poi la gestione del mio chiaro per acquatici e quello di cui sono quotista e partono 3 mila euro. Ovvio potrei evitare di cacciare acquatici, perchè contesti liberi non ci sono. Mi rimangono i tordi .... ma l'enorme territorio tolto alla libera caccia tra oasi ed afv non lascia scelta ... anche per il piccolo migratore o si tiran fuori fior di quattrini per una afv oppure si spera in qualche colpo durante la migrazione. Se si vive in contesti rurali che non siano parchi o zone vietate, il controllo del territorio può favorire più gratificazione venatoria, ma chi come me abita a Roma circondata da divieti e costretto a fare centinaia di km ad ogni uscita la passione ha un costo elevatissimo anche in termini di spese per gli spostamenti. Poi abbiamo la stanziale ed allora meglio cambiar discorso. La regione Lazio offre o pronta caccia immessi dai circoli e appannaggio dell'amico degli amici del presidente, oppure le poche covate sono " bruciate " dalla fame dei cicciaroli in pochissimi giorni successivi all'apertura. Manca, in moltissime regioni, la gestione. Poco territorio " venabile " e tantissima concentrazione di doppiette.
Sarebbe un sogno avere gratificazione a pochi passi da casa, ed in effetti nella mia provincia ci sono zone ricche di biodiversità, con selvaggina stanziale " vera ", migratori di ogni genere che svernano sino alla primavera, ungulati, acquatici ...... tutto questo anche all'interno del raccordo anulare di Roma, zona protetta come tutta la fascia intorno per un raggio di decine e decine di km. Vero è, che se fossero zone libere, verrebbero bonificate dalla mancanza di educazione venatoria della maggior parte dei cacciatori d'italica stirpe, per questo, finchè avro mezzi economici adeguati, sono e sarò costretto a cercare " orticelli " profumatamente pagati per mantenere e gestire, lontano dal pistamentucciame che ne farrebbe terra bruciata. Il vil denaro è necessario, purtroppo, là dove l'educazione ed il rispetto non è di casa
 
Fabio, il grosso problema degli ATC è la gestione del territorio. Ogni regione andrebbe divisa con più ATC, e ogni ATC andrebbe diviso in territori di caccia comunali. Questi ultimi andrebbero divisi in ettari, e in base a questi ettari andrebbero introdotti i cacciatori. Lasciare ai cacciatori la gestione totale del loro territorio. Dimenticavo di dire che il compito di questi tipi di ATC è solo quello di fare da tramite fra i cacciatori e la regione. Ogni cacciatore deve vivere di quello che riesce a produrre il proprio orticello. Relativamente faccio qualche chilometro in più per andare a caccia, ma questo perchè non mi piace quello che offrono gli orticelli vicino casa. Per esempio offrono cinghiali, caprioli e beccacce, niente anatre e solo fagiani prontacaccia, ma questi li cacciano in egual modo tutti i soci. I soci che cacciano sono contenti e soddisfatti. Per cacciare dobbiamo lavorare, ieri abbiamo fatto riqualificazione ambientale per il comune, oltre a quella che facciamo per la riserva di caccia. Il territori bisogna anche saperselo creare, altrimenti a caccia è difficile ottenere qualche risultato appena decente. Io penso che se ben organizzati, la caccia può essere un sport alla portata di tutti. Da queste parti ci sono cacciatori che cacciano solo nel territorio di appartenenza, e quelli che possono permettersi di spendere 1.000 euro per comprare una quota a beccacce in Croazia. La quota in Croazia è lo sfizio non è una necessità. Se ho capito bene c'è un gruppetto che raccoglie firme non so per quale referendum sulla caccia, con molta probabilità vogliono proporre una caccia solo per gente ricca, tipo quella che c'è in Germania.
 
Premesso che la caccia è una passione che ha dei bei costi ovunque, in Germania si caccia anche senza essere ricchi. Chiaro se vuoi portarti a casa il trofeo di cervo…
 
Quanti capi di ungulati avete a testa o quanti ne fate all’ anno più o meno?
I capi vengono assegnati alle riserve comunali in base ai censimenti e agli abbattimenti dell'anno prima. Fino a luglio potrei fare un capriolo cl.2 e uno di cl 1 dal 15 maggio al 15 giugno un femmina sottile di circa 1 anno. Per i cinghiale non c'è nessun limite di numero. Per i trofei come per tutto il resto non paghiamo niente, ma questo dipende dal regolamento interno di fruizione venatoria, ogni riserva ha il suo. In Italia (con qualche sacrificio) riescono a cacciare anche i poveri.:):)
 
