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Noi cacciatori siamo circa 1% della popolazione italiana siamo quindi una minoranza. Ora dobbiamo rispettare i gay, i mussulmani, i neri, gli emigranti dell'est Europa che sono anche loro minoranze ma a noi chi ci rispetta? Stampa, televisione e la politica stessa ci maltrattano come se incarnassimo tutti i mali della nazione e quindi la nostra estinzione porterebbe un gran giovamento al paese. O forse sotto sotto c'è la paura che se un giorno, stanchi di come vanno le cose, stanchi di essere vituperati, stanchi di vivere in un paese che ormai riusciamo sempre più a stento a riconoscere, decidessimo di smettere di sparare a tordi e cinghiali indirizzassimo le nostre attenzioni verso deputati e senatori della repubblica? Questo potrebbe in qualche modo spiegare le assurde leggi in cui, invece di colpire il terrorismo di matrice islamica, colpiscono i possessori di armi da tiro e da caccia come se tutti noi fossimo dei terroristi. Nemmeno ai tempi delle Brigate Rosse e del rapimento Moro, quando i fatti di terrorismo erano all'ordine del giorno, si ebbero tante e tali restrizioni, decisamente c'è qualcosa che quadra.