Bomben combatte il bracconaggio

axel69

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[h=2]Addestra (spesso per beneficenza) piccole unità, sia private sia parastatali, in molti Paesi africani, che hanno il compito di preservare e proteggere animali ed ecosistemi dalle attività illegali dei bracconieri. Ha scelto Lowa per le sue calzature.[/h]


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Dopo armi, **** e commercio d’esseri umani (prostituzione e vendita di organi) il bracconaggio è il quarto business illegale più lucrativo in Africa. Uno degli animali a maggiore rischio di estinzione a causa del bracconaggio è il rinoceronte (sia la specie bianco Ceratotherium simum sia nero Diceros bicornis), animale che viene cacciato illegalmente per il suo corno, descritto dalla medicina tradizionale orientale come potente antipiretico, antibiotico e anche rinvigorente maschile. I casi di rinoceronti uccisi dai bracconieri negli anni scorsi sono arrivati a livelli preoccupanti, ma il numero record è stato raggiunto nel 2014, l’anno appena trascorso, con ben 1.215 rinoceronti uccisi illegalmente nel solo Sudafrica. I paesi africani che hanno esemplari di rinoceronte liberi sono pochi: Sudafrica, Namibia, Botswana, Zambia, Zimbawe, Malawi, Kenya e Tanzania e in tutti questi paesi sono decine, se non centinaia, i casi di animali uccisi illegalmente.
Davide Bomben ([url]www.espertiafrica.it[/URL]), nato a Torino nel 1978, è un istruttore con un background militare e paramilitare che lavora da anni nella conservazione e nella lotta al bracconaggio. “Il mio compito principale è legato all’addestramento di small unit, sia private sia parastatali, che hanno il compito di preservare e proteggere animali ed ecosistemi dalle attività illegali dei bracconieri. Vengo chiamato in vari Paesi africani per consulenze sulla gestione della sicurezza delle riserve naturali oltre ovviamente a tenere corsi di formazione specifici per le unità locali. Si va dall’uso in sicurezza dell’arma al pronto soccorso remoto, dalle tecniche di pattugliamento al mimetismo, dalla lotta corpo a corpo all’uso di armi da taglio ed ancora dal controllo accessi e veicoli fino al Cqb. Il percorso formativo che proponiamo si divide in 9 livelli e 3 categorie. Un percorso che dura oltre 3 mesi…”.
“Molte delle consulenze e corsi di formazione vengono tenuti per beneficenza poiché le riserve non possono permettersi di investire oltre a quello che fanno già. Negli anni abbiamo raccolto fondi per l’acquisto di equipaggiamenti di diversa natura come gibernaggi, armamenti, protezioni balistiche e molti kit di pronto soccorso. Un aiuto fondamentale sarebbe quello di trovare visori notturni, anche usati, a bassissimo costo o in donazione, binocoli eccetera. Oltre all’equipment sarebbe utile fare divulgazione, rendendo il problema una consapevolezza a livello internazionale”.
“Lavorare in un ambienti multirischio (bracconieri, mammiferi di grandi dimensioni, ragni, scorpioni, insetti e rettili) abbinato a condizioni meteo non sempre ideali (quando piove sono ore di pioggia, quando non piove sono mesi interi di siccità e tanto tanto calore anche oltre i 40 gradi) rendono obbligatoria la scelta giusta. Da anni scelgo il marchio Lowa come calzatura all season: ho anche testato un modello famoso come lo Zephyr Gtx Hi (alto) nell’ambiente di savana. Li ho indossati al mattino alle 5 e ho pattugliato per 4 giorni per oltre 40 km. Ore di poligono, su e giù per veicoli… mi sembrava di non averli ai piedi, comodissimi, morbidi, ottimi per la presa alla caviglia… in poche parole un vero must”.
 
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