Stipendi troppo alti al Parco dei Colli (Bg)

Diego

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Stipendi troppo alti al Parco dei Colli (Bg)

Bergamo: Torre Boldone unito «Stipendi troppo alti al Parco dei Colli»
II Cda prende 2.500 euro al mese, 14% del bilancio. Appello ai Comuni soci e alla Provincia per tagliare

TORRE BOLDONE Prima una delibera consiliare per chiedere all’Assemblea del Parco dei Colli di Bergamo di ridurre le retribuzioni degli amministratori del Parco [circa 2.500 euro al mese ciascuno). Ora una lettera, appena inviata dal Consiglio comunale di Torre Boldone al presidente della Provincia Ettore Pirovano e a tutti i sindaci dei Comuni che fanno parte del Parco (Bergamo, Alme, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Valbrembo e Villa d’Alme) perché condividano, nei relativi Consigli, lo stesso obiettivo. Cioè la richiesta (votata all’unanimità dal Consiglio di Torre Boldone) di ridurre le retribuzioni dei componenti del Cda del Parco.
L’INTERROGAZIONE «Tutto è nato da un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Alberto Ronzoni {lista cìvica Cittadini di Torre Boldone}. Che ha chiesto al Consiglio comunale dettagli sulle retribuzioni degli amministratori del Parco e su quelle degli amministratori del Comune di Torre Boldone e le ha messe a confronto – spiega il sindaco Claudio Sessa -. Così la risposta all’interrogazione ha evidenziato che negli ultimi anni le retribuzioni degli amministratori del Parco si aggirano su una percentuale tra il 12 e il 14% del bilancio di parte corrente dello stesso Parco (una spesa totale che supera di poco il milione). È una spesa assolutamente sproporzionata, soprattutto se confrontata con quella del nostro Comune che, in termini percentuali sul bilancio di parte corrente, è inferiore di ben otto volte».
«Tutti ci lamentiamo dei costi della politica senza però fare (o poter fare) nulla in concreto», dice il consigliere Ronzoni. «In questo caso i Comuni consorziati possono invece intervenire e diminuire i costi della politica, cominciando a proporzionare i compensi degli amministratori di un consorzio da loro formato ai propri. Quale criterio utilizzare? Proporzionare le retribuzioni degli amministratori all’entità dei bilanci che gli stessi sono chiamati a gestire, Nessuno ha intenti punitivi nei confronti degli amministratori del Parco – aggiunge Ronzoni —.
Ma è difficile giustificare di fronte alla gente un costo di circa 2.500 euro al mese per un membro del Cda del Parco, quando un assessore, che ha molte più competenze, costa circa 500 euro al mese. Nessuna azienda privata pagherebbe il proprio consiglio di amministrazione impegnando il 14% del proprio bilancio. Solo in politica possono avvenire queste assurdità».
Nella fattispecie, i quattro membri del Cda, nel 2009, hanno ricevuto un compenso lordo annuo di 123,642 e rotti euro, pari a 30.910 euro lordi annui ciascuno e a 2.500 circa mensili. Cui si aggiunge il compenso del presidente, pari a oltre 23 mila euro.
TUTTI D’ACCORDO La proposta del consigliere Ronzoni è stata accolta da tutto il Consiglio. «Anche noi siamo d’accordo – spiega il capogruppo della lista civica per Torre Boldone Fabio Ventura -. È una questione oggettiva e visto che le indennità degù amministratori sono gravose, non potevamo sottrarci. L’obiettivo è ridurre i costi della politica». E ricorda come la richiesta di coinvolgere gli altri Comuni sia partita proprio dalla Lista civica per Torre Boldone.
«Oltre ad aver appoggiato la proposta del consigliere Ronzoni. abbiamo anche chiesto un’integrazione.
Con l’obiettivo di rafforzarne in modo sostanziale l’efficacia. Secondo noi, essere l’unico Comune, tra quelli aderenti al Parco, a sollevare la questione dell’onerosità delle retribuzioni dei componenti il Cda, avrebbe rischiato di portare a scarsi risultati. Ecco perché abbiamo voluto un’integrazione del deliberato per chiedere che il sindaco stimolasse anche negli altri Comuni aderenti al Parco un dibattito simile.
Certi che, se anche gli altri Consigli comunali si esprimeranno nella nostra stessa direzione, sarà molto più probabile arrivare al risultato chela delibera si prefigge».
L’APPELLO Ora tocca alla Provincia e agli altri Comuni scegliere se condividere o meno la delibera di Torre Boldone. E all’Assemblea dei sindaci del Parco, competente nel decidere le riduzioni dei compensi agli amministratori. «Non è indispensabile né necessario che i vari sindaci e il presidente della Provincia sottopongano la decisione preventivamente al loro Consiglio, basta che decidano di farlo, in tutta autonomia,
all’interno dell’Assemblea del Parco – dice Ronzoni -. La decisione è nelle loro mani».
Sìlvia Seminati

Tratto dall’ Eco di Bergamo del 13/02/2010
 
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