anasacuta

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Lunedì, 25 Maggio 2015 08:18
incursioneUso sensazionalistico di animali maltrattati e propaganda antiscientifica. 'ANMVI ad AGCOM: tutelare telespettatori e consumatori La trasmissione di Giulia Innocenzi, lancia il sasso e nasconde la mano. E lo fa agitando il sensazionalismo animalista, facendo del terrorismo alimentare e diffamando la Veterinaria Ufficiale.


Per questo ANMVI parte dall'ennesimo episodio di disnformazione per chiedere alle autorità preposte e in particolare all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di:
- valutare iniziative - anche sotto il profilo etico- contro l'uso strumentale di immagini e filmati di sofferenza e maltrattamento animale
- valutare iniziative di tutela dei consumatori contro messaggi antiscientifici e propagandistici tesi ad infondere convinzioni errate sul consumo di carne nell'alimentazione umana
- valutare iniziative per salvaguardare l'equilibrio dell'informazione giornalistica


Le incursioni notturne non autorizzate in allevamenti di suini, trasmesse nella puntata 'No carne?' del 21 maggio sfruttano gli animali per uno show televisivo fine a se stesso. E si fanno esse stesse molestia in danno ai maiali. E' ormai una formula televisiva collaudata, quella che mostra il maltrattamento animale in chiave sensazionalista, con inchieste di dubbia buona fede e autenticità, ma cinicamente funzionali alla notorietà, all'audience e agli spot pubblicitari. Lo confermano le reticenze a passare alle vie di fatto e a denunciare i responsabili di illeciti che vengono filmati lasciando che si consumino a beneficio di telecamera. E lo conferma la mancanza di una seria controinformazione sugli animali allevati in Italia.


Impreparazione disinformazione e cinismo rappresentano il terreno necessario per inscenare un dibattito antiscientifico e apocalittico che colpevolizza il consumo di carni e sparge accuse generalizzate al sistema dei controlli, anziché porsi il dubbio se sia etico sfruttare immagini di sofferenza degli animali in TV e diffamare le istituzioni veterinarie per partito preso.


Con l'anonimo Veterinario Ufficiale, il programma ha lasciato che si diffamasse un'intera Categoria sotto la copertura dell'anonimato. Una diffamazione di cui si rende responsabile la trasmissione stessa, motivo per cui ANMVI chiede ad 'Anno Uno' di rimediare riabilitando pubblicamente in trasmissione la dignità dei Veterinari della Sanità Pubblica italiana, precisandone i ruoli e i compiti.


Ufficio Stampa ANMVI
 
E ci mancherebbe che possono sempre fare quel cavolo che vogliono......... ottima iniziativa intrapresa per controbattere coloro che ci vogliono un gran bene.
 
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