ASSOCIAZIONE AMBIENTE E VITA ONLUS!!!

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COPIO E INCOLLO DAL SITO ILCACCIATORE!!dove erano prima????? [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] L’Associazione Ambiente e/è Vita Onlus, da sempre coerente con quello che è lo spirito informatore della propria attività, racchiuso nella frase “l’uomo al centro del sistema ambiente” anche sul tema dell’attività venatoria, si discosta sensibilmente da quello che è il “comune sentire ed agire” della altre associazioni ambientaliste.
Valutato il testo di legge di modifica alla L. 157/92 predisposto dal Sen. Orsi, manifesta apprezzamento per i suoi contenuti in quanto vengono recepiti almeno 4 dei 6 punti programmatici che erano stati evidenziati nel documento redatto in occasione dell’audizione presso la Commissione XIII^ del Senato in data 15.01.2009.
Si dichiara, pertanto, disponibile a collaborare con le altre Associazioni ambientaliste che hanno già assunto analoga posizione, al fine di studiare e proporre eventuali “correttivi” che possano coniugare, ancora in misura maggiore, il principio della tutela della fauna selvatica con l’esercizio dell’attività venatoria.
Roma 01.04.2009

Avv. Enrico Baldelli
(responsabile settore legale e normativo)

********
AUDIZIONE PRESSO LA XIII^ COMMISSIONE DEL SENATO
DISEGNI DI LEGGE SUL PRELIEVO VENATORIO N. 276 - 330 - 397 - 398 - 480 - 510 - 1029 - 1104 - 1122
ROMA 15.01.2009

Documento elaborato dall’Avv. Enrico Baldelli - Responsabile Settore Legale e Normativo di A/V e componente del Consiglio Nazionale

