E' giusto chiedersi se esiste un problema ungulati in Toscana, è certo che esiste, tanto che nell'ottica dell'emergenza come al solito tutta italiana la regione è obbligata ad una nuova legge per gli ungulati, una realtà diventata sempre più incontrollabile visto i numeri enormi che senza correttivi sono destinati ad aumentare, stiamo parlando di almeno 500.000 mila capi e non i 15/20.000 mila previsti che oltre a creare un disagio economico per la perdita del raccolto sono un pericolo per la sicurezza. I cacciatori toscani sono calati a circa 87.000 unità e se per curiosità uno guarda il "Piano faunistico venatorio che scade quest'anno 2015 " i numeri sono incresciosi:
Superficie agricola forestale 2.300.000 ha (ettari circa)
destinazione alla caccia programmata 1.495.717 ha
Parchi nazionali 4.650 ha, regionali 12.400 ha, parchi provinciali 7.100 ha, riserve naturali statali 6.990 ha, riserve provinciali 33.000 ha, aree naturali protette di interesse locale a divieto di caccia 23.714 ha, in più oasi di protezione, zone di protezione, aree demaniali, zone di rispetto venatorio, zone di ripopolamento e cattura, fondo chiusi, AFV, AGV, il 10 % riserve private + circa il 23% del territorio che foraggia i foraggiati, c'è qualche mente lucida che ha proposto anche di catturarli e castrarli, pronti per tornare allo zoo. Sono relativamente pochi quelli che si dedicano al cinghiale solo 1% ha opzione A e D, il 4% B, il 95% C, ma la nota dolente sono i continui cali dei cacciatori :
il 24% ha 70 anni e oltre,
il 28% ha da 60 a 69,
il 22% ha da 50 a 59,
il 15% ha da 40 a 49,
l' 11% sono minori di 40 anni.
Poi ognuno è libero di pensarla come crede ma troppi interessi sono in ballo, è un po come la questione storno, quando venivano cacciati tutti i giorni tutto l'anno non c'erano quei milioni e milioni riprodotti in maniera esponenziale che offrono la spettacolarizzazione del danno (con la beffa) e il foraggiamento a chi sappiamo.
Cerchiamo almeno noi di non cadere nelle reti di una certa fazione antagonista e andare dietro alle dicerie più o meno inventate ad arte da chi vuol far apparire i cacciatori colpevoli sempre e comunque magari della moltiplicazione dei cinghiali come lo fu quello che moltiplicò i pesci.
 
comunicato fazioso e di parte come sempre, ma la cosa piu' brutta e' che dice la verita'.......

parere personale, io li sterminerei tutti, ma non a parole, con ogni mezzo, finche il cinghiale non tornasse ad essere quello di prima, presente solo in pochissimi esemplari in maremma e sardegna.
e sarei davvero severo con chiunque si provasse a reintrodurlo dove non deve stare e non era mai stato.
 
Condivisibile, ma irrealizzabile, ormai la intra-lobby dei cinghialai è troppo potente ed influente.
Con questo non ho niente con chi pratica questa caccia, ma indubbiamente il problema del contenimento dei cinghiali è serio, come quello di tutte quelle specie che con i cambiamenti dei nostri territori, hanno trovato facile di proliferazione.
 
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