Sui radicali io la vedo in un modo leggermente diverso da voi e da molti altri. Tralasciando le cure all'olio di ricino che ritengo vergognoso auspicare, fosse solo con ironia, ritengo i radicali una formazione di destra. Il fatto che molti radicali siano passati a Forza Italia e quindi nel PDL è un fatto significativo. Il pacifismo e il libertarismo che tanto professano, nasconde un programma economico votato al più sfrenato liberismo economico che fa sembrare Berlusconi, al confronto, un socialista inizio '900. Oltre al fatto che i ridicoli scioperi della fame e/o sete sono, da un lato, un inaccettabile ricatto e, dall'altro lato, un'offesa a chi usa tale metedo per ragioni molto più importanti di tante ipocrite campagne sostenute dai radicali. Basti pensare a come è morto a causa di uno sciopero della fame un importante dissidente del regime castrista cubano. Un fatto, fra l'altro, che come comunista quale mi professo mi offende profondamente. Quel dissidente veramente ha dato la vita con uno sciopero della fame per una causa alta e importante. Noi abbiamo Pannella e la Bonino. Povera Italia!