fin dai tempi di Carlo Magno "nessuno tocchi i cervi delle nostre terre" i cacciatori sono stati promotori della protezione della fauna selvatica.
certo si sono commessi degli errori, inevitabile, però la volontà è sempre stata quella
solo gente in malafede può sostenere il contrario e millantare crediti in questo senso.
 
Molto interessante l'articolo e sempre da mettere in evidenza perchè è la dimostrazione che caccia ed ambientalismo non sono affatto in contraddizione .... anzi negli States, la gestione di molti parchi è gestita a spese e cura delle associazioni venatorie e sono fonte di reddito per la comunità ..... tutto il contrario del parassitismo nostrano.
 
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