L’Associazione “Ambiente e/è Vita” onlus innanzitutto ringrazia il Sig. Presidente della Commissione Agricoltura del Senato per l’invito a partecipare all’odierna audizione relativa all’esame dei DDL sul prelievo venatorio.
Entrando nel merito della questione, premesso che il tema della “caccia” è sempre stato affrontato sia dalle associazioni ambientaliste che dalle associazioni venatorie con approcci pregiudiziali che ne hanno determinato una visione necessariamente tendenziosa, faro ispiratore delle posizioni poi assunte sull’argomento, quello che preme ora evidenziare è come l’associazione Ambiente e/è Vita onlus, da sempre coerente con quello che è lo spirito informatore della propria attività, racchiuso nella frase “l’uomo al centro del sistema ambiente”, anche su questo tema si discosti sensibilmente da quello che è il “comune sentire ed agire”, in particolare di quello delle altre associazioni ambientaliste.
Non per nulla e non per caso, in sede di audizione presso la XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati in data 19.09.2006 sulla conversione in legge del D.L. n. 251 del 16.08.2006 (recante disposizioni urgenti per assicurare l’adeguamento dell’ordinamento nazionale alla direttiva 79/409/CEE in materia di conservazione della fauna selvatica), l’Associazione Ambiente e/è Vita era stata l’unica ad esprimere netta contrarietà alla conversione del suddetto Decreto nella versione proposta, sottolineando la necessità di sostanziali modifiche.
Ciò naturalmente non vuol dire che l’essersi a suo tempo schierata a fianco delle associazioni venatorie abbia comportato il recepimento delle istanze e delle politiche da tali soggetti perseguite.
Fedele al proprio principio ispiratore, l’Associazione è sempre stata per una politica ambientale concreta, basata sul principio dello sviluppo sostenibile, e scevra da ogni estremismo e fondamentalismo.
Ancor più nell’attività venatoria il principio dello sviluppo sostenibile deve essere seguito ed applicato.
A tal proposito, l’Associazione Ambiente e/è Vita ritiene che l’attuale normativa generale sulla caccia (L. 157/92) vada rivista ed adeguata alle mutate condizioni che ne avevano giustificato la nascita.
Dopo oltre 16 anni è necessaria un’ampia rivisitazione che tenga in debito conto anche la normativa degli altri paesi europei al fine di avere una regolamentazione il più possibile uniforme, pur con i necessari distinguo del caso dovuti alle diverse situazioni locali ed ambientali.
Basti inoltre considerare che dal 1992 ad oggi vi è stata una riduzione nel numero dei cacciatori di circa il 50%, con ripercussioni facilmente immaginabili in ordine alla cd. “pressione venatoria”.
Le resistenze a qualsiasi cambiamento della legge 157/92 poggiano tutte sulla mancata completa attuazione della legge stessa e pertanto sull’impossibilità ed inopportunità di procedere alla riscrittura della legge in assenza della relazione sullo stato di attuazione della Legge 157/92, come prevista dall’art. 35 della legge stessa.
Seguendo tale principio, ci troveremmo, chissà ancora per quanto tempo, a confrontarci con una legislazione obsoleta e contraddittoria,
In merito ai disegni di legge di modifica della Legge 157/92 all’esame del Comitato Ristretto, l’Associazione Ambiente e/è Vita onlus manifesta apprezzamento ed il proprio sostegno sulle seguenti modifiche proposte:
a) Riorganizzazione degli ATC al fine di ottenere che ogni Provincia abbia un solo ATC e diminuirne così la deleteria frammentazione;
b) Possibilità di esercitare la caccia alla fauna migratoria all’interno dei confini della regione di residenza senza limite di giornate e, sull’intero territorio nazionale, per un numero massimo di n. 20 giornate;
c) Estensione del periodo di caccia esclusivamente per la selvaggina migratoria e per determinate specie (es. tordi, beccacce, ecc), con chiusura della stagione venatoria alla terza decade del mese di febbraio;
d) Eliminazione dell’obbligo di opzione tra i vari tipi di caccia (vagante o da appostamento fisso);
e) Inserimento dello storno e del corvo tra le specie cacciabili;
f) Rafforzamento del ruolo e dei compiti dell’ISPRA e degli Istituti regionali per la fauna selvatica.
Si ritiene che l’approvazione delle suddette modifiche e/o integrazioni, possa riportare la legislazione venatoria al passo con i tempi, in piena coerenza con quelle che sono le specifiche direttive comunitarie.
Un punto sul quale l’Associazione Ambiente e/è Vita onlus intende soffermarsi è quello relativo al ruolo ed alle funzioni che dovrebbe assumere l’ISPRA nella gestione dell’attività venatoria.
Riteniamo, infatti, che qualunque scelta in merito al prelievo di fauna selvatica (tempi, modi, specie), non possa prescindere dalle attività di ricerca, di studio e di indirizzo scientifico, che debbono necessariamente essere ampliate e sviluppate dal suddetto Organismo.
E’ necessario, quindi, potenziare le funzioni ed il ruolo tecnico-scientifico del suddetto Ente e dotarlo di tutte le risorse necessarie per poter espletare nel migliore dei modi i compiti affidatigli, anche perché la conoscenza dello stato di salute della fauna selvatica, rappresenta elemento basilare di ogni futura scelta in campo venatorio.
L’Associazione Ambiente e/è Vita onlus manifesta, quindi, piena soddisfazione in merito all’intenzione di procedere ad una rivisitazione della Legge 157/92 e valuterà, pertanto, i singoli provvedimenti di riforma della legislazione venatoria sulla base dei contenuti proposti che dovranno necessariamente rispondere al principio della “ragionevolezza”, con la mente sgombra da qualsiasi pregiudizio in merito.
 
Re: ASSOCIAZIONE AMBIENTE E VITA ONLUS!!!

che schifo......a anche provato ad entrare un virus....forse mi hanno riconosciuto [Trilly-77-24.gif] [censored.gif]
 
Re: ASSOCIAZIONE AMBIENTE E VITA ONLUS!!!

colombaccio51 ha scritto:
Piano ma incominciano a capire che la caccia non distrugge l'ambiente.E ancora,piano piano si incomincia a essere in tanti.
chissà.. speriamo in bene...documento confortante cmq..
 
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