Re: la mamma dei parchi in campania è di nuovo gravida
Valle Alifana e Tifatina: Parco, al via la perimetrazione
Pubblicato il 09-04-2009
Ricadono nell’area determinata diciassette Comuni, Alvignano è capofila del progetto. Malumori in paese. L’associazione ‘Città viva’ di Caiazzo giudica oneroso il regime vincolistico...
Conferenza dei comuni stamani per l’avvio della perimetrazione del neo Parco Regionale del Monte Maggiore-Monte Monaco e Monte Fossato, istituito lo scorso anno. L’assessore regionale all’Urbanistica e alle Politiche del Territorio Gabriella Cundari ha convocato per le ore 10 nella sede di Napoli i 17 sindaci dei comuni rientranti nell’area parco, alla presenza anche degli assessori regionali all’Ambiente e ai Parchi Walter Ganapini e all’Agricoltura e Attività Produttive Andrea Cozzolino, del consigliere regionale Oliviero e della Comunità Montana del Monte Maggiore, al fine di procedere alla definizione delle linee guida per tracciare i confini del Parco che avrà pertinenza sul vasto territorio oggi ricompreso all’interno della Comunità Montana “Monte Maggiore”, in un’area che si estende da Formicola fino a Pietravairano, passando per alcuni centri nevralgici per lo sviluppo ecosostenibile del territorio come Alvignano, centro dell’intero parco e comune capofila dello stesso, e Baia e Latina. Ovviamente ora toccherà alle amministrazioni comunali di Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caiazzo, Calvi Risorta, Camigliano, Castel di Sasso, Dragoni, Formicola, Giano Vetusto, Liberi, Pastorano, Piana di Monte Verna, Pietramelara, Pietravairano, Pontelatone, Pignataro Maggiore, Riardo, Roccaromana, Rocchetta e Croce, Ruviano, Vairano Patenora e Vitulazio, d’intesa con l’Ente Montano e la Provincia di Caserta, dettare le linee guida della perimetrazione e tracciare i confini naturali delle varie zone interne al parco d’intesa con gli uffici territoriali della Regione, con l’obiettivo di preservare il territorio da qualsiasi azione di distruzione del ricco paesaggio ambientale e naturalisticom, in primis le cave o anche le discariche.
C’è da aggiungere però che il Parco Regionale del Matese è un ente che a quanto risulta non sembra gradito a tutti gli abitanti di Caiazzo.
Il dato risulta dall’incontro tenutosi presso l’associazione “Caizzo Città Viva” che in un incontro ha raccolto gli umori dei cittadini e delle varie associazioni. Alla base del diniego ci sarebbero i troppi limiti e vincoli che l’istituzione del Parco Monte Maggiore comporterebbe. Il timore vero è che i vincoli imposti dall’istituzione del Parco Regionale riduca le possibilità di espansione delle attività commerciali o l’edificabilità per i privati causando ulteriori restrizioni alla possibilità di sviluppo del settore infrastrutturale industriale e ai diversi strumenti urbanistici.
Una cosa assurda se la fanno.... [censored.gif] [censored.gif] [censored.gif]