Germano, la soluzione che tu proponi funziona molto bene nei piccoli centri con tanta superficie cacciabile e pochi cacciatori.
Esempio: nel mio villaggio siamo 25 cacciatori e disponiamo di 4000 ettari (quattromila) pagando €750 a testa (assicurazione compresa) oltre ai €173,16 di PdA. Possiamo abbattere con certezza un camoscio e un capriolo all'anno con un sistema di turni per l classe di età. Le lepri sono poche e si abbattono pochissimi uccelli (qualche beccaccia e qualche anitra).
Se gestita bene funzione sia nei piccoli che nel grandi centri. Nella mia riserva siamo in 11 e disponiamo di 700 ettari. Per ogni 100 ettari possiamo fare due appostamenti per la caccia di selezione. A conti fatti tutti hanno la possibilità di abbattere uno o anche più caprioli. Chi si impegna nella selezione potrebbe abbattere anche 3/4 caprioli. Nella stanziale abbiamo nel carniere annuale 8 fagiani, ma non facciamo il prontacaccia, qualche lepre e qualche beccaccia, abbiamo i posti assegnati per la pasturazione agli anatidi. Più o meno il coso complessivo si aggira intorno ai 600 euro. Però non tutte le riserve possono avere tutto, ognuno caccia quello che ha e quello che riesce a produrre. La gestione del territorio è nelle mani dei cacciatori. I Distretti venatori sono una specie di piccoli ATC, non possono interferire con quello che viene deciso ed approvato dall'assembra dei soci.
 

falco8

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Salve ragazzi apro la discussione più che altro perché mi fa piacere scrivere in italiano visto che lavoro e scrivo in tedesco tutto il giorno. Da ottobre 2018 sono in possesso della licenza di caccia tedesca dopo 6 mesi di corso intensivo più prove pratiche di tiro, di caccia più prove scritte ed orali
Ora caccio qui e nonostante la caccia a quelli che i tedeschi chiamano uccelli da canto ( Singvogel) sia limitata mi trovo molto bene. Ho la mia riserva di 500 ettari dove cacciamo in 4. Trovo le regolamentazioni estremamente pratiche e logiche. Mi diverto con costi compatibili con il costo della vita e con gli stipendi.
Ma ancora più importante si vive la caccia a 360 gradi e di percepisce la presenza di una tradizione estremamente forte e radicata. Il mio sogno di italiano è quello di rendere un po’ indietro al mio paese quello che mi ha dato. Questo vale per il mio lavoro, per tante piccole cose ma anche per la caccia. Secondo me in Italia andrebbero migliorate tante cose a partire dal livello culturale dei cacciatori, dalla consapevolezza di far parte di una tradizione, di dover dare alla natura e di poter prendere. Un abbraccio.
 
Salve ragazzi apro la discussione più che altro perché mi fa piacere scrivere in italiano visto che lavoro e scrivo in tedesco tutto il giorno. Da ottobre 2018 sono in possesso della licenza di caccia tedesca dopo 6 mesi di corso intensivo più prove pratiche di tiro, di caccia più prove scritte ed orali
Ora caccio qui e nonostante la caccia a quelli che i tedeschi chiamano uccelli da canto ( Singvogel) sia limitata mi trovo molto bene. Ho la mia riserva di 500 ettari dove cacciamo in 4. Trovo le regolamentazioni estremamente pratiche e logiche. Mi diverto con costi compatibili con il costo della vita e con gli stipendi.
Ma ancora più importante si vive la caccia a 360 gradi e di percepisce la presenza di una tradizione estremamente forte e radicata. Il mio sogno di italiano è quello di rendere un po’ indietro al mio paese quello che mi ha dato. Questo vale per il mio lavoro, per tante piccole cose ma anche per la caccia. Secondo me in Italia andrebbero migliorate tante cose a partire dal livello culturale dei cacciatori, dalla consapevolezza di far parte di una tradizione, di dover dare alla natura e di poter prendere. Un abbraccio.

Carissimo Falco, apprezzo quanto hai scritto e ti fa onore leggere che vorresti restituire indietro un poco di quanto hai ricevuto dal nostro Paese. Sono convinto che puoi farlo, ma in altri settori, la caccia in Italia è diventata uno dei tanti feudi politici da dove potere attingere: voti, risorse economiche tc etc. Hai mai visto nominare un competente addetto ai lavori per gestire un parco? Personalmente NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Solo trombati che hanno creato disastri in altri settori.
Ti Aguro tutto il bene del mondo, te lo meriti, in bocca al lupo
Con Affetto
piero
 
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