Se fa caldo....non si va.....se fa freddo ..... non si va ....se piove....non si và....se nevica ...nemmeno.........che azz dobbiamo fare????????? Fosse vero che hanno fatto strage....e poi...io vivo adiacente la laguna....44 anni vista solo nell'86 - 20 ...era gelata ...ora.....è bella e con acqua corrente ....Ma pur di rompere .In prov di venezia la temperatura piu' bassa è stata - 4.... a questa temperatura non ghiaccia nulla...
Premetto che la storia dei caprioli in montagna a quanto pare erano in una riserva e son stati mollati per l'abbattimento a pagamento........vadino li a rompere e non scrivano che quelli son cacciatori!!!!!
Questo è argomento per una bella denuncia!!!!!
GELO, IN VENETO LAC CHIEDE SOSPENSIONE DELLA CACCIA
7 gen 09
In laguna stragi di anatre, in montagna uccisi anche i cuccioli.
7 gennaio 2009 - Andrea Zanoni, presidente della LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto, questa mattina ha trasmesso al presidente della Giunta Regionale del Veneto, Giancarlo Galan, una istanza urgente per chiedere l’immediata sospensione della caccia in tutta la regione del Veneto a causa delle avverse condizioni meteorologiche ad ambientali che stanno decimando per fame e per gelo gli animali selvatici.
Purtroppo molti cacciatori invece di starsene a casa continuano a cacciare sia in montagna, uccidendo deliberatamente le femmine gravide e i cuccioli dei caprioli stremati dal gelo e dalla fame ed immobilizzati dalla neve, sia in pianura e nelle valli lagunari massacrando anatre ed uccelli migratori bloccati negli specchi d’acqua completamente ricoperti da uno spesso strato di ghiaccio o nei terreni innevati.
Alla LAC sono giunte segnalazioni che a Belluno i Cervi e i Caprioli vengono uccisi in condizioni di svantaggio perché rimangono immobilizzati dalla neve o cercano di sfamarsi brucando nel terreno lasciato libero dalle slavine dove i cacciatori appostati li uccidono senza pietà, compresi i piccoli di capriolo, le femmine gravide e le madri con prole.
Nell’istanza si ricordano le temperature registrate ieri nelle province venete, tutte sotto lo zero: Belluno -13 °C, Padova -8 °C, Rovigo -7°C, Treviso -9°C, Venezia -5 °C, Verona -7 °C, Vicenza – 8°C e che sono inoltre previste ulteriori nevicate nei prossimi giorni.
Viene poi evidenziato che nella laguna di Venezia tutte le valli interne sono ricoperte da ghiaccio e che anche la laguna viva composta da acqua salata ha iniziato a coprirsi da uno strato di ghiaccio, fenomeni che interessano anche le valli in provincia di Rovigo, delta del Po compreso.
Nella provincia di Belluno e nella zona montana di Treviso, Vicenza e Verona tutti i terreni sono ricoperti da uno strato di neve variabile dai 20 agli oltre 200 centimetri, mentre nella pianura veneta le campagne sono ricoperte da uno strato di neve e ghiaccio.
In queste condizioni gli animali, con particolare riferimento alle anatre, ai piccoli uccelli migratori ed ai mammiferi, si trovano a dover fronteggiare delle condizioni ambientali avverse dovute a più fattori: pochissime ore di luce a disposizione per la ricerca del cibo; scarsa possibilità di trovare cibo a causa di terreni ghiacciati ed induriti, nonché specchi d’acqua ghiacciati e dei terreni completamente innevati; temperature al di sotto dello zero per lunghi periodi che determinano forti morie tra numerose specie di questi animali.
La LAC considerato tutto ciò e che la caccia crea anche indirettamente dei gravi danni agli animali a causa del continuo disturbo creato dagli spari che ne determinano spostamenti continui, paura e stress, con impiego e spreco delle poche energie residue rimaste, ha chiesto al Presidente Galan di applicare una norma della legge regionale del Veneto, la n.50 del 1993, che all’articolo 17 prevede che in caso di condizioni ambientali e climatiche avverse per gli animali si può vietare la caccia che per legge purtroppo continua sino al 31 gennaio prossimo.
“Solo degli individui privi di scrupoli e senza pietà possono uccidere barbaramente e a sangue freddo dei cuccioli e delle femmine gravide immobilizzati nella neve e stremati dalla fame – ha commentato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto – o uccidere delle anatre inermi intrappolate dal ghiaccio e senza cibo da diversi giorni. Speriamo che questa barbarie, questa vergogna, questo insulto alle legge e alle persone civili possa trovare fine con l’accoglimento della nostra istanza per vietare la caccia in tutta la regione trasmessa oggi al presidente della regione del Veneto.”