purtroppo un vero stillicidio, è triste pensare di di difendere gli animali e non proteggere gli uomini, siamo strani, un abbraccio alle persone coinvolte in queste tragedie.
 
Riposino in pace. Resta il fatto che bisognerebbe davvero correre ai ripari. Intanto iniziare a liberalizzare l'abbattimento. Purtroppo l'azione venatoria non può essere sufficiente, dunque attuare seri programmi di contenimento da cui devono essere ASSOLUTAMENTE lasciati fuori le associazioni animaliste, poiché la natura e i suoi meccanismi essi non conoscono né comprendono, presi come sono dal loro malsano rapporto empatico con gli animali. Inoltre bisognerebbe iniziare a fare una seria riflessione sul perché vi è una così massiccia proliferazione di ungulati. Se per i cinghiali si può parlare di introduzioni errate a scopo venatorio (sempre che sia vero), per caprioli e gli altri cervidi questo non vale. Venti anni fa, non si vedevano i caprioli che ormai hanno invaso i nostri boschi, talvolta arrivando pure in città. Qualcosa va fatto, e, mettiamocelo bene in testa, la soluzione venatoria non può essere l'unica soluzione (purtroppo).
 
rinnovo il cordoglio per vittime e famiglie
può darsi che esistano altre possibilità ma per ora la soluzione venatoria è la sola percorribile, si tratta di estendere l'attività venatoria anche all'orario notturno, col supporto di fari ecc. ed ampliando o sopprimendo il calendario venatorio
soli limiti numero di capi da prelevare e categorie di sesso ed età
necessiterebbe di rigorosa serietà e preparazione da parte dei cacciatori, ma si potrebbe fare
il problema non sono gli ungulati, ma politici ed animalisti che non ci permettono di agire correttamente
comunque scordiamoci che siano ignoranti
SONO IN MALAFEDE
 
CASTELLINA MARITTIMA. Tragedia la mattina del 20 agosto sulla strada provinciale 33 fra Castellina e Le Badie, a poche centinaia di metri dalla trafficata via Emilia. Un uomo di 39 anni, muratore, padre di tre figli piccoli, è morto in un incidente stradale dopo aver investito un cinghiale. La vittima, che è deceduta all'ospedale di Livorno, si chiamava Domenico Antonio Fedele, 39 anni, residente a Rosignano Solvay in via Filangieri. Era alla guida di una Ford Fiesta che si è ribaltata più volte dopo lo scontro finendo a 40 metri di distanza dal punto d'impatto. Il conducente è stato sbalzato fuori dall'abitacolo. Morto anche l'animale, pesava cento chili.

L’allarme è scattato pochi minuti prima delle tre: un automobilista che stava percorrendo la provinciale in direzione opposta ha visto la sagoma di Fedele riversa sulla strada e ha telefonato al 118, che ha inviato un’ambulanza della Pubblica assistenza di Castellina, mentre un’altra arrivava da Rosignano Marittimo. Il giovane era ancora vivo, ma le sue condizioni erano disperate: i sanitari hanno tentato il tutto per tutto trasportandolo all’ospedale di Livorno, dove l’uomo è morto poco dopo. L’incidente è avvenuto su un tratto rettilineo della provinciale, nei pressi della tenuta La Lupa, a poche centinaia di metri dalla frazione delle Badie. La strada è stretta, ai lati campi lavorati con grano e olivi, ma poco più avanti ci sono le scuole elementari del paese, ristoranti, attività produttive. Una zona in cui la presenza di cinghiali è stata più volte oggetto di polemiche. All'inizio dell'estate il sindaco di Castellina Federico Lucchesi ha chiesto l'intervento urgente della polizia provinciale.

Un problema, quello della proliferazione dei cinghiali vaganti, sentito in tutta la Val di Cecina, dove cresce l’allarme per la sicurezza degli automobilisti. E la tragedia di ieri rinfocola le polemiche. Dopo la morte del giovane di Rosignano la Coldiretti chiede l'accelerazione degli interventi di riduzione degli ungulati. L'associazione di categoria degli agricoltori parla di 450mila esemplari in Toscana. "Non è più solo questione di agricoltura ed agricoltori, di danni alle coltivazioni e di devastazione di raccolti che ogni anno si registrano nelle campagne della regione - dice - . A rischio c’è la sicurezza dei cittadini".

Perchè non anticipare l' apertura dalla caccia al cinghiale in settembre? visto il sovrannumero della specie?
alle riunioni dell' ATC e Federcaccia piu volte ho esposto la necessità di un apertura anticipata,ma non ci sentono
hanno paura di perdere i soldi degli appostamenti fissi e delle tessere dei "vogliamo fare tutte le cacce"
 
innanzitutto il cordoglio per la vittima e la famiglia
poi l'auspicio che eventi del genere possano far riflettere tutti, anche i più sfegatati animalari
so che è un'utopia ma .... mai mettere limite alla divina Provvidenza
 

Turdus

Membro dello Staff
Moderatore Forum
Messaggi
9,977
Punteggio reazioni
1,975
Punti
478
Ho messo qui la discussione, visto che si parla di problemi coi cinghiali.



  • Vedi le foto(AGI) - L'Aquila, 19 ago. - Schianto fatale tra un'auto e un cinghiale.



(AGI) - L'Aquila, 19 ago. - Schianto fatale tra un'auto e un cinghiale. L'incidente e' avvenuto stamane nei pressi del quartiere aquilano di Cansatessa, lungo la statale 80, dove ha perso la vita un 39enne. Erano circa le 6 quando l'uomo, alla guida di una 'Smart', ha impattato contro l'ungulato. L'utilitaria si e' ribaltata e per il conducente non c'e' stato nulla da fare. Quello dei cinghiali, che sempre piu' spesso raggiungono le zone urbane anche marine dell'Abruzzo, e' un problema molto sentito per i danni che arrecano all'agricoltura, visto il loro continuo proliferare, tanto che dallo scorso 31 luglio ne e' stato disposto, nella provincia aquilana, il loro abbattimento selettivo.
L'uomo deceduto, che lascia un figlio di 2 anni, si chiamava Cristian Carosi ed era residente nella frazione di San Vittorino. Titolare di un bar-tabacchi su via XX Settembre, viaggiava verso L'Aquila. Dopo l'urto improvviso con il cinghiale, la sua auto si e' schiantata contro uno degli alberi che costeggiano la statale, per poi capovolgersi piu' volte. L'uomo, che e' stato sbalzato fuori dall'abitacolo, sarebbe deceduto sul colpo. Sul posto, per i rilievi, la polizia stradale, oltre al 118 e ai vigili del fuoco. La salma si trova nell'obitorio dell'ospedale 'San Salvatore' dell'Aquila, a disposizione dell'autorita' giudiziaria. (AGI)
Leggi di più su Agi.it




 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto