Anche in Romania sono in vigore misure di restrizione anti contagio molto simili a quelle italiane regolamentate da un decreto a cui hanno fatto seguito delle ordinanze militari.
Nell'ordinanza non sono contemplati come necessari gli spostamenti a scopo ricreativo per pesca e caccia,il che desta molte preoccupazione nel settore tanto da spingere
l'AGVPS (ASOCIATIA GENERALA A VANATORILOR SI PESCARILOR SPORTIVI ) _ ASSOCIAZIONE GENERALE CACCIATORI E PESCATORI SPORTIVI_ a scrivere questa lettera (che mi e' giunta stamattina) di cui allego la traduzione.
AL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI,
ALL'ATTENZIONE DEL MINISTRO ION MARCEL VELA.
In seguito alla dichiarazione di "STATO DI URGENZA",con decreto del presidente della Romania 195_16.03.2020 e il prolungamento dello stesso con decreto 240_14.04.2020 per contenere la diffusione dell'epidemia da COVID-19,sono state emesse diverse ordinanze militari che limitano la libertà di movimento delle persone sul territorio nazionale.Gli spostamenti a scopo ricreativo relativi a caccia e pesca sportiva non rappresentano un'urgenza e pertanto non sono elencati tra le eccezioni delle ordinanze militari
Siamo convinti che fin'ora tutti i membri delle nostre associazioni hanno rispettato le restrizioni previste dall'ordinanza.
L'ordinanza militare contiene delle misure di restrizione a cui bisogna adeguarsi in questo periodo di crisi.
In previsione del prolungamento dello stato di urgenza e quindi delle misure di restrizione, consideriamo un nostro dovere mettervi a conoscenza dei seguenti aspetti di interesse pubblico:
Stimato Signor Ministro,la preghiamo di non considerare la nostra richiesta come una sollecitazione ad allentare le misure di restrizione e di isolamento,ma,con adattamento responsabile alla condizione difficile che viviamo, chiediamo che si possano continuare a svolgere le nostre attività di conservazione della natura sicuri che vengono svolte in maniera responsabile da decine di anni con sacrifici economici e materiali personali.
Con rispetto firma
Nell'ordinanza non sono contemplati come necessari gli spostamenti a scopo ricreativo per pesca e caccia,il che desta molte preoccupazione nel settore tanto da spingere
l'AGVPS (ASOCIATIA GENERALA A VANATORILOR SI PESCARILOR SPORTIVI ) _ ASSOCIAZIONE GENERALE CACCIATORI E PESCATORI SPORTIVI_ a scrivere questa lettera (che mi e' giunta stamattina) di cui allego la traduzione.
AL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI,
ALL'ATTENZIONE DEL MINISTRO ION MARCEL VELA.
In seguito alla dichiarazione di "STATO DI URGENZA",con decreto del presidente della Romania 195_16.03.2020 e il prolungamento dello stesso con decreto 240_14.04.2020 per contenere la diffusione dell'epidemia da COVID-19,sono state emesse diverse ordinanze militari che limitano la libertà di movimento delle persone sul territorio nazionale.Gli spostamenti a scopo ricreativo relativi a caccia e pesca sportiva non rappresentano un'urgenza e pertanto non sono elencati tra le eccezioni delle ordinanze militari
Siamo convinti che fin'ora tutti i membri delle nostre associazioni hanno rispettato le restrizioni previste dall'ordinanza.
L'ordinanza militare contiene delle misure di restrizione a cui bisogna adeguarsi in questo periodo di crisi.
In previsione del prolungamento dello stato di urgenza e quindi delle misure di restrizione, consideriamo un nostro dovere mettervi a conoscenza dei seguenti aspetti di interesse pubblico:
- Nelle attività di conservazione dei territori di caccia e pesca ,sono implicati,a livello nazionale,circa 2300 lavoratori autorizzati dalla legge a svolgere le suddette attività muniti di autocertificazione di comprovate esigenze lavorative.
- Nelle attività di conservazione della fauna ittica e selvatica,imposte dalla legge e svolte dalle associazione mediante contratto con l'amministrazione statale,assieme agli addetti ai lavori suddetti,sono implicati anche membri pescatori e cacciatori.
- Questi ultimi,attualmente NON POSSONO CONTRIBUIRE A:
- pulizia dei letti dei fiumi e degli stagni.
- costruzione e conservazione delle mangiatoie per la fauna selvatica.
- semina e coltivazione dei terreni con prodotti destinati come cibo per la fauna.
- realizzazione del piano strategico nazionale per combattere la diffusione della peste suina.
- applicazione delle misure imposte dalla legge per evitare/limitare i danni causati dalla fauna selvatica alle colture agro-silvo-pastorali e alla sicurezza delle persone.
- sia la pesca sportiva sia la caccia, sono attività che si svolgono all'area aperta,lontano dai centri abitati CON RISPETTO DEI LIMITI DI SICUREZZA E DI DISTANZA SOCIALE raccomandati dalle autorità.
- La presenza di pescatori e cacciatori di sani principi nei territori di pesca e caccia limita le attività di bracconaggio commesse da ALCUNE PERSONE PREGIUDICATE.
- molte specie di fauna selvatica(specialmente i cinghiali)provocano danni importanti alle colture agricole per tutto il periodo dell'anno.Il personale assunto dalle associazioni è totalmente insufficiente per tenere la situazione sotto controllo ed e' necessario l'intervento dei cacciatori.
- la peste suina africana,rappresenta un reale pericolo per l'economia nazionale,e il controllo selettivo dei cinghiali,si può realizzare solo con l'intervento dei cacciatori,i quali hanno compiti ben precisi in questo settore,imposti dalle regolamentazioni in vigore.
- le associazioni di pescatori e cacciatori versano, annualmente, approssimativamente 9 milioni di euro nelle casse dello stato,somma che comprende le tasse e le spese di concessione dei fondi di caccia e pesca.
- la mancata entrata di queste somme versate delle associazione di pesca e caccia (tasse e concessioni) alle casse dello stato,a causa dei mancati versamenti di cacciatori e pescatori impossibilitati a praticare le loro attività,avrebbe ripercussioni sociali (meno posti di lavoro e crisi dei salari) ed ecologiche (aumento dei danni provocati dalla fauna selvatica).
Stimato Signor Ministro,la preghiamo di non considerare la nostra richiesta come una sollecitazione ad allentare le misure di restrizione e di isolamento,ma,con adattamento responsabile alla condizione difficile che viviamo, chiediamo che si possano continuare a svolgere le nostre attività di conservazione della natura sicuri che vengono svolte in maniera responsabile da decine di anni con sacrifici economici e materiali personali.
Con rispetto firma
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